Il perchè del titolo da me scelto lo si può dedurre dall'immagine d'apertura. Periodo "Post-War", Lester Polsfuss, nome d'arte Les Paul, aveva avuto il permesso di utilizzare un locale della Brand statunitense Epiphone, fondata nel 1923 da un liutaio greco a nome Epaminondas "Epi" Stathopoulos, nei giorni di riposo delle maestranze, officina ove lui, tagliando a metà una cassa armonica di una archtop della succitata ditta ed inserendovi un blocco di legno massello su cui montò dei pickups di sua realizzazione ed un primitivo sistema di vibrola, realizzò una chitarra elettrica semi-solid da lui stesso chiamata "The Log". Presentata la stessa alla dirigenza della Epiphone non fu preso sul serio, anzi misero in ridicolo la sua creatura appellandola "un manico di copa con pickups". Nel 1949 era entrato in Gibson, all'epoca molto più limitata come Brand, un certo Ted McCarty che, una volta diventato presidente, avendo da subito creduto in Les Paul, nel 1952 realizzò il primo prototipo di quella che sarebbe diventata la seconda solid body in assoluto (Ted McCarty narrò dell'epopea per raggiungere il chitarrista, la moglie più la sorella ed il cognato che si erano ritirati in una località sperduta per incidere alcuni brani, in una zona che proprio Ted chiamò "casa del diavolo", percorso in auto fatto, insieme all'avvocato curatore di Lester, sotto un vero e proprio diluvio, ma di ciò ne ho già parlato).Dal 1952 poi la coppia Les Paul-Mary Ford furono ritratti anche sulle pagine del catalogo Gibson relative alla chitarra, che era stata denominata da subito Les Paul Model, cosa che si ripetè sia con le "Transition" del biennio 1959-1960 che con le prime SG prodotte nel 1961. Poi lui non volle che il suo nome fosse associato a quel nuovo modello a doppia spalla mancante ma con le estremità appuntite e la Gibson si dovette limitare a chiamarle "SG" cioè "Solid Guitar"; dalle nostre parti qualcuno le appellò con il nomignolo di "Diavoletti", cosa che è rimasta.
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