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Taylor AD17: il “sogno americano” accessibile
Taylor AD17: il “sogno americano” accessibile
di [user #17844] - pubblicato il

La Grand Pacific della serie American Dream è il punto d’accesso più economico al catalogo Taylor made in USA, con tutti i crismi delle gamme superiori: testiamo la AD17 in finitura Blacktop.
AD, come American Dream, rappresenta la volontà di Taylor di portare la cura e la raffinatezza proprie della produzione statunitense nelle case degli appassionati, per una cifra altamente concorrenziale.
Shape originali, attenzione per i dettagli, bracing proprietario e manici inconfondibili sono gli elementi che i fan riconoscono in una Taylor di fascia alta, e la AD17 li ha tutti, per una frazione del prezzo.

Taylor AD17: il “sogno americano” accessibile

La Grand Pacific e il V-Class Bracing sono state le grosse novità Taylor per il 2019.
La forma della GP rappresenta una take alternativa sul classico dreadnought che, unita all’originale catenatura, dimostra come il settore della liuteria acustica abbia ancora tanto da dire e da esplorare, quanto a nuove tecnologie.

Anche nella AD17, il bracing tradizionale a X lascia il posto a un progetto esclusivo che assume la forma (e il nome) di una V, due listelli che passano ai lati della buca per unirsi sul punto più basso della cassa con concetti a metà strada tra il mondo flat top e archtop.
Lo scopo è ottenere il massimo equilibrio tra dettaglio sonoro e proiezione acustica, dando vita a strumenti capaci di suonare bilanciati su tutta l’escursione e con una voce potente senza rinunciare al sustain.

La Taylor Grand Pacific AD17 della collezione American Dream riesce a incarnare anche la sensibilità dell’azienda ai temi di sostenibilità ambientale.
Così la cassa diventa in ovangkol, legno illustrato come una valida alternativa al palissandro col quale in effetti sembra condividere calore e prontezza nella risposta, sfoggiando dalla sua un tono miele dalle fitte trame parallele a tratti tridimensionali, quando colpite dalla luce.
È un classico invece l’abete sitka adottato per la tavola armonica.
Originale è l’abbinamento scelto per manico e tastiera, che abbina del tradizionale mogano a una tavola di eucalipto, anche questa segnalata come simile per risposta al palissandro e con un’estetica - se debitamente trattata - molto vicina all’essenza indiana.

Taylor AD17: il “sogno americano” accessibile

Il tutto è confezionato in uno shape Grand Pacific, cioè d’ispirazione dreadnought con spalle tondeggianti e una “pancia” non eccessiva. Il mix si rivela comodo da abbracciare anche per un fisico minuto e confortevole anche durante lunghe sessioni grazie a piccoli accorgimenti come la leggera smussatura lungo tutti i bordi. L’assenza di uno spigolo vivo su top e fondo può sembrare un’inezia ma, al pari con la fine lavorazione sui bordi della tastiera, può davvero fare la differenza nell’utilizzo pratico.

La suonabilità è di certo un punto di forza per la AD17. Il manico Taylor è ben noto per il suo profilo confortevole, che accompagna la mano con una leggera V in prima posizione per poi arrotondarsi via via che si procede lungo i fret, lasciandosi cingere dal palmo e dal pollice durante le linee melodiche che si sprigionano sempre definite, consistenti e cariche di sustain anche sui fret più alti.
La cassa priva di spalle mancanti limita senz’altro la libertà di movimento sui registri più estremi, rendendo poco pratico spingersi oltre il punto di giunzione tra cassa e manico all’altezza del 14esimo tasto. Tuttavia, la natura della Grand Pacific non è quella di uno strumento per virtuosi delle tecniche moderne e delle polifonie intricate, bensì di un oggetto ideale per ripercorrere la miglior tradizione folk con tutta la praticità di una progettazione tecnologicamente all’avanguardia.

Taylor AD17: il “sogno americano” accessibile

Così si può contare su bassi abbondanti ma mai slabbrati, acuti proiettati con decisione e mai penetranti, una costante sensazione di “a fuoco” che attraversa tutta la tastiera, in ogni posizione.
L’action di fabbrica “bassa ma non bassissima” crea una discreta tensione per le corde e contribuisce a suggerire che ci si trova dinnanzi a un progetto che ossequia la tradizione, da strapazzare con la pennata decisa che si richiede quando si ha bisogno di farsi sentire in un contesto acustico puro.

La versione in prova, infatti, è priva di elettrificazione, e la sua risposta acustica e dinamica è cruciale per la soddisfazione del musicista.
Chi sente il bisogno di avere un modello pronto all’uso sul palco può contare sulla variante AD17e, provvista dell’ottimo Expression System di Taylor. La AD17 “liscia” risulta però ottimale per valorizzare la risonanza puramente acustica del progetto, un disegno che dà vita a una gamma dinamica di rilievo, in grado di sostenere con naturalezza le note appena sussurrate e di lasciare ampio margine per calcare la mano prima di avvertire una soglia di leggero appiattimento nelle pennate più potenti, dove il timbro si apre, si carica d’attacco e sfoggia tutta la sua propensione all’accompagnamento puro.



Con un prezzo sul cartellino che per poco entra nel campo delle quattro cifre, la AD17 non è certo una chitarra regalata, ma accessibile e capace di offrire le principali caratteristiche che fanno di una Taylor “una Taylor”.
Un progetto ben riuscito, il cui unico vero lato negativo è che porterà inevitabilmente il chitarrista al desiderio di approfondire la conoscenza di tutto il restante catalogo Taylor di fascia alta.

Per compiere un primo passo, la AD17 Blacktop può essere vista con scheda tecnica e altre foto anche sul sito Taylor a questo link.
ad17 blacktop american dream chitarre acustiche taylor
Link utili
Grand Pacific Builder’s Edition in prova su Accordo
AD17 Blacktop sul sito Taylor
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di dariothery [user #12896]
commento del 05/07/2021 ore 09:56:13
Avevo una 114CE che acusticamente era davvero ottima, dotata di una grande suonabilità però l'Expression System è quanto di più osceno abbia mai sentito su una chitarra acustica. Davvero improponibile. Medioso e mai naturale, tanto che mi sbarazzai della chitarra dopo meno di un anno, prendendo una Maton.Mi sono svenato ma ne è valsa la pena
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di sciani [user #3555]
commento del 06/07/2021 ore 09:27:32
Ho fatta la stessa identica cosa tua con una taylor 414CE che mi faceva godere da spenta ma mi smaciullava il fegato da elettrificata..Nasale, mediosa da fare schifo, sostituita con un cambio alla pari con una Maton Est Stage, una Maton introvabile che con un microfono davanti è piacevolissima ma sul palco è una goduria pazzesca sentirla.
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di Tubes [user #15838]
commento del 05/07/2021 ore 13:15:18
Direttore ma dici che per poco entra nelle 4 cifre, ho controllato adesso e sui noti siti a meno di 1700 non se ne parla...
comunque la chitarra mi piace, avevo una Taylor alta di gamma ma l'ho sacrificata per sua maestà Martin
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di pelgas [user #50313]
commento del 05/07/2021 ore 21:27:52
mah. quasi duemila euro.
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di Disma [user #49578]
commento del 05/07/2021 ore 21:33:25
1.700€ ..per poco nelle 4 cifre..ma per poco eh
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di ovinda [user #46688]
commento del 05/07/2021 ore 23:22:24
Questa costa tra i 1.600 e i 1.800 €, correggete l’articolo!
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di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 06/07/2021 ore 08:12:01
Mi sono sempre piaciute le Taylor: finiture sempre curatissime anche nei modelli economici, grande suonabilita', gran suono.
Sembra che questa non faccia eccezione, non mi piace il top nero ma questo e' solo il mio gusto personale, condivido in pieno la scelta di non amplificarla: chi ne ha bisogno fara' installare il sistema che piu' preferisce visto che ormai il mercato offre di tutto e di piu', la cosa che piu' mi piace e' la scelta del V bracing, presente anche su modelli di fascia molto piu' alta, nessuno lo dice ma credo che questa soluzione strutturale sia stata soprattutto studiata e scelta piu' per evitare che con il tempo il top si deformi con conseguente sollevamento del ponte (il famigerato belly bulge) che non per motivi legati alla sonorita', il prezzo di 1400$ proposto dalla maggior parte dei dealer USA mi sembra altino come sempre quando si parla di Taylor ma alla fine credo sia giustificato.
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 06/07/2021 ore 08:44:36
Ciao ragazzi, vista la quantità di commenti sul tema, approfitto per fare solo un appunto sul prezzo.
Prima di tutto, mi scuso per aver creato confusione. Come sapete, negli articoli tendiamo a evitare di indicare cifre precise, perché possono oscillare sensibilmente nel tempo e risultare non più veritiere dopo qualche mese o qualche anno.

Riguardo la chitarra in oggetto, ho preferito indicare che "entra per poco nel gioco delle 4 cifre", cioè dei prezzi a tre zeri.
Contavo che, conoscendo i prezzi delle Taylor di fascia superiore (dai 2500 fino anche a 5-6mila euro), vi si potesse leggere l'indicazione di un prezzo sì inferiore, ma comunque superiore alla soglia di mille euro, in linea con una buona acustica di fattura americana. Insomma, compreso in un range tra i 1300 e i 1800, a grandi linee, range che può appunto essere sensibile alle fluttuazioni del mercato: la stessa AD17 è reperibile (oggi, a luglio 2021) tra i 1500 e i 1700 a seconda delle opzioni di finitura ed elettrificazione.
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