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TI:ME: fascino digitale dal sapore analogico
TI:ME: fascino digitale dal sapore analogico
di [user #116] - pubblicato il

Crazy Tube Circuits ripercorre il sound caldo e lo-fi dei delay digitali d’epoca in un formato versatile e capace di coniugare bit e segnali analogici per una risposta cristallina.
TI:ME è lo stompbox Crazy Tube Circuits ispirato ai primi delay digitali nati sul finire degli anni ’70, circuiti caratterizzati da un timbro scuro dovuto alla fedeltà sonora inferiore rispetto ai processori odierni. Tali progetti generavano segnali con una banda di frequenze ridotta e con una risoluzione sonora limitata. All’orecchio, caratteristiche simili si tramutano in un suono più cupo e meno definito rispetto al segnale diretto, con una musicalità singolare che i progettisti di Crazy Tube Circuits descrivono come simile a un vecchio nastro rovinato.

Senza troppi giri di parole, il laboratorio fa riferimento al rack MXR Model 113 come principale riferimento per la sua ricerca stilistica. Al sound del digitale d’annata, il TI:ME aggiunge la trasparenza dell’analogico trattando separatamente il segnale diretto dello strumento e quello generato dall’effetto.



Lo chassis, compatto e avvolto in una livrea color rame dal sapore retrò, offre un pannello tradizionale.
Mix dosa il livello delle code, Feed la quantità di ripetizioni e m/sec gestisce il tempo, con un range compreso tra 130ms e 720ms e con delle code che suonano via via più degradate con l’aumentare dei tempi.
La regolazione dei ritardi può avvenire anche attraverso il tap tempo, grazie al pulsante integrato sulla destra dello chassis salendo così fino a un massimo di 1 secondo. Un selettore a tre posizioni per le suddivisioni consente di gestire il ritmo delle code tra una semiminima, una terzina di crome o una croma puntata.

TI:ME: fascino digitale dal sapore analogico

Crazy Tube Circuits tiene a specificare che il TI:ME non è il classico delay digitale moderno, trasparente e hi-fi. Qui il segnale si arricchisce di una leggera ma evidente modulazione, che l’utente può regolare a piacimento. Il pedale offre un controllo di tono per scurire o rendere più brillanti le code e di un potenziometro Mod per agire insieme sulla velocità e sull’intensità della modulazione applicata alle ripetizioni.

Il pulsante di bypass può lavorare tra true e buffered, per fare in modo che le code si interrompano alla disattivazione dell’effetto o si esauriscano gradualmente preservando i cosiddetti trails.
Inoltre, lo switch Tap cela una funzione alternativa: tenendolo premuto si manda il delay in oscillazione, per poi tornare alla condizione d’uso normale quando si solleva il piede.

Il TI:ME si presenta al pubblico come un delay dall’approccio classico e familiare a qualsiasi amante della categoria, ma con un carattere originale e riconoscibile, che riporta immediatamente alla mente le sonorità profonde e colorate di un circuito d’annata, talvolta bistrattato per la sua natura digitale, ma che proprio in questa trova il suo punto di forza.
Sul sito Crazy Tube Circuits, il TI:ME può essere visto nel dettaglio a questo link, con foto, manuale e altri esempi suonati.
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Link utili
TI:ME sul sito Crazy Tube Circuits
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 07/07/2021 ore 18:19:15
Non si capisce se questo è un pedale digitale o meno. Se in pratica ha un BBD dentro oppure no.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 07/07/2021 ore 20:57:24
Ciao, è un delay digitale: solo il segnale diretto è trattato in analogico per tutto il percorso, e viene sommato in uscita alle code prodotte in digitale.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 08/07/2021 ore 09:57:20
A sentire le demo pare un bel pedale e si pone (anche come prezzo) un gradino sopra a classici come mad professor deep blue o mxr carbon copy per la dotazione: apprezzabilissime le manopole del tono e per la gestione della modulazione, come pure sono un plus non indifferente la selezione del ritmo delel code ed il tap tempo. La posizione di in ed out, poi, è la mia preferita per la compattezza della pedaliera. Insomma a me sembra che valga i soldi che costa.
Ciao
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