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L'onda punk rock dei Crashing Waves
L'onda punk rock dei Crashing Waves
di [user #116] - pubblicato il

La giovane punk rock band milanese, che ha esordito a febbraio con il singolo “Dice”, ci ha raccontato l'amicizia che ha condotto alla formazione del gruppo, le proprie ispirazioni, lo spazio che il punk sta riconquistando nel panorama musicale contemporaneo, e i progetti futuri.

Raccontateci qualcosa sulla band. Quando è nata?
I Crashing Waves nascono nel 2019 da un’idea del chitarrista Marco Zeni e del batterista Angelo Dossi. Inizialmente l’intenzione era quella di formare una cover band punk rock per poter suonare le loro canzoni preferite, ma da subito è emersa l’esigenza di voler creare dei pezzi originali nei quali riconoscersi in maniera più profonda, esprimendo se stessi attraverso le sonorità che li avevano accompagnati sin dall'adolescenza.

Crashing Waves, un nome particolare. Da dove nasce e perché?
Il nome è stato ispirato da una strofa di uno dei brani preferiti della band, “Cardiff by the sea” degli Ataris: “We gaze out upon the Crashing Waves, from this hillside graveyard masquerade”. Si tratta di un brano potente e allo stesso tempo nostalgico in cui l'immagine del mare racchiude l'essenza della canzone. Ogni cosa gira intorno a delle onde che si infrangono nell’oscurità, che cercano il modo per raggiungere la riva e, una volta estinte, non esauriscono la loro potenza ma continuano a infrangersi sugli scogli con tutta la loro forza, senza mai arrestarsi.



Una band giovane, fondata solo nel 2019. Come avete affrontato questo ultimo anno e mezzo compatibilmente al periodo che stiamo vivendo?
All’inizio del lockdown che ha paralizzato l’intera scena musicale, i Crashing Waves si erano appena consolidati nella loro formazione definitiva. L’entusiasmo e la voglia di suonare insieme non sono stati smorzati dalle contingenze che la band si è trovata ad affrontare. L'obiettivo sin dall’inizio era suonare e divertirsi creando un libero spazio d'espressione. Questa ambizione ha spinto il gruppo a rimanere sempre in contatto, usando il tempo a disposizione per crescere tecnicamente e per cercare di portare avanti al meglio i progetti già avviati. I Crashing Waves non sono solo 4 musicisti che si sono uniti per suonare insieme, ma sono degli amici che credono in un sogno senza curarsi di quanto possa essere difficile ritagliarsi uno spazio nel panorama musicale moderno e pensando solo al modo più immediato di trasmettere la propria musica.

Quali sono le fonti di ispirazione per i vostri brani?
L’ispirazione nasce dall’esigenza di comunicare un’emozione e far sì che questa diventi il nucleo della canzone, intorno al quale ruotano gli arrangiamenti e le personalità di ogni componente della band. I bagagli musicali diversi di ciascuno confluiscono in una composizione dualistica in cui la malinconia dei testi si confronta con i suoni spensierati che caratterizzano i riff di chitarra e l’incisività della sezione ritmica.

Come vi vedete nel panorama della discografia contemporanea?
Il ritorno della musica punk rock nel panorama discografico moderno ha aperto degli scenari interessanti poiché anche il pubblico più giovane, negli ultimi anni, si sta reinteressando all’ascolto di un genere che sembrava essere una prerogativa confinata agli inizi del 2000. La proposta musicale della band è casualmente in linea con questo periodo storico e rappresenta una novità nella produzione rock della scena italiana che ambisce a raggiungere un mercato internazionale non dimenticando le proprie origini.

E infine, quali sono i vostri obiettivi futuri?
Gli obiettivi sono molto concentrati sul preparare una prima parte di repertorio originale e finalizzarlo entro la fine dell'anno con la produzione di un primo EP per poi suonare dal vivo il più possibile. Nel frattempo la partecipazione a Sanremo Rock potrebbe aprire nuovi scenari, ma il focus principale resta quello di aumentare la visibilità della band in Italia ed all'estero continuando a spingere la propria musica.
 
crashing waves
Link utili
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