Se chiedessi ad un chitarrista o bassista giovane : "quale èsecondo te la chitarra elettrica forse più ricercata dai collezionisti?", certamente mi sentirei rispondere che è la Gibson Les Paul del 1959, che ha raggiunto quotazioni da capogiro (ma che io comunque consiglierei sempre di provare perché non tutte le ciambelle riescono con il buco e ne ho viste di "ciofeche" anche se datate e blasonate), premesso questo e che io proprio di quell'anno, mitico per il Brand, ho avuto la Gibson Melody Maker ad una sola spalla mancante, modello inferiore ed "entry level for students" però rovinata da un imbecille di ex propretario che aveva piazzato un pickup VOX al manico, per giunta bianco mentre la mascherina era nera, modificandone la stessa con un foro a forma di asola delle dimensioni della cover del pickup ed il body, che era cherry e che, almeno fino a quella sciagurata modifica, si vedeva essere stato quasi intatto. Oppure per qualcuno invece è la Fender Stratocaster del 1954 (vedi la numero 0100 che per anni è stata fotografata, mostrata in varie riviste del settore, di color sunburst e con tastiera mapple). Invece no, molti sondaggi hanno evidenziato che forse è una chitarra realizzata dal nostro Antonio Pioli, detto Wandrè, nato a Cavriago il 6 giugno del 1926 e ivi deceduto nell'agosto del 2004, per la Krundaal Davoli, la modello Scarabeo, ad inizio dell'era "BEAT", cioè intorno alla metà degli ani 60s, dopo aver cominciato, lui un operatore a soli 17 anni sui sistemi di comunicazione degli aerei militari, nel campo strumenti musicali a collaborare con la Meazzi (vedi il film "Urlatori alla Sbarra" del 1959 in cui compaiono Celentano e Mina con un suo modello di chitarra solid body chiamato "Oval"). Altro primato di Wandrè è stato il fatto che fu il primo a costruire chitarre con il corpo ed il manico in alluminio, quest'ultimo realizzato anche ribaltabile, all'uopo ricordo che la prima chitarra elettrica che mi fu concesso di provare sul palco del teatro dell'Oratorio Salesiano di Bellavista, fu una Davoli Wandrè modello Tri-LAM azzura, con il manico in alluminio ed un solo pickup. Ma lui era un genio anche se forse troppo avanti per i suoi tempi. Poi realizzò anche un suo strumento innovativo nel campo del basso elettrico, il Rock Basso, mi dispiace solo di non averlo mai potuto provare ma per me, che ho cominciato a tirare fuori qualche nota bassa dal suo contrabbasso modello Naika, realizzato per la Meazzi, era un oggetto di culto anche se dotato di un solo pickup monobobina con cover trapezoidale metallica cromata ... Infine voglio inserire in questo mio modesto articolo 2 Trailers dei film del 1959 con Mina e Celentano con la Oval della Meazzi Wandrè, poi uno con Fred Buscaglione oltre a tanti attori ora scomparsi:
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