Mai un chitarrista statunitense si era dedicato principalmente ad un solo modello di chitarra elettrica come lui, Roy Buchanan, anche se tra il 1985 ed il 1988 un po’ alternò alla Telecaster anche una Gibson Les Paul e proprio in quel lasso di tempo finalmente collaborò con cantanti di qualità (ma la sua voce, anche se profonda, era priva però di sfumature, cosa che è sempre stata il suo punto debole). Negli anni per tutti divenne, dal nome dello strumento suo preferito, il Telemaster per eccellenza, dato che la chitarra in questione era la primogenita creazione di Clarence Leonida Fender, la Fender Telecaster (anche se nata come Broadcaster) e che per via di una vertenza legale con la Gretsch nel 1950, dopo 11 mesi di privazione del nome del modello nel logo alla paletta, periodo ricordato come "No-Caster", fu rinominata Telecaster in onore dell'elettrodomestico che in quel lontano fine anno 1950 stava sfondando nelle preferenze delle famiglie americane "La Televisione". Ma è una storia tragica quella di Roy Buchanan, perché il 14 agosto del 1988, in una cella della prigione di Fairfax County, si concludeva la sua esistenza, cioè quella del "miglior chitarrista sconosciuto del mondo". Cosa era successo quel tragico 14 di agosto: semplicemente una lite familiare degenerata, Roy si mise poi alla guida ubriaco e venne arrestato. Lo sceriffo lo lasciò in cella per una notte, a smaltire la sbornia, ma qualcosa andò storto, infatti al mattino del giorno dopo Buchanan venne trovato morto, si era impiccato con la sua camicia. Lui che per più di 20 anni trascorsi "On the road", ma con come compagnia l’alcolismo e la dipendenza dalla cocaina, in più 7 figli da mantenere e un carattere burbero, se non incline alla violenza, cose che lo avevano ridotto ad uno straccio. Anche se i Rolling Stones volevano che lui prendesse il posto di Brian Jones e che la Polydor lo mise sotto contratto per 5 dischi che in fin dei conti andarono pure piuttosto bene, ed anche la Alligator, una etichetta discografica blues, lo mise sotto contratto (però nessuna registrazione fu fatta fino al 1985). Forse è da ritenersi probabile che non abbia retto all'uletriore umiliazione, quella della prigione. R.I.P.