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Su Radiofreccia,  le grandi chitarre di NEVER MIND THE BOLLOCKS dei Sex Pistols
Su Radiofreccia, le grandi chitarre di NEVER MIND THE BOLLOCKS dei Sex Pistols
di [user #116] - pubblicato il

Domani sera, domenica 6 febbraio, alle ore 21 torna su Radiofreccia “Note Di Stile”, l’appuntamento curato da Gianni Rojatti per Accordo. Assieme a Dj Double M, Gianni racconterà – chitarra al collo - NEVER MIND THE BOLLOCKS (1977) l’album dei Sex Pistols che ha cambiato la storia del rock. Alla radio sulle frequenze di Radiofreccia o sul canale 258 del digitale terrestre e in HD sul canale 738 di SKY.

NEVER MIND THE BOLLOCKS (1977) è uno degli album più rivoluzionari e incisivi della storia rock. È ritenuto un disco decisivo - se non addirittura il più importante - della musica punk e ancora oggi è considerato un riferimento per suono, intensità del playing e strabilianti accortezze di registrazione e produzione. Nella puntata di Note di Stile su Radiofreccia, guidato fa Mattia Maieli, Gianni Rojatti, armato di chitarra, ne racconterà storia, produzione e songwriting analizzando il lavoro alla sei corde di Steve Jones, chitarrista dei Sex Pistols. Un’analisi tra, riff suonati e ascolti guidati che lascia trapelare tra i solchi di NEVER MIND THE BOLLOCKS una concretezza e cura musicale, un'accuratezza esecutiva lontanissime da quelle in genere attribuite al punk. 



(Nel frattempo, già anticipato, l'album della prossima puntata del 6 marzo, che sarà EAT EM AND SMILE (1986), di David Lee Roth.
Puntata che - pare - avrà il contributo di un ospite eccezionale, protagonista di quel disco...e che proprio di recente ha pubblicato il suo nuovo lavoro da solista. Ma per il momento non vi diciamo di più...)


Su Radiofreccia,  le grandi chitarre di NEVER MIND THE BOLLOCKS dei Sex Pistols

A questo link si possono trovare e guardare tutte le precedenti puntate di "Note di Stile", dedicate rispettivamente alla Gibson Les Paul,  alla Fender Stratocaster e Telecaster, e alla Super Strat. Più, una puntata speciale dedicati a grandi e influenti chitarristi, spesso ingiustamente trascurati.



Per chi, nel frattempo, volesse ripassare un pò la storia di questo disco decisivo, ecco un articolo di approfondimento
legato al tributo ai Sex Pistols, di Daniel Fasano, Marco Scipione e Gianni Rojatti.
never mind the bollocks note di stile radiofreccia sex pistols steve jones
Link utili
Guarda tutte le puntate di "Note di Stile" su Radiofreccia
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di tittis [user #28285]
commento del 05/02/2022 ore 18:16:30

"lascia trapelare tra i solchi di NEVER MIND THE BOLLOCKS una concretezza e cura musicale, un'accuratezza esecutiva...", ma il punk ( may piaciuto) non era il contrario di tutto ciò?
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 06/02/2022 ore 08:16:16
Infatti dopo c'è scritto: "lontanissime da quelle in genere attribuite al punk". Citare metà pensiero é abbastanza inutile, a mio parere.
Buona musica
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 06/02/2022 ore 18:14:39
quello che volevo dire che se il punk è tutto il contrario di quel disco, allora NMTB non dovrebbe essere un disco punk...
Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 06/02/2022 ore 09:58:1
Ciao, proprio di questo parleremo stasera.
I Sex Pistols sono diventati portabandiera di un approccio ruvido e sanguigno al rock, quasi primitivo. Ma, in realtà, la produzione del loro disco è stata curata allo stato dell'arte del Pop. Il loo produttore artistico Chris Thomas aveva lavorato con Beatles, Roxy Music, Elton John...Non per niente c'è chi li ha definiti "La grande truffa del rock'n'roll"...Ascolta la puntata questa sera! ;-)
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di IceCreamMan78 [user #51266]
commento del 06/02/2022 ore 13:14:30
Non dimentichiamo anche Bill Price, che un po' di anni dopo è andato a produrre un altro gruppo 'atipico', i Jesus and Mary Chain, aiutandoli a registrare due dei loro pezzi più accessibili/radio friendly, come April Skies e Happy When It Rains

Tra l'altro sia Price che Thomas hanno sottolineato che gran chitarrista nel suo fosse Steve Jones. Nel registrare era lui che faceva da metronomo per la batteria di Paul Cook
Rispondi
di bobbe [user #36282]
commento del 05/02/2022 ore 18:28:34
Ottimo
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di nanniatzeni [user #24809]
commento del 06/02/2022 ore 09:03:03
L'iniziativa sembra molto interessante, ascolterò di sicuro la puntata perché Never Mind The Bollocks è stato uno dei miei dischi preferiti da giovane.
Divertente da suonare tra l'altro.
Soprattutto ascolterò la prossima... Se ci sarà il contributo di Vai.
Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 06/02/2022 ore 09:59:22
Grazie! :-)
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 07/02/2022 ore 17:50:08
A me piace questa.
New Rose è il primo singolo del gruppo punk britannico dei Damned, pubblicato nell'ottobre 1976, primo singolo in assoluto pubblicato da una punk band inglese
vai al link
E poi i Ramones,
Da quello che ho appreso guardando i documentari il punk è nato negli USA e poi è esploso anche in UK io ad esempio prima pensavo il contrario.
Rispondi
di TV_Eye [user #8844]
commento del 09/02/2022 ore 16:09:38
Più che negli USA è nato a New York quando Legs McNeil e John Holmstrom decisero di chiamare "Punk" la loro fanzine dedita a seguire la scena locale che ruotava intorno al CBGB'S (Ramones, Heartbreakers, Dictators, Blondie, Suicide, Television ecc.), scena che comunque radunava un qualche centinaio di persone e che non aveva grandi ambizioni.
Il tour dei Ramones in Uk nell'estate del '76 fece da catalizzatore per una quantità di band in cerca di qualcosa di nuovo e diede l'avvio all'esplosione del punk inglese che a sua volta influenzò gli stati uniti in toto...

Ok, puntualizzazione forse superflua, ma vedo che a distanza di anni sull'argomento c'è ancora qualche pregiudizio...
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