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Dolori alla mano

di kross [user #16328] - pubblicato il 16 febbraio 2022 ore 09:08
Buongiorno a tutti,

scrivo per condividere la problematica che sto vivendo e che mi sta generando molta frustrazione: da circa tre/quattro settimane ho delle difficoltà nello studio in quanto ho dolori alla mano sinistra (sono destrimano).
Nel dettaglio avverto un fastidio credo muscolare al alla base del pollice, che si manifesta soprattutto durante lo studio del legato. Aumenta con la velocità di esecuzione, dove il muscolo tende a "saturarsi" in pochi minuti impedendomi di proseguiro lo studio. 
Oltre a questo avverto una sorta di "torpore" e formicolio al mignolo e anulare, che non è realmente dolore, ma anche qui dopo pochi minuti di esercizi ad velocità sostenute su legato, il mignolo tende ad irrigidirsi fino ad diventare dolente e perdere completamente la fluidità di movimento. Avverto anche un leggero fastidio al gomito.
Tutto ciò non si manifesta o comunque con sintomi molto blandi se mantengo velocità di esecuzione più basse o se concentro lo studio escludendo il legato.

Premetto che suono la chitarra da 27 anni, ho sempre studiato e negli ultimi 3 anni con particolare costanza con un minimo di 1 ora al giorno.
Qualcuno ha avuto esperienze analoghe?

Grazie e buona musica
 

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di E! [user #6395]
commento del 16/02/2022 ore 09:23:4
Ciao, non sono un medico, ma con ogni probabilità cominci a soffrire di tendinite. Ci sono passato nel 2007 e ancora ricordo le sensazioni: torpore, indolenzimento, mano ferma. Io ho risolto al tempo con uno stop totale di tre mesi, farmaci per i tendini e mute di corde più leggere (poi sono arrivato anche alle 0.12, ma mi sono spostato sul jazz con pochissimi bending).
Se posso darti un consiglio, vacci piano. Io sono arrivato al punto di non riuscire a tenere in mano una bottiglia, dopo un live particolarmente lungo.
Sono problemi che si risolvono, ma magari potresti farti visitare (probabilmente una elettromiografia ti renderebbe più chiara la situazione). Non trascurarla.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 16/02/2022 ore 11:25:47
il formicolio alle ultime due dita può dipendere anche da piccoli problemi di ernia cervicale (a me succede alla mano destra).
se è tendinite curala prima possibile perché potrebbe cronicizzarsi.
esistono antinfiammatori da applicare localmente che funzionano piuttosto bene, io ho usato Arnica forte, è balsamica, da un senso di freschezza (ma se l preferisci c'è anche la versione che da "calore") e non ha controindicazioni.
tra tutti gli antinfiammatori è l'unica cosa che ha funzionato, associata ad uno stop: a me si era infiammato un nervo del pollice a causa della bici - manubrio troppo basso rispetto al sellino - mi sono fatto visitare, sono andato da due fisioterapisti diversi e non hanno risolto niente. poi a forza di provare sono riuscito a trovare da solo il punto di pressione (stile Ken Shiro) da trattare per alleviare il dolore e nel giro di un paio di settimane sono tornato a posto.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 16/02/2022 ore 13:13:24
Grazie mille per il contributo di entrambi!
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 16/02/2022 ore 12:16:02
Ciao.
Prima di tutto, fermati e chiedi l'aiuto di uno specialista.
Non voglio essere drammatico, ma se il problema si cronicizza può diventare davvero difficile risolverlo, mentre se si interviene subito la soluzione può essere semplice e piuttosto rapida.
I segnali sono molto chiari e non vanno sottovalutati. Il fatto che per tanti anni non ci siano stati problemi purtroppo non è una garanzia che non si possano verificare: a volte basta qualche movimento anomalo, uno sforzo, una condizione anche temporanea di debolezza dell'organismo, uno stato infiammatorio o... anche solo l'età che avanza.
Se ne è parlato più volte in passato e so che spesso -purtroppo- non basta rivolgersi a un buon medico: bisogna trovare quello "giusto" che sa intuire veramente l'origine del problema. Ricordo le vicissitudini di un accordiano (ma non ricordo il nome, indagherò) che ha combattuto a lungo con il problema. Lui purtroppo era arrivato ad uno stadio molto più avanzato e ha rischiato davvero molto. Si era rivolto a diversi professionisti, collezionando nel tempo (parecchio tempo) svariate delusioni che lo avevano seriamente demoralizzato. Poi ha trovato la persona giusta ed è rinato. Se riesco a risalire al suo nick te lo passo, così vi potete confrontare.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 16/02/2022 ore 13:18:0
Ciao Oliver, grazie per i consigli. Mi sono mobilitato subito e già domani avrò una prima visita con fisioterapista di fiducia (mi ha rimesso in sesto dopo un brutto incidente) il quale nel caso mi indirizzerà a visita specialistica.
Mentalmente è molto pensate questa situazione, le quotidiane sessioni di studio, insieme allo sport, sono uno degli elementi fondamentali per il raggiungimento dei miei obiettivi. Dover rallentare o porre uno stop mi genera molta frustrazione.
Grazie ancora!
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 16/02/2022 ore 14:21:47
Posso solo immaginare quanto sia frustrante.
Ma tieni duro, meglio rinunciare un po' adesso per recuperare al più presto.
Augurissimi, e facci sapere! \m/ \m/
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 16/02/2022 ore 15:23:11
Vedere i risultati conquistati con sacrifico e dedizione venir messi in discussione da un fattore esterno al mio controllo è snervante, ma sarà una sfida capire come gestire questa problematica. Grazie \m/
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 16/02/2022 ore 12:55:41
qui c'è un post di un lettore professionista che potrebbe esserti utile, ciao vai al link
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 16/02/2022 ore 13:18:47
grazie mille ...condividere questa esperienza è utile per me e spero che nel trovare una diagnosi chiara e una soluzione, lo possa essere in futuro per altri accordiani.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 16/02/2022 ore 13:36:24
Ciao, anche io ho sofferto per un periodo di tendinopatia, molto probabilmente causata da eccessivo esercizio senza un adeguato riscaldamento.
Mi sono rimediato una cosa con un nome complicato (tenosinovite stenosante) che altro non è che il famoso dito a scatto (pollice mano sinistra).
E' una rogna che è andata via dopo quasi un anno senza operazione.
E' probabile che anche i tuoi problemi abbiano la stessa origine.
Rivolgiti prima possibile a un medico e nel frattempo cerca di sospendere l'esercizio per non rischiare di peggiorare la situazione.
In bocca al lupo.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 16/02/2022 ore 15:32:01
ciao ...ho intercettato diverse testimonianze di casi in cui è stato difficile arrivare ad una diagnosi corretta, nel mio caso ad un prima superficiale ipotesi potrebbe trattarsi di infiammazione o schiacciamento del nervo ulnare ...ma tutto da verificare iniziando dalla prima visita che avrò domani. Spero in un decorso rapido ...

Grazie mille!
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 16/02/2022 ore 15:18:18
Ciao, condivido tutto quanto sopra. Non sapendo quale sia la tua età, ti dico, comunque, che anche l'incedere degli anni conta: a 20 anni entravo in campo e facevo una partita di calcetto; ora o faccio 15 minuti di riscaldamento o al primo passaggio è stiramento. Lo stesso per la chitarra. Perciò, adesso cura la fase acuta, ma poi organizzati con esercizi di riscaldamento a velocità progressiva. Io ad esempio dopo un po' di stretching pratico qualche minuto di digettarura che coinvolga tutte le dita in sequenza (passaggi cromatici su ogni corda, insomma), quindi passo a figure più complesse e dopo dieci minuti suono veramente.
Ciao
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 16/02/2022 ore 15:28:52
ciao ...sicuramente non ho l'elasticità e la freschezza articolare di 20 anni fa (ne ho 38 e suono da quando ne ho 11) complice anche attività sportiva molto logorante per le articolazioni.
La mia routine consiste in sessioni di studio quotidiane che vanno da un minimo di 1 ora ad un massimo di 2 ore e 1/2 (studiando di notte dipende molto dal livello di stanchezza), sempre precedute da 6-8 minuti di riscaldamento. Diteggiature "comode" includendo tutte le tecniche fondamentali in un crescendo di intensità da molto blanda a media. Senza forzare e concentrandomi molto per sentire quando effettivamente cominciano a "girare" in maniera fluida e senza forzature.
E' la prima volta in tanti anni che inciampo in una problematica di questo tipo e sono un pò spiazzato!

Grazie comunque per i preziosi consigli, concordo sul fatto che il riscaldamento è indispensabile.
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 16/02/2022 ore 20:44:44
Non ho esperienza diretta, intervengo solo per farti un caloroso in bocca al lupo!!
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 17/02/2022 ore 08:06:23
ti ringrazio ...e crepi il lupo!!
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 16/02/2022 ore 21:04:37
l'ho avuto. tranquillo. ti dico la mia, poi fa' come credi.
suono bene o male da 30 anni con immense pause in cui ho appeso al chiodo la chitarra per anni.
dolori.
tanti, tanti perché i dolori provengono dall'allenamento ed è normalissimo. se sei furbo stacchi. se non sei furbo continui a sforzare le mani e ti procuri la tendinite e cose simili.
detto cio', il dolore alla mano che suona sulla tastiera è di vario tipo, quando però fai esercizi molto fermi ti viene il "dolorone" dentro la "ciccia" del pollice. che è uno dei 3-4 dolori carattristici delle mani dei chitarristi.
ho un amico fisioterapista e so quello che dico. innanzitutto il corpo ama essere massaggiato; quindi impara a massaggiarti per un'oretta le mani. Poi, alla bisogna usa una potente pomata (io uso Artrosilene gel forte; una pomata bella tosta al 5% di principio attivo). Dopo alcune applicazioni puoi riprendere a suonare ma occhio a non sforzare.
Terza cosa lo stretching. Questo te lo deve insegnare un fisioterapista, si tratta di stendere le fibre dei muscoli come se volessi spingere/premere. Anche in questo caso con abbondanti massaggi e pomate (alcuni conoscenti che odiano le medicine si massaggiano con la pomata all'Artiglio del Diavolo, dice che un po' faccia effetto). non disperare. se non sei un co@@@one non hai rotto nulla, si tratta di far calmare il tendine.
ciao.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 17/02/2022 ore 08:08:41
Grazie Pelgas ...io inizio sempre le sessioni di studio con il riscaldamento, ma non con dello stretching mirato per le mani. Ottimo suggerimento che approfondirò sicuramente!
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 16/02/2022 ore 22:16:24
Fatti vedere da uno specialista, personalmente ho avuto un problema simile, al polso era sindrome del tunnel carpale e al gomito epicondilite. All’inizio le avevo trascurate e mi si sono cronicizzare, il tunnel con un po’ di riposo e massaggi si è sistemato abbastanza presto ma l’epicondilite ho impiegato quasi tre anni a togliermela, di cui uno e mezzo passato praticamente come un invalido, per mesi quasi non riuscivo a tenere in mano il bicchiere per bere e non c’erano rimedi farmacologici. Solo fasce ortopediche e tecar. Magari tu non hai lo stesso identico problema ma quando arrivano questo tipo di cose meglio andarci coi piedi di piombo. Anch’io sono uno che si esercita con regolarità, ex sportivo agonista e piuttosto atletico ma superati da poco i 50 ho dovuto accettare che l’età percepita non collima con quella fisica.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 17/02/2022 ore 08:14:1
grazie, data la tipologia di sintomi e gravità che descrivi, io penso di essere ad uno stadio iniziale della problematica. Per queste prime settimane ho sperato fosse un fastidio passeggero, ma l'acuirsi e il peggiorare mi ha portato a propendere per iniziare subito con una visita di approfondimento. Soprattutto per limitare i danni in termini di "perdita di tempo" con eventuali rallentamenti o sospensione dello studio.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 17/02/2022 ore 16:55:37
Aggiornamento: ringraziandovi per i preziosi consigli e gli interventi, vi aggiorno sull'esito della visita di oggi. Trattasi di infiammazione del nervo ulnare a partire dal gomito fino alle dita e tendini vicini all'intersezione con il polso. Procediamo con 10 giorni di scarico, non stoppando completamente lo studio, ma escludendo i movimenti che generano fastidio e mantenendo velocità di esecuzione blande e sotto soglia di dolore.
Introduco esercizi mirati di stretching per alleggerire la tensione. Niente antinfiammatori in quanto le strutture coinvolte tendono a non rispondere alle terapie con i consueti FANS.
Tra 5 giorni un primo monitoraggio e tra 10 un secondo. Se il fastidio tende a diminuire procederemo in questa direzione fino a far sfiammare e poi reintrodurre gradualmente i carichi di lavoro ad intensità crescente.
Se al contrario non dovessi trarne beneficio, procederemo con una seconda visita specialistica ed eventuali esami per capire se il nervo è compresso in altri punti.

Grazie per l'interessamento, spero sia un decorso agile!
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