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Ampster: amp e cab sim a valvole da Carl Martin
Ampster: amp e cab sim a valvole da Carl Martin
di [user #116] - pubblicato il

Carl Martin resta fedele all’analogico per regalare ai chitarristi un simulatore di amplificatore e di cabinet che può accompagnare l’ampli, sostituirlo dal vivo o rappresentare il centro di un home studio.
Il digitale avanza inesorabile, ma gli irriducibili dell’analogico dimostrano di saper stare al passo con soluzioni originali, versatili e dall’approccio moderno, senza cedere alle lusinghe dei bit e degli algoritmi.
Carl Martin punta dritto alla categoria più presa di mira dall’avanzamento tecnologico per dimostrare che i circuiti tradizionali e i tubi sotto vuoto hanno ancora tanto da dire in merito: nasce l’Ampster, simulatore di amplificatore e cabinet che sfrutta una valvola interna per ricreare una risposta calda e reattiva al tocco, sulla scia di una classica testata valvolare.

Ampster: amp e cab sim a valvole da Carl Martin

Disegnato per muoversi tra suoni puliti quanto per overdrive consistenti, l’Ampster è modellato con un evidente stampo britannico di fondo e mette a disposizione del musicista un pannello dei comandi completo, paragonabile a quello di un amplificatore vecchio stampo. Si trovano quindi controlli separati per il gain e per il volume master, insieme con un’equalizzazione a tre bande e un controllo di Presence. Sul dorso dello stompbox, è inoltre presente uno switch Voicing per dosare la risposta sulle basse frequenze secondo i gusti e le necessità del caso.

L’Ampster nasce con l’idea di fare da preamplificatore tradizionale in pedaliera per colorare il proprio sono di partenza, fungere da overdrive o rappresentare un centro di controllo per la registrazione in diretta fino a sostituire del tutto la presenza di un amplificatore anche sul palco grazie alla possibilità di collegarsi dritto al mixer.
Così la connettività è avanzata e i footswitch permettono di gestire le principali funzioni anche sul palco.
I due switch in basso controllano le attività di Mute e Cabinet, il primo per silenziare l’uscita e il secondo per commutare tra le diverse simulazioni di cassa a disposizione, che comprendono una open back con due altoparlanti da 12 pollici e una closed back con quattro coni da 12 pollici.

Ampster: amp e cab sim a valvole da Carl Martin

Sul dorso sono presenti l’ingresso jack per lo strumento e un’uscita Link per entrare in un amplificatore e sfruttare l’Ampster come un normale overdrive o preamplificatore a pedale.
Seguono le prese di send e return per porre effetti esterni a valle dello stadio di saturazione e un ingresso Remote per comandare l’Ampster da un controller esterno.
Completa la dotazione un’uscita DI bilanciata per entrare in un mixer o un’interfaccia audio, corredata di switch per il Ground Lift.



L’Ampster intende racchiudere in uno chassis a misura di pedaliera un dispositivo completo e flessibile, che può accompagnare un amplificatore sul palco o prenderne il posto, contando sulla cura per il suono e per le distorsioni che ha reso famosa Carl Martin tra i cultori del tono analogico. Sul sito ufficiale, è possibile vedere lo stompbox a questo link, mentre in Italia l’Ampster sarà disponibile con la distribuzione di Gold Music.
ampster carl martin effetti singoli per chitarra
Link utili
Ampster sul sito Carl Martin
Sito del distributore Gold Music
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di bulgi81 [user #45146]
commento del 25/02/2022 ore 00:52:43
Cosa gli costava aggiungere una presa USB per caricare gli ir? Nasce già vecchio
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 25/02/2022 ore 10:50:46
Mi pare che l'articolo si apra indicando chiaramente che si tratta di un prodotto puramente e solamente analogico; dunque aggiungere una parte digitale non avrebbe avuto senso.
Non capisco, comunque, la valutazione di "nasce già vecchio": ad oggi continuano ad uscire copie (anche digitali) di TS808 e TS9 che hanno sul groppone 40 anni, Gibson sta rimettendo sul mercato il primo distorsore della storia (il Maestro fuzz). E' difficile parlare di vecchio in un ambiente in cui 20 kg di testata da 100w a valvole hanno ancora un notevole mercato. Piuttosto parliamo di mode o opportunità. Se ad uno piace come suona questo pedale e gli basta, cosa gliene può importare se la concezione è "tradizionale"?
Buona musica
Rispondi
di pinkflor [user #60726]
commento del 25/02/2022 ore 15:29:16
Forse perché non utilizza IR! La simulazione di cassa immagino sia analogica!
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 25/02/2022 ore 15:39:58
La mia esperienza con questi scatolotti per suonare in diretta è che la sim di cassa analogica è nettamente inferiore a quelle digitali ad IR. Questo Ampster sarebbe stato molto più interessante, vista la presenza della valvola, se avesse avuto appunto gli IR. L'Iridium (Pre a Mosfet), e il Dep 10 Blackstar (pre a valvola) sono così.
Rispondi
di mario77 [user #47388]
commento del 25/02/2022 ore 22:03:50
Bisognerebbe comunque provarlo, posto che è l'unico Cab SIM valvolare, e nessuno può averlo provato perché è il primo. L'uscita DI bilanciata non è male che ci sia. Gli impulse response non avrebbe proprio senso che li avesse, tanto varrebbe che non fosse valvolare allora. Sarebbe da provare con un preamp valvolare. Preamp valvolare, pedali e Cab SIM valvolare...non la vedrei proprio male se funzionasse. Poi dipende com'è progettato e costruito il Cab SIM, com'è alimentata la valvola e che valvola monta.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 26/02/2022 ore 08:46:54
Faccio alcune precisazioni: L'Ampster non è un Cab sim ma un preamp valvolare. C'è il gain e il tonestack. Di preamp valvolari ci sono già da anni i Two Notes, anch'essi con la sim analogica. Con questi ultimi veniva fornito il plugin Wall Of Sound che simulava un finale più la cassa. Ho avuto il "Le Crunch" e ti posso garantire che con il plugin WOS la qualità era nettamente migliore della sim di cassa analogica. Lo stesso vale per il Fly rig 2 in mio possesso al quale ho affiancato il TC Electronic Impulse che, sostituito alla sim di cassa analogica in dotazione, ne migliora di molto il suono. Per non farmi mancare nulla ho anche lo Strymon Iridium che, ibrido pure lui, fa "nu mazzo tanto" a tutti gli altri. Le sim di cassa analogiche sono delle semplici equalizzazioni che scimmiottano la risposta in frequenza di un cono e nulla più, e più di tanto non possono dare. Comportamenti come il roll off del cono, la distorsione/deformazione della membrana ad alti volumi e l'interazione con il trasformatore di uscita dei finali valvolari non vengono simulati.
Quindi questo dispositivo della Carl Martin non credo che farà scintille. Personalmente avrei aggiunto un secondo canale drive per renderlo un vero sostituto di un ampli. Usare i footswitch per accendere e spegnere l'effetto o la cab sim lo trovo inutile.
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di WATERLINE [user #51250]
commento del 27/02/2022 ore 08:49:30
I Carl Martin sono in genere ottimi prodotti ma oggi non hanno piu' mercato. Io avevo due pedali comprati poco piu' di un anno fa e praticamente nuovi che i negozi non mi prendevano neanche in permuta, con importante conguaglio, per pedali molto costosi. Fortunatamente ho trovato un collezionista del marchio...
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di Aynrand [user #35588]
commento del 28/02/2022 ore 08:52:25
Per quanto sia innegabile che gli IR's hanno una resa nettamente migliore rispetto alle simulazioni di cassa analogiche, devo dire che ricordo il Rock Bug di Carl Martin, come una delle migliori simulazioni analogiche mai provate, magari qui si sono ripetuti... Certo è strana la tendenza ad insistere con le cab SIM analogiche, o le IR's a mezzo servizio (come Blackstar) quando ormai gli limpulse risponse sono uno standard collaudato, diffuso e facilissimo da integrare con i sistemi analogici, basta pensare alle piccole testate 20W di Revv o all'ottima Ironball Special di Engl
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 28/02/2022 ore 17:08:1
Il Rock Bug l'ho avuto anch'io ma ti posso garantire che già il TC Impulse è più convincente... Lo Strymon vince a mani basse.
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 28/02/2022 ore 17:34:00
Non ci piove, però al tempo in cui è uscito, bastava mettergli davanti un buon overdrive (con eq a tre bande) per portare a casa una serata ed era pura fantascienza.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 28/02/2022 ore 18:58:55
Il tempo passa non c'è che dire. Volevo solo sottolineare che l'equazione "Analogico=Suona bene" non vale per tutti i dispositivi. Tutto qui.
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di lupin81 [user #3206]
commento del 01/03/2022 ore 22:32:54
Hai fatto una prova comparativa tra tc electronic Impulse e Iridium?
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 01/03/2022 ore 22:34:01
Yess.
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di lupin81 [user #3206]
commento del 01/03/2022 ore 23:22:1
Potresti dirci qualcosa di più?
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 02/03/2022 ore 08:16:26
Sono due dispositivi leggermente diversi: Lo Strymon è un amp simulator completo mentre l'Impulse Carica solo IR di cassa e IR amp+cassa (Clean). Questi ultimi sono utili per suonare con la propria pedalboard in diretta nel mixer utilizzando le proprie distorsioni. Entrambi i dispositivi li ho utilizzati in saletta con le mie basi MIDI sull'impianto dove, di solito, vengono fuori le magagne che in cuffia non si sentono. Sono entrambi validi anche se lo Strymon ha a disposizione tutti i controlli di un vero ampli mentre l'Impulse ha solo bassi e acuti (post sim). Il segreto con questi aggeggi è non esagerare con le distorsioni altrimenti il suono diventa nasale. A impressione mia devo dire che lo Strymon ha una brillantezza negli acuti notevole che, in dispositivi più economici, non ho mai riscontrato. Lo stadio di preamplificazione è un vero pre a Mos fet fatto come si deve. Puoi saturargli il front in con un boost come in un ampli vero senza clipping digitale. Comunque anche l'impulse messo nel s/r del Fly rig v2, in sostituzione, della sua sim di cassa analogica e con il Blonde acceso, fa la sua porca figura.
Bisogna sempre tenere conto di quello che si ha bisogno nella scelta di questi dispositivi perchè piccoli dettagli possono renderceli a volte inutili.
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di lupin81 [user #3206]
commento del 02/03/2022 ore 14:33:34
Grazie mille dell'analisi completa! Io ho i miei od e cerco qualcosa per andare nel mixer. Iridium, oltre alla simulazione dei 3 amplificatori e cabinet, può caricare anche ir esterni? Avendo già altri od, pensi sarebbe sufficiente l'Impulse? Grazie
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 02/03/2022 ore 21:55:52
L'Iridium è il top, non ci sono dubbi. E' un vero simulatore mentre l' Impulse con gli IR è la foto di un ampli settato clean. Non regoli nulla se non con due controlli di tono messi post IR. All' Impulse dovresti aggiungerci un Preamp per completare la catena usandolo come solo sim di cassa, oppure potresti usare l'uscita line out (senza sim) di un amplificatore nell'imput dell' Impulse. Se ti fai due conti un Iridium usato lo porti a casa con 280/300 neuri e non se ne parla più, Fai la spesa una volta e sei soddisfatto. Confermo che con l'Iridium puoi caricare IR di altre casse, i tre amp sono analogici e te li tieni così come sono. Ti posso garantire che di timbri al suo interno ce ne sono già da vendere. Metal a parte ci fai quasi tutto, soprattutto se usi effetti esterni. Se posso trovare un difetto all' Iridium, io ci avrei messo uno schermino che è mille volte più comodo delle manopole che non sai mai dove sono e ti devi mettere a cercare il punto con la lucina. Come lo uso io non è un problema: metto un Marshall col gai a zero e faccio tutto coi pedali ma se smanetti un po' c'è da piangere.
Rispondi
di lupin81 [user #3206]
commento del 04/03/2022 ore 00:17:30
Grazie per il tuo contributo!
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