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Il paradosso di Enesidemo (ovvero, noi delle chitarre non sappiamo un c@##o)
Il paradosso di Enesidemo (ovvero, noi delle chitarre non sappiamo un c@##o)
di [user #50760] - pubblicato il

Con l’acquisto che mi sto apprestando a perfezionare (per la verità si tratta di uno scambio), avrò toccato quota cento chitarre possedute nella vita.
Molte di queste - è bene chiarirlo - sono state meteore, per loro casa mia è stata solo una stazione di transito. Altre mi hanno accompagnato per fasi più lunghe, fisiologicamente una chitarra in mano mia dura tre anni prima di finire fagocitata in scambi, permute, trattative e rituali voodoo. Comunque si aggiunge una nuova tappa al viaggio cominciato a Natale 1992 con una Maison tipo Stratocaster, bianca con battipenna nero, proseguito con un’altra coreana, una Vester tipo Jackson, una HB tipo Diavoletto con una leva tipo Bigsby... non era bella, diciamo che era un TIPO. Vediamo se indovinate marca e modello dell’auto con cui andai a ritirarla. Bravi, molto perspicaci.

Dall’alto di questa lunga militanza nel club degli addicted, dalla cima di questa montagnola di denari spesi per chitarre, ampli e pedali (molti), lezioni e materiale di studio (un po’ meno), dei desideri coltivati, delle litigate con membri delle band, delle esultanze (rare) e delle delusioni (frequenti), ecco, dal “presunto alto” di tutto questo io darei per scontato, e credo anche molti di voi, di essere in grado di fare alcune cose semplici. Per esempio riconoscere, ascoltando in un brano un assolo, una ritmica o un arpeggio, il modello dello strumento usato dal chitarrista. Senza barare, naturalmente. Perché se il brano è di Knopfler, degli AC/DC o di John Mayer, beh già di base sappiamo marca e modello (e magari pure colore, anno, scalatura corde, modifiche effettuate, ampli e rig completo) della chitarra utilizzata.
Ecco, quando invece non abbiamo certezze e nemmeno indizi, siamo davvero sicuri di saper riconoscere lo strumento? Perché io invece cimentandomi in questo giochino ho fatto più di una figuraccia: per esempio in certi brani country rock ho sentito dei lick scintillanti che avrei giurato fossero scaturiti da una Telecaster e invece erano stati suonati su una Les Paul.
Mi capita spesso con i live di John Fogerty, mi è successo con i Lynyrd Skynyrd.
Questo mi ha fatto pensare. Di essere una pippa al sugo? Sì, anche. Ma soprattutto mi ha fatto riflettere sulla fallacia delle nostre percezioni.

Il paradosso di Enesidemo (ovvero, noi delle chitarre non sappiamo un c@##o)
John Fogerty imbraccia una Les Paul che però, qualche volta, sembra una Telecaster.

Mi viene in mente tal Enesidemo di Cnosso, un filosofo antico della corrente degli Scettici. Ecco, questo antico pensatore cretese dedicò la vita a dimostrare che nulla può essere compreso, non tramite il pensiero, figuriamoci attraverso i sensi. Presupposto fondamentale per spiegarci che, semplicemente, nessuno può conoscere la verità. Forse Enesidemo non aveva torto. E allora torniamo al punto.
Se io, che qualche chitarra l’ho avuta, che qualche disco l’ho ascoltato (che qualche esperienza, vuoi per diletto, vuoi per lavoro, l’ho accumulata) rischio di confondere all’ascolto una Telecaster con una Les Paul, beh allora mi chiedo che valore hanno le nostre fisime sulla stagionatura del legno di un body, sulla marca di una valvola, sull’anno di costruzione di un determinato pickup?
Ci troviamo nel bel mezzo di un gigantesco paradosso: aneliamo alla delizia che portano in dote le piccole sfumature, adoriamo i dettagli, ben sapendo che sono tali (cioè che sono dettagli) eppure diamo loro tutta l’importanza del mondo. “Quel frassino fa schifo”, “le Fender di quegli anni? Orrore!”, “quel pedale prodotto in Cina? Scandalo!”.

Il paradosso di Enesidemo (ovvero, noi delle chitarre non sappiamo un c@##o)
Pirrone di Elide, filosofo scettico come Enesidemo di Cnosso, ritratto nella sua posa tipica.

Non che si stia così male, in questo strano buco nero. Possiamo continuare a dibattere sulle qualità di un overdrive rispetto a un altro, sulla risposta dell’ontano rispetto a quella del mogano, su camere tonali, pickup avvolti a mano e capotasti in osso. L’importante è che non pretendiamo di trovare, in queste filosofiche speculazioni, la verità. Quantomeno per non far incazzare Enesidemo, che la faccenda se l’era presa tanto a cuore.
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di bluscuro [user #46699]
commento del 26/03/2022 ore 23:54:07
Condivido al 100%
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di gaetano62 [user #10410]
commento del 27/03/2022 ore 06:35:05
Apprendo con piacere che c'è ancora una mente pensante su questo pianeta musicale fatto di "audioti", di sacerdoti della certezza, di convinti assertori del "low price low quality". Condivido al 100%.
In un video, uno youtuber effettuò una prova comparativa tra una custom shop ed una di quelle repliche economiche. Provocatoriamente invertì le tracce audio ed i commenti che ne seguirono sono la riprova che la stragrande maggioranza dei chitarristi "sente con gli occhi, non con le orecchie".
Dopo circa un mese lo youtuber rivelò la trappola, evidenziando come tutti quei commenti fossero semplicemente faziosi. Oltre il 90% dei commentatori sosteneveno che la qualità della custom shop fosse evidente come il sole, non sapendo che la traccia audio era relativa alla copia economica. Paroloni come "complessità armonica", "tridimensionalità del suono" "rappresentatività al modello originario" si sprecavano.
Per riprendere la dotta citazione dell'autore del post su Pirrone di Elide, io rilancio un caso di 36 anni fa: la burla dei falsi di Modigliani, cioè il ritrovamento di sculture (teste) attribuite al Modigliani ... era uno scherzo intentato da un giovane artista (tale Angelo Froglia) insieme ad un gruppo di amici. La burla si trasformò in un caso culturale di cui ne parlarono illustri critici d'arte, tra cui Giulio Carlo Argan, tutti propensi ad attribuire a Modigliani la paternità delle opere.
Geniale!!!!
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 28/03/2022 ore 09:53:25
fa piacere prendere dell'audiota da chi eleva youtube a riferimento ;)
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 30/03/2022 ore 10:49:2
...in effetti...
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di Arch [user #51394]
commento del 28/03/2022 ore 10:59:37
Tempo fa era stato condotto uno studio sui vini. Venivano fatti assaggiare a dei sommelier dichiarando in anticipo che tipo di vino fossero (qualità, prezzo, ecc). Ovviamente quanto dichiarato non corrispondeva al vero, un classico tavernello ad esempio veniva spacciato per costoso e questo ha provocato una gran confusione al momento di distinguerli.
Rispondi
di Lespo [user #18097]
commento del 27/03/2022 ore 09:42:11
Concordo pienamente, però...
Se le bugie o in questo caso le mancate verità ti fanno vivere meglio vanno bene, se ti inducono ad una ricerca spasmodica vero l'eterna insoddisfazione no.
Ps Ho visto un live di Gilmour dove imbracciava una Les Paul, il suono era sempre il suo, vedevo una Gibson sentivo una Fender
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 27/03/2022 ore 09:58:54
L'assolo di Another brick in the Wall fu appunto inciso con la les Paul...
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 28/03/2022 ore 09:01:40
Anche Confortably Numb con una Les Paul Gold Top
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 28/03/2022 ore 09:58:00
sì con i P90 sono due tracce sovrapposte, la prima con la chitarra diretta nel banco mixer miscelata alla stessa passata poi in ampli e catena effetti.
Rispondi
di prada [user #19807]
commento del 27/03/2022 ore 10:02:56
Non posso che condividere al 100%.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 27/03/2022 ore 11:29:43
Ti sei fatto un sacco di nemici
Rispondi
di lucac utente non più registrato
commento del 01/04/2022 ore 08:33:37
@ FabioCormio E un amico in più!
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 27/03/2022 ore 12:03:32
se posso esprimere una mia opinione...

in tempi recenti sento tanto parlare di tonewood e del fatto che non esiste, contano solo gli speakers, le testate suonano tutte uguali, ecc.
io di chitarre ne possiedo parecchie, e tranne 3 o 4 le ho tutte assemblate o interamente costruite.
di recente ho trovato la pace dei sensi nelle registrazioni con i giusti IR e la testata risistemata (per la cronaca una Bugera 333), dopo più di 20 anni di registrazioni ho trovato IL suono ed ho capito come ottenere risultati analoghi anche in altri contesti.

ma...

lo strumento con cui ho registrato è una Mockingbird neck through che ho costruito io, monta un Tone Zone. ha un attacco ed una definizione del suono incredibile.
dopo aver rotto una corda per le registrazioni ho cambiato chitarra, ho preso un RG Ibanez con un Evolution, pickup molto simile come caratteristiche: beh, dopo 5 minuti ho interrotto le registrazioni in attesa di cambiare le corde.

stavo registrando le tracce DI, non solo il suono era molto meno chiaro nonostante l'Ibanez avesse corde nuove e l'altra vecchie di un anno ma visivamente le tracce erano diverse. su una si distinguevano chiaramente tutte le plettrate, sull'altra no.

e discorso analogo vale per il tipo di plettro: se il legno non conta, perché mai dovrebbe contare un pezzo di plastica che tieni in mano? eppure fa una grossa differenza.

tutto questo per dire che in realtà ogni singolo anello della catena, dal modo di suonare al plettro, dal legno al tipo di assemblaggio passando per pickup e corde, qualità e lunghezza del cavo, ampli e tutto il resto, CONTA TUTTO.

il risultato finale è la somma di tutte queste caratteristiche. ovvio che se suoni con 13 distorsori in fila probabilmente potresti usare anche un Kazoo ed otterresti lo stesso risultato, ma in una catena semplice il risultato finale è sensibilmente migliore se tutto funziona al meglio.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 27/03/2022 ore 12:11:03
Condivido e ti supporto (mi sa che ne avrai bisogno, hehe!).
Anche da queste parti sono passate tante, tante chitarre. Ho perso il conto e devo pensarci un attimo anche se mi chiedo quante ne ho in casa ADESSO. Sicuramente troppe, sicuramente non mi servono tutte, ma chissenefrega.
Anni fa ricordo una sorta di "outing acustico" tra accordiani, su People.
Non sono mai stato un acustico (ma li invidio), però mi è sembrato bello e giusto partecipare. Piccolo problema: all'epoca non avevo un'acustica in casa e ho registrato con una... Variax. Finchè non l'ho confessato non se n'è accorto nessuno. E sono certo che a più di qualcuno ha segretamente dato fastidio, ma cosa ci posso fare?
C'è chi dice che con la Tele si può fare qualsiasi cosa, ed è vero: basta saperla usare.
Può una Lespaul suonare come una Tele? Non è facilissimo, ma può. E allora proviamoci, và, e lasciamo in pace Enesidemo. C'è sempre da imparare qualcosa.
Rispondi
di strambers [user #15413]
commento del 27/03/2022 ore 15:51:02
Ma allora che il suono stia nella dita del chitarrista e non nella sua chitarra?? sarà allora più facile clonare che non acquistare una replica. Il DNA di Bonamassa è in mogano o in ebano? Bisognerà indagare.... Bellissimo articolo!!!
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 27/03/2022 ore 16:23:37
Ciao Fabio,
trovo i tuoi scritti sempre molto interessanti. Il fatto che con te l’italiano non venga strapazzato, che le punteggiature siano quelle giuste e le virgole azzeccate, che i periodi si alternino senza cozzare tra di loro e che in questo tuo ultimo articolo facciano capolino i tuoi (ne sono certo) trascorsi (contemporanei?) di liceale classico ne fanno per me oggetto di spunto e riflessione, anzi un incoraggiamento a partecipare alla discussione. Sai, nel mio caso, ad una età non più verdissima (vedi precedente post in cui un Accordiano ci ha invitato a fare una sorta di coming-out anagrafico) corrisponde una certa fatica a interagire con post triti e ritriti o scritti male. Detto questo, voglio dire la mia. Ne sono certo, certissimo, che chitarre costose a confronto di chitarre economiche in una take di registrazione siano indistinguibili. Sono sicuro, sicurissimo, che pedali cinesi confrontati con un Klon originale abbiano la stessa dinamica. Sono convinto, convintissimo, che amplificatori boutique e simulatori digitali in un blind test facciano fare figuracce alle orecchie più sensibili e allenate. Ma c’è un ma. Molte persone, e io mi iscrivo di getto a questa categoria, amano la chitarra-strumento ma anche la chitarra-oggetto. A queste persone qui, che non devono essere condannate o stigmatizzate o prese in giro semplicemente perché hanno speso dieci volte di più per ottenere una sonorità simile alla prima Harley Benton capitata a caso, piace anche possedere la storia che c’è dietro quello strumento, il brand che rappresenta, il prestigio e la posizione dominante nel mercato che quello strumento possiede di diritto per il grande lavoro fatto. Questa mia non è una dichiarazione spocchiosa di superiore possibilità di acquisto rispetto ad un altro utente meno abbiente. Parliamo di persone che vivono del loro lavoro, che hanno faticato per acquistare una chitarra di fascia alta, ok? Per quello che mi riguarda, infatti, preferisco incanalare i miei sforzi economici in una certa direzione, non critico chi trova il Nirvana nella copia ben riuscita di una Les Paul, però neanche accetto che mi si dica di essere uno sprovveduto il momento in cui imbraccio la mia Custom Shop costatami mesi, anni di sacrifici. Ognuno è libero di arrivare al proprio scopo (la gratificazione in un momento di relax) nella maniera che preferisce e ognuno ha il diritto di esercitare questa libertà se lo può fare senza arrecare danni al proprio ecosistema familiare. Se la copia ti appaga, va bene. Se solo l’originale, il Custom, ti appaga, va bene lo stesso. Da Roma a Milano impiego lo stesso tempo sia che guidi una Fiat 500 oppure l’ultimo SUV di Mercedes, perché devo attenermi ai limiti di velocità. Il viaggio però sarà stato differente, ne dobbiamo convenire. La differenza sta tutta qui: c’è chi ama il dettaglio, chi preferisce il raggiungimento della meta. Non dividiamoci in categorie. Come ho già detto altrove, visto il momento, viva la chitarra, viva la pace. Ciao!
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 27/03/2022 ore 17:34:5
Ciao, prima di tutto grazie per l'apprezzamento. Ci hai preso, io Liceo Classico C. Beccaria di Milano! :D
Non posso che essere d'accordo con il senso del tuo commento, del resto tra gli Accordiani penso che siano pochissimi quelli che non si lascino andare anche ad acquisti voluttuari o comunque non prettamente "razionali". Insomma, tutti noi siamo stregati dalle belle chitarre, le adoriamo e rappresentano una fonte di gioia. Ma come hai certamente capito è bello anche giocare a ribaltare la prospettiva con un po' di autoironia, i nostri tic e le nostre idiosincrasie contribuiscono ad affratellarci ulteriormente. Un abbraccio!
Rispondi
di maddog [user #21222]
commento del 27/03/2022 ore 20:55:31
ottimo commento, per il primo complenno da pensionato, mi sono regalato una custom shop con i p90, gran suono. Per un brano che faccio con la band, uso una copia cinese di una custom black beauty in cui ho montato dei Seymour p100, stesso ampli, sempre un gran bel suono, a detta di tutta la band. Ho fatto una stupidaggine a comperare la custom originale? Devo dire che quando la suono mi semra tutto più facile e tutto più bello, è solo una mia idea, è solo il nome originale sulla paletta che mi condiziona? Non lo so, ma non rimpiango assolutamente la spesa fatta, si vive una volta sola.
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 27/03/2022 ore 21:19:07
Io questo volevo dire caro Maddog . Inseguiamo i nostri sogni per quello che sono, per quello che vogliamo. Goditi la pensione, io ho ancora qualche anno davanti, speriamo di farcela !!!
Rispondi
di ares [user #1335]
commento del 29/03/2022 ore 09:36:34
Il paragone tra il viaggio Roma-Milano con una Panda e una Mercedes Classe S a parità di tempo impegato è corretto, però voglio fare una piccola precisazione.
Per accorgersi della differenza tra una auto che costa 10 volte l’altra non c’è bisogno di essere un pilota di F1: basta mia nonna 😀
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 29/03/2022 ore 10:07:43
😁lunga vita alla nonna !!!
Rispondi
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di claude77 [user #35724]
commento del 27/03/2022 ore 17:55:05
Innanzitutto complimenti per l'articolo e per come è scritto. Leggo sempre con gran piacere i tuoi articoli perché sono molto interessanti e pieni di spunti per riflettere, ma anche per sorridere.
Provo a dire la mia anche in base all'ultimo live che ho visto un mesetto fa: secondo me molto del risultato finale lo fa catena, se tra chitarra e ampli abbiamo un numero spaventoso di pedalini e altro il suono che ci arriva dello strumento è molto alterato.
Tornando al live sul palco c'era un mio caro amico e grande musicista che ha imbracciato due Strato (con manici in acero e palissandro e pickup differenti) e una Les Paul R8. Il tutto collegato ad un signor ampli ovvero un Deluxe Reverb d'epoca. Vi assicuro che da quelle tre chitarre uscivano suoni completamente diversi e quello che mi ha stupito di più è stata la differenza tra le due Strato. Tra la chitarre e l'ampli c'era solo un overdrive di mezzo e io percepivo perfettamente le differenze e le sfumature ed era una goduria sentirle.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 27/03/2022 ore 21:01:2
Francamente, a me non interessa molto capire quale sia lo strumento che sta suonando in un brano, oppure che chi mi ascolta riconosca lo strumento che sto suonando.
Mi interessa molto, invece, percepire buone sensazioni dai miei strumenti, mentre li sto suonando.
Non tutti gli strumenti che mi sono passati per le mani, me le hanno date.
Ho trovato molta differenza, in strumenti apparentemente simili.
Inoltre, sono piuttosto convinto che buona parte del Suono, stia nelle dita.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 28/03/2022 ore 13:56:34
Mi ritrovo 100% con quanto scrivi. Il suono 'di altri' mi interessa poco, tanto so già che per quanto possa emulare la strumentazione, in mano mia suonerà diversa. Invece la differente sensazione da strumento a strumento 'sotto le dita' è chiaramente percepibile, e non è detto che sia sempre in relazione con il costo dello strumento. Quel che invece noto è che ogni strumento ha un punto in cui, se suonato bene, risponde bene. Quel range dato da come son messe le dita, come colpisce il plettro e altre mille sfumature, può esser più o meno ampio. Ad esempio per me le strato (in generale) per suonare veramente van pestate bene, e lì ti ripagano con un bel tono, ma per me è affaticante. La jackson ha una precisione di emissione della nota lungo tutta la tastiera che la rende molto più facile, di contro è meno 'personale'. Certe 'chitarrine' suonano anche bene ma appena si spinge o si sta troppo leggeri si svuotano. Chi sa suonare bene (io no) porta probabilmente sempre lo strumento nella zona dal 90 al 100% di quel che può dare. Nelle mani di queste persone le differenze tra strumenti son paradossalmente ancora più evidenti, preservando comunque il loro personale 'tocco'. A me piace suonare per cercare di tirare fuori un bel suono, anche a chitarra spenta. E' una ricerca che non avrà mai fine. Alcuni 'osannati' suoni di youtuber mi dicono veramente poco perciò mi concentro più su cosa e come suonano piuttosto che la qualità audio.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 29/03/2022 ore 08:47:57
Guarda, a proposito della Strato visto che la citi, io credo che sia la chitarra in assoluto che sappia regalarti il più ampio spettro di sfumature, lo diceva anche Carl Verheyen, sia che la pesti forte, sia che la accarezzi. E questa è la sua forza, oltre all'estetica (capolavoro di design, ma questo non c'entra col suono).
Se ascolti SRV vedi come si possa riuscire in questo (pestarla e accarezzarla) e tirare fuori suoni inimitabili, da chitarra, ampli e poco altro.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 27/03/2022 ore 21:30:02
"beh allora mi chiedo che valore hanno le nostre fisime sulla stagionatura del legno di un body, sulla marca di una valvola, sull’anno di costruzione di un determinato pickup?"
Cultura hanno il valore della cultura, penso e spero che la tua fosse una domanda retorica.
E non sono dettagli o filosofiche speculazioni ma semplicemente caratteristiche, elementi univoci che caratterizzano uno strumento ed il suo valore, conoscerli capirne l'interazione ti fa capire il perché di come uno strumento è migliore rispetto ad un altro. Questa cultura ti permette poi di essere obiettivo e critico ma sempre competente.
Sul confronto tra Tele e LP non mi stupisco, non c'è un solo suono Tele ed uno solo LP è possibile riuscire a riprodurre suoni quantomeno simili, diverso se mi avessi detto che non riconosci una Strato da una LP.
Rispondi
di axlrov [user #32222]
commento del 27/03/2022 ore 23:02:59
É proprio quello che penso, sopratutto quando sento alla tv una bella sigla o pubblicità con una bella schitarrata, ma essendo molto distorta non si capisce che chitarra é ,inoltre se la disto é analogicai o digitale, impossibile capire, mi fa ridere quando qui ho sentito dire a guru del suono, magari era un fonico che sosteneva di poter riconoscere al 100% qualunque chitarra. Mi ha fatto tenerezza, mentire cosi come fa un bambino piccolo.
Rispondi
di Arch [user #51394]
commento del 28/03/2022 ore 10:56:4
Concordo ma alla fine penso che si debba vivere anche di pippe mentali : D
Proprio qualche giorno fa avevo adocchiato delle Tele (eh mi è venuta la fissa da tele per colpa di un tuo vecchio post, dannazione) ma avevano il corpo in tiglio (mi pare fossero della made in jap). "Eh ma dai, il corpo in tiglio lo avevo sulla mia vecchia Ibanez. Non so (assumo una posa pensante come Pirrone di Elide), secondo me non rende come averla in ontano."
Sono sicuro al 100% che se le potessi provare non le riconoscerei sicuramente.
Rispondi
di THE_Luke [user #31235]
commento del 28/03/2022 ore 12:32:4
così, tanto per dire...

vai al link

qui il guitar tech di Billy Gibbons spiega come fa ad avere quel suono con ogni chitarra che usa.

un EQ.
Settato su un SOL suonato con la Pearly Gates su quel setting li.

Quindi pensare che la chitarra cambi chissà che cosa (al netto della comodità dei controlli, dell'ergonomia generale e del setting liuteristico) non sembra la cosa più corretta del mondo, ecco.

ovviamente IMHO.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 28/03/2022 ore 21:27:18
Semmai è l'esatto contrario e cioè che un sistema complesso (perché non è solo un eq), ti permette di livellare/uniformare le caratteristiche di strumenti simili ma diversi, con suoni che comunque non sono mai puliti.
Rispondi
di Liddas [user #62131]
commento del 28/03/2022 ore 12:53:01
Non vorrei sbagliare, ma quello non mi sembra Pirrone di Elide ritratto nella sua posa tipica, bensì il Pensatore di Rodin!

C
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 29/03/2022 ore 10:04:32
Hai assolutamente ragione
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 28/03/2022 ore 13:00:26
Ovviamente nessuno critica chi può permettersi la custom shop.. ognuno ha diritto di fare ciò che soddisfa con i propri soldi.. Un mio ex collega per esempio, spendeva molto di più di quanto non abbia speso io fin ora in chitarre in una stagione di sci, tra attrezzatura nuova ogni anno, ski pass e benzina-autostrada vari, pur essendo un non agonista... ( Altro esempio mi vengono in mente certi ciclisti della domenica...).
Bisogna scindere due aspetti, ad opinione personale: il suono e la costruzione generale.
Mentre per il suono sono sempre convinto che ognuno ci senta dentro quello che vuole sentirci, per la costruzione non ci sono video o audio che possano trasmettere il feeling dello strumento.
Comodo o meno, facile da suonare, intonatissimo o no, tenuta sull'accordatura ed infine come ve la sentite addosso ( un manico che piace a qualcuno può non adattarsi altrettanto bene alla nostra di mano..), sono tutte cose che non si possono apprezzare a distanza.
E tutte queste finiture necessitano tempo e cura nei dettagli, e giustificano , in parte, la differenza di prezzo tra una entry-level ed uno strumento più curato, molto più di un body fatto di legno "X" sagomato al CNC
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 28/03/2022 ore 13:41:25
Secondo me l'equivoco è che si confonde suono con suonabilita'. Spesso la qualità sta nel secondo aspetto, a fronte di un suono tutto sommato accostabile con strumenti di fascia inferiore.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 29/03/2022 ore 11:47:30
Concordo
Rispondi
di axlrov [user #32222]
commento del 29/03/2022 ore 21:17:23
Le hb hanno una suonabilitá fantastica, pensa che le loro les paul hanno tutte dietro la giunzione manico corpo lo smussamento comodissimo, che solo le gibson access hanno, e quando hai una hb in mano si vede e sente qualitá , suonabilitá e bei suoni quindi??
Rispondi
di Jumpy [user #1050]
commento del 29/03/2022 ore 12:07:17
Credo anch'io, come scritto sopra, che occorra innanzitutto una distinzione netta, precisa: cosa sente e prova chi suona e chi ascolta (che può essere anche la stessa persona in momenti diversi).
All'ascolto ad esempio son del parere ormai che, da qualche anno, i modeler han raggiunto una tecnologia tale che, registrati, son indistinguibili dai corrispettivi analogici.
Così come penso che, con l'industrializzazione, macchine a controllo numerico e frizzi e lazzi, si possono trovare strumenti di tutto rispetto anche in fascia di prezzo media/medio bassa, che, con corde nuove, un buon setup (magari qualche upgrade) possono reggere il confronto, all'ascolto, con strumenti blasonati (e che costano il triplo o il quadruplo).
Però, però, però... rimettendomi nei panni di chi suona le sensazioni possono essere diverse.
Non sono particolarmente esigente, non cerco la custom shop e nemmeno son di quelli che deve aver dietro una testata piena di valvole e 4x12 per esser contento, ma quando suono l'HB "da battaglia" (ho una CST-24T) anche se è comoda, maneggevole, mi accorgo che è una chitarra economica, da tanti piccoli dettagli tutti messi insieme: meccaniche, comportamento del ponte, potenziometri, tenuta dell'accordatura... e finisce che dopo un po' riprendo la strato (che non è neanche chissà cosa: ho una comunissima player Mexico)
In sintesi credo che chi suona, innanzitutto, deve trovarsi lo strumento che preferisce, che sente più comodo, che gli piace, poi, che cambi strumento una volta al mese, o abbia la stessa chitarra da 30 anni, che sia una Squier (come Steve Rothery tra l'altro) o una custom shop col body fatto dal tavolo della casa in campagna di Leo Fender in persona... be' sono scelte personali e libere :)
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 29/03/2022 ore 13:49:18
Posso concordare i parte sulla tua riflessione: chi ascolta, anche l'orecchio più fino, non può cogliere granchè, tranne dire se un suono gli piace o meno.
Con la stessa chitarra e setup differenti, si possono avere una miriade di suoni diversi, e senza entrare nel campo del digitale. Io posso ottenere con la strato e il giusto setup, un suono che nessuno è in grado di distinguere da una LP, e viceversa. Senza andare in apparecchiature esoteriche: basta un buon equalizzatore e la capacità di usarlo bene.
Una delle abilità dei grandi chitarristi, è la capacità di ottenere dei suoni adatti al brano, con strumenti spesso molto diversi, a seconda dell'intenzione del momento. Gilmour in questo avrebbe tanto da dire...
La differenza sta nelle sensazioni di chi suona, io ho chitarre diverse, sia di alta che di bassa fascia, non certo 100, e anche meno di 10 (e già sono troppe IMHO) ma ognuna ha il suo perchè, mi dà sensazioni diverse sia come suonabilità che come suono. Come tutti ho le mie preferite, ma tutte hanno il loro perchè per me. Poi è probabile che se uno sente il mio suono e non vede cosa sto usando, possa travisare completamente su quale chitarra sia la fonte, figuriamoci per un brano registrato che ha subito mille rimaneggiamenti.
La verità non esiste, e sono d'accordo, ma esiste di sicuro quello che piace di più o di meno.
Io a volte suono una chitarra invece di un'altra solo per questioni di umore :-)
La cosa difficile da trovare è il feeling con lo strumento, e quando si trova, può essere con una chitarra da 200 euro come con una da 20.000 (per chi può..), allora viene fuori una buona musica.
Mia moglie riconosce le voci dei cantanti, quasi tutti, anche se sente brani che non conosce, io riconosco solo alcune voci molto caratterizzate (chessò...Sting, Ozzy per fare solo qualche esempio). Dei chitarristi che conosco bene, riconosco lo stile più che il suono.
Di una cosa sono certo, so quali suoni mi piacciono, quali meno, e quali per niente
ciao
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di MAURIZIO [user #49375]
commento del 29/03/2022 ore 20:16:23
In passato sono stato fotografo semiprofessionista. Posso dire che quanto affermavo per gli apparecchi fotografici vale, ceteris paribus, per le chitarre elettriche: una foto, come un brano o un sound, alla fine può riuscire bene anche con strumenti economici. La differenza può essere la semplicità con cui si può ottenere un risultato: avete presente la fatica a suonare certe chitarre che sembrano restie ad essere addomesticate? Tremolio impreciso, corde rigide, tastiera scomoda, scricchiolii vari. E poi alcuni timbri (come alcune foto) che proprio non vengono fuori, se non per caso, come se lo strumento rispondesse capricciosamente ai nostri input. Oppure suoni/foto proprio impossibili per limiti tecnici.
Poi ciascuno può trovare feeling e risultati con lo strumento che non ti aspetti, a prescindere dal costo.
L'ho scritto in passato, ho una Ibanez S410, una chitarra relativamente economica comprata come muletto con cui mi trovo però benissimo anche nei live. E poi una PRS custom 24 USA: semplicemente sublime. Costa l'ira di Dio, ma credetemi sono soldi benedetti.
La mia prima chitarra elettrica costò (era il 1981) l'equivalente di 1/3 di stipendio mensile dell'epoca. Ed era la meno costosa. Oggi con una cifra molto inferiore si ha una scelta enorme a una qualità assai superiore. Approfittiamone. Sento ribollire la gas.
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di pelgas [user #50313]
commento del 30/03/2022 ore 00:19:31
In 30 anni di chitarre e bassi me ne sono passati forse una cinquantina, di cui alcune comprate o scambiate e solo 1 è sopravvissuta da allora, il resto va e viene. Ovvero ho perso il conto.
Non solo, ma dopo tanto peregrinare, io non so assolutamente riconoscere alla cieca una chitarra, confondo Telecaster e les Paul che è una bellezza
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di diumafe [user #17831]
commento del 31/03/2022 ore 21:24:46
Una chitarra buona è più buona di una chitarra meno buona.
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di MM [user #34535]
commento del 01/04/2022 ore 10:45:11
Grande!
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di KitCarson [user #50962]
commento del 25/04/2022 ore 11:51:13
Condivido. Eh eh eh, sembra di leggere le dispute dei tempi migliori Squier CV contro Fender!
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 11/05/2022 ore 17:09:53
Non concordo: siamo animali, costruiti per saggiare il mondo con tutti e 5 i sensi e per elaborare ragionamenti. Inoltre gli strumenti sono fatti per emettere suoni, che con un po' di armonia diventano musica, e la musica è arte, perciò totalmente opinabile e non oggettivatile (dal mio punto di vista). Lo faccio anch'io il giochino di cercare di capire che chitarra sia quella che in una certa canzone mi regala un'emozione (anche se l'emozione la da più l'esecutore che non lo strumento in se); a volte ho ragione, altre torto, ma continuo a non trovare somiglianze tra l'imbracciare una Tele ed una Les Paul, anche se alcune Les Paul ricordano delle Telecaster on steroid. E poi è bello avere tante chitarre!!!
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