VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Fender Stratocaster Player Plus: non la solita HSS
Fender Stratocaster Player Plus: non la solita HSS
di [user #116] - pubblicato il

L’humbucker al ponte non è solo hard rock: la Stratocaster in versione Player Plus aggiunge versatilità grazie a un efficace split e disegna suoni originali, su un filone sonoro tutto suo. La testiamo in video.
Humbucker al ponte e due single coil per centro e manico sono senza dubbio la seconda configurazione più apprezzata in assoluto per una Stratocaster. Nasce per avere una marcia in più in saturazione, corpo nei riff e consistenza nelle svisate più “ottantiane”. La Player Plus HSS è anche questo, ma non solo.

Con la serie Player Plus, sul finire del 2021 Fender ha messo sul piatto una gamma di strumenti dal taglio fortemente contemporaneo. Stratocaster e Telecaster ricevono finiture originali, talvolta legni meno convenzionali, ma soprattutto configurazioni elettroniche votate a una precisa filosofia sonora, fatta di una modernità ben diversa da quella a cui i chitarristi sono abituati.

Il suono della chitarra moderna secondo Fender non è quello dell’hard rock e del metal, come si poteva intendere fino a una manciata di anni fa. Si tratta piuttosto di un timbro estremamente attento alla definizione delle note in saturazione quanto nei clean, dove lo strumento deve suonare comunque ricco di colore, articolato, con il giusto focus per non perdersi nell’eventuale uso di modulazioni ed effetti più pesanti.
Se si guarda la Stratocaster Player Plus in quest’ottica, ci si rende conto di non avere davanti una “semplice super-Strat HSS”.

Fender Stratocaster Player Plus: non la solita HSS

Su Accordo abbiamo già avuto a che fare con l’edizione a tre single coil e tastiera in acero, nella finitura Tequila Sunrise. L’abbiamo raccontata in anteprima e poi testata più nel dettaglio. Stavolta, lo sguardo si sposta su un affascinante Belair Blue, uno Stratoburst dal profondo blu al bianco che nel mezzo sembra voler passare in rassegna tutte le sfumature tipiche dei “Green” Fender, tra Seafoam e Surf.
L’abbinamento con una tastiera in pau ferro e la presenza di un humbucker al ponte ne fa una bestia diversa, complemento stimolante di quanto abbiamo già avuto sotto mano.

I legni
Ontano per il body e acero per il manico funzionano da ormai 75 anni in casa Fender, e tutti ne conosciamo l’equilibrio sonoro, la brillantezza delle note bilanciata da una quantità giusta di medie frequenze e bassi fermi, non troppi né pochi, che nei decenni sono diventati il marchio di fabbrica per l’azienda californiana. Meno scontato è l’uso del pau ferro, che negli ultimi tempi sembra aver raccolto il testimone del palissandro sulle fasce di prezzo più accessibili. Tutt’altro che un legno di seconda scelta, il pau ferro adottato dalle messicane Player Plus dona fermezza e decisione alle note, con un’estetica senza dubbio sopra le righe a causa del punto di marrone estremamente chiaro che, se l’occhio non cadesse sul caratteristico giallino della paletta, potrebbe quasi far credere di avere a che fare con dell’acero “cotto” non verniciato.

Fender Stratocaster Player Plus: non la solita HSS

Le misure
La suonabilità è esattamente quella della Player Plus a tre single coil che abbiamo già avuto modo di testare.
Il manico a C è scorrevole, piacevolmente satinato e con un fine lavoro di smusso sui bordi della tastiera che fa sentire a casa anche chi è abituato a raggi minori dei suoi 12 pollici. Ennesima conferma che la produzione messicana non è affatto sinonimo di economia in fatto di materiali e lavorazione, ma sa garantire cura e continuità tanto quanto i colleghi oltre confine.

Fender Stratocaster Player Plus: non la solita HSS

L’elettronica
I rinnovati Noiseless ci hanno già colpito positivamente, e ribadiscono qui la loro profondità sonora - tutta moderna e con un discreto output - che in qualche modo riesce a restare 100% Stratocaster.
L’abbinamento dell’humbucker al ponte è sempre un’operazione delicata: è facile creare uno squilibrio sonoro o in fatto di volume, soprattutto se - come in questo caso - il pickup è anche splittabile.
La voce dell’humbucker in effetti c’è e non fa nulla per nascondersi, aggiungendo alla “ultra-definizione” della brillante Stratocaster una voce alternativa più grossa e smussata sugli acuti, prona alla saturazione, ma che riesce a ripulirsi con una certa facilità al tocco e al potenziometro del volume, e che comunque non sacrifica mai l’articolazione sugli alti che caratterizza un po’ tutti i suoni dello strumento.
È inoltre apprezzabile il modo in cui lo split conserva volume, rendendo l’output molto equilibrato, sempre utilizzabile e coerente a se stesso.
Ne ascoltiamo alcune sfumature con Cristian Concio al Blap Studio di Milano.



La Stratocaster Player Plus ci è piaciuta dal primo momento, e la versione HSS conferma il nostro giudizio riguardo una chitarra ben fatta, per una fascia di prezzo non propriamente economica per una produzione messicana (che di certo non è la “messicana” di un tempo) ma nemmeno fuori dalla portata di un appassionato intenzionato a portarsi a casa una compagna efficiente, ben suonante e ben suonabile, con un carattere originale, eppure dal forte DNA Fender.
chitarre elettriche fender hss player plus stratocaster
Link utili
La Stratocaster Player Plus testata in anteprima
La Stratocaster Player Plus vista più a fondo
La Stratocaster HSS Player Plus sul sito Fender
Nascondi commenti     22
Loggati per commentare

di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 31/03/2022 ore 09:02:21
Tutto bello, ma + o - quanto costa e che tipo di custodia ha?
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 31/03/2022 ore 09:39:5
Il prezzo è 990 sia nei negozi italiani che negli store europei, la custodia è una deluxe gig bag, ossia una custodia morbida, ma imbottita.
Buona musica
Rispondi
di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 31/03/2022 ore 09:40:5
scusami il doppione ma forse abbiamo postato quasi negli stessi istanti
Rispondi
Loggati per commentare

di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 31/03/2022 ore 09:40:29
Dovrebbe costare un "deca" in meno di una bella PIOTTA a tre zeri (leggasi 990).
Gig Bag inclusa.
Rispondi
di bobbe [user #36282]
commento del 31/03/2022 ore 11:05:07
Le gigbag che da la Fender insieme alle chitarre sono oscene, bisogna mettere in conto anche l'acquisto di una custodia decente... Io ho fatto così con le mie messicane.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 31/03/2022 ore 11:15:58
Perché oscena?
vai al link
Ti assicuro che ho visto di molto peggio.
Rispondi
di ianni70 [user #34497]
commento del 01/04/2022 ore 09:39:14
magari fosse questa del tuo link... quella che ti danno è una gig da 20€ con la piastrina fender appiccicata sopra
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 01/04/2022 ore 09:57:32
"Deluxe Gig Bag"... pensavo fosse quella...
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 01/04/2022 ore 12:13:57
Ce l' ho... E' bellissima.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 31/03/2022 ore 16:32:15
Bello il Wide Range al ponte, è in CuNiFe come l'originale o in AlNiCo? sempre 10 KΩ? Ha i cilindretti magnetizzati direttamente (come i single coil, com'era in origine) o la barretta magnetica sotto i cilindretti in acciaio come tutti gli H.B.? Intelligente l'aver riproposto, come era una volta, le due vitine superiori per la regolazione della parallelità alle corde (soprattutto per un H.B.) per non dover ricorrere alla limatura della cornicetta. Paul.
Rispondi
di Axilot [user #52908]
commento del 31/03/2022 ore 22:02:30
Bella però per 1000 euro una tastiera in palissandro ce la potevano mettere.
Rispondi
di bobbe [user #36282]
commento del 01/04/2022 ore 04:49:45
A proposito di pao ferro, la Strato SRV ha da sempre avuto la tastiera in pao ferro e mi ricordo (parlo fin dagli anni 90) che questa cosa era sempre vista come un plus rispetto ai modelli "normali" con tastiera in acero o palissandro. Adesso invece, da quando ci sono le restrizioni cities sul palissandro, ecc, le messicane hanno solo tastiera in pao ferro (e acero ovviamente) e di colpo questo è diventato un legnaccio che non vuole nessuno... Boh, io non capisco.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 01/04/2022 ore 07:34:28
Sarà pure un legno di qualità, ma il colore è tristissimo. Per carità, è un giudizio soggettivo, ma non conosco nessuno che, potendo scegliere, preferirebbe il pau ferro al palissandro.
Rispondi
di Axilot [user #52908]
commento del 01/04/2022 ore 09:32:47
Ammetto la mia ignoranza sul pau ferro, ma esteticamente non mi piace il suo colore slavato, poi magari è anche meglio del palissandro sotto le dita.
Dicevo perché ho da poco preso una Prs SE standard 24 ( 600 euro con gigbag inclusa) ed ha la tastiera di un bellissimo palissandro, mi meravigliavo quindi che su una chitarra da 1000 non ci fosse, poi se è una precisa scelta e non una questione di risparmio economico ok.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 01/04/2022 ore 16:08:29
Il Pao Ferro è qualitativamente ottimo, forse meglio del palissandro indiano, in quanto meno oleoso. Il palissandro brasiliano è anch'esso ottimo ma introvabile.
Il colore... putroppo perde la sfida col palissandro.
Rispondi
di latin28274 [user #45548]
commento del 01/04/2022 ore 17:41:57
Ciao,
credo che, come spesso accade, è un fatto di abitudine e gusti.
Io ho solo chitarre con tastiere in palissandro o ebano, preferisco le tastiere scure.
Sono meglio di quelle in acero? Non lo so, preferisco vedere la tastiera molto scura sotto le dita, tutto lì!
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 01/04/2022 ore 08:15:21
A me invece piace...gusto personale ma piace... Proprio per il suo tono "cioccolatoso" è un alternativa al solito già visto...
Se invece c'è qualcuno che giura di sentire differenza sonora per una fettina di legno applicata sopra il manico allora......
Rispondi
di FBASS [user #22255]
commento del 01/04/2022 ore 08:33:58
Sarò pure un matusalemmiano del 1967 ma dico sempre che le demo vanno fatte in primis con i suoni "Puliti" perchè con quelli distorti ci si ammacchia e basta, senza far sentire le vere potenzialità di uno strumento in prova, FBASS.
Rispondi
di vipsanio [user #29152]
commento del 10/04/2022 ore 16:16:53
Come ti do ragione...non c'è verso
Rispondi
di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 01/04/2022 ore 09:23:28
colori stupendi per questi chitarre, humbucker bellissimo, il vero problema sono i single coil,
un PU più simile ad un TEXAS SPECIAL alla SRV sarebbe stato molto meglio su questa chitarra,
comunque li si puo' sempre cambiare.
Rispondi
di ianni70 [user #34497]
commento del 01/04/2022 ore 09:38:09
mah... de gustibus. Io sono felice possessore della versione SSS con manico acero e, secondo me, i single fanno ottimamente il loro porco lavoro e spingono anche abbastanza. Il texas special è proprio un'altra roba.
Rispondi
di vipsanio [user #29152]
commento del 10/04/2022 ore 16:23:32
Prendi la forma classica, cambia le cose a caso ogni 6 mesi ed ecco che hai l'ennesima variazione sul tema che si può ottenere con un saldatore e un paio di pickup nuovi.
Ho passato un po' di strato in questi anni, non ne ho trovata una che avesse le stesse caratteristiche,
La mia American Standard del 1988 ha il manico piu' spesso della American Series del 2005, la quale però spinge meno della Am. St. del 1995, che ha lo stesso manico della 88 ma non ha la cosiddetta "swimming pool". Poi c'è la Classic con floyd rose del 1992, con humbacking dimarzio al ponte (la mia ha pure lo split), con il manico simile a quello della Am. Series del 2005 e un po' più di volume dei single coil, ma non come quella del 1995.
Cambieranno i legni per necessità, ma sempre lo stesso minestrone rimane.
Rispondi
Altro da leggere
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
That Sound: Vintage Vault 2023
La EDS-1275 di Jimmy Page è realtà (e inarrivabile)
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964