VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Usato: abbiamo perso la ragione?
Usato: abbiamo perso la ragione?
di [user #50760] - pubblicato il

Da qualche tempo, comprando una chitarra o un ampli di seconda mano si risparmia poco o nulla. E adesso come si fa?
Salvo eccezioni, da qualche tempo il magico segreto del mondo della chitarra è svanito con un puff, come un ninja in un anime anni '80. Storicamente, è sempre stato sensato aspettarsi di pagare uno strumento a un prezzo non superiore al 50-60% del nuovo. Una figata e non solo per il prezzo. Facciamo il raffronto con - per esempio - il mercato dell’auto. Pensateci, quando compriamo un’auto usata abbiamo mille pensieri riguardanti difetti più o meno visibili (ovvio, quelli può averli anche una chitarra, ma è un po’ più raro che siano assolutamente occulti), a come la vettura è stata tenuta e, per acquistarla, dobbiamo pagare un salato passaggio di proprietà, salato a prescindere dal valore dell’auto, perché calcolato sulla potenza del motore. A quel punto saremo proprietari di un bene che continuerà a svalutarsi man mano che il tempo passa, dovremo comunque pagare assicurazione, bollo e una manutenzione costosa… e alla fine lo rivenderemo a un prezzo ormai minimo o lo rottameremo (ok, le auto d’epoca fanno eccezione ma rispondono a logiche differenti).
Il “magico segreto” consisteva, dunque, anche nel sapere che acquistando una chitarra usata avremmo potuto in futuro rivenderla allo stesso prezzo o persino a un prezzo lievemente più alto. Cioè compro una Stratocaster usata a - mettiamo - mille euro, la tratto con cura, me la godo dieci anni e poi la rivendo agli stessi mille o persino a qualcosa di più.

Usato: abbiamo perso la ragione?

A un certo punto il meccanismo si è inceppato. A gettare la sabbia su un ingranaggio ben oliato non sono stati, come invece si dice spesso, i piccoli speculatori da strapazzo: del resto, quelli che una mattina si alzano e decidono di contrabbandare la loro Strat (o RG, o Les Paul, o quello che volete) in quanto speciale, leggera&risonante™ o altre amenità simili, ecco quelli là, i furbetti, convinti che a parte loro al mondo esistono solo babbei, ci sono sempre stati. La differenza è che ieri le loro pretese erano assurde e generalmente venivano ignorati per il semplice fatto di essere fuori mercato. Oggi, fuori mercato non lo sono più, perché tutti chiedono tanto, troppo.
Già dall’inizio dell’era covid, e poi drammaticamente nell’ultimo anno, i costruttori di chitarre, ampli ed effetti (esattamente come i costruttori di qualsiasi altro bene e in particolare di dispositivi elettronici) hanno enormi problemi nel reperire le materie prime. Ne abbiamo parlato recentemente qui riguardo alle valvole russe. Questo non significa solo che i prezzi del nuovo si sono rapidamente alzati, ma anche che per le aziende è diventato difficile rispondere alla domanda del mercato.

Gli strumenti non arrivano nei negozi, o ci arrivano dopo mesi dall’acquisto, con ritardi ormai sistematici e senza la possibilità, per il negoziante, di prevedere con ragionevole precisione le tempistiche di consegna. Chiaro che anche chi è abituato a comprare il nuovo si è rivolto all’usato. La legge della domanda e dell’offerta è vecchia come il mondo ed è questo a determinare il tilt cui stiamo assistendo.
A peggiorare il tutto è il fatto che, a questo punto, i furbetti di cui sopra si sentono legittimati a sparare ancora più in alto, alimentando il meccanismo perverso che a febbraio 2020 fece sparire la farina e l’olio di mais dagli scaffali degli ipermercati.

E voi, cari Accordiani, che ne pensate? Che esperienze state avendo con il nuovo e con l'usato? Pensate che questo "tilt" sia un fenomeno temporaneo o dovremo abituarci?
chitarre elettriche curiosità
Link utili
Addio alle valvole russe
Nascondi commenti     57
Loggati per commentare

di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 10/06/2022 ore 08:51:09
Tutta l'economia è in subbuglio in questo momento e ci sono delle situazioni paradossali che non avrebbero senso di esistere, non solo nel mondo delle chitarre.
L'usato non può costare più del nuovo, a meno che le chitarre si trasformino in un bene di lusso destinato ai collezionisti, ma non credo che ciò possa succedere, eccezion fatta per i modelli storici che si comportano effettivamente come gli orologi di lusso o l'arte.
E' un momento difficile e conviene riscoprire la bellezza degli strumenti che già possediamo senza intestardirci troppo nel trovare l'affare sul mercato dell'usato, prima o poi passerà.
Rispondi
di go00742 [user #875]
commento del 10/06/2022 ore 08:54:32
Spero proprio sia un fenomeno temporaneo, in ogni caso risparmiare 100/200 euro con l'usato su una chitarra da 1500eu non ha senso e difatti io mi sono rivolto al nuovo senza contare che l'usato spesso costa più del nuovo con la scusa MINT condition.

Bisogna dire come specifica l'articolo che il nuovo comunque ha avuto un rimbalzo non da poco e quindi in molti nella vendita dell'usato (benchè abbiamo pagato la chitarra molto meno da nuova) si sentono legittimati a sparare i prezzi col solito ragionamento "eh ma adesso costa X", si certo però tu non l'hai pagata X!
E' una situazione un po' strana, dove tutto mi sembra speculativo a partire dal carburante, passando per la farina e arrivando alle chitarre, come dire sembra ci sia una necessità di far sembrare irreperibile un prodotto quando invece si trova a volontà.
Rispondi
di f.n [user #3760]
commento del 10/06/2022 ore 09:36:38
Non condivido l'analisi, almeno...non del tutto.
Sia per ventennale esperienza professionale di scambi e acquisiti, sia perché mi diverto a tenere d'occhio come gira il mercato, sia perché per mestiere tendo a esaminare l'andamento di prezzi e beni, mi pare di poter affermare che la regola dell'usato al 50% (o al 70% che sia) resta valida per gli strumenti di fascia media e media alta, sia anche professionali.
I prezzi più alti sull'usato si registrano su Masterbuilt, Hystoric collection, Collector, etc., che già costano tanto dall'origine (non sotto i 6-7k). Tutti strumenti che già nascono e vengono messi sul mercato come "numero di pezzi limitati". La limitazione è poi proprio la ratio che spinge a tale effetto, pienamente voluto, anche nella logica di chi acquista (per investimento).
Non è che con gli immobili funzioni diversamente: 1 mq a Boladello non costa come un mq a Milano o a Londra o Parigi. E un nuovo di qualità non costa come un anni 60-70. Poi ci sono gli immobili d'epoca..., etc. etc.

Ciò detto, c'è poi il fenomeno vintage (vero o finto) che sia, ma è altra cosa e non lo considererei.

Resta poi la distorsione della percezione sul mercato, data dalle aspettative di chi vende, che lo fa a prezzi folli convinto che il mercato reagisca...e poi, invece, non reagisce. Perché un conto è vedere i prezzi di vendita, altro è sapere i reali prezzi di chiusura della transazione.

C'è anche una certa tendenza psicologica a sopravvalutare i beni che si possiedono e il momento storico gonfia il fenomeno.

E' un mercato, come tanti, e ha le sue logiche e i sottesi psicologici che muovono ogni mercato e le bolle.

I miei due cent :)

Buon tutto a tutti!
Federico
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 10/06/2022 ore 10:03:14
analisi lucidissima, la condivido in pieno.
Pur non scambiando strumenti molto frequentemente mi piace tenermi aggiornato sui prezzi delle richieste/offerta deli strumenti e non posso fare altro che confermare quanto dici, e' ovvio che poi ci sono le richieste assurde, fuori mercato che restano in bella vista per anni senza che se le fili nessuno come e' normale che sia
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 11/06/2022 ore 23:56:59
ho il tuo stesso hobby, nel tempo libero guardo mercatinomusicale, invece di studiare lo strumento...
e mi sono reso conto che le gibson sono tutte aumentate a livelli di speculazione insensata: la classic costa come la standard, la standard come la custom. la fascia media è scaduta nel ridicolo, si vedono studio, studio faded e tribute, originariamente acquistate a 7-800 euro, che viaggiano dagli 800 in su, con medie di 900-1000, anche con evidenti segni di usura. Alla frutta, siamo...
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 12/06/2022 ore 00:33:02
Vero. D'altronde c'è anche l'altra faccia della medaglia. Avevo messo in vendita una Gibson presa qualche mese fa a 1450 euro. Prezzo di "lancio" 1100 con spedizione inclusa. La chitarra era (è ancora) esattamente come nuova. E avrei tolto ancora qualcosa senza problemi. Magari chiudendo a 1050, dato che pagavo anche la spedizione.

Le offerte che mi sono arrivate: "ti posso dare massimo 800", "facciamo 700 spedita" e cose così. Alla fine l'ho tolta dal mercatino e me la sto godendo io.
A me non avrebbe fatto schifo risparmiare 350-400 euro su uno strumento come nuovo che ha suonato si e no sei mesi.

Ma come c'è gente che vende a prezzo superiore al nuovo, c'è anche gente che pensa di comprare uno strumento per un tozzo di pane.
Piccola postilla: adesso la chitarra non si trova più nei negozi; spiaze, ma s'attaccano.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 12/06/2022 ore 09:29:41
Probabilmente nel tuo caso chi l'avesse acquistata avrebbe concluso un buon affare, ma purtroppo il mercatino pullula di persone che mentono, vendendo come roba semi-nuova prodotti che in realtà non lo sono, o che presentano seri problemi. Inoltre è anche pieno di gente che, appena pubblichi un annuncio, ti scrivono proponendo prezzi ridicoli: probabilmente una volta su mille riescono a concludere l'affare (come gli operatori telefonici che chiamano a ora di pranzo - stesso fastidio). Per colpa di questi, viene meno la fiducia reciproca e il mercatino è diventato il bar di star wars.
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 12/06/2022 ore 11:30:50
Ottimo il paragone con gli operatori telefonici!
Rispondi
Loggati per commentare

di BBSlow [user #41324]
commento del 10/06/2022 ore 09:53:21
Sono fenomeni differenti; il principio generale è che il "valore commerciale" di un oggetto è pari a quanto il potenziale acquirente è disposto a spendere per averlo. Il "furbetto" che spaccia la sua Rottamex costruita con il coperchio del cesso in una favela brasiliana per un pezzo di alta liuteria dotato di poteri magici (la famosa "chitarra di sambuco", unica al mondo e più potente di tutte...) è sempre esistito, e sempre continuerà a imperversare; così come è sempre esistito quello che fa 10.000 upgrade a una chitarra entry level e poi vorrebbe venderla facendoteli pagare tutti, e anche qualcosa in più, perché "adesso suona come una CS". E così via, le tipologie di venditori che sovrastimano l'usato sono infinite, così come infinito è il numero di coloro che, per inesperienza o per necessità, finiscono col pagare cifre gonfiate per strumenti "ordinari" (sappiamo bene tutti che la GAS è ingestibile).
Ma il mercato è un'altra cosa. Se ci sono 10.000 persone che vogliono acquistare una chitarra e 40.000 chitarre in vendita, il prezzo sarà concorrenziale; se invece per 10.000 domande ci sono in vendita solo 8000 chitarre, il prezzo lieviterà fino alla disponibilità massima degli 8000 acquirenti più ricchi (o più fessi).
Nella situazione attuale, tra esiti della pandemia e limitazioni commerciali e industriali dovute al conflitto in Ucraina, un aumento dei prezzi, dovuta alla contrazione dell'offerta rispetto a una domanda invariata, è un fenomeno assolutamente prevedibile e "normale", su cui è possibile esercitare solo un controllo limitato. In teoria, non essendo le chitarre un bene primario, i consumatori potrebbero "resistere" all'aumento delle richieste, rifiutando di comprare strumenti overpriced, costringendo così i venditori ad abbassare le pretese; ma anche questa strategia trova il suo limite nella "necessità" del venditore di realizzare l'incasso nel breve termine.
Vabbe', senza farla troppo lunga: possiamo resistere ai furbetti e simili, ma, davanti a fenomeni che oggettivamente incidono sul mercato, non possiamo fare più di tanto.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 10/06/2022 ore 16:25:48
Rottamex costruita in legno di tavola di cesso! Grande!

Ahahahahahahahauahahahah
ahahahahahauahahahahahaha
hahahahahahahahahahahahshahahshshah
Rispondi
di elguitarron [user #8109]
commento del 10/06/2022 ore 09:58:07
Ma anche questo Magico Segreto è vero...? E' da quando ho comprato la prima chitarra "seria" che mi sento dire "un domani, se la vai a rivendere è un assegno"...Quella chitarra ce l'ho ancora, ma con altre che ho comprato e rivenduto in tempi non sospetti, pur tenute benissimo, non sono mai riuscito a ricavare lo stesso prezzo di acquisto; del resto, ponendomi nella condizione di chi compra, perché pagare una chitarra usata quanto una nuova se posso avere questa (odio il relic)?
Rispondi
di TumblinDice [user #38343]
commento del 10/06/2022 ore 10:13:32
Non solo nelle chitarre, dovrei cambiare la moto e il mercato è altrettanto pazzo. Un chilometro zero o un usato con 200 Km non può costare come o il 5% meno del nuovo perchè, per lo meno, non dovrei pagare più l' IVA che lo stato ha già incassato e il primo acquirente versato, scaricato etc etc.

Nel mercato automobilistico come in quello degli strumenti musicali il problema è la reperibilità, se vuoi il nuovo aspetti 6/8 mesi e questo gonfia incredibilmente i prezzi del mercato dell' usato.

Il tutto finchè regge la domanda
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 10/06/2022 ore 16:11:19
Io ho rinunciato al sogno di una vita, una sporster 1200, pur di non piegarmi alla follia del mercato dell'usato (il budget volendo, lo avevo). L'unica soluzione è non comprare, per fortuna dove da una parte si supervaluta, dall'altra si sottovaluta, io mi sono mosso proprio lì e a distanza di un anno non me ne pento.
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 10/06/2022 ore 10:26:59
A proposito di cose assurde..
ieri ho acquistato il mio primo melafonino, un Iphone SE 2022, ultimo modello della serie SE,
in negozio c'erano pure i modelli SE precedenti che costavano 100€ circa in più, visto che avevano entrambe gli stessi GB di archiviazione, chiedo al commesso come mai il nuovo costasse meno del vecchio, lui mi dice che hanno messo le offerte sul modello nuovo..
Ecco io sono molto ignorante, ma qualcuno mi spiega il senso di mettere l'offerta sul prodotto nuovo e lasciare il prezzo più alto sul modello vecchio?
Non dovrebbe essere + logico il contrario?
Rispondi
di TumblinDice [user #38343]
commento del 10/06/2022 ore 10:45:25
Strategie commerciali e psicologiche discutibili, il nuovo articolo ha un prezzo di lancio ridotto che poi viene rialzato con il tempo.
Idurre il consumatore a pensare che acquistare o sostituire un vecchio prodotto (magari perfettamente funzionante) con il nuovo al lancio sia un affare ... è una tecnica di marketing collaudata.

Per un lustro almeno ho cambiato la compagnia di assicurazione auto ogni maledetto anno perchè, per assurdo, sulla nuova stipula contrattuale esistevano promozioni che arrivavano al 25% mentre il cliente acquisito pagava il prezzo pieno.
E' successo e succede ancora nel campo della telefonia.
Rispondi
di Simo6891 [user #61984]
commento del 10/06/2022 ore 10:51:27
Il negoziante potrebbe avere dei margini migliori su quello nuovo che gli consentirebbe di avere un buon guadagno anche mettendolo in offerta, puntando sul fatto che è il modello super nuovo e sui prodotti Apple la gente si scanna per avere il telefono ultimo grido. Mia ipotesi, non ho la certezza che sia così.
Rispondi
di TumblinDice [user #38343]
commento del 10/06/2022 ore 10:59:00
Si tratta solatanto di indurre artificialmente la domanda.

Nessuno ha veramente "bisogno" di un nuovo telefono o di una nuova chitarra, a meno che il primo sia finito sotto un camion o tu abbia bruciato la Stato come Hendrix sul palco.

A questo servono le promozioni su nuovo, le edizioni limitate, le colorazioni limitate etc etc. Nella tua testa scatta il meccanismo che ti dice : " se non compro adesso magari tra sei mesi non lo trovo più o lo pago più caro" e via a comprare .
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 10/06/2022 ore 11:14:27
Diciamo allora che mi è andata di lusso, visto che dopo 6 anni di uso intenso il mio vecchio LG mi ha detto ciao ciao, ed io visto che sono privo della vista avevo bisogno di un telefono con ausilio vocale, e con Iphone ho l'aiuto di voice over e siri incorporati nel telefono, se no col cavolo che spendevo 529€ per cambiarmi il telefono solo per sfizio.. prima del mio LG ho avuto un Nokia n70, un carroarmato che mi è durato 8 anni..
Rispondi
di TumblinDice [user #38343]
commento del 10/06/2022 ore 11:24:06
Tu sei una persona sensata.

Purtroppo però i consumatori come te e me non interessano alle grandi aziende.

Però non disperare i ragazzini succubi del marketing, che cambiano telefono al cambio di stagione, ti garantiranno sempre un bello sconto sul nuovo :))

Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 10/06/2022 ore 11:34:49
Ahahahahahah, allora dico grazie ai ragazzini e anche a mia sorella che ragazzina non è, visto i suoi 57 anni portati bene, che cambiano Iphone ogni anno, così io che ne ho preso solo uno nuovo in vita mia l'ho pagato meno del modello precedente, mi gusta questa strategia di marketing;)
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/06/2022 ore 10:37:03
Il fenomeno c'è senz'altro e di questi tempi, vista la penuria di prodotti nuovi disponibili, è letteralmente esploso fino a farci constatare che non pochi vendono allo stesso prezzo del nuovo, se non, a volte, anche qualcosa in più.
C'è una variabile però da aggiungere: il marchio (o come si dice oggi in italiano, il brand).
E alla fine, come si sa, parliamo dei soliti marchi arcinoti che (quasi) tutti vogliono e tutti desiderano, anche se ci sono miriadi di costruttori che producono con un rapporto q/p migliore.
Quindi la questione è: il mercato degli strumenti musicali (anzi, specifichiamo, delle chitarre) è esattamente come tutti gli altri, ad eccezione di quello di alcuni marchi (o meglio, di alcuni modelli prodotti dai suddetti marchi) che attirano particolarmente la domanda e per i quali c'è un sacco di gente disposta a svenarsi. Non c'è nulla di razionale in tutti questo ma funziona così.
Rispondi
di BlackCat [user #59512]
commento del 10/06/2022 ore 12:28:1
Vero che con gli aumenti e la scarsa disponibilità di certe materie prime e semilavorati il nuovo è aumentato, di conseguenza l’aumento si riflette anche sull‘usato. Però in quest’ultimo caso il fenomeno a mio parere è in parte “gonfiato” dal fatto che se ne parli fin troppo, inducendo molti a pensare che possono vendere i propri usati overpriced. Hai una chitarra/auto/moto/reflex/etc che non hai esigenza di vendere ma a cui non sei più particolarmente attaccato? Visto il momento propizio, la butti sul mercato a un prezzo esagerato, che magari la vendi e riesci così a comprarti il modello superiore che hai sempre desiderato. Questo è un ragionamento che stanno facendo in molti. E soprattutto per articoli di nicchia, ciò non fa altro che continuare ad alzare il prezzo negli annunci, in un loop infinito… perché poi arrivi tu, onesto ma non fesso, che vuoi vendere lo stesso oggetto e vedendo quei prezzi ti allinei.
Ah, la storia che “un prodotto appena uscito dal negozio perde l’IVA”, può valere solo in transazioni BtoB. A un privato, che l’IVA la paga e non la recupera, frega c@zzo e se oggi ha pagato una cosa 100, e per qualche motivo la rivende domani ancora incellophanata, non vedo perché vi dovrebbe almeno scontare l’IVA.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 10/06/2022 ore 16:32:26
Anch'io, come Black Cat, penso che il fenomeno sia più mediatico che reale: qualcosa nell'usato avrà subito aumenti, ma non vedo un generalizzato e significativo rialzo. Partiamo dallo sfatare il mito che l'usato costasse (o dovrebbe costare) il 50%: una Fender Custom Shop mantiene il proprio valore, una Harley Benton entry level lo perde completamente. Ed è normale, vista la differenza di qualità e di prezzo; la seconda costa nuova 90 euro (la paghetta di mia figlia) quindi se la vuoi vendere o la regali o poco più; la prima è un oggetto costoso in partenza, quindi se vuoi il nuovo non ti basta tirar fuori 100 euro in più rispetto all'usato e perciò è preferibile comprare l'articolo usato risparmiando il 30% sul nuovo, visto che quel terzo vale almeno 1.000 euro, cioè quasi uno stipendio medio. E' vero che il nuovo ha tempi di consegna lunghi, ma alzi la mano chi sta perdendo la vita perchè non gli arriverà domani la nuova Ibanez vattelapesca. Certamente qualcuno può fare il furbo, ma sta negli acquirenti non abboccare: l'altro giorno ho contattato uno per un pedalino mooer da 30 euro ed è partita una sorta di asta, gli ho detto che la cosa non era di mio interesse ed morta lì, il pedale è ancora su mm, ma io ho comprato il pedale da un altro a 30 euro.
Ciao
Rispondi
di BlackCat [user #59512]
commento del 12/06/2022 ore 00:36:12
… e non è la prima volta che ci troviamo d’accordo :-)
Comunque è proprio come dici, questo trend dei prezzi dell’usato per me si comporta un po’ come la moda: esiste, influenza molte persone, ma non sei costretto a farti risucchiare da essa. Se hai bisogno di vendere lo fai al prezzo giusto, mentre se non hai stretta necessità di acquistare (penso il 99% dei casi, visto che si parla di chitarre e non di assorbenti intimi o libri di scuola) con un po’ di pazienza si trova ciò che si cerca.
Rispondi
di go00742 [user #875]
commento del 10/06/2022 ore 16:35:09
Scusate però continuo a sentire "con la guerra in ucraina è normale che le materie prime aumentino" ma per fare chitarre ci si rifornisce in Ucraina? non ho mai sentito pickup made in ucraina o ponti o potenziometri che arrivino da là non credo che il legname arrivi dalla russia negli stock di Fender o PRS.

Posso capire il primo anno di pandemia in cui tutti eravamo impreparati ma poi le cose sono cambiate, mi spiace ma non ci sto a questa giustificazione, per me resta sempre un problema di speculazione anche perchè vorrei capire una Gibson 58 nel 2011 costava 2300eu oggi ne costa oltre 4000 ed è sempre la stessa chitarra! Non mi sembra che la produzione di chitarre sia calata a causa della scarsa disponibilità.
Oh poi magari mi sbaglio ...e non capisco nulla di mercato però da quello che vedo nei negozi di strumenti le rastrelliere sono belle piene.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 10/06/2022 ore 18:55:33
La guerra non ha fatto aumentare il costo degli strumenti direttamente, ma quello dell'energia e siccome tutto si produce con consumo di energia, anche la gran parte dei produttori ha dovuto applicare degli aumenti; inoltre la ripresa post covid ha visto i Cinesi accaparrarsi quasi tutto: un mio cliente si è visto triplicare il costo di un container per trasporto merci dalla sera alla mattina (letteralmente) solo perchè i CInesi offrivano di più. Che la produzione sia calata è un fatto incontrovertibile: le rastrelliere che vedi tu sono solo una piccola frazione del mercato mondiale e magari sono piene di strumenti vecchi che stanno lì da anni e nessuno se li piglia. Se guardi i cataloghi on line, almeno il 30% delle chitarre non è disponibile e di queste molte restano indisponibili per mesi: tre mesi fa ero interessato ad un'Ibanez che Thoman prevedeva di avere dopo 6/8 settimana, ieri la stima era identica.
Ciao
Rispondi
di go00742 [user #875]
commento del 10/06/2022 ore 20:25:25
Guarda Francesco senza polemica o rancore ci mancherebbe però credo che se i negozi fossero pieni di chitarre vecchie avrebbero chiuso, direi che hanno un buon ricambio, detto questo il costo dell'energia incide certo ma credo sia iniziato ben prima della guerra in Europa e in USA non credo soffrano molto della situazione che abbiamo noi in Europa con una guerra alle porte della UE.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 10/06/2022 ore 21:26:46
In America se produci armi stai benissimo, ma se usi ad esempio l’auto hai un prezzo della benzina quasi triplicato nel giro di pochi mesi.
In un sistema interconnesso è difficile che la crisi stia tutta da una parte e dall’altra facciano il bagno nell’oro.
Poi certo sul piano della sicurezza loro stanno più tranquilli sul loro continente.
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 11/06/2022 ore 08:29:14
Visto che dici che le bollette sono aumentate per colpa della guerra, e visto che io sono un soggetto molto ignorante, mi spieghi o mi spiegate perché già tra settembre e ottobre, i nostri TG nazionali annunciavano ai consumatori che tra dicembre e gennaio avremmo avuto una grande mazzata sulle bollette, ed infatti a me e anche ad altra gente, i primi di dicembre e i primi di febbraio, quando ancora la guerra vera e propria non scoppiò ancora, sono arrivate 2 bollette della luce, la prima di 160€ e la seconda di 250€, mentre prima di luce pagavo 100€, ed i consumi che ho effettuato sono in linea con l'anno precedente?
I casi per me sono 2, sempre da ignorante lo dico, o la guerra era già in corso, ma nessuno lo ha esplicitamente detto già nell'autunno 2021, o secondo caso, gli aumenti già avvenuti prima , parlo delle bollette luce e gas, sono stati effettuati per altri motivi e poi ce l'hanno raccontata che è stato tutto causato dall'invasione Russa avvenuta verso il 25 febbraio 2022
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 11/06/2022 ore 12:51:40
È vero che gli aumenti erano iniziati prima, ma questo non esclude la guerra come causa di ulteriore instabilità.
Te la dico in due parole e mi scuso per la semplificazione: il problema è stato sul gas. Nel 2020 i consumi erano crollati e anche l’offerta si era contratta per via della pandemia. Quando, nel 2021, le economie sono ripartite, non c’era abbastanza gas per tutti e quello che c’era veniva spinto verso l’Asia che offriva di più, per cui o pagavi di più oppure rimanevi senza. Aggiungi che un Paese noto produttore di gas esportato in Europa voleva far vedere quanto era indispensabile e ha ridotto le esportazioni in inverno, quando col freddo aumentano i consumi (non drasticamente, ma basta poco per muovere i prezzi) e hai il quadro dell’inverno scorso. C’è anche una scuola di pensiero secondo la quale Putin abbia voluto mandare un avvertimento preventivo agli europei prima di lanciare l’invasione facendo loro capire quanto dipendessero dal suo gas in modo da non avere troppa resistenza ai suoi piani, ma questo lo scopriremo forse tra trent’anni.
Un prezzo del gas che cresce trascina con se’ tutte le altre fonti.
Poi si è aggiunta la guerra che ha fatto venire i nodi al pettine per quanto riguarda le forniture all’Europa ed in particolare all’Italia ed alla Germania, che ha completato l’opera.
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 11/06/2022 ore 13:25:33
Per cui il gas è aumentato prima perché Putin ha voluto avvertire l'Europa, e la bolletta della luce aumentata a dismisura anche mesi prima dell'invasione?
Spiegami, perché sono molto ignorante..
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 11/06/2022 ore 14:47:46
L’elettricità dipende come prezzo da cosa usi per generarla. Se usi il gas, il prezzo dell’elettricità si alza. E il gas devi usarlo perché non abbiamo abbastanza rinnovabili e quelle comunque sono intermittenti perché il vento ed il sole non producono nello stesso modo nelle ventiquattro ore e anche giorno per giorno, e devi integrare perché l’elettricità si consuma quando si produce e non si può stoccare, salvo con le batterie che sono ancora all’inizio.
Quindi se a metà 2021 il gas è aumentato per motivi legati alla domanda in Asia, poco dopo ha cominciato a salire anche il prezzo dell’elettricità.
Dopo tutto questo è venuto l’inverno e la questione ucraina.
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 11/06/2022 ore 19:17:24
Ok, grazie della spiegazione..
Anche se penso che alla fine, un alibi per raccontarcela ce l'hanno sempre, la guerra 9 mesi fA non c'era, però la gente pensa che è aumentato tutto per colpa della guerra, quando in realtà avevano già annunciato ai telegiornali che a fine 2021 avremmo ricevuto delle stangate in bollette, e detto fatto..
io non ho niente di forniture gas in casa, solo elettricità..
forse è per questo che non ho più attacchi di gas da anni e non compero più chitarre e ampli? :):):)
Rispondi
di Ermo87 [user #33057]
commento del 10/06/2022 ore 19:30:47
Forse è proprio l'incipit a suggerire la risposta: il mercato delle chitarre, seppur con le sue peculiarità, è più simile a quelle delle auto d'epoca che a quello delle auto tradizionali
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 10/06/2022 ore 22:04:28
L'ho già scritto su accordo. Se in negozio di trovasse abbondanza di chitarre nuove, allora vedi come i prezzi dell'usato calano. Volevo una Les Paul Standard 60, ma avrei dovuto fare 400 km per trovarne una in negozio e pagarla 2300€. Invece a 30 km da casa ne ho trovato una usata di 7 anni, seppur tenuta bene, a 2100: un prezzo esagerato per un usato di 7 anni a mio modo di vedere. Probabilmente se nel negozio a 30 km da casa ci fosse stata una Les Paul Standard 60 a 2300€ avrei optato per quella, ma non c'era e allora per evitare lo sbattimento di farmi 4 ore di macchina, ho preso quella usata.
Rispondi
di bettow [user #30179]
commento del 10/06/2022 ore 22:44:42
Credo che ci voglia una "misura" su tutto; su mercatino, dove ho messo in vendita alcuni oggetti, ricevo offerte al ribasso abbondantemente al di sotto del prezzo indicato, eppure si tratta di prodotti semi nuovi e prezzati al 60%. E poi vedo annunci di chitarre a prezzi esagerati che sono fermi li da anni.
Rispondi
di Esatonicamentediatonico [user #62423]
commento del 11/06/2022 ore 21:22:41
Buonasera a tutti
Ho una Gibson les Paul standard plus top AAA del 2005 quanto sarebbe il prezzo di vendita più giusto e "onesto", perche visto che il mercato impazzito nn riesco a capirci nulla, grazie.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 12/06/2022 ore 09:46:41
Su mercatino puoi mettere il prezzo che ti pare, resta da vedere se vendi.

Chi vuol vendere davvero fa prezzi normali, chi mette annunci "fantasmagorici" sta lì da mesi, se non anni.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 13/06/2022 ore 00:05:48
Raga. Il capitalismo sta concentrandosi sull'inflazione.
Ogni scusa è buona. La fine della pandemia? Inflazione. La guerra in Ucraina? Inflazione. Erutterà il Vesuvio? Inflazione. I Maneskin vinceranno un Grammy? Inflazione. Quindi non c'è che fare "sfogare" il Capitale, lasciare scorrere acqua nei fiumi. Pian piano nel giro di pochi anni tutto si calmerà. E saremo liberi di dare sfogo alla Gas.
Ma attualmente no. Solo chi fa libere professioni può alzare i prezzi e comprare roba. Tutti gli altri no, hanno paghe bloccate e così resterà per qualche annetto
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 13/06/2022 ore 08:56:42
lasciare scorrere acqua nei fiumi. ..
ma non scorrono più neanche quelli..
Inizio della siccità? Inflazione.
:):)
Rispondi
di f.n [user #3760]
commento del 13/06/2022 ore 12:00:47
Fai la libera professione, paga iva, cassa professionale, tasse, commercialista e sino alla carta igienica del tuo ufficio, insegui i clienti che non pagano dopo che lavori, cerca i clienti che vanno da chi promette di far spendere meno e poi gli fa casini (ma intanto li perdi), poi mi racconti .... ed evviva Zalone e QUoVado!
Fede
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 13/06/2022 ore 14:40:26
Il capitalista è quello che ti presta i soldi per guadagnare sugli interessi.
Con l'inflazione ha tutto da perderci, perché gli torna indietro un capitale svalutato, quindi se si concentra sull'inflazione è per eliminarla.
A che servirebbero, sennò, le Banche Centrali 'indipendenti' (da te e da me), che si concentrano solo sulla lotta all'inflazione?
Parliamo di chitarre, che è meglio...
Rispondi
di Smite [user #62426]
commento del 13/06/2022 ore 01:22:3
Ogni mercato ha le sue regole e tali "regole" valgono solo per quel mercato. Quando sento cose tipo "Eh ma sull'usato devi togliere l'iva", "è sempre stato sensato aspettarsi di pagare uno strumento a un prezzo non superiore al 50-60% del nuovo" o simili mi viene sempre, con tutto il rispetto di questo mondo, da sorridere. E chi lo dice ? Il capo ? La legge ? :D Che poi statisticamente la media del prezzo di vendita dell'oggetto X usato possa essere effettivamente il 60% rispetto al nuovo é un altro discorso, ma non una regola per tutti e tutto. Personalmente sono in GAS per una PRS SE Trampas Green, che non fanno più. Perchè mai un possibile venditore dovrebbe farmela pagare solo il 50/60% del prezzo di una nuova PRS SE ? Se ne avessi una da vendere, non la venderei solo al 50/60% del prezzo del nuovo, senza sentirmi un furbetto o uno speculatore, come non mi rode non trovarne una da comprare a prezzi così bassi. Parlando invece di prodotti che sono ancora reperibili come "nuovi", vi invito a fare una considerazione. Volessi una PRS SE Silver Sky sarebbe facile,praticamente la vendono tutti allo stesso prezzo nuova. Parlando invece di cose più comuni, tipo Fender Player Stratocaster Mexico , quanto vale il nuovo ? :) Pensateci un attimo...alla fine i VERI ESPERTI DEL REALE VALORE ATTUALE siamo solo noi malati di GAS, noi che perdiamo giornalmente tempo a cercare offerte sul nuovo e sull'usato di tutto quello che desideriamo e che vorremmo. Una persona normale invece, dandogli il beneficio del dubbio di essere magari un filo ingenuo e poco avvezzo alla tecnologia/ricerche in rete, cosa onestamente ne può sapere ? Ci sono variazioni di 200€ sul nuovo, da negozio a negozio. Il fantomatico prezzo giusto quale sarebbe quindi ? La persona che la compra (ingenuamente) a 200€ in più nuova, siamo davvero sicuri stia poi provando a fare il furbetto quando prova a rivenderla basandosi su quanto l'ha pagata lui ?
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 13/06/2022 ore 08:33:56
Pieno rispetto delle tue opinioni - ci mancherebbe.
Anche a me viene da sorridere se dici “chi lo decide? Il capo?”. No, non lo decide nessuno, sono considerazioni che ti suggerisce l’esperienza, dopo aver comprato e venduto centinaia di strumenti. Dopo di che, se uno è contento di pagare 100 lire uno strumento che in negozio costa 101, bene così, basta esser contenti. :)
Rispondi
di Smite [user #62426]
commento del 13/06/2022 ore 10:44:03
Non hai però capito il punto, o non hai voluto rispondere. E se qualcuno, appunto, quell'esperienza non ce l'ha ? E se qualcuno ,invece, in un negozio diverso l'ha pagata 150 invece che 101 ? Se dai del furbetto a chi vende una Strato messicana usata a 200€ in più del prezzo più basso che tu hai invece trovato, dai anche del furbetto al negoziante che la vende nuova a 200€ in più rispetto al nuovo di un altro negoziante ? Prima del covid ho venduto un EVH Striped usata intorno ai 500€ quando nuova costava intorno agli 800. Un tipo mi scrisse su Ebay, incazzoso, che avrei dovuto vendergliela a 250€ perché qualche anno prima c'era stato un "CRAZY EPIC DEAL" (tipo black friday) di Andertons e le vendevano a 250£ nuove. Io invece l'avevo comprata nuova in negozio a 600 + nonricordocosa in permuta parziale.Il prezzo giusto qual'era ? Altra domanda...se trovi qualcosa in vendita al 20% del suo prezzo originale invece di quel famoso 50/60%, quanto gliela paghi ? Solo il 20% che il venditore chiede oppure gliela paghi il doppio ? Poi per carità, che il mercato e che noi siamo tutti "impazziti" é vero; trovo però ingiusto, sia moralmente che da un punto di vista tecnico, prendersela prevalentemente con il privato che prova a vendere l' usato ad un prezzo leggermente inferiore al nuovo.
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 13/06/2022 ore 10:46:35
Va bene, peace&love! 👌
Rispondi
di Smite [user #62426]
commento del 13/06/2022 ore 11:09:00
Il preace&love sicuramente, il va bene un po' meno. Ti avevo fatto delle domande per provare a capire meglio un articolo/ragionamento che tu stesso ci hai chesto di commentare. Rispondermi dicendo che secondo te ho torto e/o che ho capito male il senso é peace&love e andrebbe benissimo in un'ottica di scambio di opinioni. Va bene , invece, non mi sembra una risposta. Peace&love!
Rispondi
di lolloguitar [user #48123]
commento del 13/06/2022 ore 09:38:57
Confermo anche nella mia esperienza il problema sono le pretese di chi vende, si camperebbe tutti meglio se fossimo tutti onesti. Quando rivendo un oggetto usato lo metto al 50-60% ovviamente funzionante ( lo dico perché trovo annunci a prezzi folli anche di cose da aggiustare ma lasciamo perdere questo aspetto). Lo so che ci vado a perdere se lo rivendo. Poi ci sono i furbi che vogliono fare gli affaroni.... Gli unici affari che ho trovato sono di chitarre realmente vendute per esubero o inutilizzo ( la Gibson del figlio che non suona più, la 4a chitarra con un legno diverso etc..) a prezzi onesti. Ma oggi sono tutti troppo svegli per accontentarsi del valore reale. Ah poi c'è chi lo mette li a un prezzo esagerato e continua ad usarlo... Tanto magari prima o poi qualcuno abboccherà.... Nel frattempo bisogna districarsi tra usati funzionanti, maltrattati, sopravvalutati etc.. è un gran casino e le oscillazioni di prezzo sono alte. Alla fine mi rivolgo al nuovo, eccezion fatta per i pochi negozi onesti rimasti. Ultimo esempio in negativo... Negozio "fuori tutti cessa attività": un monitor attivo non più in produzione da quanto tempo è rimasto invenduto poi controllo on line è l'offertona è 330 invece di 370 di listino del 2016. Capisco che non sia facile oggi giorno tenere aperto con la concorrenza on line ma neanche giocare a incularella va bene.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 13/06/2022 ore 15:21:4
Non ce la faccio a leggere tutti i commenti. Allego video:

vai al link

Fonte Accordo.it.

In 14 anni l'inflazione non porta ad una triplicazione dei prezzi e non vedo miglioramenti tali da giustificare una forbice di costo tale a parità di strumento.

La cosa triste, per chi compra ora, è che ci sarà gente che ha acquistato a 2040€ una R8 e ora la rivende come minimo a 3000€ e più.

E nel frattempo tocca sborsarne 2300 di euro per una chitarra che costava 700€ in meno e che probabilmente in termini costruttivi ora ha anche un progetto più economico, visto che le Standard del 2008 avevano la lavorazione dei corpi con il modern weight relief, il profilo asimmetrico del manico e l'elettronica piena di switch, ergo più lavorazioni, più tempo, più interventi, rispetto alle attuali.

E' un momento folle ma passerà di certo.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 13/06/2022 ore 17:44:32
nel 2001 o 2002 non ricordo ma si comprava una amercicana, una strato, usata a seicento mila lire, certo messa maluccio, ma tant'è. l'anno dopo arrivo' a trecento e passa euro. in 20 anni una strat americana usata (molto) è passata da trecento e passa euro a almeno 800 e passa euro (a settecento ormai è impossibile), cioè un incremento ben oltre del doppio. questo è quanto. il tutto senza inflazione. e se c'era l'inflazione? triplicava?
Rispondi
di sombrerobianco [user #8769]
commento del 13/06/2022 ore 18:27:27
Sul mercatino è pieno di chitarre ferme in vendita da anni
Si può sparare il prezzo che si vuole, ma chi vende una chitarra usata al prezzo del nuovo a mio parere non la venderà mai

Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 14/06/2022 ore 20:15:22
Ma infatti, non capisco tutte queste chiacchere...
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 17/06/2022 ore 03:58:31
È il mercato, baby.
Piaccia o no, la regola è che non ci sono regole.
È legittimo che chi vende qualcosa voglia ricavare il massimo. A meno che non sia un filantropo benefattore.
Altrettanto legittimo che chi voglia acquistare uno strumento usato cerchi di risparmiare quanto più possibile sul prezzo del nuovo, viceversa lo compra tale.
Non mi arrabbio più di tanto quando ricevo proposte indecenti rispetto a quanto richiesto per uno strumento messo in vendita. Non ne tengo conto e basta.
Dovendo acquistare, non prendo in considerazione uno strumento, se ne ritengo il prezzo eccessivo.
Peace and love
Rispondi
di sarcaster82 [user #27905]
commento del 19/06/2022 ore 23:41:57
Sono anni che mi imbatto in annunci con prezzi sballati e imbarazzanti. Ora più che mai. Ci saranno anche ragioni obbiettive sull'aumento dei prezzi, e alcune spiegazioni hanno senso, soprattutto su alcuni marchi.
Ma secondo me sono aumentati proprio gli annunci "quasi ingannevoli" tipo -questo pedale nuovo costa 120! E io lo vendo a 80-, mentre in realtà nuovo costa 90...Ne ho appena visto uno così.
Poi chiaro, c'è l'edizione limitata a solo 8000 pezzi, quella fabbricata apposta per il mercato del Lazio, dell'Abbruzzo e del Molise, le chitarra suonata in un concerto in Val di Susa nel '96 da Pinco Pallino, senza arrivare nemmeno a parlare di tutto quello pre 2000 che era meglio di adesso.
Rispondi
di Fero1972 [user #19398]
commento del 24/06/2022 ore 08:30:15
Non sono completamente d'accordo. Credo si generalizzi troppo in questo articolo. Che ci siano i furbetti è poco ma sicuro ma c'è situazione e situazione. Faccio un esempio. Circa 6 anni fa ho comprato una Fender Stratocaster Custom Shop Limited Edition Reissue 62 usata. Pagata 2.200 euro. Costo del nuovo 3.200 da GBL. Credo che il rapporto nuovo usato sia corretto per questo tipo di strumento. Se oggi dovessi decidere di venderla a quanto dovrei proporla? Non so, 2.000 euro perché l'ho usata io anche se poco? Oppure dovrei considerare che oggi uno strumento del genere viene venduto dai migliori negozi a 4.400 euro e quindi venderla a 3.200? Ditemi voi...
Rispondi
di paolo.ber@outlook.it [user #57708]
commento del 25/07/2022 ore 19:55:28
Concordo in pieno con il contenuto dell'articolo. E anche con alcuni commenti. È un po' tutta l'economia che risente di questo periodo di crisi. Ho dovuto ultimamente comprare una macchina e mi sono dovuto rivolgere a nuovo. Ho voluto comprarmi una chitarra e mi sono dovuto rivolgere al nuovo. Spesso i prezzi dell'usato sono, a dir poco, incomprensibili soprattutto considerando che basta aprire due schede sul browser per fare il raffronto con il modello nuovo. Quello che ha risentito di meno del delirio attuale è il mercato degli oggetti di lusso e del vintage, chitarre, orologi, macchine che siano gli oggetti in questione. Non ritrovo il link ma ho letto, credo sul sole 24 ore, un articolo molto dettagliato al riguardo, non parlava di chitarre ma calzava a pennello con il Problema.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 05/08/2022 ore 15:04:33
Discorso semplice
Scarsa reperibilità
Aumento dei costi di produzione
Rivalutazione mercato dell' usato
Comparsa di finto affaristi della.domenica
Negozi che seguono l onda
Creazione ad hoc di nuovo vintage(una strato standard anni 90 oggi vale 1500 euro,a essere buoni ne vale 400 con i tasti nuovi)
Comparsa di una miriade di sotto marche per colmare il livello medio basso con produzioni mediocri a prezzi alti
E di nuovo salita verso le.alto di strumenti validi venduti al doppio del loro reale valore
C e chi compra,chi vende,nessuno diventa ricco e nessuno diventa povero
Voglio una chitarra,mi sta bene il prezzo,la compro
Voglio vendere una chitarra,ricevo un offerta che mi va bene,vendo
Non stiamo parlando di farmaci salvavita
Rispondi
Altro da leggere
La Stratocaster Player Plus e il sopracciglio di Ancelotti
Guitars of my life: una top 10 romantica
Gear: la Flop Ten di una vita - Parte 2
Rara Les Paul burst del 1960 spunta da una soffitta: sì, può ancora succedere
La Strat del ’78 e il delirio di un uomo comune
Nick Drake e gli altri: Guild, icona al collo dei giganti
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964