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Deprezzamento chitarre

Buongiorno a...

di DAME54 [user #53104] - pubblicato il 10 agosto 2022 ore 09:33
Deprezzamento chitarre

Buongiorno a tutto quanto il generoso popolo di Accordo.
Ma secondo voi, quali sono le chitarre che non deprezzano o quanto meno deprezzano meno, assodato che già appena usciti dal negozio lo strumento perde dal 20 al 50% rispetto al prezzo di acquisto?
Mi rivolgo soprattutto agli accordiani di lungo corso, che dall'alto della propria saggezza, maturata dopo una lunga serie di compravendite, sapranno sicuramente consigliare i neofiti nell'acquisto migliore

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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 10/08/2022 ore 10:00:08
La mia filosofia è che se compro una chitarra pensando già a quanto la rivenderò è meglio non comprarla.
Quindi ti sarò di scarso, o meglio nessun aiuto. ;)

Comunque la risposta facile è che i marchi blasonati tengono il prezzo, Gibson, Fender e pochi altri... gli altri tendenzialmente no.
In alternativa compri un usato e sai già che più o meno lo rivenderai, qualunque sia la marca, allo stesso prezzo.
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 10/08/2022 ore 10:05:33
Ciao,
beh, come puoi immaginare, tutti i brand di nome, le liuterie americane, giapponesi, spagnole sulle classiche, mantengono il loro prezzo nel tempo, quindi di sicuro Gibson e Fender americane, le acustiche Martin. Ho una Heritage ad esempio che sta crescendo di valore in maniera esponenziale . Questo chiaramente nel medio/lungo termine. Quindi qualora decidessi un domani di rivenderle probabilmente spunterò un prezzo molto vicino a quello che ho sborsato per averle da nuove. Però poi per farne cosa? Se decido di rivendere per acquistare un prodotto di fascia più bassa allora ok, ci vado bene, ma se rivendo per prendere un modello superiore mi troverò a fare i conti con l'aumento del prezzo deciso dal mercato e quindi sono daccapo, non ci sto guadagnando niente. Io generalmente tendo ad acquistare poco ma buono, investendo in strumenti di fascia alta. Tempo fa avevo acquistato una Ramirez spagnola, una classica amplificata, che però nel tempo mi aveva stancato . L'ho rivenduta allo stesso prezzo col quale l'avevo acquistata, e ci ho finanziato una elettrica. Ecco, in questo senso secondo me ha una logica acquistare buoni strumenti da rivendere in seguito per inseguire magari un modello del tutto diverso. Alcune chitarre di un certo tipo, mi riferisco a Martin dai 3000 in su, le Gibson e le Fender CS sostanzialmente si possono ritenere degli assegni circolari, a mio avviso, confermato anche dai negozi che frequento da una vita. Ciao
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 10/08/2022 ore 10:23:49
Io lo scorso anno ho permutato la mia vecchia Martin in negozio, l'avevo acquistata di seconda mano nel 2011 al prezzo di 430€, e mi è stata permutata lo scorso anno per la cifra di 240€, tenendo conto inoltre che la mia Martin aveva i tasti molto consumati perché l'ho suonata parecchio, infatti il negoziante me lo ha fatto notare, sicuramente a lui fare una rettifica, visto che se la faceva da egli, credo non gli è costato quasi niente, poi la Martin era anche una chitarra in laminato di fascia economica, giusto per dire che credo nonostante l'usura e anche la fascia bassa dello strumento lo strumento da me permutato non ha avuto un grosso deprezzamento, in generale, io ho avuto sempre chitarre e amplificatori di marche molto blasonate, e nelle permute in negozio ho sempre avuto ottimi trattamenti..
Ha influenzato invece in maniera non positiva nei miei confronti, la non buona tenuta di alcuni strumenti, avevo una cassa Marshall 4x12 che era in pessime condizioni nella parte posteriore e infatti non mi fu valutata molto rispetto al costo iniziale,
stessa cosa per una chitarra Jackson cui riportava una rottura alla paletta mi fu valutata poco proprio per quello, ma in generale ho sempre avuto ottime valutazioni da parte dei negozianti..
Per cui dalle mie esperienze, posso dire che anche con marchi blasonati, quando non sono stati tenuti in maniera ottimale, il deprezzamento si è fatto sentire;)
Rispondi
di FBASS [user #22255]
commento del 10/08/2022 ore 11:00:30
Ciao Dame, dalla mia esperienza pluriennale (sono nel giro dal 1967), escludendo il tristemente famoso fenomeno del "Vintage" innescato dal decadimento avvenuto, sia in Fender che in Gibson, sotto nuove società quali CBS e Norlin, però solo tra gli ultimi 5 anni del decennio 70's edi primi del decennio 80's, all'inizio avevano pure fatto qualcosa di buono, mantenendo i prezzi e considerando le precedenti solo chitarre usate e basta, ne so qualcosa, l'unica casa che ha mantenuto i prezzi, ma mi riferisco alle Made in USA, è la Gretsch. A me mi hanno offerto sia una G6119 del 1960 che una White Falcon, la prima ad € 4000 e la seconda, più recente perchè risalente ad inizio 1970, ad € 3500. Non ce li aveo purtroppo e mi sono dovuto accontentatre di una G520 Junior Jet II ad € 250, ma sono più che contento dei risultati. Delusioni: Basso Ibanez Musician MC940, Basso Martin (ma mi avevano nascosto una lesione riparata alla paletta) e chitarre Yamaha elettriche solid body in genere (questo solo a mio parere e gusto personale). Certamente non spenderei cifre pazzesche per delle CBS o CMI fine anni 60's perchè suonate da grandi chitarristi, qualche volta solo per poche ore, oppure massacrate dall'unico gruppo inglese che non ho mai seguito, specialmente il bassista buonanima, FBASS.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 10/08/2022 ore 13:34:43
Una fender custom shop relic di sicuro non perde valore se la graffi, anzi ...
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 10/08/2022 ore 17:56:24
Per una Gibson il prezzo sull'usato di qualsiasi anno è più o meno ugale al prezzo del nuovo meno 100/200€.
Quindi se il dollaro cresce puoi pure guadagnarci.
Rispondi
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 11/08/2022 ore 09:00:05
E per le CS puoi venderle anche a più di quello che le avevi pagate enon di poco... almeno da quello che vedo su Reverb
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 11/08/2022 ore 13:38:38
Tutte le Gibson, soprattutto le entry level, si deprezzano davvero poco. Anche i modelli "Standard" in generale si deprezzano non moltissimo. Più si sale di fascia e meno si deprezzano solo i modelli introvabili.
Fender discorso complesso. In generale si deprezza poco soltanto la Telecaster, gli altri modelli tendono più a svalutarsi, sul nuovo parliamo. Recentemente le Classic vibe stanno avendo successo e si svalutano poco, parlo sempre delle Tele. Salendo di livello mi pare che le Mexico e le american si svalutino parallelamente.
Inutile dire che per mantenere il prezzo devono essere il più intonse e fedeli, possibilmente con i tag e l'astuccio loro. I colori sempre classici, no cose sgargianti.
Prs solo le americane tengono il prezzo, è inutile girarci.
Tutto il resto, secondo il sottoscritto, tiene il prezzo il made in Usa. È qualsiasi marca o modello, se c'è scritto made in Usa, in un modo o in altro tiene, tiene di più. My Two Cent.



Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 12/08/2022 ore 11:55:25
Verissimo. Lo strumento made in USA è un assegno circolare.
Rispondi
di paperman [user #39086]
commento del 11/08/2022 ore 14:13:23
Ciao, allontanandoci dai due colossi e dal Made in USA, cosa mi dite invece delle non più in produzione Epiphone koreane, sono destinate a salire o quantomeno tenere il valore nel tempo?
Analogo discorso chiederei per quei marchi che hanno invece differenziato i siti produttivi in funzione del livello qualitativo (Ibanez, Gretsch, Guild, etc)… il Made in korea è destinato anche qui a tenere nel tempo?
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 11/08/2022 ore 16:36:53
Bella domanda: potrebbe essere il tema di un prossimo post. Personalmente ho avuto anche, oltre ai 2 marchi, epi sia koreane che cinesine, ed onestamente non ho riscontrato, tra le due provenienze, differenze di sorta. Magari sarò stato particolarmente fortunato. Che sia una leggenda metropolitana?
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 11/08/2022 ore 16:37:06
Le uniche cose destinate a mantenere valore o ad acquistarlo sono quelle costruite con manodopera "forte" (USA e Europa). Un gradino sotto c'è il Giappone, ma comunque parliamo di svariati gradini sotto le quotazioni di strumenti costruiti negli States o in uno stato membro dell'Unione.
Le uniche "tenute del prezzo" per le produzioni asiatiche sono derivate da pippe mentali su cose tipo "produzione koreana, niente a che vedere con quella cinese" e poi scopri che l'unica differenza è un risparmio per l'azienda produttrice di qualche punto percentuale sui bilanci quando tengono conto di vendere migliaia di strumenti.
Mi accodo comunque a chi ti dice che comprare una chitarra pensando a quanto la rivenderai è un discorso da commerciante, e non da appassionato nè da musicista:)
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 11/08/2022 ore 16:46:06
Sacrosanto e condivido. Però, a meno che non si voglia (e possa, anche per problemi di spazio oltre che di disponibilità economica) collezionare chitarre, cosa peraltro buona e giusta, arriva quasi sempre il momento che la chitarra acquistata con grande entusiasmo, non soddisfi più, per motivi eterogenei tutti validi, ed è triste constatare come al momento del redde rationem il mercato si dimostri cinico e baro.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 11/08/2022 ore 22:37:41
In verità, il ragionamento è un altro.
Le cose usate valgono la metà.
Le cose preziose anche, se usate, grossomodo valgono la metà.
Certamente le rarità, l'antiquariato, l'arte no non varrà mai la metà, anzi magari salirà di prezzo.
Ora, una chitarra elettrica usata, in generale, dovrebbe costare la metà del cartellino da nuova, a spanne. Non vedo perché non debba applicarsi questa regola... A dirla tutta
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 11/08/2022 ore 23:45:52
Le chitarre che non si deprezzano sono purtroppo chitarre molto costose al momento dell'acquisto 😉
Potrebbe essere che in linea generale gli strumenti, come dici tu, appena usciti dal negozio perdono valore. Ma ci sono strumenti che lo mantengono e alcuni altri che lo aumentano.
Ma non sono strumenti economici, spesso sono strumenti molto costosi.
Naturalmente Gibson la fa da padrone, alcune edizioni speciali, difficilissime da avere, appena lasciano il negozio valgono giá di più. Ma ci sono altri marchi, meno blasonati, che funzionano allo stesso modo.
Prova a cercare una Olson acustica....o una Languedoc, per restare nel mondo elettrico, una Zemaitis, una Sakashta.
Sono strumenti molto costosi che non perdono di valore, anzi, lo aumentano nel tempo.
Su strumenti "commerciali", anche di marche blasonate, tipo Fender, Martin o Gibson, bisogna comunque investire un po' per non veder perdere il valore. In linea di massima, meglio pensare di acquistare uno strumento per le emozioni che ci regala più che per la tenuta del valore nel tempo. Per fare entrambe le cose bisogna essere disposti a sborsare cifre importanti.
Rispondi
di FabioRock74 [user #44552]
commento del 12/08/2022 ore 00:40:34
Secondo me una chitarra buona, usata, pagata il giusto se la tieni con cura e non la deturpi.. il valore lo mantiene sempre. Difficilmente ci smeni.
Poi come dice zoso, se una chitarra la prendi pensando al valore di rivendita.. sbagli qualcosa in partenza.
L'importante è non cadere in speculazioni di altri comprando a prezzi gonfiati
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 12/08/2022 ore 07:46:24
Solo strumenti con potenziale da collezionismo mantengono o aumentano valore. Gli altri perdono valore negli anni, alcuni di piu' (chitarre di livello costruttivo non particolarmente elevato e marche non al top), altri di meno (marchi blasonati, strumenti piu' curati).
Gli unici consigli che mi sento di darti sono:
- non comprare pensando di rivendere
- preparati a perderci valangate di soldi
- non vendere mai "tono" (ossia, se suona bene, tienila stretta)
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 12/08/2022 ore 11:39:25
In conclusione, sono le risposte che mi aspettavo di ricevere, e che condivido pienamente.
Da non professionista suono, a parte inevitabili periodi di "fermo biologico" causa studio, lavoro, famiglia, dal 1966.
Giustamente vi chiederete allora il motivo di questo mio post. Semplicemente, mi faceva piacere confrontarmi con le esperienze di altri amici del forum, per avere conferma di quanto ho maturato in questi anni.
Quando ho comprato una chitarra lo ho sempre fatto perché questa in quel momento mi piaceva, e mai per rivenderla, anche se qualcuna poi nel tempo l'ho tolta, perché non mi soddisfaceva più. Ormai attingo dal mercato dell'usato (di quello buono), ed ogni mio nuovo acquisto viene attentamente vagliato e minuziosamente esaminato, ovviamente di presenza. Devo confessare che sono sensibile al fascino del blasone, pur riconoscendo l'indubbia qualità delle odierne produzioni orientali, di cui ho qualche esemplare in collezione.
Ringrazio Zoso, Tubes, Ampless, FBASS, coprofilo. Sykk, KJ Midway, pelgas, paperman, Skywalker 8, Repsol, FabioRock74, alexus 77 (spero non mi sia sfuggito nessuno) per avermi dedicato un po' del proprio tempo a rispondere, in questi giorni di caldo torrido
Evviva le chitarre, che riempiono la nostra vita!

Rispondi
di FabioRock74 [user #44552]
commento del 13/08/2022 ore 16:01:30
Non c'è di che! :)
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 15/08/2022 ore 22:18:19
.. e svuotano un'altra cosa
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