Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

A proposito di in- ear

di armiss [user #15819] - pubblicato il 26 agosto 2022 ore 21:29
Allora,come ho gia scritto tempo fa io suono nei bar caffetterie,ecc.(stasera sono libero ho gia "dato" oggi pomeriggio)e ultimamente (spesso)mi trovavo a piazzare l'ampli o le casse p.a.,una volta in alto,in basso,dietro,davanti,di lato tutto a scapito del MIO ascolto.Di conseguenza la teoria e',non mi sento, io alzo il volume,visto che la mia platea e'fatta di grandi chiacchieroni anche loro alzano il tono della voce,allora io alzo...alla fine e' tutto un casino.Quanto mi piacerebbe,mi sono detto,suonare e ascoltarmi come quando sono a casa con le mie belle cuffie e...non sara' il caso di provare questi benedetti(o maiedetti) in-ear?Detto fatto,una corsa a Media w...tra cuffiette e prolunga ho speso 60 euro,certo non saranno un gran che,anche perche quelle "professionali" non le ho mai provate, comunque vanno benone.E'quasi una settimana che le uso e...finalmente ho risolto il mio problema.Il primo giorno e' stato un po "strano"ma viavia ci si fa l'abitudine ed e' tutta un'altra cosa.Regolo i volumi piu consoni,in-ear nell'uscita cuffie del mixer e via. Non rompo o non mi rompono piu i maroni.Quindi ragazzi fateci un pensierino perche' vi risolvono la vita e vi salvano la serata.Ciaoooo

Dello stesso autore
Consiglio casse amplificate
e' morto Giorgio D'amato
problemi con un Fender Dville
Un battipenna Amarcord
ma che chitarra.....sarà?
Ampli 18 watt terminato
Loggati per commentare

di Ampless utente non più registrato
commento del 27/08/2022 ore 08:39:2
Bella mossa Armis, come si dice nel gergo,
hai trovato la "quadra".
Io non so se riuscirei a suonare live con delle cuffie auricolari, mai provato..
Rispondi
di armiss [user #15819]
commento del 27/08/2022 ore 11:58:50
Ciao Gallo guarda anche io ero restio,interagire col pubblico,sentire il suono tutto intorno a te e' meraviglioso pero',nel mio caso,credimi era un casino.Abbassa,troppi bassii,alza non si sente,poi il mio pubblico ,ripeto cinque ascoltano tutto il resto chiacchiera(giustamente e' un luogo pubblico)e tu ti deconcentri.Comunque ti invito a provarli potresti avere delle sorprese.Scusate se a qualcuno risponderò in ritardo ma mi aspettano giorni duri(non solo per la musica).Ciaoooo
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 27/08/2022 ore 12:26:36
Nulla di grave spero..
Ciao carissimo un abbraccio virtuale!
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 27/08/2022 ore 13:40:10
Me le hanno consigliate. Onestamente sono un po' restio, probabilmente a torto.
Come fai a regolare i volumi negli in-ear per ognuno dei musicisti?
Rispondi
di armiss [user #15819]
commento del 27/08/2022 ore 13:55:23
Io sono solo,quindi all'occorrenza alzo/abbasso il volume phone del mixer,gli in_ear più seri ,ma non voglio dire più costosi hanno il proprio volume quindi....Ciao
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 28/08/2022 ore 19:03:32
In-ear tutta la vita.
Ero molto scettico anch'io, ma partivo da un concetto sbagliato: a casa ODIO suonare in cuffia, preferisco piuttosto un ampli a volume infimo, anche se ovviamente non suona benissimo.
Ma su un palco è tutta un'altra cosa. Quello che senti è riprodotto dalle spie, e farsi bilanciare i suoni non è mai semplice: intanto non puoi metterci TUTTO, altrimenti finisce che non distingui niente (e questo è il primo compromesso) e poi i suoni non sono ne' uguali a quelli che sente il pubblico (secondo compromesso), ne' uguali ai suoni originali (terzo compromesso). Inoltre il "tuo" mix ce l'hai soltanto di fronte alla tua spia: se ti sposti un po', non lo senti più (quarto compromesso). Infine, il volume generale è solitamente molto alto, e la serata evolve con le orecchie che vanno "in protezione" (gradualmente senti sempre meno acuti) e, una volta terminato, fischiano (quinto e sesto compromesso).

Con gli in-ear monitor bypassi quasi tutti questi problemi. La maggior parte dei mixers moderni (digitali) oltre ad avere diverse linee di monitoraggio (ogni musicista può averne una in esclusiva), consentono un collegamento wireless con cellulari e ipad: basta scaricarsi -quasi sempre gratuitamente- la app dedicata e ci si può regolare da soli il mix in qualsiasi momento. Le cuffie isolano molto dall'esterno, per cui è possibile regolare un volume comodamente basso, che non affatica o danneggia l'orecchio. Chi canta si sente perfettamente e gestisce la voce in modo molto più preciso, semplice e naturale, sforzandola molto meno senza stancarsi (è dura cantare rock per tre ore...).
Infine, se la band usa un proprio mixer o abitualmente si appoggia agli stessi service, tutti i settaggi vengono salvati in "scene" che poi si possono richiamare con un click, riducendo dell'80% il tempo (e i problemi) del soundcheck.

Dimenticavo un altro vantaggio: non serve portare le spie! Meno peso, meno ingombro, meno cavi sul palco, meno perdite di tempo per il montaggio, meno rumore. Al limite se ne porta una sola, come ruota di scorta :)
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 31/08/2022 ore 01:05:12
Molto, molto interessante. Grazie.
Sembra davvero un'ottima soluzione, a patto di avere un mix nelle orecchie che rispetti quello che poi sentirà il pubblico. Probabilmente nei posti in cui si suona "stretti" se ne può anche fare a meno, dato che gli ampli e la batteria non hanno nemmeno bisogno di ascoltarsi per forza dai monitor, ma in tutti gli altri posti è davvero interessante.

Ho visto che ce ne sono di abbordabilissime, tra l'altro.
Per completezza, in effetti nel mio monitor non faccio mettere quasi mai la mia chitarra (preferisco ascoltarmi tramite l'ampli - i monitor spesso mi restituiscono un suono più duro e secco). Però nei palchi davvero grandi, o all'aperto, diventa necessario e gli in-ear potrebbero risolvere diversi problemi.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 31/08/2022 ore 09:06:16
*a patto di avere un mix nelle orecchie che rispetti quello che poi sentirà il pubblico*

Purtroppo questo non succede quasi mai, in ogni caso e con qualsiasi soluzione sia tradizionale, sia in-ear. A meno di non suonare per produzioni veramente "pro", dove per un tour si prova per settimane o anche mesi e TUTTO viene regolato al decimo di millimetro, con attrezzature che un comune mortale può solo sognarsi (cuffie in-ear da 2000/3000€, mix personalizzati per ogni singolo brano in scaletta, un fonico da palco professionista, batteria isolata con pannelli...), il suono sul palco non è mai lo stesso che arriva al pubblico. Solitamente si deve scegliere cosa sentire e cosa sacrificare, almeno in parte, il che non significa che si senta male: semplicemente sarà diverso, anche come equalizzazione. Ma il mix te lo fai tu, quindi sentirai quello che ti serve veramente.
Per questo è fondamentale avere un fonico di cui ci si può fidare, anche in situazioni "normali". E' lui che decide cosa sentirà il pubblico, a prescindere da quello che noi sentiremo sul palco. Sia in termini di bilanciamento tra gli strumenti, sia per quanto riguarda il timbro degli stessi. Ho sentito delle batterie semplicemente ridicole (acusticamente) suonare come su un disco, e pedalini da 60€ collegati in diretta suonare come degli ampli veri, e quasi sempre rimango sorpreso (in positivo) quando, dopo una serata, ascolto le registrazioni ("ehi, ma allora non era così male come mi sembrava..." :))))))

Quanto ai sistemi in-ear, ormai ce ne sono di sufficientemente validi alla portata di chiunque.
Anche partendo dagli entry level il risultato è già accettabile. Di solito il vero punto debole sono le cuffie: su queste conviene spendere un po' di più, fanno veramente la differenza.

*nei palchi davvero grandi, o all'aperto, diventa necessario*

Ma anche il contrario. Qualche settimana fa abbiamo suonato in un locale nelle peggiori condizioni possibili: ambiente di dimensioni decisamente ridotte, soffitto basso e addirittura una parete in pietra. Peggio di così non si può. Abbiamo scelto di suonare tutti con in-ear (senza nessuna spia) e -tieniti forte- tutti in diretta, senza nessun amplificatore. Brrr. Risultato: volumi contenuti, nessun rimbombo o feedback, "palco" pulitissimo e più spazio per tutti. E si sentiva bene!
Anche in sala prove stiamo adottando questa soluzione. Non l'avrei mai detto.
Rispondi
Seguici anche su:
Cerca Utente
Scrivono i lettori
La mia analisi di "Rock Bottom", l'ultimo singolo di Steven Wilson
Come si misurano le caratteristiche di un amplificatore di potenza e s...
Aggiungere il controllo footswitch al Yamaha THR
Niente pickup: parliamo di potenziometri e condensatori
Gibson o Harley Benton? Blind test!
La prima chitarra elettrica di mio figlio
Ancora Harley Benton: legna da ardere o base per upgrade?
Come si misurano le caratteristiche di un altoparlante
Chitarre signature: croce o delizia?
Parliamo di Junior!

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964