Quello tra MXR e il mondo dei pedali boutique è sempre stato un rapporto a due sensi. Da una parte, sono innumerevoli gli artigiani che si sono fatti le ossa studiando e modificando gli stompbox di casa Jim Dunlop. Dall’altra, non è la prima volta che MXR decide di unire le forze con un piccolo produttore stimato dalla nicchia dei patiti del suono per dare vita a prodotti inediti, unici nel loro genere, capaci di mettere d’accordo la visione fresca di un guru del suono e le potenzialità della produzione industriale e della distribuzione capillare a livello mondiale.
Nel 2015 è accaduto con l’italiana LAA Custom per la nascita dell’overdrive Il Torino, che . Per il 2022 sotto i riflettori si trova Analog Man, marchio di riferimento per i fanatici dell’effettistica boutique che, per la sua collaborazione con MXR, mette sul piatto il celebre King Of Tone e dà vita al piccolo, potente e versatile Duke Of Tone.
Il King Of Tone, basato sul circuito di un Marshall BluesBreaker, è uno dei progetti più celebri di Analog Man.
L’overdrive si distingue per una voce british da manuale, non estrema nel gain ma carica di incisività e cattiveria. La visione Analog Man, nata negli anni ’90, ne altera la pasta sonora e ne incrementa notevolmente la flessibilità sonora attraverso un’interfaccia letteralmente raddoppiata rispetto al pedale Marshall, con due footswitch e sei manopole, più diverse modifiche interne tra cui un controllo extra dedicato alla risposta sulle frequenze più acute.
Negli anni successivi il progetto è cresciuto, ricevendo edizioni aggiornate che sono poi culminate nel Prince Of Tone, controparte a canale singolo. Più piccolo, con solo tre manopole e un footswitch, riceve un selettore a tre posizioni per le modalità OD, Boost e Dist.
Il Duke Of Tone va ancora oltre. Può essere considerato come un’evoluzione del Prince Of Tone, ancora più compatto, ma senza rinunciare ai componenti audio di qualità e con la promessa di un sound eccezionalmente fedele. Resistenze e condensatori non sono rimpiazzati da pezzi miniaturizzati SMD, e tutti i componenti relativi al trattamento del segnale sono a piena grandezza. La produzione industriale, dalla sua, permette ora a tutti i chitarristi di mettere le mani su un pedale in origine artigianale, dai costi forse proibitivi e con lunghe liste d’attesa.
Nella versione MXR, il Duke Of Tone conserva il mordente tipico della scuola britannica, con un timbro trasparente a sufficienza da arricchire un rig senza coprirne il carattere originale.
L’interfaccia, quella classica con le tre manopole di Volume, Drive e Tone, è ancora una volta arricchita dal selettore per le modalità OD, Boost e Dist.
In posizione Boost, il pedale rimpolpa di corpo e calore il suono, pur restando nei limiti del pulito. OD aggiunge una leggera saturazione e la giusta compressione per sostenere il suono con una punta di sustain e maggior presenza sonora generale. Dist si spinge oltre, con un ringhio aggressivo ma mai così spinto da snaturare il suono della strumentazione in uso.
Nel video è lo stesso progettista Analog Man a spiegarne e illustrarne le caratteristiche. Usare due pedali in catena promette un risultato del tutto simile a un King Of Tone, con il valore aggiunto delle tre modalità e con la flessibilità di un sistema alimentabile dai classici 9 fino a 18 volt per ottenere headroom e dinamica in abbondanza.
Il Duke Of Tone rappresenta l’occasione per i chitarristi di tutto il mondo di mettere le mani su un effetto altamente caratterizzante, ricercato e imitato, con l’affidabilità dei prodotti MXR e la fiducia della firma Analog Man.
Sul sito Jim Dunlop è possibile . In Italia, sarà disponibile con la distribuzione di . |