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Greeny: la Gibson Les Paul del 1959 è tornata
Greeny: la Gibson Les Paul del 1959 è tornata
di [user #116] - pubblicato il

Gibson e Kirk Hammett replicano la burst del ’59 appartenuta a Peter Green e Gary Moore: la Les Paul torna come Collector’s Edition a cura del Murphy’s Lab.
Quando nel 2021 Kirk Hammett ha ufficializzato la sua collaborazione con Gibson, l’attenzione dei collezionisti si è concentrata subito su un preciso strumento: Greeny, la Les Paul burst del 1959 tra le più preziose, riconoscibili e desiderate al mondo.

Nei progetti per l’endorsement c’era senza dubbio lo sviluppo a quattro mani di modelli inediti, come visto di recente con la originale Moderne, ma i social riportano tracce della collaborazione tra Hammett e Gibson fin dal 2020, suggerendo proprio l’esistenza di un “progetto Greeny” come un’importante fetta della joint venture. Due anni più tardi quella chitarra è realtà, ed è una perla rivolta ai collezionisti più accaniti (e agiati).

Greeny è una Gibson Les Paul Standard del 1959, pesantemente segnata dal tempo tanto da far sfumare il sunburst originale in un intenso biondo.
Appartenuta in origine a Peter Green dei Fleetwood Mac, è passata poi per le mani di Gary Moore ed è stata acquisita infine nella collezione di Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica che da allora l’ha sfoggiata anche sul palco in diverse occasioni.



Resa inconfondibile dalle due manopole sostituite e dall’humbucker al manico rovesciato che provoca un caratteristico suono nasale in posizione centrale divenuto leggenda, Greeny è già stata sul tavolo del Custom Shop Gibson nel 2010, quando è stata presa a riferimento per la creazione delle prime due Collector’s Choice.
Strumenti di fascia altissima nati allo scopo di replicare in maniera estremamente fedele precisi esemplari d’epoca, conosciuti e apprezzati tra artisti e collezionisti, le creazioni del Custom Shop comprendevano allora la CC01A Peter Green e la CC01V Melvyn Franks, due versioni dello stesso strumento “fotografato” in fasi diverse della sua esistenza.

La medesima chitarra torna ora sotto i riflettori, ma non si tratta di un semplice “remake”. La Greeny realizzata in collaborazione con Kirk Hammett rappresenta un banco di prova importante per il Murphy Lab, punta di diamante del collezionismo firmato Gibson, annunciato nel 2020 e inaugurato ufficialmente nel 2021.
Nuove tecniche e competenze sono state messe in campo, per inaugurare una nuova fase delle Collector’s che ora diventano “Edition”.

Greeny: la Gibson Les Paul del 1959 è tornata

La Collector’s Edition Kirk Hammett Greeny è resa possibile grazie alla collaborazione dell’attuale proprietario della Greeny, che l’ha messa a disposizione perché il team la scannerizzasse con tecniche moderne e ne replicasse ogni aspetto, dai precisi segni del tempo al profilo del manico, fino al tono delle vernici.

I pickup sono stati ricostruiti sulla base degli originali con magneti Alnico 2 e progettati in stretta collaborazione con Kirk, che ha dato il suo “ok” circa la fedeltà al tono della Greeny.
Sul piano costruttivo, si tratta di una Les Paul da manuale, con body in mogano e un top in acero figurato in due pezzi selezionati per avvicinarsi all’estetica delle tavole sfoggiate dalla burst d’epoca. Un binding singolo storicamente corretto poggia contro una tastiera in ricercato palissandro brasiliano.

Greeny: la Gibson Les Paul del 1959 è tornata

Il tutto è trattato dal Murphy Lab in modo da replicare invecchiamento, colpi, opacizzazioni e decolorazioni con cura certosina.
Ad accompagnare lo strumento, Gibson ha preparato una custodia personalizzata con uno stencil recante i nomi di Green, Moore e Hammett, i tre chitarristi che possono vantare di aver posseduto la ricercata burst.
Nella confezione sono inclusi plettri Dunlop Jazz III di Kirk Hammett, tracolla in pelle e certificato di autenticità con una foto autografata del chitarrista dei Metallica mentre “indossa” l’iconico strumento.

Greeny: la Gibson Les Paul del 1959 è tornata

In seno a Gibson, la Les Paul Greeny vuole rappresentare il centro di un’esperienza più ampia ed estremamente esclusiva. Insieme con l’acquisto dello strumento, è possibile richiedere un pacchetto extra che comprende un soggiorno a Nashville per una serata in compagnia di Kirk Hammett, una cena al Soho House, visita al Custom Shop in compagnia di Tom Murphy, un incontro con il team Gibson completo di tour al Gibson Vault e una serie di gadget offerti dal Gibson Garage.

Solo cinquanta esemplari verranno realizzati dai liutai del Custom Shop Gibson di Nashville, e non sarà facile riuscire a metterci sopra le mani perché, a causa delle limitazioni legate al legno usato della tastiera, la chitarra sarà venduta solo negli Stati Uniti.
Sognare, però, non costa nulla, ed è possibile sbirciare più da vicino la rinata Greeny Collector’s Edition sul sito Gibson a questo link.
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Link utili
Kirk Hammett collabora con Gibson
La Gibson Moderne di Kirk Hammett
Sbirciate le prime Murphy Lab
Arriva il Murphy Lab
Kirk Hammett Greeny sul sito Gibson
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 22/09/2022 ore 14:23:52
...e quindi Kirk Hammet ha inciso con un coltellino le sue iniziali su una chitarra da oltre 1 milione di euro... ok.
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di JM73 [user #62747]
commento del 22/09/2022 ore 18:00:32
E' la sua chitarra direi che ci può fare quel che gli pare tra l'altro non penso fatto che la presenza delle sua iniziali ne abbia ridotto il valore. Penso abbia l'effetto contrario.
Rispondi
di JM73 [user #62747]
commento del 22/09/2022 ore 18:00:32
E' la sua chitarra direi che ci può fare quel che gli pare tra l'altro non penso affatto che la presenza delle sua iniziali ne abbia ridotto il valore. Penso abbia l'effetto contrario.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 22/09/2022 ore 18:37:04
Sì sì ci mancherebbe... è proprio l'idea di farlo che mi lascia basito.
Tipo uno che si compra una ferrari degli anni 60 da 2M di euro e la prima cosa che fa è incidere sulla carozzeria le propre iniziali... liberissimo di farlo eh... però boh... ok.
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di RedRaven [user #20706]
commento del 26/09/2022 ore 00:47:07
E' Kirk Hammet, non Albert Einstein, ricordiamolo assieme.
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di TumblinDice [user #38343]
commento del 22/09/2022 ore 21:00:46
Io avrei messo del buon antiruggine su quel ponte, spero Hammet abbia fatto il richiamo per l'antitetanica :))
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di sidale [user #29948]
commento del 24/09/2022 ore 20:30:14
🤦‍♂️
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di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 23/09/2022 ore 13:56:09
la chitarra più iconica di tutti i TEMPI!
Ho la Gary del 2000 e devo dire che è una chitarra pazzesca, una delle più belle gibson che ho mai provato, immagino che questa sarà il top dei top.

Gibson sta facendo delle operazioni di marketing da paura, che piaccia o no (hanno probabilmente ucciso il mercato) sono dei genii
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 23/09/2022 ore 15:11:3
Non credo che abbiano ucciso il mercato, più che altro, secondo me, hanno trasformato un brand di strumenti musicali (che erano retaggio prettamente dei musicisti) in un brand che produce anche oggetti per collezionisti e feticisti. Se cambia il mondo devono cambiare anche le aziende...
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di francesco72 [user #31226]
commento del 26/09/2022 ore 08:47:16
Concordo pienamente. Peraltro già prima non ero interessatissimo al marchio: possiedo un'Explorer che mi piace molto, ma l'ho acquistata usata ed era un'offertona; quindi per me facciano pure la SG di nonna papera con in regalo una crostata di mele, non perderò soldi e sonno.
Ciao
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di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 26/09/2022 ore 14:30:49
si si sono d'accordo, pero' questo ha dato il via ad un aumento dei prezzi incredibile, perchè vendere la tal chitarra a 10000 euro (che poi li valga o meno ecc..ecc.. non discuto quello) ha creato una reazione per cui oggi il prezzo è aumentato tantissimo.
Io sono solo che contento, non credo di sbagliare di molto se dico che ho triplicato il valore del mio parco chitarre negli ultimi 5 anni. Avendo tutte signature, oggi vedo i prezzi di quelle chitarre che passano per i negozi... ci sono chitarre prese 5 o 10 anni fa a meno di 2000 ed oggi il loro valore è dai 4000 ai 7000
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di onlyfender [user #5881]
commento del 23/09/2022 ore 16:36:41
Quindi se Hammet vende la chitarra a Steve Vai che ci mette un adesivo e lui a sua volta la regala a Satriani che gli abbina una tracolla ricamata... Gibson fa una nuova edizione scrivendo sulla custodia "Green, Moore, Hammet, Vai e Satriani" poi per non irritare i vecchi possessori venderà apposito "upgrade kit" con adesivo, tracolla e decal Vai/Satriani per la custodia. Tutto ciò è geniale...
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di Mm utente non più registrato
commento del 23/09/2022 ore 21:18:58
Immagino la.cena con Kirk che deve sorbirsi due ore di cazzate del cliente facoltoso e annoiato che compra la les Paul pacchetto/cena coi soldi della azienda(rigorosamente con sede a Panama)
Ormai siamo alla canna del gas..........
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di fab-for [user #62742]
commento del 23/09/2022 ore 21:31:2
Due ore di cazzate moltiplicato 50 quante ne sono le chitarre. La Gibson che vende "esperienze" non più solo chitarre, e il mega endorser che gli dà pure retta. Eh sì, siamo alla canna del gas
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di francesco72 [user #31226]
commento del 26/09/2022 ore 08:45:2
Dipende dai punti di vista: come scrive giustamente ADayDrive: Gibson ha fatto uscire le chitarre dal mercato dei musicisti per portare in quello del collezionismo puro. Per conto mio, se si chiude una porta, da tempo ci sono altri portoni ben aperti, a partire da Ibanez, per proseguire con Jackson, Schecter, Cort e molti altri che continuano a fare ottimi strumenti a prezzi umani e, cosa che più apprezzo, implementano qualche novità.
Ciao
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