Il re è nudo, ma va censurato. La musica non morirà mai, ma affari non se ne fanno più. Il covid è stato l'atto liberatorio di un'epoca: ormai il vero rocker è in un lockdown perenne rinchiuso davanti a una webcam. Le case discografiche siamo noi stessi. Tutto è live, a portata di un istante. Restano vive le melodie e la necessità di avere un pubblico, davanti a un mondo seduto a casa propria. (Scusate, è lo sfogo di un quarantenne che suona da trent'anni) |