Accordo: Endless Sweeping Technique

Terzo e ultimo appuntamento con il giovane e bravissimo Edoardo Taddei che in questo breve ciclo di lezioni ci ha permesso di esplorare un approccio allo Sweep Picking moderno e tecnicamente aggiornatissimo. Nella prima lezione si è parlato di sweep applicato a Triadi, Quadradi e Arpeggi, approccio stilisicamente legatissimo al genere Neo Classico; nella seconda lezione ci si è concentrati sulle applicazioni dello sweep all'interno di fraseggi scalari, approccio molto vicino al linguaggio di Frank Gambale.

Endless Sweeping Technique

La parola endless è riferita al fatto che nell’utilizzo delle quadriadi si plettra tutto, senza ricorrere mai all’utilizzo di legato. Lo stesso pattern di plettrata è mantenuto identico per ogni quadriade. Entrando nel dettaglio tecnico, osserviamo che si tratta di sweep su quadriadi che, nel passaggio da una dieggiatura all’altra, ricorrono all’economy picking.
Il primo esempio si articola una sequenza di quadriadi composta da Amin7, Bmin7/5b/add 13, FMaj7, CMaj7.

Iniziando il pattern con la plettrata in giù e plettrando in su la seconda nota, ci si troverà sempre con il plettro che - al cambio corda - manterrà la stessa direzione. Così, se al cambio corda si finirà il pattern con la pennata in giù, si inizierà in giù anche pattern successivo e viceversa.
Nell’ultimo esempio (tratto sempre dal mio brano “Vertigo”) sono raggruppati in un unico lick, tutti gli argomenti trattati nelle precedenti lezioni (Lez 1; Lez 2).

"Vertigo" è il primo singolo estratto da TIMEGLASS, secondo album di Edoardo Taddei

Il fraseggio si apre con un pattern 3 1 3 perfetto per un arpeggio di G7 arricchito con la nona minore; a questo segue una sequenza di quadriadi discendenti che si alternato da G#min11 e Emin7add13 eseguiti con due voicing differenti.

Il fraseggio procede con una sequenza scalare in C# minore armonico eseguita in economy picking e conclusa da un arpeggio di Cmin. È importante osservare come questo frammento cambi tonalità 3 volte: il pedale sopra il quale suoniamo, infatti, permette grande libertà armonica, creando ambiguità sul centro tonale.

Le foto di corredo all'articolo sono di Michela Polito.