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Vintage, modernità e tecnologie: la chitarra acustica oggi
Vintage, modernità e tecnologie: la chitarra acustica oggi
di [user #116] - pubblicato il

Una visita presso un noto store lombardo, telecamere alla mano, è stata l’occasione per scoprire la storia e i suoni delle chitarre acustiche di ieri, oggi e domani. Lo facciamo in video con Matteo di Begnis Strumenti Musicali.
Cassa armonica e corde in acciaio rappresentano la tradizione della chitarra moderna, la scintilla che ha trasformato il suono docile e delicato delle piccole casse con corde in nylon in una potente macchina da folk, blues, fino a permettere alla molla del rock n roll di scattare, generando un effetto domino la cui influenza è ancora ben presente negli stili musicali più moderni.
Quella della chitarra acustica, però, non è una storia da raccontare al passato, e sono molteplici gli esempi in cui la “vecchia ricetta” ha incontrato tecnologie all’avanguardia, sia sul piano dell’elettronica sia per gli aspetti prettamente costruttivi e strutturali. Iniziamo così un viaggio nel suono e nel DNA della chitarra, prendendo in esame proprio l’acustica nelle sue molteplici sfaccettature e declinazioni.

Dalle entry level ai “workhorse” per musicisti, passando per chitarre “da sogno” fino alle soluzioni più originali come quelle delle casse acustiche capaci di emettere effetti sonori senza richiedere altoparlanti, o quelle chitarre che la cassa acustica nemmeno ce l’hanno. Tutto è legato da un preciso filo conduttore, che abbiamo voluto seguire districandoci nel catalogo di uno dei costruttori più imponenti sul mercato: Yamaha.
Abbiamo così visto e ascoltato modelli fortemente legati alla tradizione, altri invece agli antipodi, spendendo alcune riflessioni sul mercato, sul pubblico e sul concetto stesso di strumento come mezzo di lavoro e pezzo d’arte, con la collaborazione di Begnis, negozio di strumenti musicali che alle creazioni Yamaha ha dedicato un’ampia esposizione con esemplari di ogni fattura, stile e fascia di prezzo.

Vintage, modernità e tecnologie: la chitarra acustica oggi

Insieme a Matteo, presso lo store di Bergamo abbiamo trattato alcuni dei più rappresentativi.
In video si parla di innovazione, di ricerca in campo acustico e si suona una splendida serie L di fattura artigianale. Si torna poi alle radici con un’accattivante Red Label, ma si parla anche di tecnologie elettroniche applicate al suono acustico con gli esempi della gamma TransAcoustic, delle Silent della serie SLG e di come il pubblico dei chitarristi ha accolto soluzioni simili.



Le due chitarre suonate in video sono una LJ56AREII e una Red Label FGX5.

Vintage, modernità e tecnologie: la chitarra acustica oggi

LJ56AREII
Si tratta di una delle chitarre acustiche più raffinate in catalogo, un esempio ideale della chitarra “da sogno” di cui si parla in video. La 56 è un modello Custom, realizzato da un singolo maestro liutaio, che ne segue ogni fase costruttiva. Il risultato è un pezzo unico, di alta liuteria, con la garanzia e la costanza produttiva di un grosso marchio alle spalle.
Nel nome, J sta per Jumbo, lo shape tondeggiante responsabile di un timbro dolce e articolato, con una buona presenza sulle basse frequenze che suonano sempre calde e definite, insieme con dei medi dettagliati e una sensibilità dinamica che ne fa uno strumento particolarmente versatile, apprezzato dai fanatici del folk e dello strumming fino ai fingerpicker.
ARE è il trattamento riservato ai legni che, mediante un controllo di temperatura, umidità e pressione atmosferiche, “stimola” le tavole in modo da farle suonare come se avessero alle spalle già anni di vibrazioni, risultando in bassi più caldi e acuti ben slegati, articolati e musicali.

Vintage, modernità e tecnologie: la chitarra acustica oggi

FGX5
Parte della Red Label, rappresenta la più tradizionale delle flat-top Yamaha, una dreadnought da manuale filtrata dalla sensibilità e dalle conoscenze moderne di un costruttore capace di vantare oltre mezzo secolo di esperienza nella categoria.
Si rifà da vicino alla tradizione americana della seconda metà del secolo scorso, ma conta su accorgimenti singolari come il trattamento ARE e un bracing scalloped appositamente disegnato, indicato come il responsabile di un timbro potente e di una pressione sonora degna di nota, che non sacrifica però l’articolazione e il calore dell’insieme.
A completare il tutto, un’elettronica Atmosfeel segna un distacco netto con i canoni costruttivi dell’epoca in cui la Red Label affonda le proprie radici, e consente di confezionare un suono amplificato naturale, dettagliato, rispettoso del timbro acustico che, per chiudere il cerchio, guarda con decisione proprio all’epoca d’oro della chitarra acustica, nel mezzo del secolo scorso.
begnis strumenti musicali chitarre acustiche fgx5 interviste lj56areii red label yamaha
Link utili
Begnis Strumenti Musicali
Yamaha serie L
Yamaha Red Label
Yamaha TransAcoustic
Yamaha SLG
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di fab-for [user #62742]
commento del 31/10/2022 ore 20:42:25
Ho posseduto una 12 corde della serie FG. Benchè economica era un piacere suonarla e infatti mo domando sempre che mi ha detto la testa quando ho deciso di venderla. L'unica cosa che non mi pace delle yamaha dread è quel culone largo che si ritrovano... però suonano benissimo
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