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Raccontami il tuo SHG, io ti racconto il mio
Raccontami il tuo SHG, io ti racconto il mio
di [user #50760] - pubblicato il

Trentesima candelina per SHG: non è solo un numero, no. È emozione che smuove il cuore e i ricordi. Solo per me? Non credo, dai, non fatemi sentire l'unico romanticone.
Fa strano raccontare urbi et orbi la propria prima volta. Ma in questo caso è giusto e oppportuno, fidatevi. Quando parlo di prima volta intendo, ovviamente, la prima edizione di SHG alla quale ho assistito (che avevate capito?). Per me, il primo contatto con SHG è stato nel novembre del 1995, 27 anni fa. Erano veramente tempi diversi: ci si telefonava sul fisso, in tasca non c'era mai il becco di un quattrino e ci si cullava in piccoli e grandi sogni, si coltivavano speranze di un futuro straordinario, fatto di tournée, di ragazze adoranti e di variopinte, sfacciate rivincite sui nostri limiti. E fu così che quel sabato io e il mio amico Cristiano (che presto sarebbe diventato un eccellente batterista), partimmo da piazzale Lotto e tentammo la fuga in tram dalla bottiglia di orzata dove galleggia Milano (parafrasando Fabrizio De Andé), spingendoci ben oltre la Barona, in direzione Ripamonti. Già perché era proprio laggiù, all'hotel Quark, che si teneva Second Hand Guitars.

Raccontami il tuo SHG, io ti racconto il mio

Io, che di anni ne avevo appena compiuti 18, non avevo mai visto nulla di simile. A quell'epoca la mia chitarra era una HB tipo diavoletto, con un ponte simil Bigsby, mentre il mio amplificatore era un piccolo Roland a transistor praticamente privo di gain: non proprio il massimo per uno che divideva i propri ascolti tra l'hard rock degli AC/DC, i Metallica, i Megadeth e il grunge che all'epoca imperversava. Il mio suono, ammesso che io potessi dire di averne uno, non somigliava nemmeno vagamente a quello croccante dei fratelli Young, a quelli granitici di Hetfield e di Mustaine, o ai muri di fuzz di Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden.

Raccontami il tuo SHG, io ti racconto il mio
La pedaliera Korg G1 fu il mio primo acquisto a SHG, nel 1995

Dalla mia prospettiva di newbie, quel grande salone contenente migliaia di chitarre, amplificatori e pedali, era una sorta di giostra dei sogni. Avrei voluto fare mille domande, toccare tutto, sapere tutto... poi, un po' di goffaggine postadolescenziale ebbe il sopravvento e mi limitai a guardare, ascoltare, captare pezzi di discorso, peraltro capendo pochissimo. E poi, beh, poi invidiai moltissimo. Invidiai senza ritegno quelli che vedevo avviarsi soddisfatti all'uscita con in spalla una Gibson vera (ne sognavo una da tempo) o una di quelle super-Strat che all'epoca andavano per la maggiore.
Le emozioni provate quel pomeriggio del '95 mi diedero una conferma: mi fu chiaro che, bene o male, la chitarra ci sarebbe sempre stata per me: in quel momento sperai che prima o poi potesse diventare addirittura un mestiere, ma poi i casi della vita - e la scarsa attitudine, suppongo - mi avrebbero portato altrove. Ma seppi che quello per le sei corde non era un innamoramento passeggero e che prima o poi sarebbe arrivato anche per me il giorno di portarmi a casa una Gibson o un altro strumento di livello, e che questo mi avrebbe riempito di gioia. Tra l'altro, quel giorno non tornai a casa a mani vuote, riuscii a rimediare una Korg G1, pedaliera che, nonostante gli invalicabili limiti del mio amplificatore, riuscì a dare un po' di pepe ai miei riff.

E il vostro SHG? Quante volte ci siete stati? Che storie e che ricordi avete riguardo a questa meravigliosa manifestazione?
curiosità eventi shg music show 2022
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di Ampless utente non più registrato
commento del 17/11/2022 ore 09:03:29
Visto che tu parli del 95 come tua prima presenza ad una fiera, io posso dire che nel novembre 95 avevo 21 anni, avevo già la mia Gibson SG da 3 anni e mezzo, e in quell'anno comprai il mio primo sistema a rack pre+finale Marshall, permutando il mio vecchio combo JCM900.
A SHG non sono mai andato, però ricordo la prima fiera di strumenti a cui mi recai, era il 1996 a Pesaro, bellissima esperienza, vidi pure Ivan Graziani che sei mesi dopo circa ci lasciò.. oltretutto in quell'occasione partecipai ad una puntata con Rick Hutton su un programma di VideoMusic dentro lo stand di Meazzi, dove ad un guitar game vinsi una T-Shirt firmata Meazzi indovinando da un riff di chitarra suonato da un dimostratore il titolo del brano, bei ricordi, anche se con gli anni ho snobbato le fiere di strumenti, perché veramente, troppo concentrato di gente che se la tira con la puzza sotto al naso, spocchia a tonnellate ed egocentrismo all'ennesima potenza, io non mi sono mai sentito a mio agio nelle fiere proprio per questi motivi, con tutto il rispetto per esse, però io preferisco starne alla larga, tanto gli strumenti si provano meglio o in negozio o a casa, non in mezzo a migliaia di persone tra chiasso e tutto il resto, buona fiera a chi vi parteciperà, saluti.
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di claude77 [user #35724]
commento del 17/11/2022 ore 09:41:32
Io ho partecipato all'unica edizione al sud Italia a Salerno e purtroppo non porto con me un buon ricordo non per l'edizione in se, ma perchè speravo l'esperienza fosse diversa.
Sono uscito dopo meno di un'ora perchè il rumore e la confusione era tale che era insostenibile e non mi sono divertito.

Purtroppo Milano è un pò distante, ma spero un giorno di dare una seconda occasione al SHG
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di satch76 [user #19713]
commento del 17/11/2022 ore 11:43:00
La mia prima edizione di SHG è stata nel 1994, in un oratorio (se la memoria non mi inganna) al confine tra Milano e Sesto San Giovanni, non distante dalla Blues House.

Ho dei ricordi sfumati, ma alcune sensazioni sono le stesse che provo tutt'ora.

Mi ricordo che portai a casa una pila di cataloghi di chitarre e che mi abbonai a Nashville.

Non vedo l'ora che arrivi questo sabato per rituffarmi in queste sensazioni! :-)
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 17/11/2022 ore 21:50:14
Te lo racconto io il mio unico SHG. Era a Napoli. L'unica volta che si è fatto a Napoli. Perchè? Perchè a Napoli non si può fare. Perchè a NaBoli siamo sBorghi e neri, ci arrubblamo gli strumenti e gli espositori del norde non ci vogliono venire. Inutile dire che a NaBoli nessuno si è rubbato niente ed è stata una fiera bellissima. Ma visto che gli espositori del norde non ci vogliono venire non si fa più niente. Quindi... tutt'apposto. Col cacchio che vado a Milano. COL CACCHIO!
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 18/11/2022 ore 16:50:18
Diciamo che non è andata proprio così... Quando si sposta geograficamente un evento è naturale che anche gli espositori cambino: cambiano gli impegni, i costi, e a qualche new entry locale può corrispondere qualche defezione "nordica" di chi non può permettersi quel tipo di investimento. C'erano tanti espositori meridionali che non si spingono a Milano, per dire. E c'eri pure tu! :D
L'esperimento è stato fantastico, ma si è dimostrato non sostenibile a quelle condizioni.
Per il futuro... chissà!
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di Gigibagigi [user #49591]
commento del 21/11/2022 ore 09:38:38
Hai ragione, è colpa del norde che tien' o razzism'... O dello Stat' che nun c'è... O delle suvvenzion'...
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 18/11/2022 ore 14:00:21
Purtroppo l'ultima volta alle Stelline c'era un rumore spaventoso dovuto agli amplificatori, io mi domando come sia possibile permettere di usarli in un ambiente chiuso come quello. Non si poteva neppure parlare con la gente intorno, un rumore bestiale.
Tante belle cose da vedere, peccato ma anche no.
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 18/11/2022 ore 16:53:38
Immagino ti riferisca alla sala Volta: è la più grande ad amplificazione consentita, ma è l'unica sala (insieme alla più piccola Porta) in cui è concesso usare amplificatori. Resta insomma una bella metratura da esplorare in cui non avrai quel problema (che, ti assicuro, per una fetta di visitatori non è affatto un problema, c'è proprio chi chiede di stare "nel casino" perché gli piace quel bagno di suono)

ps: se ti lamenti della pressione sonora della Volta, forse non sei stato alla sala Aquarium del Quark Hotel, quando Mezzabarba e LAA Custom (e mica solo loro) si facevano battaglia a colpi di decibel in un salone dal rimbombo estremamente facile! Dopo un po' dovevi uscire a prendere aria, però che divertente che era :D
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 19/11/2022 ore 14:37:27
Abbiamo gusti diversi. Capisco che chi vende (ancora) amplificatori, lo fa a persone che non useranno mai il loro amp oltre volume 2, ma lo comprano perchè "spettina" il batterista, alla bisogna. Fatto sta che io di ampli sui palchi di recente non ne ho visto neppure l'ombra. Io odio il rumore, mi piace la musica. Quello che esce dagli ampli in fiera non è musica, è solo rumore. Non vado in fiera a sentire rumore. Nemmeno se mi pagano. Per cui io, il bassista , il tastierista, ecc. pur di milano non andiamo ad SHG.
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di Francescod [user #48583]
commento del 20/11/2022 ore 14:51:29
Fondamentalmente sono d'accordo con te e, anzi, sono ancora più estremo. Mi piace guardare le chitarre, sceglierle con calma, ammirarle, ma in una fiera sei continuamente pressato, c'è tantissima che giustamente fa la tua stessa cosa, quindi non c'è spazio, non c'è tempo, non c'è modo. Un vociare continuo, un rumore di sottofondo, i selfie con tizio e caio, tonnellate di roba affastellata della maggior parte della quale non te ne frega niente perché l'hai già vista e rivista. Ormai possiedo un numero molto elevato di chitarre e amplificatori e ci spendo veramente dei capitali, ma proprio per questo ho bisogno del mio spazio, dei miei tempi, delle mie riflessioni, delle mie suggestioni, delle mie ponderazioni e delle mie tranquille prove perché non si spende un capitale in trenta secondi in cui afferri e vai. Non fa per me. Però la mia non è una critica, non riesco a immaginare come potrebbero accontentarmi, sarebbe impossibile. A ognuno il suo.
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 20/11/2022 ore 15:50:06
Basterebbe impedire di accendere qualsiasi amplificatore. La gente potrebbe finalmente parlare con i produttori, parlare con i commercianti, conoscere altra gente, provare in cuffia gli strumenti e gli effetti (adesso con gli ampli accesi le cuffie non servono a niente). Si potrebbe addirittura provare sul serio le chitarre acustiche ma sopratutto diventerebbe piacevole andare in fiera mentre adesso è una sofferenza da patire con i timpani a rischio. E per cosa? Per promuovere 4 Marche di ampli che conoscono già tutti? E che sempre meno compriamo? De gustibus
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 20/11/2022 ore 18:21:06
Mi ricordo un Alcatraz con un certo Ciacci ed un Mojo di Pistolesi al banco di Mr.T e le orecchie soddisfatte!
Poi un Quark dove tutti erano più educati nel tenere i volumi tranquilli e lì il primo tostapane a fare capolino come una Prius in un raduno di muscle car.
Mai stato infastidito dal rumore in ogni caso.
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di the.hellion [user #2621]
commento del 21/11/2022 ore 00:24:58
Vado a SHG fin dalla prima edizione, non ricordo di averne saltata una. Negli ultimi anni ne esco sempre deluso, continuo ad andarci solo perchè non c'è altro. Io credo ancora che una mostra-MERCATO debba essere totalmente aperta alle vendite o scambi tra privati, che invece si sono ridotte sempre di più. Ho notato l'assenza di tanti marchi che c'erano gli anni scorsi e sono sempre di più il liutai che presentano chitarre da forme e prezzi assurdi (non comprerei mai una copia di una LP59 a 3000 euro che poi dovrei rivendere a 1/3 del prezzo, se va bene ...) e autocostruttori di pedali copie dei pedali famosi che ovviamente "suonano da paura" in confronto. Quest'anno avevo la carta di credito "calda" ma non ho trovato niente di interessante. Se non ci fossero le demo live ci sarebbe ben poco da vedere.
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di savakingyes [user #50496]
commento del 23/11/2022 ore 22:06:00
C'era una volta un grande spazio SHG, periferico ma facilmente raggiungibile x tutti e con all'interno un'area protetta e appositamente riservata a scambi, permute, baratti e compravendite tra privati.

Oggi c'è solo un lontano ricordo rinchiuso in una scomoda location del centro città e circondata pure dalle mille trappole di una tra le peggiori città metropolitane d'Europa: Area B, Area C, ZTL, borseggiatrici in metrò, ausiliari in superfice, semafori poco intelligenti, una logistica e viabilità ancora meno intelligente e autovelox camuffati da Babbo Natale sparsi "ad kazzum" tutt'attorno.

Anche lo spazio dedicato agli interscambi tra privati è stato ridotto alla grandezza di un francobollo e privato pure di quel rassicurante servizio di sicurezza che, ai bei tempi passati, permetteva ai privati che esponevano di poter andare in bagno tranquillamente senza il timore di non ritrovare più nulla al loro ritorno.

Cos'altro raccontare? Palazzo delle Stelline ottimo spazio per la peggior politica, ottimo spazio per i migliori influencer e youtubers ma pessima location per tutti quei normalissimoi musicisti che al SHG andavano "anche" per poter s/cambiare la propria strumentazione senza dissanguarsi o rimetterci troppo.
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di Francescod [user #48583]
commento del 24/11/2022 ore 19:32:53
Devo dire che gli utenti The Hellion e Savakingyes hanno fatto delle considerazioni piuttosto interessanti e sarebbe anche costruttivo se Accordo chiedesse agli organizzatori della fiera di rispondere a queste due dure, ma educate e motivate, critiche.
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