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THR30II Wireless: tradizione portatile Yamaha in prova
THR30II Wireless: tradizione portatile Yamaha in prova
di [user #116] - pubblicato il

30 watt in stereo, simulazioni di amplificatori ed effetti per tutti i gusti in un pacchetto interamente senza fili, tra batteria ricaricabile e ricevitore wireless: testiamo in video il THR30II Wireless.
Il 2022 segna 10 anni di THR. La serie di amplificatori portatili Yamaha è cresciuta e si è evoluta nel tempo raccogliendo ora modelli di potenze diverse, dedicati alla chitarra elettrica o espressamente per l’acustica e con appetibili varianti Wireless, come quella in prova.

Chiave del successo della serie THR è il potente DSP su cui si basano le emulazioni di amplificatori ed effetti al suo interno. Queste sono realizzate sfruttando la tecnologia proprietaria Virtual Circuitry Modeling, un procedimento avanzato che Yamaha adotta anche nel campo dei sintetizzatori, dei mixer, PA e VST.
Il concetto è riprodurre il comportamento realistico di ogni singolo componente elettrico presente nel modello di riferimento, così da replicare l’interazione tra i diversi punti del circuito e la conseguente ricchezza sonora, il calore di un pezzo analogico. È difficile verificare in modo incontrovertibile una promessa del genere, fatto sta che il THR30II colpisce per naturalezza, reattività e corpo.

THR30II Wireless: tradizione portatile Yamaha in prova

Piccolo a sufficienza da entrare su una scrivania, pratico da portare in giro con la sua maniglia ma con la bellezza di due canali stereo da 15 watt ognuno, Il THR30II W sfoggia un volume degno di nota.
L’amplificatore suona forte, chiaro a ogni volume e dopo poche note rivela di poter fronteggiare non solo il recording e la pratica casalinga, ma di reggere degnamente anche un set acustico o una prova con band completa di batteria, con le dovute proporzioni.
Contribuisce in questo la tecnologia Extended Stereo, capace di ampliare la direzionalità degli altoparlanti e valorizzare gli effetti stereo integrati con velleità da sistema audio hi-fi.
Gradita è la presenza di una porta USB sul retro per la trasmissione dell’audio a una DAW. Grazie a questa, abbiamo registrato tutti gli esempi audio in diretta, in modo da condividere una resa il più trasparente possibile di ciò che si otterrebbe suonando il THR30II sotto le proprie dita.
Lo proviamo con Diego Dentice, che ci ha già prestato le sue mani per il test della Yamaha TransAcoustic FGC-TA.



Wireless
L’aspetto originale del THR30II W sta nel suo essere un amplificatore senza fili sotto ogni aspetto.
La batteria ricaricabile offre un’autonomia di circa cinque ore. Quando è usato senza alimentazione, l’amplificatore riduce la sua potenza, che resta comunque sufficiente ad affrontare set acustici in esterna e suonare in strada senza timore di sparire nel brusio.
Il modello incorpora inoltre un ricevitore wireless compatibile con trasmettitori Line 6 Relay G10T. Questo non è incluso nella confezione, ma si tratta di un accessorio ben noto e apprezzato dai chitarristi incuriositi dalle potenzialità del wireless di qualità a un prezzo accessibile. Lo abbiamo usato per tutta la durata del test con soddisfazione.

Connettività
La portabilità del THR non ne compromette l’utilizzo sul palco, in studio e in ambienti casalinghi per l’home recording. Si avvale di due uscite di linea per entrare in un impianto quando ci si trova su un palco più impegnativo, ha una presa per le cuffie con cui esercitarsi e la porta USB consente di registrare in diretta con la qualità di convertitori a 24 bit e una frequenza di campionamento pari a 48kHz, dati più che sufficienti per garantire tracce audio pulite e con un buon margine di manovra per un futuro editing.

THR30II Wireless: tradizione portatile Yamaha in prova

Interfaccia e suoni
Già ci era piaciuta la versione dedicata alla chitarra acustica. La controparte per elettrica non delude le aspettative. L’interfaccia è quella tipica da amplificatore, con qualche necessario controllo in più.
Il musicista può trovare il giusto equilibrio di compressione, saturazione ed headroom grazie ai potenziometri separati per Gain e Master, ai quali si affianca un equalizzatore a tre bande con cui scolpire ogni suono a piacimento.
Le manopole Effect e Eho/Rev permettono di muoversi velocemente tra gli effetti a bordo, impostandone l’intensità in un attimo e con la praticità di un pulsante Tap dedicato per regolare il tempo dei delay.
Per gestire al meglio il mix, l’amplificatore prevede due manopole separate con cui dosare il volume finale della traccia di chitarra e dell’eventuale traccia audio su cui ci si sta esibendo.

La natura di amplificatore programmabile basato su molteplici emulazioni richiede un sistema efficace per la selezione dei propri modelli preferiti. Yamaha trova un ottimo compromesso in una semplice manopola Amp per scegliere la simulazione tra le tipologie Clean, Crunch, Lead, Hi Gain, Special, Bass, Aco e Flat, ognuna declinata nelle tre sonorità Classic, Boutique e Modern richiamabili attraverso il piccolo switch accanto. Viene da sé che le combinazioni possibili sono davvero tante.

Tutti gli amplificatori si ispirano ai classici del chitarrismo, dal vintage all’hi-gain contemporaneo, come i clean Classic dedicati al mondo delle valvole 6L6, i Boutique per le EL34 o i Modern per le EL84, così per tutte le varianti di suoni Crunch, Lead fino alla modernità estrema delle posizioni Special, per lo shred, il djent e ideali per gli strumenti dal range esteso.
La chitarra acustica non è messa in disparte e la simulazione Aco è la funzione a essa dedicata, con simulatore di microfoni a scelta tra valvola, condensatore o dinamico.
Flat, infine, è l’uscita più trasparente, ideale per segnali di linea. Qui le tre posizioni di Classic, Boutique e Modern dosano un’equalizzazione di massima per una trasparenza assoluta, un leggero boost sui bassi o un tono più scavato sui medi.
Il tutto è completato da modulazioni, ambienti, delay e accessori utili come compressore, noise gate e accordatore.

Grazie alle cinque memorie disponibili a bordo, è possibile portare con sé i propri preset preferiti da richiamare alla bisogna. Tutti orizzonti, comunque, che si ampliano ancora quando si abbina l’uso della app THR Remote.

Programmabilità
THR Remote è il software per dispositivi Android e iOS con cui entrare più a fondo nelle potenzialità dell’amplificatore.
Una volta collegato tramite Bluetooth (ancora una volta senza fili…), lo schermo riporta per esteso l’interfaccia presente sullo chassis, con in più i controlli approfonditi relativi agli effetti. È possibile così personalizzare i preset, caricarne di nuovi dalla ricca libreria proposta dalla fabbrica e stiparne in gran numero da importare in seguito nella macchina.
Il tutto avviene senza discostarsi mai troppo dall’esperienza d’uso immediata e tradizionale propria del THR, senza addentrarsi nella complessità di un tipico multieffetto.

THR30II Wireless: tradizione portatile Yamaha in prova

Il combo “tabletop” di Yamaha invecchia bene. I dieci anni di esperienza hanno reso il THR30II Wireless un prodotto classico e moderno al tempo stesso, con volume abbondante e suoni di livello, in cui le potenzialità dei sistemi senza fili rappresentano non solo una gradita ciliegina sulla torta, ma diventano il fulcro di un’esperienza smart, priva di stress e stimolante per l’amatore da salotto quanto per il busker o il musicista in studio in cerca di una piattaforma pratica e dai toni apprezzabili per le proprie demo o esibizioni online.
amplificatori per chitarra thr30ii yamaha
Link utili
I 10 anni di Yamaha THR
La TransAcoustic FGC-TA in prova su Accordo
Il THR30IIA in prova su Accordo
THR II sul sito Yamaha
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