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Pennata alternata e Pickslanting

di kross [user #16328] - pubblicato il 04 gennaio 2023 ore 13:33
Ciao, torno con un aggiornamento sul mio percorso (puntate precedenti nei miei post): a 9 mesi dall'intervento sono in una condizione che mi permette 2 ore di studio al giorno con una pausa di un giorno ogni 4-5 per fare un pò di scarico. La mobilità delle dita è leggermente migliorata, l'indipendenza delle singole dita è lo scoglio maggiore ovviamente insieme alla coordinazione. Tagliare le bistecche è ancora molto difficile, ma in pennata alternata sto migliorando :) .
Nel percorso di ricostruzione tecnica sto prestando molta attenzione alla pennata e rispetto al mio percorso precedente prima dell'intervento, mi trovo ad affrontare nuovi problemi che cerco di vivere come sfide interessanti. Uno di questi è la gestione appunto della pennata, tra alternata pura ed economy picking. Oggi è tutto più difficile per la mia mano e mi trovo a dover studiare strategie funzionali alle mie possibilità; in quest'ottica sto prestano molta attenzione all'utilizzo del pickslanting sia downward che upward.
In down tutto molto bene, in up devo forzare decisamente di più, ma mi sto educando pian piano e i risultati sono tangibili e per ora soddisfacenti.
C'è un pò da farsi fumare il cervello nell'analizzare le progressioni di esercizi e soli per suddifvidere le parti e definire la posizione della pennata, ma oltre a tornami estremamente utile per la gestione della mano, noto che mi rende maggiormente consapevole del tocco e delle dinamiche ed aumenta il controllo (in up la percezione della dinamica è molto diversa che in down).
C'è qualcuno che ha o sta affrontando questi aspetti che vuole condividere la sua esperienza?

Buona musica,
Carlo

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di antsonc [user #13494]
commento del 04/01/2023 ore 13:50:22
Praticamente studi più di me! :-D In bocca al lupo per la ripresa! Per quanto mi riguarda, trovo più faticoso il cambio di corda con la pennata verso il basso che il contrario.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 05/01/2023 ore 09:08:26
ognuno ha le sue caratteristiche in questo approccio, io trovo più complesso da articolare il cambio corda verso l'altro (da corda più acuta a corda più grave).
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 04/01/2023 ore 15:12:36
..è interessante e invidiabile leggere queste cose,
Praticamente tu hai trovato la motivazione giusta per affrontare a testa alta la tua situazione, una sfida a ripartire con un buon intento nel riprendere a suonare con dedizione uno strumento.
Io ho una grave patologia alla retina, una malattia degenerativa diagnosticatami 30 anni fa all’età di 19 anni, ora ne ho 48 e non vedo quasi più niente, continuo a suonicchiare senza però pormi delle sfide con la chitarra, anche perché restare vivo penso spesso che sia già di per sé una gran sfida, nonostante abbia io pensato a tante volte al suicidio o ad implorare il cielo di farmi morire presto..
Ti auguro il meglio e in bocca al lupo con la chitarra e non solo;)
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 05/01/2023 ore 09:06:49
Nel mio piccolo vivo la frustrazione quotidiana del "non riuscire" a fare ...a volte mi abbatte e mina la mia motivazione, ma non cedo e proseguo con determinazione. Anche perchè si sa, spesso il viaggio è più interessante della meta stessa.
Nelle sfide che la vita ci pone, grandi o piccole che siano, ho sempre pensato che suonare uno strumento sia un asso nella manica, un alleato fedele. Ti auguro di cuore di poterne sempre trarre conforto.
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 05/01/2023 ore 09:52:51
..Tornando al discorso pennata alternata,
ho trovato interessante un video del maestro Stefano Rossi insegnante e anche utente di queste pagine, dove evidenziava l'importanza della riuscita fluida d'esecuzione di una scala o esercizio indipendentemente se si partiva dalla pennata verso il basso o verso l'alto.
Lui diceva che è inutile diventare matti per fare un esercizio in pennata alternata sia partendo con la pennata in giù sia partendo con la pennata in su,
se ci viene bene l'esecuzione con una delle due soluzioni non ha senso complicarsi la vita per riuscire a eseguire una scala o un esercizio in entrambe le modalità..
Io condivido questo pensiero, alla fine è il risultato che conta e non come ci arrivi
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 05/01/2023 ore 10:11:42
In termini di esecuzione pura mi trovi d'accordo, ad esempio se studiano un solo individuiamo una metodologia che ci consente di eseguire con fluidità, non serve insistere per ricondurla ad un'altra. Ma se ci si muove nell'ambito dell'esercizio puro attraverso la didattica, allora tendo a non accontentarmi dell'esecuzione attraverso la modalità più comoda che da il miglior risultato, ma ad insistere molto su quelle appunto meno comode e innaturali al fine di pareggiare le abilità. Questo è lo spazio da utilizzare per la crescita tecnica a mio avviso.
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 05/01/2023 ore 11:01:02
..Non lo so.. credo che abbiamo punti di vista differenti..
affinare una tecnica penso sia solo per lo scopo di suonare bene un brano e non per affrontare degli esercizi con lo scopo di eseguirli con due punti di partenza diversi sulla pennata..
il riff di Master Of Puppets dei Metallica è eseguito pennando solo in giù, eppure ha una bella botta e linearità, chi ama la pennata alternata storcerebbe il naso e faticherebbe pure suonare tutto pennando in giù, però a nessuno vieta di eseguirlo pennando in diversi modi ed il risultato potrebbe essere fluido e convincente comunque
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 05/01/2023 ore 11:34:07
Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi correttamente, io intendo che in fase di studio didattico è importante esercitare ogni movimento, con particolare attenzione a quelli che ci vengono meno "bene". Proprio perchè la creazione del bagaglio tecnico deve essere finalizzata a strutturare una serie di abilità da utilizzare all'esigenza nel momento in cui ci si trova ad eseguire "musica".
Se nell'affrontare lo studio di un solo non riesco a progredire, è perchè sono carente di tecnica spesso e probabilmente per superare quell'ostacolo necessito di sviluppare un movimento che ancora non ho integrato nelle mie abilità. Da qui coltivare ogni aspetto, in questo caso della plettrata, mette in condizione di affrontare poi lo lo studio della musica con più strumenti a disposizione.
Sono stato un chitarrista assolutamente mediocre dal punto di vista tecnico per una grande fetta della mia vita chitarristica, quando ho iniziato a prendere più seriamente in mano la cura di questo aspetto attraverso lo studio, mi si è aperto un universo di possibilità (che nel mio piccolo ho raggiunto davvero parzialmente ovviamente). Ora sto ricostruendo "la cassetta degli attrezzi" con consapevolezze diverse.
Alla fine il bello di chi dispone di una solida base tecnica è la possibilità di scegliere quando e come utilizzarla no?!
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 05/01/2023 ore 12:13:29
Tranquillo, siamo solo qui per confrontarci e non per avere la ragione indiscussa,
parlando per me ovviamente, se il solo probnlema fosse la pennata alternata sarbbe solo bello, ma le tecniche da sviluppare sono tante, ci sono i legati, ci sono i salti di corda, ci sono gli arpeggi e lo sweep, c'è il tapping il rake il palm muting, e spesso i soli + belli della musica rock racchiudono tante tecniche in un unico assolo, forse anche per questo più sopra ho detto che per me è inutile diventare matto e imparare a fare un solo o una scala in pennata alternata partendo sia con pennata in su e sia in giù, anche perché un solo di chitarra non è fatto solo da alternate picking, detto ciò nessuno ti vieta di sviluppare meglio la tecnica dell'alternate picking usando i due punti di partenza..
a me ad esempio piacciono molto le tecniche espressive tipo ben release e vibrati, mi concentro molto di più su queste tecniche che non su altre, in ogni caso good job!
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 05/01/2023 ore 13:00:44
ma certo, il confronto è sempre arricchente e ognuno porta il suo pezzo.
Grazie per il tuo. E si, il lavoro è potenzialmente infinito ...proprio per questo entusiasmante!
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 04/01/2023 ore 18:18:3
Quando ho conosciuto la teoria del pickslanting mi sono reso conto di avere nel tempo sviluppato autonomamente l'upward, infatti in velocità mi viene naturale suonare così, se mi forzo ad usare il downward sono meno fluido e più lento.
L'ideale è padroneggiare al meglio entrambe le tecniche per non essere troppo vincolato a determinati pattern.
Visto che stai quasi ripartendo da zero la consapevolezza delle due tecniche ti permetterà di svilupparle in parallelo, forse all'inizio sarà più complicato ma sul medio - lungo periodo avrai grossi vantaggi.
Credo che sia importante prestare attenzione alla tecnica della plettrata, fino a pochi anni fa c'era molta improvvisazione, ti dovevi arrangiare.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 05/01/2023 ore 09:11:00
Grazie, sto curando molto questo aspetto, spesso dovendo tornare sui miei passi. Capita di arrivare a toccare una certa velocità di esecuzione in termini di bpm e poi dover regredire di 4-6 bpm e da lì ripartire a lavorare. Come se una volta raggiunta una determinata velocità, il processo di conferma meccanica di quel movimento necessitasse un dietrofront. E' abbastanza sfiancante :)
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 04/01/2023 ore 21:20:03
trovai molto utile un maestro diplomato al conservatorio su youtube, uno col pizzetto e i capelli rossicci.
dedico' una lezione appositamente per spiegare come fare la alternata
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 05/01/2023 ore 13:18:13
Immagino avrai già guardato i video di Troy Grady sul tema. Molto prolissi ma interessanti. L'idea che esprimeva in un video (probabilmente tra i più vecchi e forse non ancora valida) è che gli artisti hanno sviluppato i loro fraseggi sfruttando la loro attitudine/tecnica. Quindi frasi e suddivisioni che si adattano allo slanting usato, evitando di inguaiarsi in altro (o trovando delle soluzioni di volta in volta per aggirare passaggi non amichevoli). Trovo la cosa molto demoralizzante: pensare di dover cambiare tecnica, o di esser nati con 'lo slant sbagliato' e quindi aver automaticamente preclusi interi linguaggi. Nel mio (poco) studio focalizzare quei concetti ha portato comunque a maggior attenzione nei movimenti, ma non ho acquisito 'lo slant'.
Da autodidatta sto probabilmente sbagliando tutto, ma mi son trovato a uniformare il movimento della prima pennata (accentata) ai successivi, chiudere maggiormente la pennata 'attorno' alla corda (quando invece nello slant si vedono movimenti molto ampi) e rendere più parallelo al body il movimento del polso (evitando una micro rotazione).
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