Controllo, sound e blues: la Les Paul secondo Gennaro Porcelli
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 15 febbraio 2023 ore 11:00
Una splendida Gold Top è protagonista del prossimo appuntamento in studio con Gennaro Porcelli, per discutere di controllo del suono sullo strumento e nei diversi stili del blues.
Secondo alcuni, il mondo si divide principalmente in fenderiani e gibsoniani. Se per Gennaro Porcelli il blues è un vero e proprio linguaggio, la Les Paul è la penna con cui in assoluto più ama esprimersi.
La nostra chiacchierata tra le sei-corde con Gennaro Porcelli continua e, dopo un tuffo nel passato con lo slide della National Style 0 e il twang della Telecaster, sotto i riflettori ci finisce sua maestà la Gibson Les Paul.
Nata per sonorità jazzistiche, forgiata nel blues e trasformata dal rock, non è un caso se la Les Paul ancora oggi è protagonista su innumerevoli palchi e non può mancare nella “faretra” di qualsiasi appassionato.
In particolare quando ci si affaccia agli approcci più tradizionali, giocare a tirare fuori i toni più disparati dal solo strumento - senza ricorrere a stompbox aggiuntivi o a modifiche timbriche esterne - è puro piacere. Gennaro ce ne ha dato un assaggio spaziando dai passaggi più jazzy al blues delle origini fino al rock blues contemporaneo, solo con un fine lavoro di tocco e manopole partendo da un ricco crunch di base, intorno al quale ruota tutto il suo setup.
Sotto le dita passano così decenni di storia, e basta cambiare approccio, modificare il vibrato o la pennata per riportare alla mente ogni volta un diverso idolo del passato.
foto Bitonto Blues Festival
Da qui nasce lo spunto per un approfondimento borderline tra suono e stile, in cui le due cose vanno a braccetto e, fondendosi col mood del bluesman, permettono di addentrarsi in innumerevoli sfumature, sapori con cui connotare le proprie esecuzioni per strizzare l’occhio ai più grandi, da Robert Johnson a BB King.
Il suono resta quello della Les Paul, inconfondibile, ma il risultato è garantito.