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Il brano più famoso dei Gorillaz è il preset di un vecchio synth
Il brano più famoso dei Gorillaz è il preset di un vecchio synth
di [user #116] - pubblicato il

Damon Albarn confessa, alquanto divertito, che praticamente tutta “Clint Eastwood” non è altro che un preset di fabbrica azionato con un tasto su un sintetizzatore Suzuki degli anni ’80.
Non è la prima volta che un successo sfrutta suoni, campioni o intere parti prelevate da creazioni altrui, ma il caso dei Gorillaz è forse il più estremo.
Maestri in questa prassi sono i Daft Punk o i Prodigy, che sul rimescolare e trasformare campioni musicali incisi da altri decenni prima ci hanno costruito una carriera, ma anche un’insospettabile Rihanna nella sua “Umbrella” rivela somiglianze estremamente sospette con un pattern ritmico presente nei software Apple Garageband e Logic.
Damon Albarn, frontman dei Blur e creatore del progetto Gorillaz, però si è superato. In una recente intervista svela che “Clint Eastwood”, forse il brano più celebre della band virtuale, è praticamente tutto basato sul preset intitolato Rock 1 incluso nel Suzuki Omnichord OM-300.



L’Omnichord è un sintetizzatore nato nei primi anni ’80 con l’intenzione di incorporare e controllare in tempo reale un’intera ensemble di strumenti, arrivando a gestire intere orchestre con l’uso di cartucce di espansione. Il dispositivo permette di richiamare pattern ritmici e parti di più strumenti controllabili per stile e tonalità, arricchendo il tutto con cambi di accordi e fill percussivi.
È stato usato tra gli altri anche da Brian Eno, David Bowie, Simon & Garfunkel e gli Eurythmics. E già qualcuno negli anni scorsi aveva condiviso col web le particolari somiglianze con la canzone che ha lanciato i Gorillaz ormai nel lontano 2001.



Comincia proprio con uno spot su “Clint Eastwood” il documentario pubblicato su Apple Music, un lungo approfondimento nella strumentazione, l’approccio alla composizione e i retroscena dietro i lavori dei Gorillaz.
Basta la pressione di un tasto per riportare immediatamente alla memoria quella hit e, quando Damon schiaccia il pulsante per il fill e attacca con la memorabile parte rap, il brano è praticamente pronto.



Va detto che i Gorillaz hanno sempre dimostrato una certa simpatia per i dispositivi elettronici - si ricorda di come siano stati pionieri della registrazione “smart” incidendo l’album The Fall quasi esclusivamente con un iPad - e hanno saputo sfruttare più volte suoni e schemi pre-esistenti per dare vita a opere inedite, ricche di carattere e di fascino, a dimostrazione che la creatività si nasconde davvero ovunque.
curiosità gorillaz musica e lavoro
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di Ampless [user #60399]
commento del 06/03/2023 ore 11:01:11
Faccio una domanda:
Ma i preset di qualsiasi software house and company, sono protetti in qualche modo da copyright?
Si può incappare in qualche penale se si usano loop o preset forniti nelle librerie di sintetizzatori o daw come Logic o GarageBand?
La cosa mi incuriosisce visto che l'articolo sfoggia una sfilza di artisti i quali si presume abbiano utilizzato per le loro hit che gli hanno fruttato milioni di dollari o milioni di €, preset già esistenti, presi da sinth o simili..
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di Hank McAbrahams [user #34498]
commento del 06/03/2023 ore 15:02:22
Si, ci si incappa eccome!
Divenne famoso il caso dei De La Soul che in pratica, dal loro disco di esordio, a causa dei continui campionamenti, non presero un soldo
La cosa si è protratta talmente tanto nel tempo che si è potuto pubblicarli sulle piattaforme streaming, solo di recente e solo dopo aver sistemato tutti i credits
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di Ampless [user #60399]
commento del 06/03/2023 ore 15:09:20
Uh però, grazie delle news.
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di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 10/03/2023 ore 12:06:19
Ricordo, se non erro, che il brano synth-pop tedesco "Da da da" era composto da un preset ritmico di un piccolo synth, forse della Casio; un mio amico, in possesso di Roland G-800 alla fine degli anni '90, sosteneva che almeno un brano di Vasco dell'epoca, un brano non particolarmente famoso ma inserito comunque in un LP del tempo, fosse in pratica uno degli arrangiamenti presenti in quella splendida workstation.
E chissà quanti altri ce ne sono...
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