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Un tentativo di riscatto datato primi 5 anni 80s.

di FBASS [user #22255] - pubblicato il 11 marzo 2023 ore 13:59
Un tentativo di riscatto datato primi 5 anni 80s.
Quando sia Leo Fender il 1° gennaio del 1965 vendette la sua Fender alla CBS (Columbia Braodcasting System Inc.) per 13 milioni di dollari, ma, essendoci una richiesta mondiale di fornitura di circa 150mila esemplari del suo nuovo modello “Mustang" derivato dalla DuoSonic II con l’aggiunta dell’ottimo sistema “ponte basculante-leva vibrato corta” dovette assicurare una collaborazione alla stessa CBS per almeno 5 anni, però fu seguito poi, nel 1969 dalla Gibson, che non aveva più come manager Ted McCarty andato via nel 1966, e che all'epoca era composta da 2 società, la CMI (Chicago Musical Instrument), con presidente Maurice Berlin, e da The ECL Corporation, con presidente Norton Stevens, il primo provvedimento preso dalla nuova società, adesso denominata Norlin, con la ECL che aveva messo in minoranza la CMI, fu quello di spostare la produzione Epiphone in Giappone; vi fu anche una lotta intestina con l’acquisizione della nuova sede di Nashville, oltre alla sede storica di Kalamazoo, forse per risvegliare gli interessi degli estimatori del grande Elvis Presley. Però il primo decennio per Fender, che aveva acquisito un fuoriuscito da Rickenbacker, Roger Rossmeisl, ed un altro da Gibson, Seth Lover, fu un periodo di grandi innovazioni con la produzione del primo basso elettrico a 5 corde, il Fender V, che non ebbe però un grande successo, poi con le semi-hallow Coronado, sia chitarre che bassi, le chitarre da Jazz Montego I e II, e con il pickup Wide Range di Seth Lover 2 modelli innovativi di Telecaster. Gibson fece una passo simile, invadendo il territorio più congeniale alla sua concorrente (che aveva fatto lo stesso prima), cioè si dedicò alla produzione di chitarre e bassi solid body, a cominciare dalla Maruader, seguita dalla S1, dal basso The Ripper e dall'altro basso The Grabber (con una variante a 3 pickups a bobine sovrapposte, il G3 che io possego). Tutto bene fino al 1975, cioè quando, forse vuoi per il consumo delle "Dime", vuoi per il fenomeno del decadimento qualità delle lavorazioni post-quinquennali (l'ho studiato all'Università al corso di Economia Aziendale ed in ferrovia come TQM = Totality Quality Management), la produzione decadde di qualità e quegli anni 1976-1980 sono ricordati come "Gli anni bui" per entrambi i Brand. Ci fu un tentativo di riscatto, durato anch'esso 5 anni, con la produzione Victory, Corvus e nuova Futura (Corvus-derivata) per Gibson, mentre per Fender ci fu la produzione "Elite" preceduta dalla The Strat e dal Precision Special ,più una prima produzione "Lead", I II e III, ma fu inutile, entrambe furono riacquistate da precedenti collaboratori nel 1986.

 

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di tittis [user #28285]
commento del 11/03/2023 ore 18:36:59
ricordo le Lead, un tentativo di Fender "moderna " credo...mah, magari adesso per i collezionisti saranno anche ricercate. Chissà come suonavano...
Rispondi
di mrc.mgg [user #198]
commento del 11/03/2023 ore 19:45:30
La mia prima elettrica è stata un Lead I (c'erano la I e la II) tutta nera, humbucker al ponte, logo Fender sulla paletta (wow!). Come suonavano ? A me, ragazzino di 16 anni, sembrava una meravigliosa figata, ma probabilmente non era granchè... Mai più vista una in giro.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 12/03/2023 ore 04:58:30
Le fender sono buone fino ai primissimi anni settanta. Poi, a detta di molti, bisogna avere fortuna
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