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“Ho suonato delle Les Paul del ’59 discutibili”: Joe Perry smonta il mito delle burst
“Ho suonato delle Les Paul del ’59 discutibili”: Joe Perry smonta il mito delle burst
di [user #116] - pubblicato il

“Sono un ottimo investimento, ma ho suonato alcune Les Paul del ’59 che onestamente non sono granché” a raccontarlo è il chitarrista degli Aerosmith, ma il suo non è un ragionamento da volpe e uva.
Così riporta Guitar World che, nel citare un’intervista concessa da Joe Perry al magazine Total Guitar, svela come il chitarrista degli Aerosmith non abbia una grande opinione delle Gibson Les Paul più preziose di sempre.

Le Les Paul Standard del 1959, le cosiddette “burst”, sono tra gli strumenti più idolatrati in circolazione. Sono il Santo Graal per musicisti e collezionisti, prese a riferimento dai moderni costruttori e capaci di smuovere cifre paragonabili a quelle di un appartamento, nelle rare volte in cui ne compare una in vendita.
Secondo Joe, però, a volte sono sopravvalutate e il suo giudizio è impietoso: “Ho suonato alcune Les Paul del ’59 che onestamente non suonano o ‘si sentono’ così bene. Come investimento saranno sempre in crescita, ma ne ho provate due o tre a confronto e non suonano neanche in modo simile tra loro”.

Con questo non si intende che non possano essere strumenti meravigliosi: Perry non è certo immune al fascino della burst e lui stesso ne possiede una, ma “Non tutte hanno la stessa magia”.

“Ho suonato delle Les Paul del ’59 discutibili”: Joe Perry smonta il mito delle burst

Sarà di parte, ma la sua a quanto pare quella “magia” ce l’ha. Si tratta di una Les Paul del 1959 in finitura Tobacco Sunburst divenuta anche oggetto di una replica da collezione a opera del Gibson Custom Shop nel 2013.
Il chitarrista aveva usato la sua burst d’epoca in maniera intensiva salvo poi decidere di venderla in un momento di difficoltà, nella finestra temporale in cui - sul finire degli anni ’70 - aveva abbandonato gli Aerosmith.
Già allora era una chitarra di gran rivendibilità e se ne persero presto le tracce. Anni dopo, Joe scoprì che era finita nelle mani di Slash.
I due si sentirono, il chitarrista degli Aerosmith lo pregò di tenerlo assolutamente presente qualora dovesse decidere di separarsi da quello strumento: gli avrebbe offerto qualsiasi cifra.
Il solista dei Guns n Roses però era riluttante e, in un’intervista con Conan ‘O Brien, Joe racconterà poi di essere stato respinto in ogni modo.
La storia però ha un lieto fine: in occasione del 50esimo compleanno di Joe, contro ogni aspettativa, Slash semplicemente gliela regala.

chitarre elettriche gibson interviste joe perry les paul
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di coldshot [user #15902]
commento del 13/03/2023 ore 14:18:51
Tanto per rimanere in tema questo video è molto interessante.

vai al link
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 13/03/2023 ore 20:56:54
Beh mi sembra abbastanza prevedibile che non tutte le Burst abbiano la stessa magia.
Considerando che i pickups erano differenti tra loro (magneti, filo etc..) che i legni del top e del body venivano ovviamente presi da piante diverse, che venivano costruite da persone diverse con materiali (colla, vernici etc...) spesso diverse...le chitarre non potevano che essere diverse.
Anche due CS attuali, costruite con i mezzi attuali, non sono uguali e non suonano uguali.
Quindi non mi stupisco che nel 59 alcune chitarre siano migliori di altre.
Ma alla fine suoneranno certamente bene, qui si tratta di spaccare il capello in due.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 13/03/2023 ore 21:46:09
penso sia sbagliato scrivere "come il chitarrista degli Aerosmith non abbia una grande opinione delle Gibson Les Paul più preziose di sempre"....semplicemente Joe Perry ha detto quello che direbbe qualunque chitarrista che abbia suonato un certo numero di Burst, lo stesso discorso penso sia applicabile a qualsiasi altro strumento....io una burst non l'ho mai provata, ho provato parecchie Custom shop di vario tipo e ci sono quelle che mi hanno entusiasmato, quelle che mi hanno deluso e quelle che mi han lasciato indifferente....penso sia una cosa abbastanza prevedibile
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 14/03/2023 ore 09:56:38
La riscoperta dell'acqua calda, riscoperta per creare nuove inutili polemiche.
Rispondi
di melonstone [user #55593]
commento del 14/03/2023 ore 12:09:55
A proposito delle leggende sul 1959, stavolta in casa Fender, Mike McCready dei Pearl è ossessionato dalle Stratocaster e dalle Les Paul datate 1959 e finalmente, dopo tanto cercare, anni fa riesce a trovare una Stratocaster proprio di quell'annata. Ho letto decine di interviste di Mike in cui loda il suono della sua Strato, sostenendo che non si tratta si una leggenda ma che nel 1959 sono uscite chitarre meravigliose.
Accade così , anno 2019, che la Fender decide di pagare tributo a McCready mettendo in commercio una replica fedelissima della sua adorata 1959, reliccatura inclusa.
Per fare ciò, ovviamente, la Fender si prende la chitarra, la smonta in ogni suo pezzo e la passa ai raggi X. E cosa esce fuori? Che la chitarra in realtà è un 1960....
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 14/03/2023 ore 13:18:45
Direi che dopo questa perla possiamo anche chiudere....):):):):)
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 14/03/2023 ore 14:34:49
l'annata delle fender è complessa. c'è la data sul manico, sui pots, i pezzi erano prodotti e accantonati anche in quantità e l'assemblaggio era anche mesi e mesi dopo. Non credo che McCready abbia comprato una strato del '59 senza vedere almeno la data sul tacco del manico.
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di zabu [user #2321]
commento del 14/03/2023 ore 18:16:21
La notizia è vera e la cosa è stata riportata anche nel presentare la replica uscita qualche anno fa. Forse mi viene in mente che non c'era data al tacco del manico. Mi pare che ci sono alcuni periodi in cui frequentemente questa venisse omessa o forse nel caso specifico era illegibile. Che poi tra 59 e 60 cambi qualcosa nella sostanza poi dubito.
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 14/03/2023 ore 19:20:03
Mi piace la tua frase:
Che poi tra 59 e 60 cambi qualcosa nella sostanza poi dubito..
non sono un intenditore ma ho pensato la stessa cosa;)
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 14/03/2023 ore 21:14:16
Ma si infatti, giusto per curiosità sono andato a controllare sul sito stratcollector.com e dice chiaramente a proposito della Strato del 1960: "1960 Stratocaster Specs: No substantial changes from 1959" vai al link

Comunque, per curiosità, una delle poche Strato pre-CBS che ho avuto il piacere di provare era proprio una 1960, su cui cortesemente mi fecero mettere le mani a Chigago Music Exchenge. Devo dire era veramente un bellezza: leggera, con il manico relativamente fino come piace a me. Il suono era super-equilibrato su tutte le posizioni. Al netto del fascino storico, il mito etc., suonava oggettivamente benissimo. All'epoca, circa dieci anni fa, volevano $ 25000, ora forse non ne basterebbero 50000... Ogni tanto gioco un paio di dollari alla lotteria qui negli USA (l'equivalente del SuperEnalotto), dovessi vincere qualcosa di significativo ci farei un pensiero, ma dubito accadrà ovviamente...
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 15/03/2023 ore 10:06:46
Ahahahahah, io non vincerò mai nulla con le lotterie, poiché non ho mai voluto tentare la fortuna, mai comprato un biglietto, avrò giocato si e no 3 o 4 volte al superenalotto 30 anni fa poi basta, ma sulla linea d'onda del tuo gioco, ovvero fantasticare con presunte vincite, avessi 50000 da spendere in strumentazione, io più che prendermi una sola chitarra di quella cifra, mi prenderei pal contrario di te 10 bellissime custom shop da 5000€ cadauna, o al limite 5 belle cs e 3 o 4 Martin iconiche e mi farei un bel parco chitarre;)
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di zabu [user #2321]
commento del 15/03/2023 ore 12:45:23
In realtà il tuo ragionamento è quello che (in scala molto minore) ho applicato io negli anni. Ovvero.con il tempo ho messo su una mini collezione di 7 elettriche e un paio di bassi di buona qualità, di cui ovviamente solo un paio sono CS. Qualche volta ho anche pensato di vendere tutto è di prendere uno strumento vintage. Una Strato dei primi anni 60 certo non ci uscirebbe proprio con i prezzi attuali, ma forse a qualcosa di metà/fine anni '60 mi ci avvicinerei. Ma alla fine mi rendo conto che non avrebbe senso: attualmente ho una piccola scuderia di strumenti che suonano benissimo e soprattutto sono strumenti diversi che mi offrono una grande varietà di suoni a disposizione.
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 15/03/2023 ore 12:57:54
..con l'unica differenza che non hai vinto la lotteria e ti sei sudato sette camicie per raggiungere il tuo obiettivo.. bravo Zabu!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 14/03/2023 ore 16:34:38
Per mia opinione, credo non vi sia dubbio che esistano strumenti della "golden era" che suonino male, o per lo meno, peggio di strumenti odierni.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 15/03/2023 ore 12:15:39
Mah, a me pare evidente che tutto il can can attorno a questa chitarra sia semplicemente passione da collezionisti. Nessuno potrà mai convincermi che uno strumento fatto con le tecniche ed i materiali del 1960 sia migliore di uno (di pari livello) fatto nel 2020. Prova ne sia che anche su queste pagine ogni tanto si legge che le entry level di oggi sono anni luce avanti e migliori rispetto a quelle del 1980 o 1990 e costano la metà.
In generale, comunque, opero con decine di clienti che trattano materiali (legno, ferro, plastica ecc.): tutti senza eccezioni oggi lavorano cento volte meglio anche solo di 20 anni fa. E non mi si venga a dire che lo strumento elettrico fatto a mano è migliore di quello fatto a macchina perchè io non conosco falegnami o elettricisti che lavorano con la precisione di pochi micron.
Ciao
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di zabu [user #2321]
commento del 15/03/2023 ore 13:14:00
Bisognerebbe però considerare che anche oggi una chitarra ha molte fasi di lavorazione sistanzialmente manuali. Le macchine CNC aiutano a tagliare le tavole e a scolpire i profili dei manici, ma poi tutta la fase di assemblaggio/incollaggio e rifinitura sono eseguite a mano. Errori, soprattutto se in certi periodi devono spingere sulla produzione, purtroppo se ne fanno anche oggi. Io ho personalmente visto (e anzi ne possiedo pure una) Gibsons contemporanee con un controllo qualità a volte discutibile.

C'è poi il discorso che certi materiali con cui venivano fatte le bursts a fine anni '50 non sono semplicemente più disponibili (o lo so in quantità limitate), tipo il palissandro brasiliano o la qualità del mogano impiegato all'epoca. Che poi il prezzo a cui sono arrivate le Les Paul del 59 sia ovviamente legato al collezionismo non c'è dubbio, però credo anche che sono strumenti abbastanza unici, per i quali è difficile anche un paragone con gli strumenti contemporanei.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/03/2023 ore 09:18:21
Hai ragione, infatti non prendo in considerazione la parte di intervento umano perchè (a mio modesto parere) lo dobbiamo considerare una costante: si sbaglia oggi come si sbagliava ieri; se i ritmi moderni possono causare qualche disattenzione in più, è parimenti vero che il villaggio globale richiede un'attenzione maggiore perchè una magagna che salti fuori alle isole Svalbard, il giorno dopo ti sputtana da Singapore a Panama e da Oslo a Capo di buona speranza.
Sui materiali sono poco sensibile: ho sentito e provato chiatrre di molte fatte e resto dell'idea che in uno strumento elettrico il legno fa certamente la sua parte, ma non è ne' determinante nè insostituibile, soprattutto considerando che, sarò un po' tranchant, ma una chitarra eccezionale attaccata ad un ampli pessimo, suona male; una chitarra decente attacata ad un buon ampli, rende decisamente meglio.
Ciao
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 18/03/2023 ore 23:36:03
L'ultima considerazione è la cosa più saggia che abbia mai letto. Una chitarra elettrica eccezionale può essere preferibile per suonabilità e intonazione, ma come suono una Danelectro in un buon amplificatore è sicuramente meglio di una PRS private stock in un amplificatore di scarsa qualità. Dovendo acquistare chitarra e amplificatore con un budget limitato privilegerei senza dubbio la qualità dell'amplificatore.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 16/03/2023 ore 19:50:09
Peccato che in studio hanno tutti usato altra roba,di esempi c'è ne sono a bizzeffe,chitarre completamente diverse...ma si sa,se c e il business allora va bene cosi
Rispondi
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