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Quella strana chitarra
Quella strana chitarra "giocattolo" di Lucio Battisti
di [user #17844] - pubblicato il

È il 1 maggio 1971, il cantautore è ospite a Teatro 10 e si esibisce in una memorabile “Eppur Mi Son Scordato Di Te”. Tra le sue mani qualcosa di insolito per uno studio Rai, che darà vita a una leggenda.
La musica di Lucio Battisti ha quel dono raro di attraversare le epoche che solo la vera arte possiede. Le sue canzoni sono state la colonna sonora di intere generazioni e ancora oggi fanno parte degli ascolti dei giovani, dei repertori delle band e - immancabili - degli incontri tra amici con una chitarra tra le mani.
Sono grandi canzoni, appunto, perché anche con una semplice chitarra, spogliate di tutto il resto, funzionano alla grande. Ed è con una sola chitarra che in più occasioni Lucio si è esibito in pubblico.
I documenti disponibili oggi riguardano per lo più le sue apparizioni televisive, e una in particolare continua a far discutere i fan a cinquant’anni di distanza.

È celebre la versione di “Eppur Mi Son Scordato Di Te” eseguita solo chitarra e voce in occasione della sua ospitata alla trasmissione Teatro 10, nel 1971. In altre occasioni è possibile vederlo con diverse chitarre classiche, con l’immancabile Eko Ranger, ma stavolta si tratta di uno strumento diverso, come assai diverso e peculiare è anche il suono che produce.

Quella strana chitarra "giocattolo" di Lucio Battisti

Da qui si entra nel campo della leggenda, dei racconti e delle dicerie
Pare che, nel giorno delle riprese, Lucio avesse dimenticato a casa la chitarra con cui avrebbe dovuto esibirsi. Così, prima di raggiungere gli studi Rai, ne acquistò una giocattolo in zona Stazione Termini a Roma. Con quella consegnò alla storia una delle esibizioni dal vivo più famose della sua carriera.



La chitarra è in effetti curiosa. La cassa piccola, la tastiera tutt’altro che raffinata e l’economico sistema di fissaggio delle corde con tailpiece sul fondo della tavola armonica fanno pensare a uno strumento da battaglia, davvero un giocattolo, o quasi.
È innegabile poi che il suono sia quello di una scatoletta, l’accordatura incerta. Le corde, forse fin troppo morbide, sbatacchiano a ogni accordo e non aiutano in questo.

Ma, c’è un ma
La storia romantica del cantautore che si esibisce negli studi più importanti della TV di Stato con una chitarraccia da quattro soldi è affascinante, ma non convince tutti.
È impensabile, commenta qualcuno, che in Rai nessuno gli avesse messo a disposizione uno strumento più serio. Oggi sarebbe impossibile lasciare esibire un artista con un giocattolo tra le mani, se non previ accordi ben precisi a monte.
Inoltre non è un segreto l’interesse di Battisti verso le sonorità d’oltre Oceano, e nel blues come nel rock n roll non era raro ascoltare chitarre dagli evidenti limiti costruttivi ma che, anche in virtù di quelli, sono poi diventate riferimenti assoluti. Dalle chitarre povere - per forza di cose - dei primi bluesmen fino alle Danelectro che hanno conquistato le star, il suo esempio sarebbe stato in ottima compagnia. Potrebbe essere una semplice scelta stilistica, insomma, ponderata e tutt’altro che lasciata al caso.

Fatto sta che la storia ha una seconda parte, che non tutti conoscono
Teatro 10 non è la sola apparizione pubblica di quella chitarra, e Lucio tornerà a portarla con se alcuni mesi più tardi. Sarà possibile vederla di nuovo in TV il 31 dicembre dello stesso anno. Il brano è “La Canzone Del Sole”, ma l’esibizione è in playback, e non è facilissimo decidere se è una scelta o magari uno scherzo in risposta al non dover suonare “davvero”, condizione comunque molto diffusa all’epoca.



Ancora una volta, però, tornano in soccorso gli archivi Rai che, nell’apparizione integrale, mostrano anche un primo minuto di improvvisazione dal vivo.
Il suono della chitarra, metallico e nasale con l’intonazione delle corde in sofferenza sotto le plettrate più decise, è inconfondibile. Lucio l’ha fatto di nuovo: quella chitarra giocattolo, o comunque economica, sbilenca, fa sentire per la seconda volta la sua voce nella TV nazionale.

Leggenda o scelta stilistica in barba ai canoni sonori che andavano per la maggiore? Se così fosse, il gesto di Battisti acquisirebbe tutt’altro significato e diventerebbe incredibilmente punk, di pura rottura, anni prima che il punk stesso nascesse. A noi piace pensare che il suo genio stesse anche in questo.
chitarre acustiche curiosità lucio battisti palchi e strumentazione
Link utili
La partecipazione integrale a Studio 10 dagli archivi Rai
La partecipazione al capodanno
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di Cukoo [user #17731]
commento del 02/04/2023 ore 13:21:28
Io ci scommetterei qualcosa sul fatto che 'Il leone e la gallina' sia stata incisa con quella chitarrina lì.
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 02/04/2023 ore 14:06:0
...ricordo , la mia ( innocente) reazione fu :" ma come si fa ad andare in tv con una chitarrina del genere, somigliava fin troppo alla mia Eko P2. ". All'epoca un chitarrista doveva necessariamente presentarsi col meglio che offriva il mercato. Che dire, non avevo capito...
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di claude77 [user #35724]
commento del 02/04/2023 ore 14:37:33
Amo Battisti alla follia. Ho letto biografia e ascoltato/ascolto la sua arte sempre. Non sono in grado di dire che l’abbia fatto apposta, ma sono pronto a credere che possa essere vero. Rispetto a Battisti, al di la di questo singolare evento, mi piace pensare che: Battisti stia alla musica Italiana come i Beatles stanno alla musica internazionale.
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 02/04/2023 ore 14:46:06
Su Netflix c'è un bellissimo documentario su Battisti e tra le altre cose, viene raccontato anche l'anedotto della chitarra comprata al mercatino prima di entrare in studio per quella famosa esibizione... che a tutti gli effetti pare essere storia vera e non leggenda.
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di DAME54 [user #53104]
commento del 02/04/2023 ore 15:22:20
In quegli anni era frequente vedere chitarre non proprio blasonate imbracciate dagli artisti più in voga: i Rokes fecero di un modello della Eko il loro tratto distintivo, i Dik dik, i Delirium, Bennato, come pure lo stesso Battisti usavano frequentemente l'italianissima Eko Ranger 12.
Erano gli strumenti che allora giravano. Bastava una chitarra, un amplificatore e si faceva lo stesso ottima musica.
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di Ernestor [user #46937]
commento del 02/04/2023 ore 15:30:19
Una bella lezione. Ricordo all’epoca dei tanti live e contest che tutti, compreso me, erano lì a incolpare una volta il pedale overdrive perché non aveva i transistor in kriptonite, la chitarra che non era quella di Leo col manico d’adamantio; l’amplificatore che non era la 4x12 marshall di jimi, e poi l’impianto che faceva ca9are, il fonico sordo, l’acustica di sanpietro, e il produttore che non produce, eppoiètuttacolpadeiraccomandatidellemajor e via dicendo fino a quanon. La verità era che mancavano solo due cose: l’arte e l’artista.
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di DAME54 [user #53104]
commento del 02/04/2023 ore 18:33:
Transistor in criptonite! Ottima
Poi ci sono pure i pick-up annodati da una vergine in una notte di luna piena (non è mia, l'ho letta da qualche parte sul forum)
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di Ernestor [user #46937]
commento del 03/04/2023 ore 09:24:29
Sì quelli funzionano! Ma sono impossibili da realizzare.🤭
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di WATERLINE [user #51250]
commento del 02/04/2023 ore 18:00:52
Battisti e' stato un grande cantante e chitarrista notevole
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di DAME54 [user #53104]
commento del 02/04/2023 ore 18:28:00
Col mio primo complesso (oggi si dice band) nel 1968 basso e organo erano collegati allo stesso amplificatore, un FBT dalle dimensioni di un frigorifero, non ricordo se 40 o 80 watt, ma più verosimilmente la prima. Io ero l'orgoglioso proprietario di un Elka 20 watt, a cui collegavo la mia Eko Ranger 12. L'impianto voce si prendeva in affitto di volta in volta.
Gli effetti erano quelli che i nostri genitori avevano firmato per dotarci degli strumenti. Ma eravamo felici e ci divertivamo come matti.
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di valeaq [user #53952]
commento del 02/04/2023 ore 21:32:16
Ad occhio mi sembra proprio che quella chitarra fosse una Crucianelli. Un produttore italiano che credo non faccia più strumenti musicali. Chitarrista alle prime armi l'ho suonata più di una volta ed era davvero poco più di un giocattolo. Ne comprò una identica un mio cugino e mi ricordo che costò meno di diecimila lire (Oggi sarebbero meno di cinque euro). Il ponticello, scollatosi dopo pochi mesi., si reggeva con la pressione delle corde e tenere la chitarra accordata per più di un brano era pura fantasia. Eppure era bellissimo suonarla soprattutto insieme ad altri. Battisti poteva permettersi di suonare anche un manico di scopa con le corde quando cantava le sue canzoni che anche oggi sono bellissime e infatti sono sono diventate dei classici senza tempo. Una bella lezione che dimentico sempre quando, come tutti voi, sono alle prese con la GAS...
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di xavier [user #9768]
commento del 03/04/2023 ore 10:54:38
Un buon ricordo ... è ancora con me la Crucianelli che acquistò mio padre nel 1964/65.
E' davvero una modesta chitarra ma è con me da una vita! Davvero inestimabile per me.
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di ares [user #1335]
commento del 02/04/2023 ore 22:28:52
A me ricorda tanto la mia terrificante Eko Fiesta, con le corde a 5 cm dal manico e quell'altrettanto terrificante ponticello vagante.
Quando usci "La Canzone del Sole" avevo la chitarra da pochi mesi e quei 7-8 accordi fondamentali li avevo imparati, per cui riconobbi subito il giro Sol - Re - Do - Re e per anni l'ho suonata sempre così, mentre in realtà tutti la suonavano La - Mi - Re -Mi.
Mi sono sempre chiesto perchè, sia pure in playback, Battisti la suonò come se la chitarra fosse accordata un tono più alta. Su una Eko Fiesta era già richiesta una forza notevole per suonarla con una accordatura normale!
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di simonec78 utente non più registrato
commento del 03/04/2023 ore 12:49:05
Sul perchè abbia voluto esibirsi con una chitarra del genere che, diciamocelo, ho sentito delle cassette d'arancia con le corde suonare meglio, non lo so. Sta di fatto che Battisti abbia avuto un grandissimo groove. Aveva "quella" cosa e ce lo ricordiamo come un grande per questo.
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di irmo [user #17391]
commento del 03/04/2023 ore 13:58:03
...e, da un racconto di Maurizio Vandelli ,per tracolla un pezzo di spago. Grande Lucio !
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di latin28274 [user #45548]
commento del 03/04/2023 ore 14:33:05
Potrebbe essere che una "chitarrina" da poco aiuti nel suonare più ritmico. Qualcosa del genere mi succede quando suono la mia piccola Yamaha acustica 3/4, magari con le corde piuttosto andate: la mancanza di sustain e chiarezza data sia dalle corde vecchie che dalla cassa limitata, e la comodità del manico piccolo sembrano quasi suggerire un modo di suonare così sporco ed immediato, mancando la chiarezza delle note singole e l'"aria" della cassa grande.
Comunque il tiro di Battisti sia alla chitarra che alla voce sono innegabili.
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di gerlop [user #44005]
commento del 03/04/2023 ore 15:34:39
Forse il titolo si riferisce alla chitarra che dice a Battisti di essersi scordata...di lui 😁
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di giambibolla [user #5757]
commento del 03/04/2023 ore 17:19:39
Bellissima storia, alla fine mi sembra che comunque la chitarrina in questione funzionasse a dovere.
Mi ricorda una cosa analoga che mi successe molti anni fa, quando arrivato in un locale dove dovevamo suonare mi accorsi di essermi dimenticato la mia pedaliera, che in realtà era composta solo da un overdrive Boss e un eco del cavolo; fortunatamente il gestore del locale aveva con sè un overdrive che qualcuno si era dimenticato qualche mese prima e me lo prestò per la serata. Alla fine il pedale mi piacque e convinsi il tipo a cedermelo con la promessa di restituirlo qualora il legittimo proprietario fosse venuto a reclamarlo: beh, quel Klon Centaur è ancora con me e non lo darei via neanche per 5 bad monkey!
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di pic [user #43191]
commento del 03/04/2023 ore 17:23:19
Io posseggo quella chitarra! Confermo la descrizione del suono ed aggiungo che per quanto piccola la cassa, il suono è bello potente!
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di redcapacci [user #33920]
commento del 03/04/2023 ore 19:37:26
l'articolo sarebbe stato interessante se avesse avuto una quadra
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di musicman75 [user #15857]
commento del 06/04/2023 ore 13:31:54
L'improvvisazione è in mi7 e sostanzialmente è l'introduzione del brano "Dio Mio No" del 1970 (album "Amore E Non Amore").
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di Taovoxcom [user #26886]
commento del 08/04/2023 ore 10:02:2
Per quanto mi riguarda, credo che l'abbinamento Battisti-Chitarrina sia perfetto. Probabilmente il suono, tutt'altro che orrendo ma ben preciso, era esattamente quello che lui cercava. Forse anche l'aspetto estetico ha contato nella scelta. Si sa che i songwriters non ricercano necessariamente il "miglior suono" (che peraltro non esiste) bensì il suono che più si addice alle proprie canzoni, alla propria voce e alla propria persona. Per questo dico che l'abbinamento fra lui e lei è perfetto. Un gigante e la sua bambina.
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