Accordo: SGT-DI: all-in-one Ampeg tra analogico e digitale

Il suono puramente analogico della tecnologia SGT sposa le architetture digitali degli Impulse Response per uno stompbox che vuole diventare un all-in-one dedicato a ogni genere di bassista. L’SGT-DI include equalizzazione estesa, un compressore efficace quanto facile da regolare, stadi di saturazione ed è il primo prodotto Ampeg provvisto di IR loader.

Nel nome, SGT sta per Super Grit Technology, una tecnica con cui Ampeg punta a replicare la saturazione distintiva dei vecchi SVT e B15, con la praticità di un dispositivo compatto da inserire in pedaliera o poggiare comodamente sulla scrivania in fase di registrazione. Si tratta del cuore pulsante di un prodotto ben più ampio nelle possibilità timbriche e di utilizzo in generale.
Nel suo compito di preamplificatore, l’SGT-DI è in grado di scolpire suoni puliti e saturi con una miriade di sfumature, ammiccando alle correnti più apprezzate del basso elettrico vintage e moderno.
Ciò avviene grazie a un pannello dei comandi elaborato, ma non complicato nell’approccio.

SGT-DI: all-in-one Ampeg tra analogico e digitale

Ai due estremi, le manopole stacked consentono la gestione di due parametri ognuna. Sulla destra si hanno Level e Grit, cioè la saturazione. Sulla sinistra si agisce sul Volume e sull’intensità del compressore interno con rapporto 10:1 variabile.
Nel mezzo, l’equalizzatore a tre bande dispone di un controllo dei medi a doppio potenziometro concentrico con cui regolare anche la frequenza d’intervento con precisione.
In basso, due switch a tre posizioni permettono di impostare la risposta degli estremi di banda, con Ultra-Lo e Ultra-Hi, per scolpire la pasta sonora sotto ogni aspetto.

Nella sua tradizione, Ampeg è apprezzata in particolar modo per i suoni saturi degli amplificatori vintage. Così l’SGT-DI include un circuito di overdrive in grado di replicare la risposta dei modelli SVT e B15, con uno switch Voice per commutare la tipologia e un footswitch per azionare l’effetto solo quando è necessario.

Ideale da usare come un effetto a pedale tradizionale, il dispositivo si avvale di caratteristiche del tutto moderne che permettono di suonare dal vivo anche senza un’amplificazione dedicata oppure di registrare in studio in diretta, contando su un suono completo, fatto e finito.
Per questo Ampeg ha inserito un IR loader con sei cabinet virtuali, di cui tre personalizzabili dall’utente caricando in memoria anche IR di terze parti col software gratuito dedicato.

Aspetto ottimale per salvare spazio in pedaliera, le connessioni sono tutte disposte sul dorso e comprendono il jack per lo strumento, l’uscita per le cuffie o per l’amplificatore, un’uscita che preleva il segnale a valle del solo preamplificatore e una per recuperare il segnale dry da indirizzare ad altre catene senza alcun trattamento.

Funzioni aggiuntive trovano posto sui fianchi, come le due prese jack per ingressi aux stereo e relativo volume sulla destra o, sul fianco sinistro, la presa XLR per l’uscita DI, accompagnata da interruttori per il Ground Lift, l’attivazione del cabinet virtuale e il relativo volume con un potenziometro a scatto che rientra nello chassis per prevenire regolazioni involontarie.

L’SGT-DI rappresenta una prima assoluta per Ampeg. Due dei suoi amplificatori più celebri infilano la propria voce più distintiva in un unico stompbox, completo di accessori e di simulazioni di cabinet tecnicamente avanzate. Sul sito ufficiale è possibile vederlo più da vicino a questo link con scheda tecnica e approfondimenti sulle funzioni.