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Fusion-T in prova: la T-style evoluta di Harley Benton
Fusion-T in prova: la T-style evoluta di Harley Benton
di [user #17844] - pubblicato il

Mettiamo sotto torchio la single-cut limitata di uno dei marchi più caldi in circolazione. Pickup Tesla, hardware Wilkinson e manico roasted fiammato, vi raccontiamo la Harley Benton Fusion-T 25th Anniversary.
Quando si cita Harley Benton, la mente va a un giovane marchio che ha rapidamente attirato l’attenzione dei chitarristi - neofiti e non - grazie a strumenti dal rapporto qualità/prezzo vantaggioso, la chiave del cui successo sta principalmente nelle fasce di prezzo estremamente contenute in cui si muove.
Il catalogo HB nel 2023 è in realtà ben più ampio e variegato di quanto non si pensi, e proprio quest’anno il brand compie la bellezza di un quarto di secolo. I festeggiamenti per i 25 anni arrivano con un’edizione limitata progettata intorno agli shape più apprezzati di casa, e pare che ci sia tutta l’intenzione di sottolineare come Harley Benton sia in grado di offrire sì strumenti soddisfacenti a chi inizia, ma anche di seguirne i progressi con la garanzia di un’ascia sempre all’altezza delle aspettative.
Lo abbiamo toccato con mano provando in studio la Fusion-T, single-cut evoluta nello stile e nell’approccio che tiene a bada il prezzo sul cartellino ma offre dettagli appetitosi anche per i musicisti più navigati.



La Fusion-T è l’interpretazione Harley Benton del classico californiano più antico, ripensato con una sensibilità moderna per far gola agli amanti del rock, della fusion appunto, fino anche ai fan delle tecniche chitarristiche più aggiornate.
Conta su note di pregio come manici trattati ad alte temperature, tasti in acciaio e un’elettronica versatile, colpendo per la capacità di confezionare il tutto in una fascia di prezzo medio-bassa, dove trovare dettagli simili è davvero arduo.

Fusion-T in prova: la T-style evoluta di Harley Benton

Lo stile
Oltre alla scelta di componenti validi in fase di progettazione, è chiaro che anche il processo di realizzazione è piuttosto curato. Appena imbracciato, il body in nato rivela la relativa leggerezza dell’insieme. Lo shape Telecaster è rivisitato con contour sia sul davanti, dove poggia l’avambraccio, sia sul retro, dove tocca il torace del musicista. Smussati sono anche i bordi della spalla inferiore che, pur senza snaturare l’estetica di una T-Style da manuale, regalano un vezzo moderno apprezzabile all’occhio quanto alle mani.
Il body, privo di plastiche, piastre e battipenna, conta tutto sull’appariscente finitura Firemist di un dorato scuro piacevolmente satinato al tatto. Un binding semplice, nero, tutto intorno sottolinea i bordi e richiama la tinta dei pickup, due humbucker Tesla fissati direttamente nel legno: è una pratica preferita da artisti come Eddie Van Halen, che ha individuato in questo tipo di montaggio la chiave per un suono carico di corpo, dall’attacco deciso e una pasta dettagliata su tutta la gamma. È chiaro fin dalle prime note che un fondamento di verità c’è, ma andiamo con ordine.

Manico e suonabilità
Il manico è in acero canadese dalle fitte “fiammature” sul retro e trattato ad alte temperature, un’altra caratteristica per nulla scontata nella fascia di prezzo in cui si muove Harley Benton. È avvitato su quattro boccole in un tacco smussato e leggermente ribassato rispetto al piano del body, soluzione apprezzata da chi è solito avventurarsi nei registri più acuti.
Al primo approccio, si fa notare il profilo Modern C: più abbondante di quello che ci si aspetterebbe da una chitarra d’impronta moderna come la Fusion-T, non questo appare faticoso per chi preferisce spingere un po’ sull’acceleratore. La presa risulta invece sicura e stabile, con una piacevole sensazione di abbondanti vibrazioni che attraversano la struttura intera dello strumento. Di sicuro a donare l’impressione di avere tra le mani una sei-corde rivolta alla performance ma senza rinunciare a un comfort classico è il raggio da 12 pollici su cui poggiano 22 tasti di tipo medium jumbo, grossi e precisi. I fret sono in acciaio, per una risonanza niente male e la promessa di reggere tante ore di musica. Apprezzata è anche la scelta di posizionare l’accesso al truss-rod alla base del manico, per regolazioni senza richiedere alcuno smontaggio.
Completa l’estetica la presenza di dot neri sul davanti, mentre lungo il bordo superiore sono montati dei piccoli segnatasti fluorescenti per orientarsi anche in condizioni di scarsa luminosità. Ancora una volta, un accorgimento inatteso per la fascia di prezzo.

L’hardware
In cima, un capotasto GraphTech TUSQ provvede a una tenuta d’accordatura più che rispettabile, complici anche le meccaniche bloccanti di tipo staggered e due alberelli abbassacorda roller. Il ponte Wilkinson 50IIK, dal canto suo, amplia le possibilità espressive dell’insieme reggendo sollecitazioni di un certo vigore.
Harley Benton è un marchio venduto in esclusiva dallo store tedesco Thomann, pertanto si tratta di chitarre che non si trovano appese nei negozi italiani, ma arrivano a casa ben imballate in scatole di cartone e, quando rivedono la luce del sole, è consigliabile dar loro il tempo di assestarsi, stirare per bene le corde e, perché no, regalare alla nuova arrivata un salto dal liutaio. Comunque, anche out-of-the-box, la Fusion-T trasmette una buona sensazione di affidabilità generale. L’intonazione è buona, la tenuta d’accordatura a livello e il set di ponte-meccaniche-capotasto regge sollecitazioni medie senza particolari sofferenze. Non si pretendano dive bomb da Floyd Rose, ma la chitarra fa esattamente quello che si richiede a uno strumento del suo genere: regalare un buon sound generale e un’azione morbida sulla leva per rapidi tocchi - anche piuttosto ampi - con cui impreziosire fraseggi e accordi senza veder soffrire la tenuta d'accordatura.

Fusion-T in prova: la T-style evoluta di Harley Benton

Il suono
I pickup Tesla VR-3, in Alnico V, si trovano a proprio agio in questa ricetta. A controllarne la voce ci sono un selettore a tre posizioni, volume e tono master, un push-pull per lo split.
Entrambi rivelano subito un output consistente ma non esagerato, che suona compatto con una leggera smussatura sugli acuti quando è in distorsione ma si difende anche sui clean i quali, grazie a una sensazione generale di leggera compressione naturale, favoriscono l’intelligibilità nelle parti complesse restituendo note dall’attacco presente e sempre ben udibili, ricche di sustain anche con un tocco più delicato.
Lo split svela una voce del tutto diversa rispetto all’humbucker pieno, e la Fusion ora suona legnosa, brillante e gutturale, in un mix che sembra sposarsi alla perfezione con le correnti più recenti del chitarrismo virtuoso.

Fusion-T in prova: la T-style evoluta di Harley Benton

Il pacchetto
La Harley Benton Fusion-T del 25esimo anniversario è una chitarra bella a vedersi, divertente da suonare che stupisce per la presenza di appunti solitamente associati a strumenti più costosi.
La suonabilità buona e il suono convincente daranno soddisfazione a un giovane studente e a un chitarrista in cerca di un valido muletto. Certo, non gridiamo al miracolo e la produzione orientale viene tradita da qualche pecca estetica come i piloncini del ponte che - sull’esemplare in prova - entrano con qualche piccola sbavatura nella vernie del body. Si tratta comunque di eventualità accettabili in uno strumento nel complesso ben fatto, buono per la pratica quanto per affrontare il palco e - ultimo ma non ultimo - accompagnato da custodia morbida imbottita e badge con cordoncino commemorativo dell’anniversario, scelta insolita ma che farà la felicità dei collezionisti seriali di souvenir da fiere e concerti.
chitarre elettriche fusion-t 25th anniversary harley benton
Link utili
Fusion-T 25th Firemist sul sito Harley Benton
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di eko22 [user #15375]
commento del 01/06/2023 ore 09:33:49
Se ci fosse scritto "Fender" sulla paletta costerebbe 1500 euro
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 01/06/2023 ore 09:51:27
Ahaha, è vero.
Sai, è la legge di chi le cose le ha inventate e di va a rimorchio, forse è giusto così.
Bella chitarra comunque.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 01/06/2023 ore 11:10:56
correggo ... di chi va rimorchio....
Rispondi
di eko22 [user #15375]
commento del 01/06/2023 ore 10:09:44
Basta saperlo e non illudersi che con il tal nome sulla paletta una chitarra suoni meglio o peggio.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 01/06/2023 ore 11:07:55
Beh, è un rischio che non ho mai corso, sono consapevole che il "nome" sulla paletta influisca zero sul suono; il suono dipende da tutto il resto (in massima parte dai pick-up... e qui, volendo, torniamo al "nome").
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 05/06/2023 ore 11:18:1
Poi, diciamo la verità, è tutto da dimostrare che regga il confronto con una chitarra da 1500 euro con scritto Fender sulla paletta.
Rispondi
di eko22 [user #15375]
commento del 05/06/2023 ore 14:47:32
Una prova comparativa sarebbe molto interessante, magari con blind test.

Comunque, viste le caratteristiche, i materiali e l'hardware non vedo perché debba sfigurare, anzi.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 01/06/2023 ore 13:23:53
Sono uno che non guarda assolutamente alla paletta.... Questa chitarra sarà senz'altro fatta bene per il prezzo e l'immagine che deve rendere al marchio..
Ma sono fresco di una recente delusione con un prodotto del marchio ( e da qui la solita raccomandazione di non guardare la paletta, ma di provare lo strumento sempre prima...) e credo che non comprerò altro da loro....
Rispondi
di Ferrarenz [user #63925]
commento del 01/06/2023 ore 13:26:17
Molto interessante, sto guardando la TE-25TH Firemist e credo che prima o poi cederò alle lusinghe, sarebbe il top vedere una vs recensione anche di questo modello.
Rispondi
di maccarons [user #20216]
commento del 01/06/2023 ore 13:27:51
Bentrovati
Voglio tornare sull'argomento "H. B." con questo mio vecchio post trabocchetto ;
vai al link
Invitandovi a prestare attenzione alle feature dello strumento;
Tra le poche chitarre che mi sono rimaste ho una Gibson Standard 2020
che utilizzo nelle poche serate che ho con la band altrimenti suono con la H. B.,
ribadisco che ho sostituito tutta l'elettronica il resto è rimasto tale.
Quando l'acquistai non esisteva sul mercato una chitarra con le caratteristiche che volevo al prezzo pagato.
😀


Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 01/06/2023 ore 17:31:52
Anche io non guardo mai la paletta quando suono, guardo la tastiera per capire dove devo mettere le mani.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 01/06/2023 ore 21:34:15
Ci ho provato..... Ma poi non sto attento a quello che faccio io ed il tastierista diventa geloso....
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 03/06/2023 ore 08:27:41
La gelosia è una gran brutta cosa!
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 02/06/2023 ore 06:46:15
Il concetto che ho di questa azienda è semplice: chitarre entry level per tutti i gusti e per tutte le tasche. Controllo di qualità a maglie larghe. Setup da far rifare anche in maniera pesante. Rivendibilità scarsa. Insomma l'affare non si fa. Banalmente se fosse marcata Fender costerebbe mille euro almeno.
P.s. questi Tesla mi sono piaciuti in split
Rispondi
di Midas77 utente non più registrato
commento del 02/06/2023 ore 07:21:05
In due anni ne ho provate due di questo marchio. Che schifezza di roba. Da fuori l'effetto è "Wow" ... poi in mano l'effetto è "meh". Qualità bassissima. Finiture anche peggio. Suono decente.Squier paradossalmente cura molto molto di più i prodotti.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 02/06/2023 ore 08:11:31
Al momento posso solo essere d'accordo con tutto quello che hai scritto...
Rispondi
di axlrov [user #32222]
commento del 05/06/2023 ore 09:54:44
Strano, a me sono arrivate 2 Harley Benton, incredibilmente erano ben accordate, finiture di alto livello ,zero diffetti, action bassa, che poi queste cose vanno sempre regolate al proprio gusto, dici qualità bassissima, già qui si capisce che menti, sei sicuramente un venditore, la prova, praticamente camente tutte le recensioni sul tubo sono ottime, te e quattro gatti qui volete negare questo, mi fatte tenerezza,basta vedere i materiali con cosa sono fatte le HB, acero canadese, frassino su moltissimi modelli etc ..
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 06/06/2023 ore 00:00:25
Per cortesia. Thomann deve guadagnarci. A cento euro o poco più ti spedisce dalla Germania uno strumento con custodia morbida ben imballato. Che il solo costo di spedizione e gli accessori e il set di D'addario già arrivi ai cento euro 😂 in più ti regalano una chitarra spesso molto appariscente, bella colorata e fatta con legno rinomato. Ok. Ma alla fine della giostra suonano strane, per non dire malino. Perché? Perché spesso non sono assemblate bene e l'assemblaggio è fondamentale per le risonanze
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 06/06/2023 ore 10:22:36
Allora ho davvero un c*lo strepitoso. Tre su tre, assemblate davvero bene. Tasti compresi.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 02/06/2023 ore 12:28:36
Beh, dopo le discussioni “meglio Fender o Gibson”, “meglio vintage o nuovo”, “il relic fa schifo”, il nuovo trend pare essere “le entry level: eccezionali o spazzatura?”. E ovviamente Harley Benton spadroneggia.
Personalmente consiglio di prendere con le pinze TUTTI i commenti troppo entusiastici e TUTTI i commenti più negativi. La vera discriminante di questi strumenti dal prezzo abbordabile, che generalmente sono una valida base di partenza già out-of-the-box, è… chi li usa. Per trarne soddisfazione veramente è fondamentale essere in grado di regolare e ottimizzare lo strumento. Con pochi, mirati e contenuti upgrades (ragionevolmente commisurati al valore dello strumento) possono dare reali soddisfazioni, e a lungo. Personalmente negli anni ho comprato (usate, per poco) tre HB, modelli difficilmente disponibili senza spendere… parecchio: SG Junior, LP Junior DC, Explorer. Mi ci diverto ancora tantissimo, senza che le mie Gibson si offendano troppo.
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 04/06/2023 ore 19:33:30
Le chitarre devono essere provate prima di essere comprate. Dato che i controlli di qualità delle H. B. è molto superficiale, si può pescare qualche modello fatto bene solo in due circostanze: ordine online e colpo di fortuna clamoroso oppure andare in Germania e provare una ventina di H. B. finchè non trovate lo strumento riuscito bene (anche se andare fino in Germania per una chitarra economica non è che sia una decisione ottima). Consiglio: andate in un negozio di strumenti ben fornito e provate le chitarre finchè non trovate lo strumento con cui avete feeling, senza guardare al nome sulla paletta. Ci sono tanti ottimi strumenti, anche usati, a disposizione che aspettano di essere provati.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 05/06/2023 ore 11:21:40
Ma non è necessario andare in Germania, non avrebbe veramente senso.
È suffciente farsela spedire, provarla, e se non ti soddisfa la rendi; molto semplice.
Poi il tuo consiglio è giusto, ma oramai gli Store ti danno la possibilità di provare.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 05/06/2023 ore 23:55:41
D'accordo al 💯*💯
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 06/06/2023 ore 10:31:58
Secondo me, no.
Non stiamo parlando di Custom Shop, sono chitarre entry level che si acquistano essenzialmente per due motivi:
1) sei un neofita alle prime esperienze.
Questo implica che non hai proprio i mezzi per capire se uno strumento "vale" oppure no. Per decidere se uno strumento è migliore di un altro, oltre ai gusti personali va sviluppata la capacità di confronto (= averne suonate tante) e, ancora più difficile, sapere guardare "oltre": spesso uno strumento non piace semplicemente perchè non è regolato a dovere (vale anche per quelli costosi), e saperne comprendere le potenzialità nascoste non è da tutti. Figuriamoci per un inesperto.
2) Hai già degli strumenti validi e vuoi semplicemente toglierti uno sfizio, magari con un modello che non si trova facilmente. Sai che con pochi soldi non puoi aspettarti una custom shop, ma male che vada non ci perdi un gran che, pazienza. Però c'è anche la possibilità che invece ti piaccia davvero e giocherellandoci un po' (per me una parte importante del divertimento sta proprio lì) riesci a tirarci fuori qualcosa che ti accompagnerà per un bel po'.
Rispondi
di gunsmanu [user #19801]
commento del 04/06/2023 ore 19:48:47
In questi anni mi sono passate tra le mani 6 chitarre HB, una simil jazz master, una Explorer con pu attivi, due 7 corde, una Telecaster e una acustica. Concordo con Oliver su ciò che ha detto,sono una buona base di partenza per imparare a fare piccoli upgrade e un buon setup. Su tutte le chitarre appena uscite dalla scatola ho dovuto metterci mano per una cosa o l'altra e sulla seconda 7 corde avevo fatto un upgrade con dei pick up migliori. Restano comunque delle chitarre da battaglia,per magari togliersi lo sfizio di provare qualcosa di nuovo, ma non reggono il confronto con strumenti di fascia più alta (esticazz direte voi). dopo l'infatuazione del primo utilizzo la prima volta che metterete mano sulla vostra chitarra principale capirete che sì sono dei buoni strumenti ma non reggono il confronto. Ad ora mi è rimasta solo l'acustica,una travel senza infamia e senza lode comoda da portare in giro senza farsi troppi problemi
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 06/06/2023 ore 10:58:09
Fuori tempo massimo, aggiungo un'altra considerazione che secondo me va tenuta presente quando si parla in modo così generico sulla qualità di un marchio o di un modello: la costanza della produzione.
Dire che un marchio "fa schifo" o "è sorprendentemente buono" lascia il tempo che trova.
Sono portato a credere che chi commenta negativamente uno strumento o un marchio abbia effettivamente incontrato degli strumenti "nati male", ma non vedo perchè non sia altrettanto possibile il contrario (al lordo della valutazione sul... valutatore, che magari non sa neanche di cosa stia parlando ma pontifica come fosse un guru del custom shop). La produzione e soprattutto i controlli di qualità non sono sempre costanti, perfino nelle buone famiglie. Ricordo con divertita meraviglia una custom shop costruita per John Mayer (mica Oliver...), rimandata al mittente perchè l'elettronica era talmente mal fatta che suonava malissimo, con fastidiosissimi rumori di fondo.
Custom shop.
John Mayer.
E poi ci scocciamo se una Squier Bullet ha l'action troppo alta.

Faccio l'esempio del marchio Sire, entrato nel mercato delle chitarre elettriche con una linea molto completa, "patrocinata" nientepopodimeno che da Mr.335 Larry Carlton.
Reazioni entusiastiche per strumenti di elevata qualità con prezzi davvero contenuti. Ne ho una e devo confermarlo: livello davvero alto, costo incredibilmente basso in rapporto alla qualità.
Eppure da un po' di tempo si trovano parecchi post nei quali il marchio viene criticato anche pesantemente per la mancanza di qualità e controllo.
Figuriamoci se non può succedere a strumenti da 100-200€...
Rispondi
di Bix [user #52405]
commento del 07/06/2023 ore 16:45:18
Io ne ho tre ,per mia esperienza valgono ciò che costano, ne più ne meno di eko, cort, Ibanez etc.
Ho una semiacustica a cui ho sostituito i pickup(i roswell erano chiusissimi) e che ora ha il manico che inizia a torcere. Un simil strato in cui ho messo due dimarzio i suoi come suono non erano male ma un po' spompi, poi una acustica da quattro soldi e quelli vale. Ho avuto per le mani la tele e non mi ha impressionato, però è un modello che non mi affascina di suo.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 08/06/2023 ore 10:59:22
Ho da qualche settimana la St 57 DG,di cui ho scritto un articolo con foto di dettaglio giusto ieri ( non so se verrà pubblicato).
Ogni riferimento è allo strumento in mio possesso, magari è nato sfigato...
La costruzione generale non ha difetti evidenti, ma è assemblato veramente male..
Se hai esperienza e strumenti necessari con un po' di lavoro puoi sempre cavarne fuori qualcosa... Fossi stato neofita totale l'avrei rimandata indietro..
Per qualche decina di euro in più ci sono altre marche che offrono almeno un setup più dignitoso...
Rispondi
di paolosa [user #10566]
commento del 28/09/2023 ore 12:24:35
Buna chitarra e per il prezzo che ha fa bene il suo lavoro, come muletto (ma non solo eh...!) sarebbe perfetta...
P.S.: Il chitarrista potrebbe far suonare bene anche una scatola di scarpe con attaccato un manico di scopa... Complimenti!
Rispondi
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