La passione per la musica spinge molte persone verso gli strumenti. Durante il proprio percorso, però, un artista percepisce la necessità di tenere traccia delle proprie esecuzioni e, quando le registrazioni più rudimentali smettono di essere sufficienti, nasce il desiderio di esplorare un nuovo territorio, quello della produzione. Ora, diventare un professionista richiede anni di pratica, oltre a tool per l’audio recording di altissima qualità, ma proprio come quando si è cominciato a imbracciare il proprio strumento, anche questi traguardi potranno essere gradualmente tagliati.
Oggi, registrare musica richiede soltanto molta determinazione, vista la facilità con cui è possibile - a fronte di un minimo investimento - allestire un home studio con risultati più che accettabili. Fermo restando che raggiungere alti livelli significa dare priorità alla produzione, implementare le proprie skill e, successivamente, acquistare il necessario per ottenere lavori professionali, gli elementi di base con cui poter dare inizio al proprio percorso (e anche portarlo avanti per diverso tempo) sono pochi e accessibili ai più.
Gli elementi immancabili in home studio
Procedendo accuratamente nella creazione dell’home studio, la prima voce in agenda deve essere proprio il computer. Certo, acquistare un PC non rappresenta una spesa esattamente sostenibile, ma dando per scontato che la stragrande maggioranza delle persone sia già in possesso di un laptop, iniziare anche con un device entry level può essere abbastanza. Occorrerà accertarsi che il dispositivo riesca a reggere i software necessari alla produzione, task che molti dispositivi riescono a portare a termine con ottimi risultati.
Subito dopo, sulla scrivania di un producer in erba non deve assolutamente mancare un’. Si tratta del componente hardware che permette al suono di essere registrato e, allo stesso tempo, di avere in output ciò che si sta eseguendo. Il software, o DAW, è ciò di cui si ha bisogno per produrre musica. È possibile acquistarne dalla rete, ma sono anche disponibili in bundle con alcune schede audio.
Potrebbe non essere percepito dal primo momento, ma ben presto nel proprio home studio si sentirà la mancanza di un set di . Sarebbe auspicabile acquistarne almeno un paio da principio, per poi ampliare la propria gamma di scelta nel tempo. Oggi, è possibile attingere da un ventaglio abbastanza variegato di soluzioni economicamente accessibili, ma di buona resa. Per sentire il suono in output, invece, saranno assolutamente cruciali cuffie e casse monitor. Tra i componenti accessori che dovranno essere presenti sin dall’inizio, è bene citare il pop filter per il microfono e gli stand, oltre a cavi jack e XLR.
Come disporre l’home studio? Guida al setup
Una volta raccolti i componenti, bisognerà creare un setup funzionale. La scrivania è il fulcro di ogni home studio. Dopo essersi assicurati che sia posizionata stabilmente, andranno sistemati il computer, la scheda e tutti gli elementi accessori acquistati in precedenza. Il computer dovrà essere facilmente accessibile, lasciando abbastanza spazio per i monitor, la tastiera e il mouse. Sarebbe opportuno collocare il computer in modo da non disturbare le sessioni di recording con i rumori di fondo del sistema di raffreddamento.
Anche gli altoparlanti vanno sistemati in modo tale da essere alla giusta distanza dall’utilizzatore e a livello dell’orecchio. Occorrerà, poi, avere cura di non tenerli attaccati al muro o negli angoli della stanza, per evitare riverberi incontrollabili. Cavi e altra strumentazione vanno organizzati così da non disturbare l’utilizzatore, né visivamente, né come intralcio fattivo alla registrazione. Il comfort non va trascurato e, viste le ore richieste per una buona sessione, sarà bene munirsi di una seduta comoda ed ergonomica.
Il troppo stroppia davvero? I fattori da considerare per allestire bene un home studio
Potrebbe sembrare un progetto enorme, eppure, allestire un home studio può essere davvero immediato. Ciò che non bisogna perdere di vista è l’obiettivo finale. Acquistare troppa strumentazione potrebbe essere deleterio per conseguirlo, siccome ci si potrebbe facilmente ritrovare sommersi da oggetti di cui non si ha bisogno e il cui funzionamento non è ancora chiaro. Questo potrebbe facilmente lasciare spazio alla demoralizzazione, portando a un abbandono prematuro dei propri piani.
D'altro canto, investendo una somma di denaro troppo irrisoria si rischierebbe di non ottenere risultati abbastanza soddisfacenti nemmeno all’inizio. Come molte cose, l’armonia sta nel mezzo e gli estremi - per loro natura - possono risultare esasperanti per ragioni opposte. In conclusione, si può affermare che un buon home studio debba rappresentare il giusto compromesso tra esigenze di budget e competenze di cui si è in possesso, in modo da poterne usufruire al meglio. |