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Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio doganale
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio doganale
di [user #65944] - pubblicato il

Già un altro lettore ha condiviso la sua esperienza di acquisto di uno strumento musicale presso un famoso negozio di Guilford, nella Greater London area, dopo la Brexit. Avendo appena concluso anch’io l'acquisto di una chitarra di un certo valore presso lo stesso, volevo condividere alcune informazioni che forse possono tornare utili a chi valuta un acquisto simile.
La bella notizia prima di tutto: considerando tutte le spese (costo nominale strumento, bonifico con relativo tasso di cambio, commissioni bancarie, spedizione e trasporto, IVA, dazio doganale, sovrapprezzo del corriere per la gestione delle pratiche doganali e l’anticipo degli oneri di dogana) ho risparmiato esattamente € 752,59 rispetto all'acquisto entro l'Unione Europea. Direi che vale certamente almeno considerare l'ipotesi.
Procediamo quindi con le fasi e i costi.

Contatti di prevendita e condizioni di acquisto
Tutto discusso prima abbondantemente con l'efficiente team di pre-vendita del negozio che mi ha anche accordato un corposo sconto di 220 sterline in considerazione di un altro strumento importante acquistato in passato. Il negozio inglese, nel momento in cui fate il login nel sistema, sapendo che vivete in Italia, vi aggiorna il prezzo decurtando la loro VAT (l’IVA britannica), giacché questa sarà calcolata e pagata in fase di sdoganamento del bene, assieme al dazio, quindi non rifatevi ai prezzi mostrati sul sito, ma dovete fare il login nel vostro account per sapere il prezzo al pubblico fuori del Regno Unito. Ricordo che il dazio è dovuto per l’importazione di beni di valore superiore a € 150,00.

Bonifico bancario
Impiega almeno tre giorni lavorativi per giungere a destinazione e qui la nota dolente è che non si può sapere mai con esattezza quanto sarà la conversione effettiva GBP a EUR per via del tasso di cambio variabile e di spese accessorie che sono sempre poco chiare, ma in ogni caso diciamo che il calcolo che si può fare andando su un sito di conversione GBP-to-EUR è piuttosto fedele. A questo si aggiungono le commissioni bancarie che nel mio caso sono state di € 7,50 + 6,71 su un valore nominale di oltre 4000 euro.
Anche qui una nota di elogio per il “famoso negozio di Guilford”: rispetto al prezzo pattuito in sterline, alla fine tra spese varie anche della banca ricevente hanno ricevuto 20 sterline in meno. Ebbene, anziché chiamarmi per chiedermi di versare le 20 sterline mi hanno aggiornato l’ordine con un ulteriore sconto! Questo sì che è saperci fare con i clienti!

Quality check e spedizione
Avviene dopo un rigoroso controllo qualità e setup dello strumento. Il corriere scelto dal negozio è DHL, molto efficiente. Ti contattano immediatamente informandoti che lo sdoganamento può avvenire mentre la spedizione è in viaggio. Ti chiedono conferma scritta del valore del bene in questione avvertendoti che, per sveltire le procedure, anticiperanno loro gli oneri doganali e chiedendoti conferma scritta che ti impegni a pagare. Naturalmente, conviene essere onesti e dichiarare il valore reale dello strumento, perché dispongono delle fatture commerciali del venditore e, per ogni disguido, le eventuali spese accessorie per verifiche doganali vi sarebbero addebitate. Chiaramente al valore che dichiarate non vanno considerate le spese di trasporto o gli oneri bancari, ma solo il valore nominale dello strumento.
Prima che il bene arrivi in Italia, riceverete anche una mail dal corriere che vi anticipa il costo totale dell’IVA, del dazio e delle spese di gestione "Duty tax processing”.
Il pagamento degli oneri al corriere (che fa da intermediario) non può avvenire per bonifico se siete dei privati, ma unicamente con carta o con conto PayPal. Se, come nel mio caso, per importi di un certo valore prevedete che la banca possa bloccare il pagamento con carta, vi conviene anticiparvi e caricare il vostro wallet su PayPal. Il bonifico da conto associato impiega tre giorni lavorativi (PayPal non accetta bonifici istantanei), per cui dovete considerare questo perché altrimenti potreste trovarvi con la consegna sotto casa e il corriere che pretende i contanti. Sì, l’unica alternativa al pagamento diretto con carta o tramite PayPal sono i contanti direttamente al corriere, soluzione che almeno io non preferisco.

Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio doganale

Oneri doganali
Andando al sito delle Dogane e dei Monopoli, ricercando nelle nomenclature della TARIC, non è difficile risalire allo specifico tipo di prodotto in oggetto. Ogni prodotto ha uno specifico codice doganale. Il sito è questo.
Andate su Nomenclature -> TARIC -> Ricerca per parole. Inserite lo strumento o la parte di strumento che state acquistando e date invio. Per esempio, per chitarra scrivete “chitarre”, date invio e vi appaiono due codici. Il primo è 9202 e recita “Altri strumenti musicali a corde (per esempio: chitarre, violini, arpe)”. Il secondo è 9207 e recita “Strumenti musicali il cui suono è prodotto o deve essere amplificato elettricamente (per esempio: organi, chitarre, fisarmoniche)”.
Quindi, se state acquistando una chitarra elettrica, il codice sarà 9207. Cliccateci su e vi compare una lista con dei sottocodici che si riferisce a diversi strumenti elettrificati. il codice 9207 9010 00 è quello specifico per le chitarre (elettriche). Cliccateci e vi si apre una finestra. Sulla sinistra andate su “Misure Importazione”. Dal menu a tendina corrispondente alla voce “Paese” selezionate il paese dal quale state importando il bene e date Ok. Nel nostro caso “Regno Unito (GB)”.
Nella finestra che vi appare si evidenziano le aliquote che saranno utilizzate dalla dogana per il calcolo degli oneri. Nel mio caso 3,7% di dazio e 22% di IVA. Posso dire che i valori sono assolutamente esatti e corrispondenti a quelli effettivamente utilizzati dalla dogana.

In riferimento ai dazi, tenete presente quanto segue:
  1. La dogana ricalcola il valore in euro direttamente dal costo in sterline dichiarato in fattura dal negoziante, senza spese di trasporto. Questo valore appare in fattura come “valore statistico” del bene, unitamente al tasso di cambio utilizzato.
  2. Sul valore statistico del bene viene calcolato prima il dazio nella misura esatta che riporta il sito di cui sopra.
  3. L’IVA verrà poi calcolata NON sul valore statistico del bene, ma sul valore statistico maggiorato del dazio. 
  4. Da considerare poi le spese del corriere per la gestione pratica doganale "Duty tax processing” che nel mio caso, IVA inclusa, sono ammontate a € 27,41 (non so dire se questo sia un valore univoco oppure calcolato in percentuale sul valore del bene).
Facciamo allora un esempio:
Se acquistate dal “famoso negozio inglese” una chitarra elettrica che al cambio costa 2000 euro (al netto di VAT e spese di trasporto), andrete a pagare 74 euro di dazio (il 3,7% di 2000) e 456,28 euro di IVA (calcolata sull’imponibile di 2074 euro). Se la commissione per "Duty tax processing” del corriere è fissa, allora il costo totale degli oneri doganali sarà: € 74 + 456,28 + 27,41 = € 557,69.
Dal sito del corriere DHL vi sarà possibile visualizzare la lista dettagliata del tracking e delle procedure doganali e scaricare sia la fattura commerciale del venditore, sia i documenti di trasporto, la fattura dell’Agenzia Dogane e Monopoli e la fattura del corriere (che contiene la voce aggiuntiva “Duty tax processing”).
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Oneri Doganali
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di go00742 [user #875]
commento del 20/09/2024 ore 10:59:08
Sincero mi è passata la voglia ...già prima non c'era ma adesso non credo si presenterà l'idea di comprare fuori dalla UE.
Rispondi
di 77casual [user #25849]
commento del 21/09/2024 ore 08:37:26
Concordo
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 20/09/2024 ore 12:27:43
Ciao, bella guida, molto dettagliata. Anche io ho esperienza di acquisti di strumenti extra Ue (dal Giappone) e confermo tutto. Nel mio caso però non mi sono servito di un vettore tipo DHL ma, per motivi di costi sensibilmente inferiori, ho usato la spedizione aerea delle poste di Giapponesi oppure EMS (tra i due servizi non c'è molta differenza in termini di costi e di tempi di recapito in Italia), mai nessun problema, colli consegnati con cura.
L'unico problemino che ho riscontrato è nel servizio di sdoganamento effettuato da Poste: non si capisce mai quali cambi vengano applicati per l'applicazione del dazio e dell'IVA. Ho l'impressione che il cambio sia del tutto aleatorio e dipenda da un doppio criterio: se il cambio all'arrivo del collo in Italia è più favorevole, allora applicano quello vigente al momento della spedizione mentre se è più sfavorevole applicano quello dello sdoganamento: insomma alla fine paghi sempre più di quello che ti aspetti e non sai perché.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 20/09/2024 ore 13:42:19
Faccio una domanda che c'entra poco, ma è per qualche motivo sconveniente o problematico per Accordo nominare Andertons, Thomann, Strumentimusicali, per non dire Mercatinomusicale?
Vedo sempre scrivere "il noto sito tedesco", o "il noto sito italiano di strumenti usati".

Potrei capire il tabù a parlare di siti che possono fare concorrenza ad Accordo (ce ne sono un paio su cui leggo le notizie una settimana prima ma sono in inglese), ma i siti che vendono strumenti, boh?
Rispondi
di ludusus [user #2549]
commento del 20/09/2024 ore 16:20:42
Penso faccia parte del "linguaggio" di Accordo.
Un po' come la mitica "non ha nulla da invidiare"...

;-)
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 20/09/2024 ore 22:44:4
Vai a Londra con una custodia sgarruppata, abiti improbabili, capelli lurdi, occhiali da sole forma John Lennon e ascella pezzata. Provi la chitarra che ti piace, strappi due corde e ne metti su una rossa, sporchi col sapone top e retro, metti due adesivi sulla chitarra e leghi qualche amuleto sulle tastiere. Quando ti fermano in dogana e ti chiedono se hai qualcosa da dichiarare rispondi “un mal di testa bestia dopo molte droghe per tenere una sei ore di performance”: funziona sempre
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 23/09/2024 ore 09:46:40
Non so se questa tecnica può funzionare. I Finanzieri mica sono stupidi. Se vedono uno strumento nuovo ti fanno questione. So che i service, quando lavorano all'estero, devono dichiarare su un documento le merci destinate all' esportazione temporanea. Merci che poi devono rientrare tali e quali. C'è anche poi la questione garanzia che è tutta da vedere. Magari ti può anche andare bene, ma se ti pizzicano paghi anche una bella multa oltre a tutto il dovuto.
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di AmF [user #59582]
commento del 24/09/2024 ore 05:31:01
Il documento di uscita vale per tutto: fotocamera, obiettivi, canne da pesca eccetera ma mai ti fermano da US e UK per quelle cose. Come dici tu diventa un problema se la chitarra sembra nuova ma grazie alle scatarrate del custom shop la chitarra sembra usata. Io ho messo adesivi pre consumati (carta vetrata fine) sulla custodia che ho sporcato col sapone, ho sporcato la chitarra montato due corde basse consumatissime, messo un adesivo grosso sul back e uno piccolo sul top, eccetera. Mi hanno fermato tre volte e mai si è creato un problema. Ma come ho scritto ero vestito “da chitarrista” e una volta ho imbracciato la chitarra facendo Hendrix. Non come il padre di un mio amico, lui si che ha avuto fortuna perché lo hanno fermato e lui ha detto “ io viaggio per lavoro con stays di più mesi e senza questa io non viaggio” salvo poi non avere idea di come si suoni una chitarra. Giusto per la cronaca aveva comprato una chitarra per il diciassettesimo compleanno del figlio che voleva imparare a suonare la chitarra. Dopo aver visto delle Martin ha cambiato registro e gli ha regalato una LP custom (la black beauty) del custom shop. Il figlio non ha mai imparato ad usare la chitarra e dopo più di vent’anni ancora è in suo possesso. Ultimo mio tentativo due o tre anni fa ma mi ha detto che è un ricordo e gli piace guardarla perché è bellissima. Mi concede di tanto in tanto il piacere di suonarla sul suo twin reverb che compro il giorno dopo il compleanno a Milano salvo poi tenerlo in cantina anch’esso inutilizzato.
Forse il morale della favola è che al posto di importare altre chitarre è meglio pensare di usare quelle che abbiamo ;-D
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 23/09/2024 ore 16:36:18
in teoria dovresti avere all'uscita della documentazione proprio per il rientro e non farsi fermare, ma prova pure e facci sapere. Credo che stia tutto nel "se ti fermano"
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 24/09/2024 ore 05:32:19
Per ora ho fatto tre volte
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 24/09/2024 ore 12:51:04
su tre volte fermato e fatto andare o mai fermato?
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 29/09/2024 ore 22:31:21
Fatto andare
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 20/09/2024 ore 22:45:38
Scherzi a parte nell’articolo. L’ho fatto anch’io ma dalla Cina e dagli Stati Uniti
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 21/09/2024 ore 10:06:50
L'articolo descrive perfettamente e in modo preciso tutti i passaggi e i costi in caso di acquisto a distanza. Le stesse procedure, con costi diversi, valgono se si acquista da altri Paesi, tipo Stati Uniti, Australia, Cina etc..
Volendo, nel caso di UK si può prendere un volo low cost e acquistare la chitarra di persona, portandola come bagaglio a mano. Bisogna fare due conti ma potrebbe convenire.
Io l'ho fatto un paio di volte in passato e ha funzionato.
Ora però i costi stanno cambiando e le regole pure, per cui va valutata attentamente la cosa.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 21/09/2024 ore 14:28:2
Mai avuto richieste da parte della dogana?
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di Repsol [user #30201]
commento del 22/09/2024 ore 07:45:50
No....vado al check-in con la chitarra in mano e chiedo di portarla con me in cabina. Non ho mai trovato difficoltà, solitamente l'hostess o lo steward la mettono in un vano vicino alla cabina di pilotaggio e me la consegnano prima di uscire dall'aereo. Questa cosa la faccio spesso anche nei viaggi Usa-Italia con chitarre mie e non ho mai avuto problemi di dogana.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 22/09/2024 ore 09:34:18
Ottimo, anche con custodie rigide? Ho sentito uno youtuber che diceva che le custodie rigide le mettono in stiva per motivi di spazio, ma forse dipende dalle compagnie
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 22/09/2024 ore 16:15:
Nel mio caso sempre custodie rigide.
Può essere dipenda dalla compagnia, io di solito uso aerei del gruppo Star Alliance e con loro nessun problema portare la chitarra in cabina. Una volta sola ho dovuto imbarcarla in stiva, probabilmente perché proprio non c'era posto.
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 22/09/2024 ore 21:01:54
Non ti possono dire niente devono dimostrare loro che l’hai comprata in UK. Pure se insistono non hanno titolo nemmeno per trattenerti la chitarra. C’è una seconda tecnica: un mio amico ha preso una strato custom shop a Chicago e si è fatto fare una ricevuta da 500 dollari come usato. Ha pagato le tasse su quel valore. Carta canta (e il relic aiuta)
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 23/09/2024 ore 16:44:36
la ricevuta abbassata non te la fanno tutti. E no, non sta a loro dimostrare che hai acquistato, ma a te che non l'hai fatto. Perchè se ti fermano gli puoi ripetere queste cose ma i finanzieri sono loro, non puoi andartene avanti avendo vinto la discussione no?
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 24/09/2024 ore 05:43:24
In US me l’hanno proposto loro quando gli dissi che per una custom shop avrei pagato un fottio di sdoganamento. Finii con una bella reliccata e 500 dollari di pezzo di carta timbrato in blu dal negozio. Pagai 500 dollari tramite una carta e il resto con l’altra carta. Non mi ricordo le spese ma era un valore irrisorio forse 70 euro? Aggiunta: allora i prezzi in dollari erano allineati o minori di quelli in euro ma il dollaro valeva molto meno di adesso, il risparmio era circa 30% se mi ricordo bene. E siccome facevo avanti ed indietro…
Chitarre a parte mi sono fatto e rifatto la pedaliera più volte. Per esempio J Rocket archer costava 160 dollari (140 euro) mentre il prezzo in Europa era il perfetto equivalente dei 160 dollari più circa 90 di spese di importazione (scusate se i calcoli sono sbagliati ma è il concetto che conta). Ho comprato diversi JHS, J Rocket, AnalogMan, Jam, Walrus, OCS, … eccetera ed altri pedali usati a prezzo veramente basso per noi europei. Il risparmio li è davvero grosso e il rischio uguale a zero.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 23/09/2024 ore 20:30:39
Ho acquistato almeno quattro volte nel Regno Unito e due negli Stati Uniti, e la guida risulta correttissima per quanto riguarda il Regno Unito. Ahimé per quanto riguarda gli Stati Uniti non c'è nessuna VAT da detrarre.
Altro discorso poi sarebbe da fare per quanto concerne l'usato.
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