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Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
di [user #5] - pubblicato il

Sono passati tanti anni dall'ultimo concerto in cui si è sgobbato per trasportare ampli valvolari dal peso abnorme e pedalboard cablate da ingegneri elettronici. Per dirla tutta, sono passati anni anche da quando si suonava regolarmente dal vivo. Oggi, all'alba dei 50, ci si accontenta di qualche concerto tra amici, in campagna durante una brace e un live nella birreria che si frequenta abitualmente nel week end.
L'ultimo ampificatore valvolare, venduto circa quattro o cinque anni fa, è stato un VHT da 20 watt che aveva preso il posto del mio fedele Mesa Boogie da due tonnellate, con me per circa 15 anni. La pedalboard invece è andata mano mano snellendosi, passando da una roba di 1mt x 50cm, a cinque pedalini essenziali.

Quando ho acquistato il Line 6 HX Stomp, ormai cinque anni fa, l'ho preso più che altro con l'intento di utilizzarlo a casa, per esercitarmi e registrare qualcosa. Non conoscevo ancora per bene le immense potenzialità di questo scatolotto. Con il passare delle settimane, mi sono reso conto di quanto pericolosamente completa fosse questa pedalierina. Scoprivo intanto le IR e le casse FRFR.
L'immuminazione è arrivata quel giorno in cui ho avuto il coraggio di presentarmi a una jam session con solo chitarra e HX Stomp da collegare sul mixer. Ed è stato allora che mi si è palesata l'idea che avrei potuto fare a meno di qualunque altro ammennicolo.

Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti

Al mio setup, ormai consolidato, di chitarra, cavi e HX Stomp, però mancava ancora qualcosa, per renderlo super pratico.
Prima è arrivata l'idea di un sistema completamente indipendente dalle prese di corrente, tramite un semplice cavetto MyVolts da 20 euro e una powerbank (a dire il vero avevo già testato il sistema powerbank con i pedalini, con immenso successo, ma ancora non mi fidavo al 100%), poi la scoperta della mini pedaliera MIDI Mvave Chocolate.
Il cerchio era chiuso. Suoni soddisfacenti, setup leggero e versatile, chitarrista di mezza età che non si lamenta più di pesi e ingombri.

Con questo non voglio dire che i "vecchi sistemi analogici" sono ormai superati. Piuttosto mi rendo conto che oggi, con pochi soldi e molta pazienza, si possono avere tutti gli ampli e i pedali del mondo racchiusi in una piccola pedaliera che suona molto, molto bene. Non è un sistema del tutto "plug and play" ma, perdendoci un po' di tempo all'inizio, si ottengo risultati eccellenti.
gli articoli dei lettori hx stomp line 6 pedaliere multieffetto per chitarra
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di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 27/09/2024 ore 08:51:20
Al posto del solito rig analogico, ieri sera abbiamo provato totalmente in digitale, in vista di un concertino tra amici che terremo tra tre settimane.
Abbiamo quindi sistemato nel mixer la batteria digitale, tastiera... beh, è sempre stata digitale, chitarra nel mixer tramite Zoom G2X, il mio basso processato dallo Spark.
Abbiamo suonato a volumi assolutamente accettabili, senza farci sanguinare le orecchie, eravamo perfettamente equilibrati, i suoni erano belli e credibili, anche se ad onor del vero il chitarrista/cantante suona con le corde di nylon per cui la dinamica è quella che è.
Se non fosse per il buon batterista che si lamenta della risposta della batteria digitale (e lo capisco benissimo, tanti suoni più o meno "sbagliati" non si possono eseguire sulla batteria digitale) ci siamo divertiti tantissimo e mi sa che la data verrà molto bene.
Quindi sì, concordo, i sistemi digitali sono oggi così avanzati ed economici da poter sostituire i sistemi tradizionali.
Suoneremo sempre con i sistemi digitali? Assolutamente no, perché in fondo siamo degli inguaribili romantici e vogliamo sentire la botta delle valvole e quel suono che varia un po' di giorno in giorno, in base a tanti fattori ambientali, e farci ispirare dal momento, con un suono digitale sempre uguale non si può.
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 27/09/2024 ore 09:08:18
Concordo con tutte le tue osservazioni e credo che magari i pedali analogici no perché possono interagire benissimo con i rig digitali, ma gli amplificatori tradizionali a valvole siano destinati a diventare oggetti di nicchia, certamente non oggi ma in un futuro poco remoto, visto anche la tendenza qui sul forum di molti accordiani che testimoniano come te la loro soddisfazione nell'utilizzo delle nuove tecnologie . Una curiosità : a che ti serve la pedaliera MIDI?
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 27/09/2024 ore 09:14:34
La chocolate la uso come completamento al setup. Con lei richiamo i 4 preset che uso di più, con lo switch a du pulsanti faccio up e down tra i banks e con i pulsanti dell'hx seleziono le tre scene disponibili per ogni preset. Questo almeno per il momento. Sto scoprendo ogni giorno nuove funzioni di questo oggetto... La chocolate ha una batteria ricaricabile all'interno, che si ricarica tramite un semplice carichino per cellulari, ma io la tengo sempre collegata alla powerbank. Inoltre può essere usata anche wireless, tramite un ricevitore midi che ha in dotazione, sempre ricaricabile. E il tutto costa 30 euro.
Rispondi
di Lo6122-1958 [user #51415]
commento del 27/09/2024 ore 10:20:4
Bhe, tanti anni con carro armato Fender Hot Rod Deluxe acquistato nel 1996 e un'infinità di pedalini (delay, tape delay, chorus e poco altro). Poi si invecchia, si arriva quasi a 50 anni e si inizia a provare un po' di tecnologia.
Oggi sono infinitamente grato a IK Multimedia per aver creato Tonex One che uso alla fine della pedaliera minimale con accordatore Boss, equalizzatore MXR, Hold Reverb Zcat, HallOfFame 2, Spring Theory della Subdecay, Ditto e Ditto+ TcElectronics (perché averne solo 1 quando puoi averne due!!!), buffer Dophix (una bomba!). Il resto è fatto da "mano" e dal settaggio volumi e toni di una Gretsch 6122-1958.
Signori: ho trovato la pace e il suono che voglio sentire. Ovunque mi trovi. Sempre.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 27/09/2024 ore 10:32:27
Mi incuriosisce molto la tua strumentazione. Cosa suoni? Che amp usi sul tonex? Come mai tutti sti reverb?
Rispondi
di Lo6122-1958 [user #51415]
commento del 27/09/2024 ore 13:07:58
Mi diverto suonando una sorta di jazz edulcorato, ti piace come definizione? Standard e pezzi originali “standard flavor”. Sul Tonex utilizzo il super classico Deluxe Reverb (sorry, non ricordo esattamente l’anno del modello ma sul ToneNet è tra i più apprezzati, giustamente). Se suono in cuffia tanto per divertirmi (e lo faccio molto spesso: calcola che il Tonex One lo alimenti anche con una power-bank, in pratica questa estate ero sempre in giardino con chitarra, cavo, Tonex One, cuffie e BASTA) utilizzo l’ormai scaricatissimo Mayer Slow Dancing (anche qui, sorry non ricordo l’esatto nome ma, ancora, è uno degli altri modelli molto scaricati e apprezzati sul ToneNet).


Ad ogni modo: suono esclusivamente utilizzando un solo suono con il gain “frizzantino” (good tip: la regolazione della soglia di ingresso sul Tonex fa scintille di meraviglie, lavorateci un po’ e sentirete una differenza abissale; io la tengo al limite della “zona rossa”); mano leggera e ho un clean molto molto molto efficace e vivo; mano pesante e il suono si increspa; mano pesante e opportuna regolazioni dei volumi dei pick-up e arriva la sweet spot con un risultato incredibile (sù sù sù, bisogna ammetterlo: la IK Multimedia ha tirato fuori dei suoni eccezionali; ok che i gusti sono gusti ma un po’ di oggettività bisogna metterla in campo…). La Gretsch 6122-1958 è l’unica chitarra che uso (sono monogamo…); una chitarra pesante come il piombo ma non ho mai avuto uno strumento così reattivo, di carattere (da una Les Paul P90, a un Rickenbacker V64, a una Gretsch White Falcon del 2000) ma anche impegnativo per trovare il punto di incontro tra te e lei; come dire… un matrimonio! La combinazione dei volumi dei due pick-up, da sola, permette di coprire una gamma notevole di sfumature.

Dalla chitarra entro in un mitico Boss TU2. Poi all’eq MXR, quello nero, che, raramente, utilizzo per dare più spinta arrivando a un bel crunch (ripeto i suoni Tonex sono incredibilmente vivi e reattivi). Poi Ditto, modello classico. Poi Zcat che utilizzo per la bella funzione hold/freez molto organica, la utilizzo nelle due modalità latch o a classica a seconda di cosa mi serva: tappeto o coda tipo pedale sustain del pianoforte. Poi HallOfFame2 che utilizzo principalmente con il TonePrint US di Uffe Steen (date un’occhiata sul Tubo: TonePrint molto molto molto riuscito) e altri 2 TonePrint fatti da me come “variazioni” sulla base del US; anche qui li utilizzo come fosse il pedale del sustain del piano; in più se li utilizzi con mano pesante il crunch di cui sopra diventa una bomba (presente un reverbero davanti a un ampli valvolare? Ecco: un meraviglioso caos). Poi Ditto+ (sì: mi piace dare colore ai pezzi di chitarra e due loop, uno pre e uno post effetti, mi fanno proprio stare bene!). Poi Spring Theory della Subdacay che ho scelto dopo anni di tentativi di trovare una buona (per me) simulazione di riverbero a molle e l’ho trovato (sono affezionato fenderista con volume del riverbero alto!). Poi il minuscolo buffer della Dophix (non aveva mercato, mi diceva il proprietario, e hanno smesso di produrlo, peccato). Questa è la pedaliera con cui entro nel Tonex one; se suono con pedaliera, al Tonex tolgo la simulazione del riverbero (Rev. tipo 1 con toni e lunghezza al max); se suono… in giardino! O senza pedaliera lascio attivo il riverbero che, non è perfetto, ma è godibile. E poi via, si suona in diretta nell’impianto o con una qualsiasi ffrr o (mi è capitato…) direttamente dentro un singolo monitor da studio!

Frase già sentita e risentita: è davvero un gran bel momento per suonare la chitarra!
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 27/09/2024 ore 16:12:54
Diciamo che...sai quello che vuoi.
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 27/09/2024 ore 10:38:15
Io da qualche anno ho sposato la praticità del Line6 PodXT Live. Sul palco è una bomba: ogni bank ha a disposizione 4 suoni (ognuno dei quali, tra l'altro, è a sua volta gestibile al momento), e basta una pressione per passare dall'uno all'altro, e anche da un bank all'altra. Non è piccolissimo, ma è comunque pratico: arrivi, attacchi due spine, e suoni (con o senza amp, come ti pare). I suoni sono accettabilissimi (tranne il Wha, troppo rumoroso e poco fedele: non sono mai riuscito a trovare un buon suono. Pazienza, quando serve mi porto il mio). La cosa "brutta" del digitale, per noi boomers, è che c'è troppa roba: già non è semplicissima da regolare (ma, una volta fatta la mano, e trovato il sistema, si va spediti), ma ti invoglia a cercare sempre soluzioni nuove, col risultato che alla fine stai due ore a cercare di capire se il sustain del Compressore è meglio a 6.2 o 6.3; di fatto, credo di sfruttarlo al massimo al 30% di tutte le potenzialità. Ormai è anzianotto, ma non credo che cercherò altre soluzioni: ne ho due (gestendoli col PC, è facilissimo copiare tutto dall'uno all'altro), e anzi mi sa che ora ne cercherò un terzo, così da poter arrivare a fine carriera ;) senza ammattirmi a imparare altro.
In ogni caso, per eventuali attacchi di nostalgia, la vecchia pedaliera è sempre pronta... :)
Rispondi
di melonstone [user #55593]
commento del 27/09/2024 ore 14:28:48
Non voglio fare il controcorrente, solo raccontare un istante vissuto questa settimana.
Mercoledì sera, prove. Il brano da suonare è "Purple Haze". Canale pulito del mio Carvin Vintage Tube, Fender Stratocaster, pick up al manico. Pedali accesi: Fuzz FFM3, compressore, Soul Food. Per l'assolo finale (improvvisato), attacco lo wah. L'ampli respirava, riuscivo a sentire quella sensazione di fluidità sulle dita che ti porta all'estasi. Purtroppo (ma arriverà, perchè arriva tutto prima o poi) ancora non riesco, col digitale, a provare quella sensazione unica.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 27/09/2024 ore 15:22:57
Sono con te. Secondo me dipende da tanti aspetti: cosa suoni e come ti piace suonarlo, ma anche io propio non ho le stesse sensazioni.
Poi ho roba digitale davvero figa, ma l'ampli per me è l'ampli
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 27/09/2024 ore 15:29:23
E su questo non ci sarà mai dubbio.

Io ho il Kemper (oltre ai valvolari), e ne sono iper soddisfatto.
L'altro giorno ho dovuto fare un pezzo per accompagnare dei ragazzini (genere punk/rock), sono arrivato con chitarra e Kemper nella sua custodia a tracolla e sono andato dritto nel mixer, veramente pratico.
Il suono che usciva dalle casse del PA era spettacolare (profilazione di Mezzabarba canale distorto), il suono che sentivo io dalla piccola spia, purtroppo non era la stessa cosa, avere l'ampli è tutt'altro.
Quando mi porto anche la FRFR (e nei Live ce l'ho sempre) allora ci avviciniamo molto.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 27/09/2024 ore 15:36:51
Concordo. Se hai una buona FRFR e un digitale di qualità direi che siamo davvero lì.
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 27/09/2024 ore 16:55:03
che powerbank usi? con tutte quelle che ho provato io si genera un fastidioso 'sibilo' di sottofondo che scompare con le batterie o gli alimentatori classici.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 29/09/2024 ore 21:37:13
vai al link
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 01/10/2024 ore 08:25:26
grazie.
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 27/09/2024 ore 20:27:38
Io, che di anni ne ho più di 60, giravo anche con un rack che bisognava essere in tre per tirarlo giù dal furgone... ah ah ah... le infiammazioni da ernie e protrusioni non si contavano, però quei suoni non li ho più, benché anch'io sia soddisfatto dell'attuale digitale (Kemper).
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 27/09/2024 ore 22:16:55
A me sta storia della schiena rotta non mi torna. Io ho un tweed deluxe da 14W che alle prove non riesco a mettere oltre 3 e suono con batterista che menicchia e altro chitarra e basso.
In alternativa un deluxe reverb o al limite un blues junior non pesano granché. Capisco lo sbatti del carica scarica ma sti rack spacca schiena gli ho visti solo alle serate metal o dintorni.
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 27/09/2024 ore 22:24:5
20 anni fa i rack li avevamo tutti, più o meno pesanti. Adesso sono scomparsi, ma all'epoca si sbavava per il Triaxis o altri pre, i finali in rack (Mesa, Marshall, Carvin, ecc.), gli accordatori in rack, i Delay in rack, i reverberi in rack, ecc. ecc.
Pedaliere midi per gestire il tutto e, mai contenti, si aggiungeva qualche pedalino (sempre in qualche cassetto del rack).
Se 77 è il tuo anno di nascita, capisco che tu non abbia vissuto quel periodo.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 27/09/2024 ore 23:09:48
😀😀
Rispondi
di Brutusback800 [user #34016]
commento del 01/10/2024 ore 14:24:12
forse anche 30 anni fa...
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 01/10/2024 ore 14:28:13
Azzz… hai ragione! Sono vecchio… ma non appendo il plettro al chiodo!
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 01/10/2024 ore 16:40:04
Vorrai dire più di 30 anni fa :).
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 28/09/2024 ore 23:34:54
Qualunque Fender 100w a due coni è in grado dintrasformare un culturista in un ex gradasso
Rispondi
di Jumpy [user #1050]
commento del 28/09/2024 ore 11:09:22
Ormai sia per motivi pratici, sia per la tecnologia disponibile a prezzi sempre più bassi, sia per salute dell'udito, si mira ad avere volumi sempre più bassi. Quindi basso e chitarra senza ampli ma in diretta nel mixer, batteria elettronica, sul palco giusto qualche spia per sentirsi.
Io ho trovato il giusto equilbrio da alcuni anni con la Firehawk FX, pedaliera sfortunata, poco venduta e, secondo me, velocemente accantonata dalla Line6 senza motivo. Con i modeler di adesso è ovviamente una macchina datata ed arretrata (ha la tecnologia del POD HD), ma per me fa tutto quel (poco) che mi serve: attacco due cavi, l'alimentatore e suono dovunque.
Rispondi
di Jho81 [user #41556]
commento del 28/09/2024 ore 19:32:45
Analogico tutta la vita!
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 28/09/2024 ore 19:58:14
Un po’ come dire “w la fi**”, così…a slogan.
Stiamo chiacchierando, discutendo. Stiamo adducendo motivazioni e presentando esperienze.
Dicci qualcosa in più: cosa suoni? Dove suoni? I tuoi strumenti…non suonavi su helix?
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 29/09/2024 ore 21:34:25
Non so, dico la mia, io ho visto e vedo gente con kemper o fractal o altro con cassa e pedaliera per gestire il tutto ed usano 4 suoni, alla fine con pedaliera ed ampli hai lo stesso sbatti e gli stessi suoni migliori.
Poi oh se suoni in una party band o devi suonare nei ristoranti è un'altra storia, ma lì è un lavoro più che un divertimento.
Capiamoci ben vengano questi sistemi, li uso anch'io in casa ma non usiamo la scusa della schiena rotta, una volta era la qualità del suono che ci faceva discutere non la comodità o meno del trasporto, dai su che bisogna sudare soffrire e sognare!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 30/09/2024 ore 10:39:16
Beh, in giro puoi vedere di tutto.
Kelino ha un rig minimalissimo, e a detta sua più che soddisfacente, la sua schiena ringrazia di sicuro.
Con la mia band (non party band) facciamo cover (rock-pop) e uso molti più suoni di 4.
Prima avevo un combo valvolare pesantuccio, microfono e asta, e una pedaliera totalmente cablata da me di 90 x 50 cm, pesante anche quella.
Ora con Kemper che porto a spalla nella sua borsa, e cassa FRFR molto più leggera del combo, anche la mia schiena ringrazia.... e ho un'infinità di suoni in più rispetto a prima.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 30/09/2024 ore 12:06:02
infatti è proprio questa la discriminante, l'uso che se ne fa ed e la quantità/versatilità di suoni di cui si ha bisogno, io con un Deluxe Reverb o un Deluxe '57 e 4 pedali sono a posto, di un digitale con mille opzioni non me ne farei niente, ma la quantità di roba che porterei in giro ed il peso sono più o meno gli stessi.
Certo la soluzione di Kelino è ancora più minimale e la ricerca che ha fatto è la sostanza della soluzione che voleva raggiungere, ben venga che il mercato oggi ci permetta di poter valutare moltisisme strade, io per dirti in una situazione mi son trovato benissimo con un portatile scheda audio e pedaliera analogica, il prosismo passo potrebbe essere un Tonex con caricato un ampli e la mia pedaliera, ma non lo faro mai non mi pesano per adesso quei 20kg di ampli in più.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 30/09/2024 ore 10:53:50
Condivido (dopo aver usato il digitale ed essere tornato PARZIALMENTE indietro come da mio commento sotto).
Devo dire che alla fine i suoni di base (intesi come combinazioni di ampli e overdrive) usati sono tre o quattro, il grosso che cambia tra la i preset sono il livello di volume, effetti ambiente e poco altro.
Rispondi
di rodinoro [user #42721]
commento del 04/10/2024 ore 15:58:56
Io ho un QuadCortex e il fatto di avere una macchina che può tutto non vuol dire che devi usare tutto... hanno tutto perchè ogni utente può utilizzare la "fetta" che gli serve;
... e poi considera la praticità e qualità dei suoni... NOTEVOLE!!
- attualmente utilizzo 4 suoni anch'io e qualche variante con pedalini, (utilizzando la macchina in maniera ibrida hai a disposizione: 4 Scene e 4 Pedalini); perchè ho bisogno di quello, quindi potenzialmente mi basterebbe 1 solo preset e 4 scene, ma è anche vero che utilizzo molto le armonie (terze, quinte, terze/quinte insieme ecc.) quindi ogni preset è uguale ma cambia di tonalità... pensa se ogni brano devi andare sul pedalino a cambiare la tonalità (maggiore/minore ecc.) (terze, quinte ecc... ) ...: cambio preset e ho tutto quanto mi serve...
MICA POCO!!!
P.S.
è solo un esempio il mio. :)
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 30/09/2024 ore 10:48:29
Mooer GE250 (+ Midibuddy per avere 10 preset a portata di piede) e il risultato era garantito, con tanto di complimenti anche da fonici inizialmente scettici.

Poi ho deciso di comprare una spia per sentire sempre lo stesso suono sul palco... e alla fine il peso da trasportare era lo stesso di un piccolo combo valvolare (che usato costa un quarto di un Fractal).

E allora sai che c'è? Resta digitale la parte effetti, anche se di tanto in tanto mi piace sperimentare coi pedalini, se no sai che noia!!
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 30/09/2024 ore 11:24:55
Avere 4 patch sotto i piedi, ognuna delle quali che puoi variare con 3 snapshot, mi da la possibilità di avere 12 suoni sempre disponibili. Cosa di cui non ho bisogno al momento...ma sono li.
Non si tratta comunque solo di portatilità e leggerezza. Ma anche di avere un sistema che ti permette di preparare qualunque suono ti serva, per poter passare dagli iron maiden (che suono al momento) ai pink floyd, solo programmando la pedaliera midi.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 30/09/2024 ore 11:34:34
Vorrei chiari alcuni aspetti della mia scelta. Innanzitutto io adoro il suono e la sensazione "amp in a room", specialmente se si tratta di un signor valvolare. Questa è una esperienza impossibile da replicare con il digitale. Ma...in tanti anni ho avuto altrettanti problemi e situazioni che adesso gestirei in maniera più semplice e sicura: basta una tensione di corrente non ottimale o un pò di umidità, che l'ampli da centordicimila euri e svariati kg, non suona come dovrebbe. Poi la fragilità: vi è mai capitato di beccare pioggia su un palco senza copertura e di pregare in molte lingue, affinchè il telone del service facesse il suo lavoro impermeabile? Aspetta che si raffreddi che sennò le valvole...e incastralo bene ne furgone, che non ho il flight case... E il cambio valvole? Al mio mesa le sostituite 4 volte (tre vote le finali e una le pre) in più di 10 anni (suonavo tanto tanto tanto) e meno male che non c'era bisogno di regolazioni di bias, sennò altra perdita di tempo (e soldi). Insomma, tutto ha un prezzo. E io questo prezzo l'ho pagato abbondantemente negli anni. Ora voglio solo pensare a suonare, quel pochissimo che suono, senza altri sbattimenti. Senza che le braccia siano già stanche dal carica/scarica, nè le mani sporche...
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 30/09/2024 ore 12:22:19
ho risposto più sopra, senza ripertermi troppo, è una fortuna quella che abbiamo adesso che possiamo valutare soluzioni diverse per risolvere le nostre questioni, solo una quindicina di anni fa c'era solo il POD, quindi ben vengano le innovaizoni che tanto poi se uno vuole può sempre andare in giro con una full stack da 2 4x12!
Rispondi
di wespaul [user #36426]
commento del 30/09/2024 ore 16:41:47
Io in casa uso prevalentemente plugin (Neural) perchè non riesco a convincere i vicini che il volume del Princeton 68' sta bene sul 5.
Ciò detto credo che - per quanto io sia cresciuto con l'analogico e lo reputi ancora la scelta migliore in termini di feeling - il digitale in contesti non professionali sta salvando molte serate a tanta gente, e questo tutto sommato è un bene.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 30/09/2024 ore 17:01:15
Perchè...sui palchi importanti vedi ancora analogico da qualche parte?
Rispondi
di wespaul [user #36426]
commento del 30/09/2024 ore 17:21:59
poco :) Però in contesti "pro" diventa una scelta. Non sarebbe un problema utilizzare l'analogico, ma si sceglie il digitale per vari motivi.
Alla fiera del tortello o nella micro birreria l'analogico può essere un dramma e il digitale secondo me ad oggi si lascia preferire, anche se come me hai 3 suoni da 30 anni :)
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 02/10/2024 ore 10:25:21
"non riesco a convincere i vicini che il volume del Princeton 68' sta bene sul 5."
hai rallegrato una giornata uggiosa!
Rispondi
di Gigu [user #17287]
commento del 30/09/2024 ore 18:54:0
In tanti anni che ho avuto modo di poter acquisire strumentazione che oggi uso in modo totalmente flessibile (digitale, full analog, ecc) . La cosa più importante per me è stato acquisire è l’idea del mio suono di base e di ciò che mi piace. In breve, una volta che hai costruito la tua bussola e la mappa dei territori sonori che più spesso ti piace visitare In realtà il potere utilizzare sistemi diversi (nati da diverse filosofie per appagare consumatori diversi) diventa per me un piacevolissimo passatempo.
Fino a quando tutta questa cognizione non mi è finalmente appartenuta pienamettutto ciò che ho sperimentato posso dire essere stato un “utile calvario”.
… il minimalismo sonoro è spesso il punto di arrivo, ma non è detto che per applicarlo nella pratica serva adottare alla fine un solo sistema alla volta
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 30/09/2024 ore 23:56:20
Perfetta chiosa ad un discorso cominciato anche in un altro articolo se non sbaglio...

Per esperienza personale (suono in una cover band di pop elettrico cantautorale: Daniele, Dalla, Fossati, Gazzè ecc...) ho bisogno di almeno 8 suoni per coprire uno spettro sonoro relativamente vasto ma oramai sono quelli: un pulito, un crunch leggero, un drive con più gain e due suoni per il solo ( uno più light l'altro più spinto) poi tre "FX" (un pulito con chorus, un pulito con tremolo ed un pulito con un Delay alla The Edge per intenderci...)
Beh potrei portare un piccolo combo valvolare e microfonarlo o entrare con i pedali nell'amplificatore virtuale (Nux Solid Studio) o suonare con il Pod Go in diretta sull'impianto ma bene o male avrei lo stesso sound perché è quello che cerco ed ottengo magari con piccole sfumature proprie del sistema utilizzato ma quello è.

La scelta la fa il tipo di situazione

Ben venga il rig analogico o digitale o ibrido l'importante è ottenere un risultato soddisfacente e condividerlo con gli altri

Grazie Kelino
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 02/10/2024 ore 11:08:04
Grazie a te e alla tua saggezza
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 04/10/2024 ore 15:32:57
Io ancora preferisco sgobbare, ho 46 anni e ancora mi spacco in due per portare cassa testata e pedsliera (quella a dire il vero l'ho essenzializzata) però la magia di avere alle spalle sul palco il mio "frigo" ancora non me la voglio togliere.... almeno finché riesco....poi invecchiando si vedrà.... non mi chiudo nessuna porta!!!
Rispondi
di lomba [user #3864]
commento del 08/10/2024 ore 21:09:16
Bella! Sono anni che non suono in un ampli, più perchè non ho un vero gruppo che per altro, Coi vari pod sono sempre stato soddisfatto in un contesto domestico. Qualche volta ci troviamo a casa di un amico che ha la betteria elettronica e suoniamo in cuffia in appartamento a qualsiasi ora con suoni da amplia manetta... cosa impensabile quando eravamo ragazzini. W il digitale, magari ci fosse stata questa qualità "ai nostri tempi"!
Rispondi
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