di Leon Ravasi [user #4] - pubblicato il 06 maggio 2003 ore 08:24
Un solido, sano disco di country. Potrebbe essere stato registrato a Nashville e invece viene da vicino Perugia, zona di scorribande dei fratelli De Gregori, uno dei quali, in arte Grechi, è il titolare di quest'album a stelle e strisce fin nell'anima, ma più che altro "a deserti e cowboys".
Il fratellino scrisse "I cowboys vanno a cavallo/ nell'Arizona dei nostri cuori" e il fratellone invece il cowboy lo fa e da tempo. Cappellaccio Stetson in testa, cravatta a cordino di cuoio, immancabili stivali, Luigi Grechi percorre l'Arizona dei nostri cuori donandoci esattamente il fondale sonoro ideale per i film western che non si girano più. E questa volta l'obiettivo è centrato in pieno, con una carica e un'energia che non gli si riconosceva più da molto tempo. (Nell'immagine il ritratto di Luigi Grechi fatto da Alessio Lega e riportato sul cd)