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Domanda sulla risposta in frequenza di un cono

di JoeManganese [user #43736] - pubblicato il 20 dicembre 2024 ore 03:29
Non sono riuscito a capire come viene rilevata la risposta in frequenza di un cono. O meglio, è chiaro il dominio della frequenza (butti dentro, rilevi cosa esce fuori, ecc.). Ma non leggo da nessuna parte qualcosa sulla "quantità" di suono che entra nel cono prima di uscire. La domanda sarebbe: una cassa ha la stessa risposta in frequenza anche quando ci si sposta verso volumi bassi o volumi molto alti? Mi pare di no.
Me lo sto chiedendo perchè ho due casse amplificate della Yamaha, DXR12, che al minimo volume non hanno assolutamente una risposta in frequenza che rispetta le specifiche. Per avere quella curva (e sentire bene) devo alzare parecchio . Per questo con equalizzatore DBX ho corretto alzando sotto i 100hz e sopra i 6.5k, alzato di parecchio tipo 6db. E' vero che questa correzione la faccio con le casse aventi un livello -20db per non far cadere i muri intorno, ma lo stesso .. Non sono seghe mentali, credo: se le cose stanno così indipendentemente dall'ambiente in cui sono collocate le casse andrebbero prima equalizzate per il livello in ingresso.
E quindi, anche un ampli esageratemente potente, tenuto al minimo, suonerà male senza adeguata equalizzazione?
 

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di Sykk [user #21196]
commento del 20/12/2024 ore 09:23:00
Se prendi delle ottime casse da studio di registrazione, troverai sul foglio dati un range di pressione sonora a cui devono essere utilizzate per lavorare effettivamente con una risposta lineare.

Nei prodotti consumer/prosumer, i produttori non hanno la premura di rendere così evidente questa condizione di lavoro.

Ce ne accorgiamo noi chitarristi con le casse FRFR, il digitale promette il suono del Marshall a cannone a qualsiasi volume, in realtà se stai sotto a certi limiti o ti accontenti o equalizzi.
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 20/12/2024 ore 11:14:43
Grazie molto interessante
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 22/12/2024 ore 15:40:18
Ho scritto diversi articoli sull'argomento e tantissimi se ne trovano sulla rete per cui basterebbe cercare. Ad ogni modo in genere si adotta la potenza di un watt rms o la tensione equivalente di segnale in base all'impedenza dello speaker e lo si analizza in camera anecoica, per evitare riflessioni dell'ambiente. Il cono viene installato su un pannello di dimensioni prestabilite o in cassa chiusa. A potenze molto superiori al watt l'altoparlante aumenta la distorsione del segnale e la compressione. Occorre ricordare che l'orecchio non è uno strumento di misura in quanto a bassi volumi è poco sensibile alle basse e alte frequenze, per questo sei costretto ad equalizzare. Spero di essere stato chiaro.
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 22/12/2024 ore 15:46:46
Un (1) watt rms? Su un cono da 12 o 15 che a regime spara 134 db con 1100 w di picco e 800w continui ? Mi pare così strano
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 22/12/2024 ore 15:56:17
Si, normalmente le curve riportate dai costruttori di speakers sono volutamente a questa potenza. Considera che per l'orecchio umano 100 watt rms suona quattro volte più forte di 1 watt e 1.000 watt rms appena 8 volte di più ma sarebbe impossibile che l'altoparlante regga un tono continuo di questa portata, senza rompersi.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 24/12/2024 ore 07:34:43
Ora mi viene un dubbio sul commento che ho fatto sopra all'inizio relativamente al range entro cui devono lavorare le casse... forse tu mi sa rispondere, è effettivamente quello entro cui sono lineari o è quello entro cui noi le percepiamo come lineari?

Il cono da chitarra invece, per il quale vediamo il classico grafico che "crolla", tra i 6 e gli 8 khz, effettivamente è perché a 1 watt già sforza molto, mentre a volumi da cameretta il grafico sarebbe molto più lineare, corretto?
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 24/12/2024 ore 09:17:5
Ciao Sykk, un cono è un elemento fisico che risponde diversamente anche in base alle condizioni ambientali, temperatura ed umidità per primo. Anche una cassa FRFR non potrà mai essere del tutto lineare, anche se progettata appositamente, ma nelle sue condizioni migliori lo è in camera anecoica e quindi rilevata dagli strumenti di misura e non da l'orecchio umano.
Per il cono da chitarra la potenza di 1 watt è già un volume basso, ma è lo standard adottato per la misura degli altoparlanti, meno potenza o più potenza non cambiarebbe di molto il risultato a meno che non ci si avvicina ai limite del cono in cui inizia a comprimere e distorcere, non riuscendo cioè più a erogare una potenza proporzionale al segnale immesso e creando armoniche artificiali.
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 24/12/2024 ore 15:35:41
Perdonami ma non capisco. Leggo che quel watt RMS è percepito tale a 90cm dal cono. Ma in pratica vuol dire che una cassa da 800 watt rms continui e 1100 di picco viene testata con 1 watt soltanto?? E quando mai si usa un solo watt rms? Manco si sposta il cono da 15 pollici
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 24/12/2024 ore 15:57:50
In realtà il test si fa alla distanza di un metro e non di 90 cm. Questi test sono fatti sugli altoparlanti e non sulla cassa completa che potrebbe essere interesse del produttore finale svolgere. Ad esempio il produttore LaVoce produce un nuovo cono da 12 pollici ed esegue il test con le normative in uso in camera anecoica riprendendo il tutto con un microfono di misura posto alla distanza di un metro dal cono e utilizzando una potenza di un (1) watt rms, pubblicando poi i dati nel datasheet del modello dello speaker.
Il cono acquistato poi da un costruttore di cabinet, simula al pc le varie possibilità di inserimento in una cassa, ne stabilsce il litraggio e l'eventuale sistema di rinforzo delle basse (Bass-Reflex o altro) e lo testa con la sua apparecchiatura, se ne ha la possibilità anche a volumi sostenuti. Poi è suo diritto pubblicare i'esito dei suoi test o di non farlo, ma sicuramente se lo farà, sarà nelle condizione del risultato migliore.
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