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Harley Benton ST-Modern Plus HH, suono hot e finiture decise
Harley Benton ST-Modern Plus HH, suono hot e finiture decise
di [user #116] - pubblicato il

Due pickup pensati per distorsioni potenti, ed un mix di elementi scelti per sostenere anche il playing più aggressivo, sono le caratteristiche principali della nuova incarnazione della seri ST-Modern di Harley Benton.
Dopo il grande successo della serie ST-Modern Plus HSS, che ha ridefinito il rapporto qualità/prezzo nel segmento economico, Harley Benton amplia la sua gamma introducendo la tanto attesa ST-Modern Plus HH. Questa nuova serie mantiene il focus sull'accessibilità senza compromettere la qualità, offrendo a tutti gli appassionati delle chitarre dal piglio nerboruto e dal carattere sonoro strabordante: delle vere "macchine da riffing" a €399.00.



Design e specifiche
bLe chitarre della serie ST-Modern Plus HH si distinguono per il loro design moderno, proponendo un approccio differente rispetto alle controparti HSS. Al posto della configurazione a pickup humbucker-single-single (HSS), questa serie adotta una coppia pickup humbucker dall'output considerevole. Inoltre, il ponte fisso con sistema strings-through-body e le meccaniche autobloccanti assicurano stabilità e una sensazione di solidità e stabilità durante ’esecuzione.

Harley Benton ST-Modern Plus HH, suono hot e finiture decise

Il corpo della ST-Modern Plus HH è realizzato in ontano, legno che garantisce anche un peso finale moderato. Il manico in acero roasted, con profilo a C, offre una presa comoda e un’ottima resistenza alle variazioni di temperatura e umidità, mentre la tastiera in laurel da 22 tasti (medium jumbo in acciaio inossidabile) è pensata per chi cerca velocità e fluidità. I bordi della tastiera sono smussati per garantire maggiore comfort, e il radius compound (che varia da 12” a 16”) vuole favori un playing veloce e preciso, rendendo questi strumenti perfette compagne di riff aggressivi.

Componentistica "di sostanza"
Uno degli aspetti che rendono la serie ST-Modern Plus HH particolarmente interessante è la scelta dell’hardware e dell’elettronica. Il ponte Babicz, già noto per la sua affidabilità e qualità, garantisce stabilità e un'ottima trasmissione delle vibrazioni. Sul fronte dei pickup, Harley Benton si affida agli ormai affermati Tesla, ormai una certezza nel settore degli strumenti economici. In particolare, la serie ST-Modern Plus HH è equipaggiata con due CROW-i6 in ferrite, pickup progettati per offrire un output consistente e una risposta aggressiva, perfetti per chi predilige suoni “hot” e un riffing energico.

Harley Benton ST-Modern Plus HH, suono hot e finiture decise

Dal punto di vista dei controlli, la chitarra mette a disposizione VolumeTone con potenziometro push/pull per il coil split, offrendo così una maggiore versatilità sonora. Questa caratteristica permette di passare facilmente da un suono pieno e potente a un timbro più definito e cristallino, consentendo a questi strumenti di andare oltre le sole distorsioni arrembanti per le quali sono nate.

Finiture accattivanti
La ST-Modern Plus HH si presenta con un’estetica curata e moderna, disponibile in cinque finiture: Silver Sparkle, Yellow, Black, Daphne Blue e Seafoam Green. Harley Benton non dimentica i chitarristi mancini, offrendo anche una versione dedicata a loro, garantendo che nessuno rimanga escluso dalla possibilità di provare queste straordinarie chitarre.
Sul sito ufficiale di Harley Benton è possibilie reperire tutte le informazioni del caso. 
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di paoloprs [user #10705]
commento del 23/01/2025 ore 21:15:4
Oddio ... sarà pure giusto che, sul mercato, ci siano delle chitarrette a prezzi di giocattoli
per bambini, ma, cribbio, chiamare "chitarra" una HB ci vuol un bel coraggio ...
Rispondi
di fab-for [user #62742]
commento del 23/01/2025 ore 21:32:03
fior di musicisti hanno inciso album memorabili con chitarre ben peggiori di queste e sono entrati nella leggenda. il primo che mi viene in mente è JJ Cale. Musicisti, non feticisti.
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di Oliver [user #910]
commento del 23/01/2025 ore 23:22:14
In effetti, non essendo una PRS.
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 24/01/2025 ore 09:22:1
Sarebbe veramente curioso sentire come fai suonare le chitarre vere
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/01/2025 ore 12:04:36
Beh, se ha sei corde e suona come una sei corde, non vedo perchè non chiamarla chitarra. Aggiungo a quanto ha correttamente scritto fab-for che l'evoluzione tecnologica permette oggi produzioni molto meno costose pur con elevata qualità, quindi perchè denigrare uno strumento perchè costa poco? Ma soprattutto, perchè denigrarlo per partito preso?
Ciao
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 24/01/2025 ore 17:50:02
ma infatti. 30 anni fa le entry level facevano schifo, oggi sono molto meglio. Basta non dire che HB è meglio di una custom shop da 5000 euro ecco.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 27/01/2025 ore 09:02:17
Ciao, sarò stato frettoloso nel leggerlo, ma non mi pare che l'articolo indichi qualcosa di simile, nè che nei commenti ci sia questa valutazione. Dopodichè, l'internet è pieno di cagate e di cose giuste, per fortuna sta ancora a noi discernere.
Ciao
Rispondi
di ludusus [user #2549]
commento del 23/01/2025 ore 21:43:34
Io sono curioso di sapere a che produttore si appoggiano per sfornare chitarre a questo prezzo.
E complimenti ai loro buyer, devono spuntare prezzi da paura sulla componentistica
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 24/01/2025 ore 11:19:58
Me lo sono chiesto anch'io, più volte, e mi sono dato queste spiegazioni.
1) non investono in ricerca e sviluppo, perché copiano totalmente dai grandi brand.
2) saltano il passaggio del distributore, perché fanno produrre e vendono direttamente; solo loro e nessun altro (e questo fa tanto).
3) dispongono di una liquidità elevatissima, sono forse il negozio più grande al mondo, e si permettono acquisti in grande quantità di componentisitica e materiali, strappando prezzi molto bassi.
4) fanno produrre nel sud est asiatico, con costi di mano d'opera altrettanto bassi, e imponendo (sempre per il loro elevato potere d'acquisto e vista la quantità) certi standard qualitativi e un certo controllo qualità.
5) qualche strumento uscito male verrà fuori, ma in confronto al mucchio è roba da ridere, lo mettono in conto.

Ma la cosa è quasi imbarazzante... c'è da alzare le mani.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 24/01/2025 ore 17:58:4
i costi sulla componentistica prodotta in cina all'ingrosso saranno molto bassi. il prezzo lo fa prima di tutto la serie di ricarichi della catena grossista negoziante. poi le ore di lavoro per produrla, verniciatura in primis, e trasporto.
leggo che alcune sono un po' da mandare indietro ma appunto, mandi indietro. è tutto calcolato. Ne ho suonata una non mia ma di una amica di mia figlia che è quella super base e.. suona. non è un giocattolo.
Rispondi
di Luca.luca [user #64384]
commento del 24/01/2025 ore 11:41:1
I tasti in acciaio inossidabili sono un vero punto forte! A distanza di anni gli unici interventi di manutenzione "invasiva" sulle mie chitarre sono sempre stati legati ai tasti. A causa dell'usura dei tasti si più perdere la geometria della tastiera, la chitarra suona male, le corde friggono in determinate posizioni e i bending non sono più precisi. Evviva i tasti in acciaio inossidabile!
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di paoloprs [user #10705]
commento del 28/01/2025 ore 20:12:38
Il problema delle chitarrette per Cioccio Bello, sta nel fatto che, se un ragazzetto le prova nella sua stanzetta, magari attaccate al PC, crede che suonino bene, mentre, se dopo un po' entra a far parte di una piccola band ed attacca il giocattolino ad un ampli, il tutto si trasforma in un boato indistinguibile.
Per me dobbiamo distinguere fra i giocattoli di Babbo Natale e gli strumenti seri.
Vostro Paolo
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 28/01/2025 ore 21:29:32
Solo il meglio per il Nostro Paolo....

Immagino tu abbia assistito di persona al boato indistinguibile generato dal giocattolo in questione
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 29/01/2025 ore 22:48:54
Immagino che qui a molti piacerebbe anche assistere di persona alla generazione delle celestiali sonorità che certi sprezzanti "intenditori" di vere chitarre fanno emettere ai loro "strumenti seri". Ogni volta che su Accordo c'è un redazionale su una chitarra economica c'è un paladino del palissandro brasiliano e dell'acero fiammato AAAAAAAAAAAAAA pronto a coprirsi di ridicolo nella battaglia contro i mulini a vento. Invece che prendere il redazionale per quello che è (una informazione commerciale un po' notizia e un po' marchetta) c'è chi parte lancia in resta per denigrare i prodotti annunciati non sulla base di una prova pratica, ma perché "è roba da poveri!" sapendo già che riceveranno commenti nella migliore delle ipotesi ironici. Eppure vedo che ci sono dei recidivi e che addirittura se la polemica si spegne subito corrono ad attizzarla. Ma chi ve lo fa fare? Suonate pure le vostre PRS, Custom Shop, Murphy Lab, Private Stock ecc e lasciate in pace chi produce, vende, pubblicizza, pubblica, compra e suona strumenti economici (cari snob vi svelo un segreto: qualcuno non può spendere cinquemila euro per uno strumento, ma sa e vuole fare musica, magari anche bene, e ha diritto di farla senza essere disprezzato da chi può permettersi strumenti che risultano inaccessibili anche a molti che di musica ci vivono)
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 30/01/2025 ore 08:14:16
Ma infatti non capisco: quando hai meccaniche autobloccanti e ponte che tengono bene l'accordatura, un manico con tastiera con tasti in acciaio che se è ben fatto hai una action ed una suonabilità ottime, dei pickup che ti convincono (soggettivo), se i legni e l'assemblaggio permettono una buona risonanza allo strumento e un bel sustain e se la chitarra è gradevole esteticamente a circa €400 nuova che c'è di male
Vale davvero la pena spendere €200 in più per avere una "vera" Fender Standard made in Indonesia?
(Per leggerti Fender sulla paletta mentre suoni?!?)

Premetto che ho sia Fender, Gibson ma anche Squire, Epiphone ed Harley Benton sotto le dita, nel senso che parlo per esperienza diretta.
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di geoffmostoes [user #35723]
commento del 30/01/2025 ore 08:24:22
Ho sempre adorato l'ambiente della musica perché a differenza di quello sportivo non c'era competizione ma condivisione.
E per la maggior parte dei casi è ancora così.
È un piacere stare qualche minuto qui su Accordo a leggere delle vostre esperienze personali, è un pò come incontrarsi il sabato pomeriggio nel negozio di strumenti musicali a commentare gli strumenti esposti ed ognuno dice la propria: e c'è anche quello che le spara grosse e lascia gli altri perplessi.....
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di paoloprs [user #10705]
commento del 30/01/2025 ore 19:52:24
. . . GIOCATTOLI E BOATI ...
Nella mia lunga vita di chitarrista, ho, per forza di cose, incrociato innumerevoli band . . .
Con alcune, composte da persone navigate, abbiamo fatto delle belle suonate un po' dappertutto,
I secondi chitarristi, per lo più bravi cantanti, come minimo si presentavano con una Strato o con una PRS Custom 24 ed un Fenderino come ampli . . .
La nostra qualità di suono LIVE è stata sempre di primordine, nitida ed ascoltabile fino alle ultime
file ....
A volte venivo chiamato da gruppi che non conoscevo, magari improvvisati e lì, il novellino si faceva sentire subito, non tanto per la sua scarsa preparazione, ma per l'arrogante pretesa di partecipare, producendo appunto quel famoso BOATO che fuoriusciva dalla sua Ephiphone attaccata al suo Soundking del quale non aveva coscienza . . La mia permanenza i quei contesti, durava ovviamente poche ore ...
Vostro Paolo
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 30/01/2025 ore 20:19:57
Sei capitato male, non fa testo

C'è gente che con una Epiphone (quale poi?) delizia gli ascoltatori
Ps. Ma che amplificatore è il Soundking?
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 29/01/2025 ore 16:37:52
Non mi avrete mai
Rispondi
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