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Fender presenta la Standard Series a €599 e le nuove American Vintage II
Fender presenta la Standard Series a €599 e le nuove American Vintage II
di [user #116] - pubblicato il

Sembra proprio che Fender quest'anno abbia puntato tutto sull'entry level, perché la nuova Standard Series offre strumenti che vogliono racchiudere il meglio della famosa esperienza offerta dal brand in un costo di €599 e €649 a seconda del modello scelto.
Fender Musical Instruments Corporation ha fatto il suo ritorno al NAMM 2025 presentando la Standard Series e la American Vintage II Series, confermando il proprio impegno nell’innovazione e nella qualità artigianale. Questi modelli puntano a soddisfare le esigenze di musicisti contemporanei, unendo tradizione e modernità.



Standard Series
Fender va dritta al sodo nel cercare di offrire ai chitarristi quello che da tempo sembra essere il desiderio più grande, ovvero una linea di strumenti accessibili ma che possano sempre contare sul nome del brand riportato sulla paletta. La nuova serie Standard è proprio questo, una riproposizione delle due chitarre e dei due bassi più famosi del marchio - Stratocaster, Telecaster, Precision Bass e Jazz Bass - in una formula economica (e dalle specifiche tecniche che provano a mettere d'accordo un po' tutti.

La Fender Standard Series è stata pensata per musicisti agli inizi, ma soprattutto per chiunque voglia realizzare il sogno di avere sotto le dita una "vera" Fender senza dover necessariamente spendere cifre ingenti. Il brand sarà veramente riuscito nell'impresa di contenere i costi anche a fronte di una produzione di buon livello?

    •    Stratocaster e HSS Stratocaster: corpo in pioppo, ponte a due viti, nuovi pickup della serie Standard caratterizzati da un output elevato, manico in acero con profilo modern C e tastiera in laurel con radius da 9,5". Disponibili nelle finiture Aqua Marine Metallic, Olympic White, Sunburst (3 colori) e Candy Cola per i modelli Stratocaster, oppure Butterscotch Blonde, Aqua Marine Metallic, Olympic White e Sunburst (3 colori) per i modelli Telecaster.
    •    Telecaster: riprende le stesse specifiche di base dei modelli Stratocaster, con manico in acero dal profilo modern C e tastiera in Laurel con radius da 9,5". Il corpo è realizzato in pioppo, ed i pickup a disposizione sono sempre della serie Standard con output elevato. Disponibile in Butterscotch Blonde e Olympic White.
    •    Precision Bass e Jazz Bass: le specifiche dei due bassi della serie standard riprendono quelle già viste per le chitarre, e pertanto offrono pickup realizzati specificamente per questa serie di strumenti, profilo modern C per il manico in acero, body realizzati in pioppo, e radius 9,5" per la tastiera (disponibile in acero o laurel in base alla finitura abbinata).

Edit post-pubblicazione: per giustificare il contenimento dei prezzi della serie Standard, Fender ha optato per una produzione asiatica, fattore che avvicina in maniera molto marcata le nuove nate a quanto già visto fare fino ad ora con il marchio Squier, e pertanto lasciando intendere come le nuove produzioni possano condividere ben più di un dettaglio con quelle della famosa costola "economica" del brand.

American Vintage II Series
Per il 2025 Fender non si dimentica, ovviamente, dei suoi fan dall'animo più retro, e infatti aggiorna la American Vintage II Series con un'edizione limitata dedicata agli amanti delle Teleacaster del 1951, due nuove Stratocaster ispirate alle annate 1957. e 1965, una Jazzmaster che guarda all'annata del 1966, ed infine un Precision bass ispirato alle produzioni del 1960.
 


    •    Limited Edition 1951 Telecaster: presenta un corpo in frassino con finitura Prototype White. Il manico in acero è dotato di profilo a “U” ispirato ai modelli del ‘51 e di una tastiera con un raggio di 7,25” e tasti tall vintage. Tra le caratteristiche tipiche della produzione del 1951, troviamo il distanziamento ridotto dei dot sul 12° tasto. Il ponte con triple sellette in ottone, le meccaniche in linea “Fender Deluxe” e i pickup Telecaster Pure Vintage '51 creano il classico "twang" e il più autentico stile Fender.
    •    1957 Stratocaster: offre un trio di pickup Pure Vintage '57 Stratocaster, un profilo del body dalle curve ben accentuate e un manico in acero con profilo a “V” abbinato a una tastiera in acero con raggio da 7.25”.
    •    1960 Precision Bass: torna disponibile dopo un periodo di assenza dal catalogo, offre un corpo in ontano, pickup Pure Vintage ‘60 Split-Coil P-Bass e un manico in acero canadese con profilo a “C” con tastiera in palissandro dal raggio di 7.25”.
    •    1965 Stratocaster: disponibile in Sonic Blue, Shoreline Gold e Candy Apple Red, la Stratocaster 1965 offre un manico in acero con profilo a “C” del 1965, questa volta con una tastiera "round-lam" in palissandro con radius 7x25". Altre caratteristiche d'epoca includono un battipenna bianco a tre strati con 11 fori, il logo "di transizione" con lettering più grande, e un set di pickup “gray bottom” Pure Vintage 1965.
    •    1966 Jazzmaster: è dotata di un manico in acero con profilo a “C”, con una tastiera in palissandro round-lam (cioè dal fondo concavo) con raggio da 7.25”. Caratteristica della produzione del 1966, questa chitarra viene offerta con binding del manico bianco, segnatasti in madreperla rettangolari, meccaniche “Fender Deluxe” in linea, e paletta "matching" (solo per i colori custom). Il tremolo è di tipo flottante, mentre i pickup sono dei Pure Vintage ‘66 Jazzmaster con il classico circuito rhythm/lead reso famoso dalla Jazzmaster.

Per maggiori informazioni è consigliabile visitare il sito ufficiale Fender.
Fender jazz bass namm show 2025 precision bass stratocaster telecaster
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di RedRaven [user #20706]
commento del 24/01/2025 ore 10:15:31
Pickup ceramici sulle standard (mexico? o asia?). Il livello tra questo, e il body in pioppo, è da Squier.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 24/01/2025 ore 11:11:47
Infatti hanno tutta l'aria di essere delle Squier rimarchiate
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di Sykk [user #21196]
commento del 24/01/2025 ore 11:22:40
Strategie completamente differenti: Gibson fa le Epiphone di fascia alta e Fender fa le standard indonesiane.
Bisogna cominciare a comprare altro..solo quando uno strumento ci serve davvero e senza pensare alla rivendibilità
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di RedRaven [user #20706]
commento del 24/01/2025 ore 15:00:02
le epiphone di fascia alta costano più delle vintera, che sono invece molto buone. E' tutto li il trucco.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 24/01/2025 ore 15:02:14
comunque la rivendibilità non è un problema ne per le fender ne per le squier mi pare, non rivendi le chitarre strambe di marche assurde, il resto è solo questione di prezzo.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 25/01/2025 ore 14:12:34
Si, diciamo la stessa cosa.
Il problema è rivendere una Sire perché dall'altra parte tutti pensano che le chitarre di marchi recenti vengano rivendute perché fanno schifo.
Oppure rivendere una Reverend che è molto superiore alle Fender di pari prezzo, ma non ha il blasone.
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 24/01/2025 ore 12:34:12
Squier marcate Fender. Anche no dai
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 24/01/2025 ore 13:05:2
potevano chiamarle "Fender SE" o "Fender Tribute" ;-)
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 25/01/2025 ore 20:21:34
Oppure anche Squender .. PS. Nel caso voglio essere pagato :-P
Rispondi
di robertobabbilonia [user #27030]
commento del 24/01/2025 ore 15:03:05
Da tempo ho smesso di stare dietro a Fender e Gibson per i prezzi esorbitanti in relazione alla qualità. Compro senza rivendere e magari faccio delle migliorie personalizzate puntando su altri marchi, in primis Harley Benton e Sire
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 24/01/2025 ore 15:18:21
Non entriamo nel "meglio harley benton di custom shop fender" eh perchè se no diventa difficile! A livelli bassi i marchi come HB ovviamente sono molto aggressivi nel rapporto qualità prezzo, ma per il resto le cose cambiano molto.
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 24/01/2025 ore 15:56:02
Per riassumere, piu' o meno mi viene da dire che stanno vendendo semplicemente la stampa Fender sulla paletta. :-)
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 24/01/2025 ore 16:42:28
Le Squier classic vibe sono probabilmente meglio per i pick up in alnico, e costano meno.
Ma venderanno molto più queste per il marchio sulla paletta.
Inutile negarlo, il logo Fender ha un valore che Sire, Cort o HB non avranno mai.
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 24/01/2025 ore 16:55:24
tra l'altro bello come nell'articolo si eviti rigorosamente di citare la produzione asiatica....
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 24/01/2025 ore 17:18:57
Già.....ho dovuto cercare in rete per saperlo
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 24/01/2025 ore 18:21:56
Ah non Messico? comunque questi "articoli" di accordo sono sempre più spesso dei redazionali molto superficiali. Citano anche due colori per le standard ma in realtà ce ne sono 4. Un qualunque video di Anderton's che comunque ha lo scopo di vendere è più trasparente e preciso, bisogna ammettere.
Rispondi
di Francesco Sicheri [user #65794]
commento del 24/01/2025 ore 18:46:41
Non c'è nessuna omissione volontaria, ma piuttosto erronea. Nel riportare la notizia ho proprio "mancato" di inserire l'informazione. Riportata ora in una sezione apposita. Lo stesso vale per le finiture. Chiedo perdono. Giusto per essere completamente chiari, non si tratta di articoli di approfondimento, che al momento sono in pausa per dare spazio alle novità dell'anno, ma che riprenderanno molto presto. Ad ogni modo, ho posto subito rimedio a quanto segnalato. Grazie.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 24/01/2025 ore 19:02:42
A leggere le specifiche di questa nuova Standard non è che proprio si accenda l'entusiasmo. Passi per il body in pioppo: a livello di risonanza è buono (sperimentato su una vecchia Classic Series messicana) e pesa poco. A livello estetico non funziona bene con le finiture semitrasparenti, ma con i colori coprenti va bene. Sono stupito di vedere quindi che hanno messo anche il sunburst tra le scelte. La tastiera in alloro indiano così così... Sulla mia Gretsch 5220 il legno è ben selezionata e sembra palissandro, ma ho visto altri esempi in cui è abbastanza bruttina. I pickups ceramici se li potevano risparmiare. Il prezzo mi pare veramente altino. Temo che però avranno il pretesto per alzare ulteriormente i prezzi delle messicane.

Mi da piacere invece il ritorno della Strato 65 nella serie AVII, anche se sarebbe bello un giorno si decidano a offrire pure una versione del modellodel 1968, con la placca a 4 viti e palettone.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 24/01/2025 ore 19:51:51
Quasi quasi metto in vendita i pickup ceramici della mia Telecaster Standard made in Mexico, perché sono i pickup delle Standard quando non erano prodotte in Asia, nulla a che vedere con la produzione attuale!
Tornando all'articolo, hanno colmato il gap di prezzo tra le Squier CV e le Fender messicane, se le Squier CV siano meglio o peggio delle nuove Standard sarà da testare con mano.
Io posso dire che il mio basso Squier a 5 corde è davvero una bomba, così come la mia Ibanez (pagata più di ogni altra mia chitarra elettrica), entrambi fatti in Indonesia. La provenienza è ormai sempre meno importante, scelti dei legni passabili con i macchinari moderni si fa produzione industriale in ogni parte del mondo.
Una chitarra artigianale sarà sempre diversa, chiaro, ma se devo dirla tutta questi prodotti industriali non sono male per un mediocre chitarrista come me.
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 26/01/2025 ore 21:49:08
Il problema non è che sono fatte in Indonesia, è che hanno i pick up ceramici delle Squier che fanno abbastanza pena...
Rispondi
di allisonguitar [user #52659]
commento del 25/01/2025 ore 14:56:37
Riguardo i ceramici, io li ho sulla mia copia strato giapponese degli anni 80, e sono stupendi (cloni se dimarzio super distorsione single coil sds1).
Se volete, su accordo ho pubblicato l'articolo "Chitarra misteriosa".
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 26/01/2025 ore 21:51:19
Io ho su una Strato autocostruita con body in Doussié il DiMarzio Super distorsion al ponte che è un ceramico, e fa paura.
Il problema che i ceramici della Squier sono tutt'altro.... suonano stridenti e non hanno dinamica.
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 26/01/2025 ore 18:20:00

L’alloro indiano è abbastanza bruttarello, ma si può “ebanizzare”; il pioppo, una volta verniciato , è tale e quale a qualsiasi altro legname con caratteristiche strutturali che lo rendano idoneo a diventar chitarra (non me ne vogliano i tonvuddisti); pickup ceramici sono solo fuori moda; meccaniche e ponte saranno 35 anni che girano nei magazzini fender di tutto il mondo e non si butta via nulla.
Si è una squier, ma ha quella scritta sulla paletta che vale da sola il prezzo d’acquisto.
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 26/01/2025 ore 22:07:31
Fermo: il ponte sembra quello, ma già da quello di una bullet (se esiste ancora) a quello di una CV c'è un abisso.
Sono uguali solo alla vista da sopra, materiali e peso sono totalmente differenti.
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 27/01/2025 ore 00:37:59
Riguardo ai pezzi stoccati nei magazzini Fender di tutto il mondo ci infilo anche i pickup e ti do ragione, infatti, dopo l'uscita della Player 1, avevo acquistato una Squier Indonesiana per magheggiarci sopra e dare casa a un ponte Fender 6 viti che mi ballava in giro da un pochino e guarda un po', ci ho trovato dentro i ceramici delle Mexico mandate in pensione dalla Player Series; puo' essere ? sara' un caso ma sono sicuro che equipaggiavano le Mexico confrontati anche da un amico, infatti li ho lasciati montati perche' comunque non mi dispiacevano piu' di tanto; questo discorso era riferito alle tue giuste parole che dicevano che in Fender non si butta via nulla :-)
Rispondi
di Massiblues84 [user #66245]
commento del 27/01/2025 ore 10:27:17
Ormai per chi vuole una bella strato con bei legni stile vintage conviene di più farsela fare da un liutaio,qui al nord cene sono 3 o 4 che con più o meno 2k ti fanno chitarrine proprio belle!
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 27/01/2025 ore 12:39:56
Vero, il problema è che poi non le rivendi, o le rivendi perdendoci tre quarti del prezzo. Parlo per esperienza. Di chitarre artigianali ne ho attualmente 2 e ne ho fatte fare 5 in totale, quelle che ho rivenduto le ho rivendute rimpiangendo la differenza.
Aggiungendo qualcosina alla cifra di cui parli invece si aprono prospettive interessantissime soprattutto sull'usato. Puoi andare sull'usato di Suhr, Xotic e similari, cioè superstrat che svegliano i morti. E ci suoni pure molto meglio sopra.
Purtroppo le CS non scendono di prezzo e costano una fucilata.

Rispondi
di Massiblues84 [user #66245]
commento del 27/01/2025 ore 13:50:37
Si,io m sono fatto fare una strato su modello meta' 60,leggermente reliccata col manico in acero,pickup artigianali l,non la venderò mai,non mene frega di venderla..cmq fosse per me se volessi un altra strato magari con una bella tastiera in palissandro andrei su una bella american vintage usata,ho una tele american vintage 52 presa usata che è una bomba!!!
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di E! [user #6395]
commento del 28/01/2025 ore 08:31:1
Eh si, se è venuta fuori esattamente come la volevi tu è una figata.
Io ho una semiacustica artigianale (una specie di 175) che non venderò mai, per due motivi: è venuta benissimo e poi... Se la rivendo ci perdo troppi soldi :-D
Scherzi a parte, le artigianali sono animali strani. Poi ti ci affezioni, anche perché le aspetti per un anno. Però c'è chi si stanca, anche perché se fai fare una Les Paul a un liutaio è difficile che suoni veramente come una Les Paul. Però razionalmente in certi casi conviene, io all'epoca cercavo appunto una 175 nera e se l'avessi dovuta prendere da Gibson avrei dovuto pagare un occhio per una d'epoca, perché non le fa più.
Il problema è che devi essere sicuro al 100% che non la rivenderai.
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