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Gretsch in Giappone per delle novità dal look inconfondibile
Gretsch in Giappone per delle novità dal look inconfondibile
di [user #116] - pubblicato il

"Dal Giappone con furore" potrebbe essere il titolo perfetto per descrivere il moood nel mondo chitarristico durante gli ultimi cinque anni. A confermarlo ci pensa Gretsch, che per il 2025 ha deciso di rinfrescare la sua Professional Collection con alcune produzioni provenienti proprio dal Giappone.
Seguendo il recente re-inammoramento per tutto ciò che proviene dal Paese del Sol Levante, anche Gretsch ha deciso di rinnovare la sua Professional Collection con una serie di nuovi modelli prodotti in Giappone. L’obiettivo? Valorizzare un catalogo già noto per la qualità costruttiva e la tradizione, aggiungendo qualche nuova soluzione tecnica che possa parlare in maniera diretta con il presente.

In un settore ormai fermo da tempo su soluzioni che sembrano essere sempre valide al punto da non essere mai ribaltate, sarà questa la via per proseguire verso il futuro?
Tra semi-hollow e hollowbody, ci sono sufficienti novità divise fra Broadkaster, Tennessean, Falcon e Nashville.

Channel Core e Pro Twin Six, il cuore rinnovato di Gretsch
Gretsch ha presentato cinque nuovi modelli all’interno della Professional Collection. Tra questi spiccano la Broadkaster LX e la Broadkaster Jr. LX, due semi-hollow apparentemente progettate per offrire un sound che vuole mantenere limpido e cristallino l’intero spettro di frequenze anche a volumi sostenuti.

Gretsch in Giappone per delle novità dal look inconfondibile

Le Broadkaster LX e Broadkaster Jr. LX montano il nuovo center block Channel Core, realizzato da un mix di acero e abete. Questa soluzione è stata pensata per un attacco più rapido e una spinta più presente sulle frequenze medie. Entrambe le chitarre sono equipaggiate anche dei nuovi pickup humbucker Pro Twin Six, il cui carattere è rivolto a dosi di gain sostanziose, sostenibili anche grazie al blocco centrale in grado di ridurre sensibilmente il feedback.

Specifiche top di gamma per i modelli LX
Body e manico (profilo standard U) sono realizzati in acero su entrambi i modelli della Broadkaster, la scala è di 24,6”, e il radius della tastiera in ebano è di 12”. Queste specifiche si affiancano a meccaniche autobloccanti Gotoh e al ponte con tremolo Bigsby B7GP.

Gretsch in Giappone per delle novità dal look inconfondibile

L’hardware dorato mantiene alta la bandiera di quel look per cui il brand è conosciuto. Le colorazioni a disposizione sono Midnight Sapphire e Blackberry per la Broadkaster Jr. LX, Black e Cadillac Green per la Broadkaster LX. Entrambe partono da €3.100,00 con custodia rigida inclusa.

Gretsch Falcon, il fascino di una hollow-body senza tempo
La Falcon rimane uno dei modelli di punta del catalogo Gretsch. Quest’anno il brand la rende disponibile nella stupenda colorazione Cerulean Blue, ma anche in versione Black (con hardware cromato) e nell’immancabile versione White con hardware dorato. Il prezzo di 3.599 dollari rispecchia la costruzione di alta fascia: corpo in acero cavo da 17” di larghezza e 2,5” di profondità, scala 25,5", tastiera in ebano con radius da 12” e 22 tasti medium jumbo, ed infine pickup PRO-FT Filter’Tron e ponte con tremolo Bigsby B6GP .

Gretsch in Giappone per delle novità dal look inconfondibile

La Falcon è dotata di Arc-Tone Bracing, un sistema di catenatura che Gretsch utilizza nei suoi modelli hollowbody per ottimizzare la resa sonora e controllare il feedback. Prevede l’inserimento di barre tonali in acero “torrefatto” e supporti arcuati in abete sotto il ponte, in modo da gestire al meglio la risonanza del corpo. Questa soluzione consente di mantenere il carattere tipico delle chitarre a cassa vuota, ma con una maggiore stabilità timbrica anche a volumi più sostenuti..

Tennessean: la scelta versatile
La Tennessean è larga 16”, leggermente più compatta della Falcon, ma condivide lo stesso Arc-Tone bracing e la configurazione di pickup PRO-FT Filter’Tron. È disponibile nelle colorazioni Havana Burst, Deep Cherry Stain e Walnut Stain, tutte vendute allo stesso prezzo: 2.499 dollari.

Per questa cifra si accede ad una scheda tecnica non troppo diversa da quella già vista con le Falcon, ovvero manico con profilo a U, tastiera in palissandro con radius da 12” e bordi smussati, meccaniche autobloccanti Gotoh e ponte Adjusto-Matic con tremolo Bigsby. Per quanto riguarda l’elettronica la Tennessean mette in campo un circuito treble bleed, che abbinato ai due humbucker Filter’Tron permette a questo modello di affrontare un buon range di sfumature in ambito country, blues, rock e pop.

Gretsch in Giappone per delle novità dal look inconfondibile

Nashville, la voce classica del brand
Il modello hollowbody Nashville, proposta in Orange Stain, Midnight Sapphire o Cadillac Green, offre un look che Gretsch definisce come “il più rappresentativo” della sua storia e filosofia. Anche la Nashville monta due pickup PRO-FT Filter’Tron, e un ponte con tremolo Bigsby B6GP , con paletta “matching” con un intarsio a ferro di cavallo. Il prezzo di 2.699 dollari include la custodia rigida, ma non è ancora stato reso noto il periodo di effettiva disponibilità sul mercato.

Gretsch in Giappone per delle novità dal look inconfondibile

Disponibilità e dettagli
Come già visto con altri marchi del gruppo Fender (Jackson, ad esempio), Gretsch ha presentato queste novità con indicazioni poco precise riguardo a quando saranno effettivamente in negozio. Chiunque voglia approfondire può visitare la pagina dedicata sul sito Gretsch.

Nel frattempo, invece, i nuovi modelli Broadkaster sono già disponibili per l’acquisto anche in Europa.
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di Mybloody [user #34722]
commento del 04/02/2025 ore 10:09:07
Non ho mai capito questa scelta commerciale di Gretsch di fare solo strumenti di fascia alta e di entry level senza nulla in mezzo... o spendi 3000euro o 500... boh...
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di zabu [user #2321]
commento del 04/02/2025 ore 14:41:30
In realtà credo che la fascia media sia quella della Electromatic, che parte dai 500 (tipo la 5220) e mi pare arrivi anche a 1200 per alcuni modelli semiacustici. Poi hanno anche una linea più economica veramente entry level, la Streamliner. Il problema è che prendere una Gretsch di fascia media è una contraddizione in termini. Sono chitarre troppo iconiche e particolari secondo me per accontentarsi di un versione "media". Io per per purocaso ho preso una Electromatic solid body (appunto la 5220), ma era in offerta. Altrimenti veramente meglio risparmiare e prendere i modelli giapponesi.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 04/02/2025 ore 14:47:21
Da quello che vedo sul sito quelli di fascia alta ormai sono tutti modelli made in Japan. O sbaglio?
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di zabu [user #2321]
commento del 04/02/2025 ore 17:29:4
Gretsch è da fine anni 80 -cioè da quando il marchio fu rifondato dipo il completo fallimento e la chisura della produzione USA- che produce gli strumenti professionali in Giappone, specificatamente nella fabbrica di Terada. Qui sono stati prodotti pure strumenti di fascia alta per altri marchi, tipo le Epiphone Elitist, tra cui la John Lennon limited edition (quest'ultima poi era "assemblata"in the USA 😏). Poi agli strumenti giapponesi hanno aggiunto la serie Electromatic (fascia medio-economica e la Streamliner (fascia economica ). Quindi le Gretsch giapponesi sono le "vere" Gretsch di serie di produzione contemporanea. C'è poi una limitata produzione Custom Shop in USA, fatta dalla Fender (che detiene la distribuzione del marchio) a Corona in California. La qualità delle Gretsch giapponesi è assoluta e francamente posso dire (avendo provato pure le vintage) che sono anche delle riedizioni fatte molto bene. Anzi, per un chitarrista medio, fa più senso prendere una giapponese che impazzirsi con una Gretsch vintage, visto che le vecchie hanno spesso molti problemi di manutenzione, tipo il binding che si frantuma, manici da resettare etc.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 04/02/2025 ore 18:37:13
ah ecco, di Gretsch infatti non ne so nulla, però negli ultimi tempi mi sono passate per le mani varie made in Japan (Fender, Tokai e Edwards) e devo dire che sono chitarre molto ben fatte, meritano la fama che hanno
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di zabu [user #2321]
commento del 04/02/2025 ore 18:48:37
Le Gretsch giapponesi sono assolutamente fantastiche e sull'usato si prendono pure a prezzi molto ragionevoli.
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 08/02/2025 ore 09:11:08
Ciao Zabu, cioè fammi capire, se io volessi prendere una White Falcon, mi sconsigli vivamente di prendere un modello fatto dal CS USA, per i motivi da te citati, ovvero binding che si frantuma e manici da sistemare, oppure ho capito male io?
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di zabu [user #2321]
commento del 08/02/2025 ore 18:21:3
C’è stato un fraintendimento: quelle che hanno il binding che si disintegra e potenziali problemi con i manici sono quelle veramente vintage, ovvero prodotte negli anni '50 e negli anni '60. Quelle del CS USA attuale sono bellissime, ma credo costino dagli Euro 8000 ai 12000 nuove, che non sono proprio noccioline... Se invece vuoi spendere una cifra più normale (comunque alta, cioè sui livelli di una Gibson di fascia alta) ci sono quelle appunto giapponesi. La White Falcon giapponese mi pare si trovi sui 3800 Euro in Italia.
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di Daffy Dark [user #64186]
commento del 08/02/2025 ore 20:07:00
Ok, sei stato chiarissimo.. in effetti 8000€ sono un esagerazione, 4 o 5mila potrei anche azzardare, però non avrei comunque una CS made in USA, chiaramente chi se ne frega, se uno strumento è ben fatto e li vale sti 3800€, anche se non è più una produzione made in USA potrebbe essere un acquisto azzeccato, in ogni caso, grazie mille per le info, tu sei sempre molto educato e molto preparato su ste cose, sei una garanzia, grande Zabu!
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di zabu [user #2321]
commento del 08/02/2025 ore 21:06:44
Grazie Stefano, mi fa piacere se ti posso essere di aiuto con qualche consiglio. Io una Tennessee Rose -per capirci uno dei modelli suonati anche da George Harrison- di quelle giapponesi Professional Series, costruita nelle fabbrica di Terada. Messa a fianco della 335 Gibson o della Epiphone Casino USA (costruita nella stessa fabbrica Nashville della Gibson), ti devo dire che la Gretsch non soffre assolutamente complessi di inferiorità. Anzi da un punto di vista costruttivo devo dire che praticamente la Gretsch e senza difetti, mentre ad esempio la 335 qualche imperfezione estetica ce l'ha: la tastiera ha diversi segni di lavorazione e pure il binding potevano rifinirlo un po' meglio in qualche punto dove va a coprire i lati del tasto (si chiamano nibs). Purtroppo sulle Gibson sono cose che capitano. Il controllo qualità Gretsch mi è sempre sembrato invece molto attento. Considera pure che la fabbrica giapponese se di Terada si specializza proprio su strumenti semi-acustici. E' una fabbrica vecchio stile in cui non usano nemmeno macchine a controllo numerico: è tutto prodotto a livello semi-artigianale, diciamo all'antica.
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di Daffy Dark [user #64186]
commento del 08/02/2025 ore 21:16:46
Molto interessante, per cui se lavorano a livelli semiartigianali senza controllo numerico, siamo a livelli di un custom shop mi verrebbe da dire a sto punto..
Ti chiedo un ultima cosa, ma a livello di pickups su una white falcon made in Japan e una made in Usa ci sono notevoli differenze, o montano gli stessi pickups?
Grazie ancora per la tua disponibilità!
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di zabu [user #2321]
commento del 08/02/2025 ore 22:01:30
A livello di pickups, le USA Custom Shop è facile che montino i TV Jones, che è un produttore boutique americano. Le giapponesi montano normalmente pickups di serie (anche se qualche modello potrebbe avere anche i TV Jones), fatti probabilmente in giappone o comunque di produzione asiatica. I pickups di serie suonano comunque benissimo, quindi vai tranquillo. Io non vedrei la necessità di pensare ad una sostituzione.

Comunque si, le giapponesi sono strumenti veramente validi. L'unica differenza forse con altri strumenti di produzione americana di quella fascia è che la verniciatura è poliuretanica invece che alla nitro. Ma è una poliuretanica applicata sottilissima, lucidata a specchio, che non fa assolutamente rimpiangere la nitro. Anzi porta con se anche alcuni vantaggi a livello di resistenza e durata.
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di Daffy Dark [user #64186]
commento del 10/02/2025 ore 13:58:15
Ottimo!!!
Grazie infinite per tutte le info dettagliate!
Rispondi
di Mybloody [user #34722]
commento del 04/02/2025 ore 15:32:43
Eh appunto ci sono quasi 2000 euro di buco tra le made in japan e la migliore electromatic. Capisco il discorso dell'iconicità della chitarra ma a questo punto allora lo stesso discorso dovrebbe valere per fender e gibson. La les paul studio non avrà il fascino della custom, ma è pur sempre una gibson alla portata di quasi tutti.
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di Mariano C [user #45976]
commento del 04/02/2025 ore 16:56:03
Il buco é dovuto al fatto che una chitarra da 1300 ha sostanzialmente la stessa qualità di una da 2500. Quindi andrebbe a competere troppo con la linea superiore. Infatti le aziende che si posizionano nella facia 1000/2000 tendono a fare chitarre di fattura comparabile alla fascia alta dri grandi marchi. Vale mica solo per le chitarre: produrre una Jcm800 costa 400 dollari alla Marshall
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di Mybloody [user #34722]
commento del 06/02/2025 ore 12:25:08
Che una semiacustica da 1300 abbia la stessa qualità di una da 2500 ho molti dubbi. Dubbi alimentati dal fatto che ho avuto diverse semiacustiche di diversi marchi e diversi prezzi e per me la differenza costruttiva e qualitativa è sempre stata abissale. C'è anche chi dice che un harley benton suona come una gibson... ma sono pareri e conclusioni del tutto personali.
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di Mariano C [user #45976]
commento del 07/02/2025 ore 01:20:03
Una HB costa 300 non 1300/1400. È tutto abissalmente incredibile quando si ha quel bellissimo marchio sulla paletta, sicuramente una chitarra che esce da una macchina a controllo numerico risente tantissimo della latitudine e longitudone: se la cnc é in nord America esce abissaente meglio che se é in Corea
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di zabu [user #2321]
commento del 04/02/2025 ore 18:44:59
Mi pare che la Tennessee Rose e la G6128T Jet partono sui 2400 da Thomann, quindi il gap parte dai 1200, che tutto sommato mi pare ragionevole. Tutto questo poi al netto di sconti (i prezzi di Thomann non sono necessariamente i migliori.)
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di BizBaz [user #48536]
commento del 04/02/2025 ore 14:50:0
Comunque la qualità dell chitarre made in Japan non ha niente da invidiare alle made in USA e considerando che ormai Fender produce da decenni in Giappone non ci vedo niente di scandaloso nell'acquisto di una Gretsch giapponese
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di KingCharles [user #62056]
commento del 04/02/2025 ore 16:23:03
Concordo, ma la puzza sotto il naso di molti "commentatori professionisti" è proverbiale.

Si mettessero a suonare ogni tanto.... :-)
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di Tanocaster [user #28785]
commento del 05/02/2025 ore 17:19:4
"per il 2025 ha deciso di rinfrescare la sua Professional Collection con alcune produzioni provenienti proprio dal Giappone".
Ma la serie Professional è giapponese da parecchi anni. Mi puzza di articolo scritto con l'intelligenza arificiale.
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di zabu [user #2321]
commento del 05/02/2025 ore 18:04:55
Non credo AI, semplicemente la notizia compare, ad esempio, qui (forse la fonte dell'articolo?) con l'enfasi sulla produzione giapponese tipo: "Gretsch refreshes flagship Professional Collection with 5 Japanese-built stunners" vai al link

Effettivamente però la serie Professional è da sempre costruita in Giappone. Diciamo un po' una licenza poetica il titolo dell'articolo.
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