è la nuova collezione di plugin firmata da e , una collaborazione che segna l'ingresso di Joshua Scott e del suo brand di pedali nel mondo dei software audio dedicati alla chitarra. Il progetto unisce le competenze tecniche di MixWave nella modellazione digitale con l'identità sonora di JHS, portando alcuni dei suoi stompbox dal carattere più forte direttamente all'interno delle DAW. Ma la vera sorpresa è rappresentata dall’inclusione del modello virtuale dell’amplificatore “Loud Is More Good”, diventato famoso grazie ai numerosi video pubblicati su YouTube dal brand. L'amplificatore arriva completo di simulazioni per cabinet e microfonazione configurabili.
Con questa mossa, JHS punta a raggiungere non solo i chitarristi, ma anche produttori, sound designer e chiunque lavori nell’ambito dell’audio professionale e voglia accedere a timbriche dal sapore analogico, perfettamente integrate in un flusso di lavoro digitale.
Una collezione virtuale di effetti JHS
Il pacchetto include sei effetti, ciascuno modellato digitalmente sui di singoli componenti fisici, per garantire una riproduzione sonora fedele agli originali:
- Morning Glory: uno degli overdrive trasparenti più noti, e sicuramente un bestseller del marchio, apprezzato per la capacità di enfatizzare il carattere dello strumento senza snaturarlo. Ottimo per chi cerca un suono dinamico, ricco di armoniche e sensibile alla plettrata.
- Hard Drive: pensato per generi dove il gain è fondamentale, non è il distorsore più "classico" e per questo piace molto. È quel pedale pensato per chi cerca sonorità high-gain compatte e pronte a perforare il mix.
- Pulp N Peel: compressore con preamp integrato, pensato per arrotondare e ammorbidire il suono, ma anche per aggiungere saturazione armonica. Ottimo per funk.
- Panther Cub: delay modulato ispirato ai tape echo più famosi, con possibilità di creare ambienti profondi e fluttuanti.
- NÖTASPRING: un riverbero a molla virtuale ideato esclusivamente per questa collezione. Non esiste in formato fisico, ed è stato sviluppato per aggiungere quel “drip” old school senza i limiti imposti dalla componentistica reale.
- Loud Is More Good Amp: emulazione dell’amplificatore boutique realizzato in passato da JHS, ora disponibile come plugin completo di cabinet e microfonazione virtuale. Ideale per chiunque voglia una risposta dinamica realistica anche quando sostiuisce il proprio amplificatore analogico con un plugin.

Un ponte tra analogico e digitale
Questa collezione si rivolge a un pubblico ampio, ma è chiaro che il target principale non sono solo i chitarristi. Il lavoro fatto da MixWave nella realizzazione della Loud Is More Good Collection punta alla massima flessibilità: tutti gli effetti possono essere utilizzati anche su bassi elettrici, synth, drum machine, e persino sulla voce, grazie a un’interfaccia intuitiva che consente di automatizzare parametri e sperimentare senza limiti.
Il concept di base è quello di offrire una “scatola virtuale” di strumenti sonori in grado di coprire tutto lo spettro espressivo di una produzione moderna. I plugin non sono limitati a ricreare effetti isolati: l’intera collezione è stata pensata per essere usata in catena, replicando l’approccio della pedaliera fisica, ma con la libertà di editing e routing garantita dal software.
Specifiche tecniche e compatibilità
La Loud Is More Good Collection è disponibile in formato VST3, AU e AAX, sia come plugin all’interno della DAW, sia in versione standalone. È compatibile con macOS (10.13 e superiori) e Windows 10/11 (64 bit), e la gestione della licenza avviene tramite iLok, lo standard ormai adottato per gran parte dei software di fascia professionale.
Il prezzo di listino è 179 dollari, ma il lancio prevede un prezzo promozionale di 139 dollari, con upgrade scontati per chi possiede plugin JHS precedenti.
Grazie all'opzione di Trial è la suite di effetti prima dell'acquisto.
Un segnale chiaro: JHS guarda avanti
Questa collaborazione con MixWave rappresenta un nuovo capitolo per JHS, un marchio noto per l'approccio “artigianale” al suono e per una comunicazione spesso improntata sull’educazione e su una sanissima dose di ironia. Portare il proprio catalogo all’interno di una piattaforma virtuale, mantenendo però una forte identità analogica, è una scelta coerente con l’evoluzione del mercato e con le esigenze dei musicisti moderni.
Chi lavora in studio, chi compone colonne sonore, o chi semplicemente cerca soluzioni rapide ma efficaci per ottenere un suono di qualità senza uscire dalla DAW, trova in questa collezione una proposta molto interessante. Ma anche i puristi dell’hardware potrebbero essere incuriositi da una simile proposta, che porta in digitale non solo il suono, ma anche l’estetica JHS, con interfacce grafiche curate e controlli immediatamente riconoscibili.

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