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Il "caso Giacomo Turra" è più semplice di quanto sembra?
di [user #65794] - pubblicato il

Giacomo Turra è stato recentemente accusato di plagio per aver riproposto, senza attribuzione, un arrangiamento altrui. A aggravare la faccenda è stata la vendita della tablatura riferita all'arrangiamento, sempre senza attribuzione. Il caso ha acceso un dibattito nella community, e al centro della questione si apre una questione etica riguardo alla monetizzazione di contenuti derivativi.
Tutti ne parlano, voi in primis. E quindi? Non vogliamo spendere qualche parola su quanto accaduto in questi giorni attorno a Giacomo Turra? Sì, ma facciamolo andando per punti, provando a riassumere un po' di concetti da non dare per scontati, e poi tirando qualche conclusione. 

Che cosa è successo?
Nel mondo della chitarra, e dell'arte musicale più in generale, dove condivisione e ispirazione sono spesso parte di un ecosistema musicale fertile e fluido, il confine tra tributo e plagio può risultare sfumato. È su questa linea sottile che si è sviluppata, nei giorni scorsi, la vicenda che ha visto protagonista Giacomo Turra, chitarrista italiano noto per i suoi video virali, le reinterpretazioni soul-funk e il suo stile visivo di intrattenimento altamente curato.

Turra è al centro di un vero e proprio polverone mediatico, a seguito della diffusione di un video da parte di Danny Sapko - dal titolo "Ho beccato questo famoso instagrammer a rubare i brani di altri musicisti" -  che metteva a confronto una sua performance con quella del chitarrista statunitense Brandon Nail.

L'accusa di Danny Sapko
Il video – diventato ovviamente virale nel giro di poche ore – mostrava due take quasi identiche, al punto da far nascere il sospetto che Turra avesse ripreso in maniera troppo fedele, se non direttamente copiata, l’arrangiamento e l’interpretazione di Nail, senza però menzionarlo né citarlo come fonte. Oltre a ciò, Sapko punta subito il dito sul fatto che Turra avrebbe portato avanti questo tipo di comportamento fin dagli inizi della sua carriera online, perpetrando la stessa tipologia di appropriazione in maniera continuativa.



A rendere la questione ancora più delicata, però, non è stata solo la somiglianza musicale, quanto il fatto che Turra abbia in seguito venduto, tramite piattaforme digitali, la trascrizione di quell’arrangiamento (e apparentemente di altri) come materiale didattico a pagamento. Questo ha fatto emergere un nodo etico e legale ben più ampio, che va oltre il singolo episodio, e soprattutto va oltre la possibile "citazione" più o meno involontaria. 

La reazione immediata a queste accuse si è concretizzata subito nella rimozione da parte di Anderton's della video intervista realizzata con Turra, e dalla sospensione da parte di D'Angelico Guitars della collaborazione di endorsement.



Chi è Giacomo Turra
Classe 1997, Giacomo Turra ha conquistato un ampio seguito su Instagram, YouTube e TikTok con video in cui reinterpreta celebri brani pop, funk e R&B. Il suo stile, innegabilmente accattivante per gli amanti delle sei corde e dei generi citati, unisce una gran cura dell’immagine ad altrettanto innegabili abilità tecniche. La fama di Turra lo ha reso presto un punto di riferimento per le nuove generazioni di chitarristi cresciuti principalmente "nell'era digitale". Il suo successo si è tradotto in un crescente numero di endorsement da parte di brand del settore, tour internazionali e la creazione di contenuti a pagamento venduti tramite il suo sito ufficiale e marketplace terzi.

Le accuse: ispirazione o plagio nota per nota?
Al centro del caso vi è un arrangiamento di un brano che Brandon Nail aveva pubblicato tempo prima, ma le accuse di Sapko riportano a galla anche esempi che vanno a mettere in luce come la stessa pratica di appropriazione si sia già manifestata in precedenza a discapito di artisti e creator come Jack Gardiner e Alex Hutchings, le cui performance sono state riprese da Turra non in chiave "re-interpretativa", ma invece nota per nota. Nell'esempio di Brandon Nail, la versione di Turra non solo ne riprende le stesse linee melodiche e armoniche, ma replica anche la costruzione delle dinamiche, l’uso degli accenti ritmici e perfino certe inflessioni stilistiche.



Risulta abbastanza chiaro come non si tratti di una semplice coincidenza, o di un caso di influenze condivise, ma piuttosto di una replica esatta di materiale altrui. Questo, in un ambiente dove il concetto di "cover" è spesso inteso come rielaborazione, ha spostato il discorso dal terreno musicale a quello dell’etica professionale e della proprietà intellettuale. Sì, perché a fare da ago della bilancia non è tanto il rivisitare materiale altrui nota per nota, quanto le finalità commerciali che vengono poi applicate a quel materiale.

A inasprire la polemica sono stati infatti la messa in vendita della tablatura derivata dal brano di Brandon Nail, ma anche l'uso che Turra ha fatto di un brano di Alex Hutchings per promuovere l'acquisto dei suoi pickup signature. Il tutto, ovviamente, senza citare l'autore del materiale, oppure facendolo in maniera molto flebile e abbandonata ad angoli remoti delle descrizioni, quando invece - per trasparenza - sarebbe stato molto facile farlo direttamente in video.

Qui risiede il punto nevralgico della discussione: è lecito monetizzare un arrangiamento altrui, anche se eseguito con mezzi propri e senza campionamenti diretti?

Il contesto legale e il ruolo delle tablature
Il copyright tutela le opere dell’ingegno, compresa la musica, riconoscendo diritti esclusivi all’autore sul proprio lavoro. Questo include la melodia, il testo, l’arrangiamento e anche trascrizioni come le tablature, che rappresentano un’esecuzione specifica dell’opera originale. Le tablature, infatti, non sono neutre: se trascrivono un’esecuzione fedele al brano originale (riff, assoli, diteggiature distintive), sono considerate elaborazioni creative e quindi soggette a copyright.

Dal punto di vista legale, anche un brano di dominio pubblico può diventare oggetto di tutela se viene rielaborato in modo originale. Ad esempio, un nuovo arrangiamento, una trascrizione per chitarra o un’interpretazione che modifica armonia, ritmo o dinamica può godere di protezione autonoma. Quindi sì, anche se un brano è di dominio pubblico o già pubblicato, la sua rielaborazione originale – inclusa una tablatura – può essere coperta da copyright, se dimostra un contributo creativo dell’autore.
In pratica, pubblicare tablature online (anche amatoriali) di brani coperti da copyright può violare la legge, a meno che non si tratti di una creazione originale o autorizzata dai titolari dei diritti.



Le tablature rappresentano, a tutti gli effetti, un derivato dell’arrangiamento. Se si trascrive fedelmente l’interpretazione altrui e la si vende come propria, il confine tra "cover didattica" e "riproduzione commerciale non autorizzata" si fa pericolosamente sottile. Il fatto che Turra abbia diffuso a pagamento una tablatura apparentemente derivata dal lavoro di Brandon Nail, senza una specifica attribuzione, è chiaramente in collusione con il diritto offerto dalla tutela del copyright, e lo stesso vale per l'uso commerciale del brano di Alex Hutchings.
Non si tratta più soltanto di influenze artistiche, ma di un'operazione economica compiuta su materiale di proprietà altrui. Furto è una parola da usare con attenzione, ed è comunque meglio lasciarla a chi - se ci sarà - si occuperà di risolvere la questione.

Fino ad ora, Turra ha scelto un basso profilo, ha pubblicato un video di scuse. In una storia su Instagram, Turra ha espresso dispiacere per la piega presa dalla situazione e ha promesso di affrontare la questione “con rispetto verso tutte le parti coinvolte”.



Un problema sistemico?
Più che il caso isolato di Giacomo Turra, a sollevare qualche dubbio è il campanello d’allarme che si genere all'interno dell'ecosistema musicale (non solo chitarristico) online. Il mercato delle tablature, dei sample, dei corsi e dei contenuti premium è una fetta importante del mercato. In un contesto così competitivo, è facile che la linea tra creatività e appropriazione indebita venga oltrepassata, a volte senza consapevolezza, a volte con una certa superficialità.

Per molti musicisti, la monetizzazione dei contenuti è una delle poche fonti di sostentamento. Tuttavia, ciò richiede una responsabilità etica – prima ancora che legale – nella produzione e nella diffusione del materiale offerto. Dare credito, citare le fonti e distinguere chiaramente tra reinterpretazione e rielaborazione sono pratiche fondamentali da apprendere. Ogni lavoro ha il suo manuale di preparazione, e i lavori di content creator, influencer o youtuber non fanno eccezione.

Non solo legalese, ma anche un punto di vista artistico
Giuvazza, personalità fra le più preparate fra quelle che compongono il panorama italiano degli artisti con una finestra sul mondo di Youtube, ha offerto una buona "take" sulla faccenda, spostandosi però verso lidi a lui più cari. Quello di Giuvazza, infatti, è un intervento che va ad approfondire una tematica ormai abbastanza vecchia, ma sempre pronta a tornare in auge. Si tratta ovviamente del delicatissimo rapporto che c'è tra contenuti realizzati specificamente per un format video, e la declinazione di quello stesso tipo di "modus" su un mondo musicale rivolto al live più canonico. In soldoni: dal video in cameretta al palcoscenico si trova spesso un oceano.

Tutto inizia dal fatto che Danny Sapko, oltre a muovere le accuse descritte precedentemente, si rivolge a Turra provando a screditarne anche le reali capacità esecutive in sede live (perlomeno rispetto a quanto solitamente si vede nei suoi video). Sapko cita un'esibizione durante un NAMM Show, esecuzione chiaramente non in linea con gli standard che Turra ha mostra solitamente. Chi scrive non vuole fare l'avvocato del diavolo, ma a onor del vero è molto difficile dire che Turra non sappia suonare dal vivo.
Le esibizioni possono piacere o meno, ma usare parole come quelle di Sapko, per di più sulla base di uno stralcio live che può tranquillamente essere frutto di un'occasione sfortunata (capitata anche ai più grandi), non può valere come mezzo di demonizzazione assoluta del personaggio. Turra ha le capacità, e lo ha mostrato più volte.



Su questo tema, però, Giuvazza amplifica un tipo di percezione del contenuto da parte dell'utente finale, che non è sempre tarata (la percezione) sulla capacità di scindere ciò che è prodotto come intrattenimento e ciò che invece è prodotto per altre finalità, siano esse l'informazione, la divulgazione, l'approfondimento o la veicolazione commerciale.
Come spesso si è detto anche fra queste pagine, fine e contesto fanno gran parte del gioco, e applicano su qualsiasi contenuto un "layer" che non può assolutamente essere ignorato quando il contenuto viene fruito, e quindi digerito.

Nel caso specifico, ciò si traduce nel fatto che un video da pubblicare online, frutto non solo di materiale musicale, ma anche di pre e post-produzione, può benissimo mostrarsi in maniera molto diversa di quanto la stessa esibizione è in grado di fare in un contesto live. Per i creator nativi digitali, che nel mondo chitarristico sono i famosi "nati in cameretta", il passaggio a un contesto live si dimostra spesso ostico. Perché manca la "palestra", e un po' perché le dinamiche (sonore ma non soltanto) lavorano in maniera molto diversa quando di fronte non si ha soltanto una telecamera, bensì un gruppo di persone, dei tecnici, un microfono e delle tempistiche nelle cui rientrare.

L'invito è quello di guardare il video di Giuvazza e riflettere su alcuni degli argomenti esplorati, seppur alcuni punti probabilmente esulino leggermente dalla questione centrale per cui Turra è stato preso in causa. Uno è l'aspetto legale e le implicazioni che si generano nel dare credibilità, endorsement e fiducia ad una personalità online, tutt'altra cosa è la capacità qualitativa di portare un format nato sul web, o "in cameretta", in un contesto più vicino all'esibizione live intesa in modo canonico.

Fenomeni globali e rischi d'ingenuità
Del calderone che si è generato attorno a Turra, ciò che interessa chi scrive è anche un altro argomento: una fanbase dai numeri altisonanti non è sempre sinonimo di qualità. Ovvio, non è vero? Lo sa chi scrive, lo sanno sicuramente moltissimi di coloro che leggeranno, ma sembra che non sempre i brand prestino - o vogliano prestare - attenzione.
Il mondo di content creator, influencer, o di qualsiasi tipo di personalità lavori in "prima linea" sul web mettendo il proprio volto al servizio di un'operazione di comunicazione, ha fagocitato gran parte del marketing online.
In maniera molto ingenua, però, brand e partner sembrano ricordarsene soltanto nel momento in cui vengono a galla casi come quello di Turra. Come colpiti dalla mela di Newton, sembra che solo in certe occasioni i brand si ricordino che una data personalità mediatica da milioni di follower, è in realtà un/a ragazzo/ragazza molto intraprendente, partito con tanta voglia ma pochissima esperienza. Non si tratta solo di esperienza artistica, ma anche - e soprattutto - lavorativa.

Chiunque può sbagliare, dal professionista consumato al principiante con tanto estro. Chi scrive ha sbagliato molte volte, e purtroppo è probabile che lo farà anche in futuro.
Anche grandi star, appoggiate da brand internazionali, sono incappate in strafalcioni storici e cadute di stile inenarrabili. Spesso, però, rialzarsi è più facile per chi può far leva sul valore dell'esperienza pregressa, la quale ha ancora un'importanza ben percepibile quanto messa di fronte a chi, invece, si "fa da solo" e anche in poco tempo.

Come spesso accade, alcune metafore tornano utili proprio quando ritenute ormai obsolete. Rispetto a ciò che è accaduto è proprio il caso di dirlo: non è tutto oro quel che luccica. L'autorevolezza, l'affidabilità, e la fiducia, si costruiscono soprattutto in anni di perpetrati atteggiamenti rivolti ad un fine che mantenga sempre chiari alcuni punti fondamentali, uno su tutti la limpida legalità delle operazioni in atto.
approfondimenti d angelico d'angelico giacomo turra
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di Massiblues84 [user #66245]
commento del 09/04/2025 ore 10:31:49
Chi è senza peccato scagli la prima pietra!io personalmente quando devo proporre qualcosa di nuovo bazzico sempre su youtube a cercare di "carpire" qualcosa di nuovo e interessante,se lui è riuscito a tirarci fuori 2milioni di visual. mentre gli autori originali non hanno saputo fare altro che firmarsi dalla cameretta bisogna solo che fare i complimenti a sto povero ragazzo..poi ognuno la vede a modo suo..
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 09/04/2025 ore 12:15:27
Turra ha capitalizzato non solo 2mln di visualizzazioni etc ma le relative palate di denaro che ne derivano direttamente e indirettamente, mentre gli autori originali, quelli che l'idea l'hanno avuta davvero e senza "carpire" qualcosa di nuovo a scapito di altri, sono rimasti all'asciutto.... ti pare giusto fare i complimenti ad un ladro?. Forse a loro non interessava fare follower e denaro in maniera eticamente discutibile, quanto magari solo condividere la loro arte, pura e a volte ammirevole. Turra si è dimostrato un fallimentare influencer, una volta sgamato si è sputtanato a vita. Rimane un bravo chitarrista, tecnicamente parlando, ma senza originalità e idee e a questo punto anche un plagiatore. Pessima figura, veramente una delusione.
Rispondi
di sciani [user #3555]
commento del 10/04/2025 ore 10:52:11
Se fai il "benefattore" mettendo video non coperti da copyright sui social per il solo piacere di condividere la tua arte, non dovresti lamentarti se qualcuno ti copia l'idea e monetizza. Discorso diverso se c'è copertura del copyright.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 10/04/2025 ore 11:03:45
Legalmente hai ragione, ma moralmente converrai che la cosa è veramente deplorevole.
In ogni caso il polverone è solo all'inizio, infatti pare che stiano reclamando anche artisti noti (Tom Quayle p.e.) e non solo il nerd da cameretta vai al link
Non condivido cmq il tuo pensiero sul non lamentarsi, perchè sottende una sorta di complicità di chi ha subito il torto... della serie "se l'è cercata". Una visione normalizzante di questi comportamenti porta a derive pessime e non solo su questo tema...
Rispondi
di sciani [user #3555]
commento del 10/04/2025 ore 13:40:03
Morale?..umhh....la vedo complicata a parlare di morale sui social, nel momento in cui ti esponi la morale va a farsi friggere.
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 10/04/2025 ore 13:27:10
In Italia, come in molti altri Paesi aderenti alla Convenzione di Berna, il diritto d'autore nasce automaticamente nel momento in cui un’opera viene creata, senza necessità di deposito o registrazione formale: quindi, se componi un brano originale e lo pubblichi, ne sei da subito il titolare. Se qualcuno copia integralmente la tua opera e ne trae profitto, ad esempio monetizzandola su piattaforme online, sta violando i tuoi diritti e tu puoi legittimamente chiedere la rimozione del contenuto, bloccarne la diffusione e persino agire legalmente per ottenere un risarcimento.

Puoi lamentarti eccome invece, anche legalmente
Rispondi
di sciani [user #3555]
commento del 10/04/2025 ore 13:39:11
Direi che questo sia il vero punto della discussione..c'è una legge che regolamenta tutto questo o sono solo ipotesi? Personalmente ne so poco a riguardo ma so per certe che sembravano scandali plagi ben più noti e poi sono finiti a tarallucci e vino.
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 10/04/2025 ore 13:59:07
Bisogna distinguere la legge dalla sua applicazione caso per caso e paese per paese. No, non é legale prendere un opera inedita di qualcun'altro, spacciarla per propria, venderla e guadagnarci sopra, nemmeno nel caso in cui l'opera sia stata distribuita gratuitamente dall'autore. Questo vuol dire che ogni appropriazione indebita viene scovata e punita? No, proprio come non tutte le macchine rubate tornano chiavi in mano al legittimo proprietario
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 10/04/2025 ore 15:42:57
E' automaticamente coperto da copyright, come fa a non esserlo?
Rispondi
di spaccamaroni [user #7280]
commento del 09/04/2025 ore 13:24:08
Il problema non è andare a cercare su YouTube delle cover o video esplicativi, lo facciamo in tanti credo, ma solitamente l'autore del brano è esplicitato. "Complimenti (???)..."povero ragazzo (???)".
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 11/04/2025 ore 07:44:52
Questo tuo commento riassume lo stato degenerativo in cui si trova la nostra società attuale.
Non è un'offesa a te capiamoci, è solo la constatazione di dove stiamo andando, del niente che ci sta attorno e di come in parte ci meritiamo questi nuovi mostri, che presi con le mani nella marmellata manco son capaci di scusarsi ma accampano improponibili giustificazioni che non fanno altro che renderli ancora più biechi e colpevoli.
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 09/04/2025 ore 11:20:19
Che brutta storia. A parte quei video iper prodotti, in playback, dove si destreggia fra uno strumento e l'altro con timing perfetto, quasi coreografati, ma poi la trascrizione nota per nota dei soli, ed infine il video di scuse in tuta stile Chiara Ferragni. Questo è il mondo della chitarra oggi.
Che poi a livello compositivo è tutta roba usa e getta, senza alcuna profondità.
Almeno Nuno Bettencourt o Van Halen sanno suonare benissimo ma anche scrivere cose che ti fanno rizzare i peli sulle braccia!!
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 09/04/2025 ore 12:18:32
E' il frutto del ns tempo, solo facciata e nessuna sostanza. Se poi per arrivare in cima si calpestano gli altri, quelli che le idee buone ed originali le hanno veramente, chi se ne frega no? Inutile meravigliarsi di un Trump, di un Musk etc... il marcio è ovunque anche nella musica
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 09/04/2025 ore 12:25:46
Non è facile esprime un giudizio su una storia così delicata e non sarò certo io in grado di farlo, ma provo a dire quello che penso: anche io quando devo fare una cover, soprattutto acustiche, vedo diversi video di altri molto più bravi di me che la suonano e da lì attingo a piene mani senza paura di copiare anche se poi riesco a farla un pò mia la canzone sempre di copiare si parla (nel mio caso). Il problema è che io sono un signor nessuno che suona per passione e fa qualche live ogni tanto quindi non credo che l'americano che vive a Menphis da cui ho copiato il pezzo che suono possa prendersela o ricevere un danno dalla mia esibizione. Il problema, tuttavia, qui è profondamente differente e lui è ormai un personaggio pubblico e se ha fatto quanto detto su questo articolo credo che non ci siano troppe scuse ha sbagliato ed ha approfittato delle capacità altrui. Purtroppo mi metto anche un pò nei panni di questa nuova generazione di musicisti per i quali portare a casa uno stipendio non è così facile e fare contenuti belli e accattivanti è fondamentale. Rimane il fatto che quello che ha fatto è grave
Rispondi
di spaccamaroni [user #7280]
commento del 09/04/2025 ore 13:30:55
Non conosco la persona né la questione specifica, mi permetto di dare un mio (per quel che può valere) giudizio basandomi sull'articolo che ho letto.
In un commento qui sopra c'è anche chi lo definisce "povero ragazzo"...bel furbo invece direi. O povero nel senso che per fortuna è stato sgamato. Fai girare a quei livelli contenuti non tuoi senza dire di chi sono, implicitamente lasciando quindi credere che siano tuoi e percependo delle cifre immagino non indifferenti. Gli facciamo anche i complimenti? Il fatto che adesso stia facendo quello che si cosparge il capo di cenere irrita ancora di più.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 09/04/2025 ore 14:46:51
Questa vicenda mi ricorda lo "scandalo" di Vertex effects di qualche anno fa.
Per chi non sapesse di cosa parlo riassumo: un bravo costruttore di pedali per monetizzare comprò uno stock di wha economici, cambiò l'etichetta mettendo quella col suo nome e coprì il circuito con colla a caldo nera per nascondere i componenti.
In pratica un pedale da meno di 100 dollari venne rivenduto tale e quale a 400.
Venne scoperto in poco tempo e si giocò la reputazione.
Da qualche anno è tornato, fa contenuti interessanti e continua a costruire pedali validi, però ha rischiato grosso; se cerchi di fregare la tua clientela e vieni scoperto rischi di fare una brutta fine, non è facile ricostruirsi una credibilità.
Visto che si parla di musica e non di salvare vite non condivido i toni eccessivi di certi commenti ma un cordiale vaffanc... e l'unfollowing (che poi è la cosa che interessa di più a chi monetizza con i social) mi sembrano il minimo!
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 09/04/2025 ore 15:40:19
Proprio qualche mese fa, su queste pagine, c'era chi lodava i musicisti-creators da social, affermando che in base a cosa pubblicano, fossero effettivamente grandi musicisti. Io spiegavo che in realta' è quasi sempre artificio, e soprattutto diverso dal suonare davvero. Voila'.
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 10/04/2025 ore 11:48:24
Oliver poco tempo fa ha postato un video live di Guitar Max (che sui video montati lick per lick fa il fenomeno) dove il nostro content creator sembra zappare col plettro... E' triste, ma oramai la musica live è una pratica economicamente secondaria e i soldi si fanno montando segmenti di musica, programmando tutto sulle DAW, aggiustando digitalmente timing, intonazione dei cantanti eccetera, con l'effetto di abituare la gente alla musica perfetta, per cui l'errore e l'imprecisione (che entro una certa misura sono una parte del bello dei live) non sono più ammissibili ed ammessi. Una sorta di cosmesi musicale.
Io comunque continuo a suonare e guardare i live, vivo benissimo senza autotune, faccio cappelle negli assoli e la mia passione alimenta la mia voglia di suonare nonostante tutto.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 09/04/2025 ore 15:47:4
Qui sento parlare solo del tentativo di vendere le tab ma io ero rimasto che se facevi una cover su YT non la potevi monetizzare perché i soldi per i click andavano agli autori del brano originale, cosa che avrebbe senso; se le cose stanno così chi difende questo Turra dovrebbe spiegare perché il copyright vale se la canzone è degli Stones o degli U2 mentre se e’ di uno sconosciuto la si può “prendere in prestito”, guadagnarci sopra qualcosa e considerarlo lecito.
E sarà anche bravissimo a suonare, ma quegli spezzoni in playback davvero non si possono vedere; sembra una ballerina di non è la Rai.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 09/04/2025 ore 15:56:49
Mi è capitato di vederlo più volte sul Tubo.
L'ho sempre considerato tecnicamente piuttosto bravo, anche se questi video in playback mi dicono veramente poco.
Ha sbagliato, e di brutto, senza se e senza ma.
Odio la gogna mediatica tipica dei social, e di questa società malata gravemente (e mi riferisco anche a chi vive e specula solo su queste cose) e gli sto lontano come se fosse peste.
Concordo molto con quanto detto da Varini, e un po' anche con Cicolin e Giuvazza.
Rispondi
di Steve [user #48699]
commento del 09/04/2025 ore 16:48:2
Avete voluto internet?Tenetevi le conseguenze...vedrete adesso poi con l'AI...
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 10/04/2025 ore 13:56:34
Più che volere l'internet, la disgrazia è arrivata quando la legge ha scelto di regolamentare i social poco o niente, facendoli diventare una cloaca dove impazzano ovviamente anche truffatori bravi a raggirari boccaloni che ora si dicono indignati.
Però non credere che ne siano veramente scossi. Non stiamo mica parlando di arte: di quella frega solo a pochissimi. Agli altri basta un fugace intrattenimento così come una fugace indignazione di due o tre giorni. Poi riprenderanno a rimpinzarsi di video spazzatura.
Per me la musica esiste solo se incisa su album: hai una discografia ufficiale, mi compro l'album e ne godo appieno a livello artistico e culturale.
Il resto è chiacchiericcio alla stregua dei pettegolezzi delle vecchine nei paesini. I social anche questo sono: un'immensa estensione del pettegolezzo usa e getta.
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 10/04/2025 ore 16:55:1
...scritto su internet. dai.
e altro che "vedrete" con l'AI, sono già anni che viene usata in musica
Rispondi
di aPhoenix90 [user #22026]
commento del 09/04/2025 ore 18:12:41
Non ho mai seguito Turra e quindi non entrerò direttamente nel merito, ma ho il forte sospetto che sia solo il capro espiatorio di un problema molto diffuso. Lui come l’80% di chi popola la scena social fanno esattamente quello che facciamo noi mediocri chitarristi da salotto: cerca ispirazione tra i contenuti e li ripropone. Questo meccanismo è forse l’evoluzione di quello che esiste da quando sono spuntate le prime video tab su internet: senti un brano che ti fa salire la scimmia, guardi due o tre versioni di chi l’ha suonata e tiri fuori la tua, oppure rifai esattamente quella che ti è piaciuta di più. Fine. Di solito è così, e chi non lo ammette sa di mentire.

La differenza sostanziale è che noi mediocri chitarristi da salotto ce ne rallegriamo con gli amici al pub, e se proprio decidiamo di pubblicare la versione meno storta su Instagram se prendiamo like da zia Maria e una manciata di bot siamo già contenti. E a tutti va bene così. C’è invece un’altra grossa fetta di persone (dai ammettiamolo, soprattutto nativi digitali) che illusi dalle facili opportunità di monetizzazione, vedono nella massiva presenza social una scorciatoia ad effort ridotto per trasformare la propria passione in una professione. Anche perché essere amatoriali non va più di moda da un pezzo, questo nella vita proprio. E allora ecco che dilaga la piaga dei professionisti per finta.

Detto questo, la "vicenda Turra" non avrà una vera soluzione. È figlia dei nostri tempi. Lui ha indubbiamente pestato una grossa cacca. Oggi è toccato a lui e magari domani toccherà a qualcun altro, non mi stupirebbe. Magari il prossimo trend sarà la caccia al playback su TikTok o magari semplicemente così come Turra ha sfruttato materiale di qualcun altro per monetizzare, qualcun altro sfrutterà Turra per monetizzare a sua volta. Ah no sta già succedendo, siamo nel 2025 del resto.

Va be’ saluti, io torno a suonare in cameretta 👋😄
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 09/04/2025 ore 19:21:07
Analisi seconde corretta purtroppo. Ho molto apprezzato anche il video di Massimo Varini che è un vero professionista. Purtroppo quando si prendono delle scorciatoie si paga un prezzo.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 09/04/2025 ore 19:26:5
“Professionisti per finta” è meravigliosa.
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 09/04/2025 ore 23:00:25
la caccia ai playback esiste già ed ha iniziato a smascherare un bel po' di pagliacci.
purtroppo sta venendo fuori proprio il frutto marcio della smania di perfezione, ma soprattutto, come dici tu, la piaga di una generazione che non è più capace di usare nulla in modo genuino e come fonte di condivisione ed intrattenimento. In questa epoca di insoddisfazione generale, tutto deve diventare un catalizzatore rapido e credibile anche della più piccola velleità. Ora che un mezzo potente come il web e i social danno lo strumento giusto a tutti, non si può più essere amatori, non si può non eccellere, è un inammissibile fallimento. La paura di non essere abbastanza, che già aveva avvelenato i millennials, è diventata il terrore di non riuscire ad essere qualcuno. Viviamo tempi davvero malati, questo uso da ansia depressiva in cui ci si spreme per apparire al meglio è solo una delle tante versioni della stessa deriva.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 10/04/2025 ore 09:40:23
Scusa, ma qui si tratta di replica nota per nota, uguale in tutto. Come se stessi suonando l'assolo di Stairway to Heaven facendo finta che è mio.

Tu fai così?
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 10/04/2025 ore 10:46:39
Esatto, non è un trarre ispirazione, ma proprio replicare pedissequamente un lavoro altrui e spacciarlo per proprio, quindi non solo plagio ma anche furto dei diritti di autore (la violazione del diritto d'autore è da intendersi come utilizzo dell'opera d'ingegno senza l'autorizzazione dell'autore o chi per lui, provocando un danno morale o economico e una diminuzione dei diritti afferenti).
Altro che caccia al playback, azioni legali contro questa gente
Rispondi
di aPhoenix90 [user #22026]
commento del 10/04/2025 ore 12:15:53
Sì infatti, dicevo che la differenza sta proprio nel fatto che io non cerco di guadagnarci sopra. Comunque poi anche la relativa macchina del fango non è mai un bello spettacolo, anche perché si traduce in opportunità di guadagno per altri, e quindi parliamo della stessa giostra.
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 09/04/2025 ore 23:03:44
In generale, davvero un peccato...perchè se hai la capacità tecnica di replicare note, dinamiche e accenti di improvvisazioni di gente come Hutchings e Gardiner, e le usi per sgraffignare in quel modo, sei uno spreco e basta.
Ammesso che poi dal vivo e senza editing sia lo stesso, visto che l'altra grande tematica è il dilagare di influencer che non possono ammettere un video genuino e senza sbavature, ricorrendo ad ogni sorta di trucchetto, ci vorrebbe un articolo solo per discutere di quello.
L'ultima considerazione di Giuvazza, poi, è abbastanza triste, a mio avviso: dare dei semplici rosiconi a quelli che non hanno sfondato nel meccanismo dello showbiz da instagram, quando avrebbero potuto farlo con il materiale che a loro è stato indebitamente e interamente sottratto e spacciato per proprio da altri...boh...
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 10/04/2025 ore 08:46:56
Concordo con te sull'ultima considerazione di Giuvazza, piuttosto fuori luogo.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 10/04/2025 ore 10:47:47
Chiosa di Giuvazza è proprio miserevole...
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 10/04/2025 ore 15:43:43
Sono tutti commenti a caldo, anche quello di Giuvazza che non è un cretino, anzi.
Penso che man mani la vicenda si chiarirà ( e stanno emergendo particolari anche più gravi) si potrà dare un giudizio, o, meglio ancora, non darlo.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 10/04/2025 ore 15:49:2
Anche perchè quelli, forse, saranno rosiconi, ma il ragazzo se la sta vedendo un po' peggio.

Considerato che Gardiner non è proprio l'ultimo eh....
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 10/04/2025 ore 09:04:41
A quanto pare sembra si stia scoprendo un vaso di Pandora vai al link
Ho i brividi sinceramente.

Per dirla all'americana: "this guy is fucked"
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 10/04/2025 ore 11:05:15
Al bando la gogna, ma che si scopra questo vaso... Turra sicuramente non è l'unico, ma fa male sapere che è un compaesano :-/
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 10/04/2025 ore 11:39:29
Premetto che il modo di porsi di questo Danny Sapko mi fa quasi ribrezzo, ma concordo che il vaso vada scoperto e chi fa il furbo copiando e spacciando per proprio, paghi... e sono quasi certo che non sia l'unico.
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 10/04/2025 ore 12:02:07
Un altro parassita, al contrario.
Rispondi
di f.n [user #3760]
commento del 11/04/2025 ore 11:31:
Questo Sapko è agghiacciante, peraltro fa anche l'"eroe", quando è un coglionazzo tanto quanto.
Detto questo spiace, il Turra lo seguo ogni tanto, ha un be tiro funk. Non ci ho mai speso nulla.
Detto ciò il Turra è un paraculo, quanto ai risvolti legali gli faranno il mazzo, e già comunque ha perso le sponsorizzazioni. Direi abbastanza "stai punito".
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 10/04/2025 ore 09:09:28
Pagliacci come Turra ne è pieno, e sono d'accordo con molti di voi.
Comunque qualcuno che appartiene alla nuova generazione e propone qualcosa di nuovo c'è e si chiama Mk.Gee.
Ha un suono del tutto eterodosso.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 10/04/2025 ore 09:16:27
Ascoltato quel musicista suggerito addirittura da sua maestà Clapton ed è davvero figo.
Concordo con te comunque di ragazzi che fanno cose belle ce ne sono tante.
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 10/04/2025 ore 12:00:01
Io l'ho scoperto circa un anno fa per merito di Rhett Schull, lo youtuber americani.
Appena ascoltato, mi sono detto:" ma come fa ad avere quel suono?!".
Piano piano sta avendo la sua consacrazione presso il grande pubblico, vedasi il SNL.
Rispondi
di TOX [user #41333]
commento del 10/04/2025 ore 10:02:3
Esatto, meglio pensarla positivamente con uno sguardo a chi, della nuova generazione, ha talento vero. Per restare in ambito funk suggerisco gli High Fade. Dal vivo sono energia pura.
Rispondi
di Lespo [user #18097]
commento del 10/04/2025 ore 10:41:44
Il Luttazzi della chitarra!
Rispondi
di elguitarron [user #8109]
commento del 10/04/2025 ore 15:03:35
A me pare che a parlarne così tanto gli venga solo un sacco di pubblicità gratuita, all'insegna del parlatene bene o male purché ne parliate, che è l'aspetto negativo dei social. Io non sapevo chi diamine fosse e nemmeno mi interessa, ma da un paio di giorni non si parla d'altro nei vari siti e gruppi, neanche fosse la notizia del secolo. Davvero non capisco perché anche i nomi famosi si siano buttati a capofitto su questa polemica, facendo assolutamente il suo gioco, quando sarebbe stato meglio ignorarlo. Se ha sbagliato, pagherà, fine del chiasso.
Rispondi
di francescoRELIVE [user #13581]
commento del 10/04/2025 ore 15:46:06
è uscito un nuovo video di Danny Sapko.
Altro che Fedez e Tony Effe
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 10/04/2025 ore 16:52:20
bella figura, complimenti al fenomeno.
Danny Sapko invece è fortissimo
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 10/04/2025 ore 18:05:35
Credo che se volessimo tratte un insegnamento da questa brutta storia sia che nella vita le scorciatoie e le scelte che ti fanno evitare la fatica della scalata alla fine si pagano. Vale per la musica, ma si adatta bene ad altri contesti.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 11/04/2025 ore 07:18:28
A me ‘sta tematica fa male….mai visto/sentito questo Turra e conoscerlo così non è il massimo; mai sentito parlare di questo Giuvazza e per quel che dice avrei potuto tranquillamente continuare ad ignorarlo. A volte è meglio non sapere…
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 11/04/2025 ore 12:06:16
Varini la commenta nella giusta maniera la questione entando nel merito e senza eccedere

vai al link
Rispondi
di paolo.cesario@siconsulting.biz [user #60030]
commento del 11/04/2025 ore 13:01:35
la questione etica va separata da quella legale. se gli sconosciuti hanno protetto i diritti del loro arrangiamento possono fare muovere gli avvocati, se non lo hanno fatto inutile piagnucolare. chi scatena la polemica, mi pare di capire sia uno che di mestiere fa lo youtuber sparasentenze, quindi il suo contributo è andare a scavare nel torbido per ... acquisire visualizzazioni. sicuramente Giacomo girando per la rete ha trovato diversi che hanno fatto arrangiamenti che gli piacevano, ritengo sia stato "supponente", alcuni che a suo giudizio meritavano hanno avuto ringraziamento e citazione, quelli che a suo giudizio c'erano riusciti "per caso" (infatti gliene ha clonato uno solo) non li ha ringraziati e non ha spartito con loro i vantaggi economici (cosa non dovuta se i contenuti non erano protetti e credo neanche facile legalmente, non è che puoi fare un bonifico ad un estraneo con una causale del menga). sicuramente ha fatto male da un punto di vista etico, male ma non malissimo ... . io d guadagni da YT ne so poco ma non credo che si diventi ricchi con una media di 100 / 2000.00 visualizzazioni su uno short e 4 o 5000 thumbs, non vedo Turra scendere dalla Rolls per mettere una moneta nel cappello del chitarrista da strada a cui deve il suo successo. la legislazione italiana riconosce la pubblicazione su YT come analoga a supporto fisico richiesto dalla convenzione di Berna per considerare protetto un diritto d'autore, ma di cosa stiamo parlando? potrebbe essere che il dovuto sia inferiore alla parcella dell'avvocato considerando che siamo in due stati diversi. Mia impressione è quella di un'ambiente brutto e volgare (quelli che si fanno una fama sputando giudizi e basta non sapendo suonare, quelli che sputano giudizi cercando di acquisire visibilità, visto che a suonare non se li fila nessuno, i commentatori volgari che nel digitare l'insulto sono vivi per un breve istante e poi tornano zombies, quelli che non pagano le royalties se dovute, quello che, non dovendo legalmente, non citano le fonti attirando antipatia, etc.) a cui sono felice di non appartenere (peraltro il genere di Turra mi rende completamente indifferente l'arrangiamento mero attrezzo per mettere in evidenza la tecnica e l'ascolto parallelo di più strumenti): ho letto giusto quest'articolo perché mi fido dell'equilibrio di Accordo e ho visto solo i video di Varini e Ciccolin di cui pure mi fido per il loro spessore umano.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 12/04/2025 ore 12:17:15
"se gli sconosciuti hanno protetto i diritti del loro arrangiamento possono fare muovere gli avvocati, se non lo hanno fatto inutile piagnucolare"

Si buonanotte...
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 14/04/2025 ore 09:03:39
Nell'impostazione della Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche (1886), fatta propria anche dalla legislazione italiana, la tutela del diritto d’autore comprende sia i diritti morali relativi alla personalità dell’autore, sia i diritti patrimoniali esclusivi di utilizzazione economica dell’opera.
Il diritto d’autore sorge a titolo originario per il solo fatto della creazione dell’opera.....bene a "piagnucolare" ora ci rimane Turra e tutti/e i plagiatori come lui. Fine della storia (triste e squallida)
Rispondi
di paolo.cesario@siconsulting.biz [user #60030]
commento del 14/04/2025 ore 11:13:51
si ho letto anche io, non è più come quanto ero giovane che se non andavi alla SIAE non eri protetto, ma da quello che ho capito in questi giorni i guadagni sui social sono così esigui che rischi di spendere più di avvocati rispetto a quello che recuperi. a me sembra un brutto mondo collettivo, soprattutto perché mi pare di avere capito che quello che ha fatto scoppiare il casino non è l'autore, ma un youtuber "investigativo" che guadagna visibilità in questo modo. mi sembra un brutto mondo in cui il più pulit cià la rogna. felice di non farne parte.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 14/04/2025 ore 21:36:49
Se ho capito bene è andata in modo leggermente diverso: quello YouTuber ha postato un video di Turra che suonava dal vivo molto meno bene di come appaia nei suoi vari video - non mi interessa qui disquisire sul motivo. Nei commenti qualcuno ha scritto qualcosa del tipo”fosse solo questo il problema di Turra, fa anche questo e quello…” e a quel punto il tizio ha deciso di approfondire.
Diciamo che probabilmente era un segreto di Pulcinella.
Dopodiché sono d’accordo con te sul fatto che sia un brutto ambiente e credo sia inevitabile quando da un lato hai un mondo dove, trattandosi di arte soggettiva, le ragioni del successo di questo o quello sono quasi casuali (cosa che da’ a tutti l’illusione di poterci provare come fosse una lotteria), e dall’altro hai una torta che diventa ogni giorno più piccola e fa incattivire tutti.
Rispondi
di paolo.cesario@siconsulting.biz [user #60030]
commento del 15/04/2025 ore 11:23:12
parliamo di un mondo dove la vendita dei dischi non esiste più, i numeri per vivere di visualizzazioni non ce li hanno i piccoli e non ci arriva neanche un Turra da 200.000 follower. d'ètra parte fa anche un genere abbastanza di nicchia. alla fine i follower seguono più per il bel video, per il montaggio delle varie parti aggiunte facendo finta di usare un looper. l'unica fonte di guadagno per i musicisti è la musica dal vivo, ma per fare il tutto esaurito devi avere acquisito visibilità e diventa un mondo di iene che mette in evidenza gli aspetti peggiori dell'animo umano. avendo lavorato molto sulla mia profilazione YT mi propone sconosciuti interessanti. c'è gente veramente in gamba che ha 200 visualizzazioni e 10 thumbs! se non bloccassi a raffica decine di canali con evidente grande seguito (video fatti con l'AI, finti trailer di film, incompetenti che spacciano opinioni) YT non si sentirebbe in dovere di riempirmi la pagina iniziale e non avrei mai scoperto questa gente, ma è ovvio che senza un "aiuto" ad emergere, una spinta a fare cose che attirano oltre la musica, cose nei primi tre secondi del video che se riesci ad avere la fortuna di essere visualizzato e in quei tre secondi non succede niente, sei scrollato e non verrai mai più visualizzato. comunque gli emuli di corona che fanno crescere i loro canali sulla maldicenza (anche se fondata) senza alcuna vera abilità sono per me il peggio.
Rispondi
di kithara [user #24622]
commento del 15/04/2025 ore 00:23:03
...a me dispiace solamente che Turra si sia "svegliato" e chiesto scusa solo dopo che qualcuno lo ha pizzicato...e questo fa subito pensare alla malafede, in qualsiasi modo la vogliamo mettere...
Rispondi
di Claisen [user #36889]
commento del 15/04/2025 ore 10:51:08
Posso essere sincero? Se non ci fossero stati dubbi sulle capacità strumentali del nostro la questione avrebbe avuto molta meno risonanza.
Lo stesso uso del plagio indica la mancanza di abilità musicali.
Il video di scuse anche quello sottolinea un'impronta più imprenditoriale che musicale da parte di Turra.
A latere: vedere un mondo "fisico" come quello della chitarra degenerare nel dissing digitale molto in voga oggi è tremendamente sconfortante
Rispondi
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 16/04/2025 ore 20:51:02
Ha fatto una figura pessima e chi lo difende idem. I vari video e le varie testimonianze di chi ci avuto a che fare, parlano chiaro. Ed andava avanti da anni, perché era stato già sgambato da qualche interessato, chiedeva scusa in privato e poi continuava con altri. Perché lo hanno sgamato, sennò sarebbe andato avanti ancora ed ancora. Uomo e musicista davvero di basso livello.
Rispondi
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