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Gibson Custom Shop: Memphis o Nashville?
di [user #49287] - pubblicato il

Ciao a tutti gli amici accordiani appassionati di chitarre e tecnica.
Ho voluto riportare la mia esperienza con la mia Gibson ES-335 Custom Shop del 2010, fatta a Memphis, per spiegare che queste Custom Shop prodotte a Memphis con COA (certificate of authenticity) sono Custom Shop a pieno titolo.
Per fare chiarezza ho scritto più volte a Gibson e sono anche riuscito a trovare una copia del sito Gibson del 2010/2011, dove è presente il listino custom Shop di quegli anni (che allego alla fine).
Ma procediamo per ordine:
  1. la mia chitarra è una "Gibson Custom Shop ES-335 Block Inlay del 2010" 
  2. è prodotta Memphis invece che a Nashville
  3. in quegli anni, le chitarre ES-335 erano prodotte tutte a Memphis, dove si trovava la macchina per costruirle
  4. Sempre in quegli anni a Memphis esisteva un reparto Custom Shop
  5. Alcune chitarre semiacustiche particolarmente ben riuscite, dopo essere state assemblate a Memphis  e selezionate, venivano poi mandate a Nashville per la rifinitura finale
Visti i dubbi di molti amici (e anche mei), ho scritto a Gibson sottoponendo la questione, cioè:
  • "La mia ES-335 (seriale...) del 2010 è dotata di COA Custom Shop ma è prodotta a Memphis. Come mai?"
Risposta (allego l'originale) e metto in coda la traduzione:

That’s a great question! The Gibson Memphis guitars, including your 2010 model, are indeed made in the Memphis factory1However, during certain periods, Gibson issued certificates of authenticity (COA) with these guitars, and some of them were labeled as "Custom Shop"1This has led to some confusion among guitar enthusiasts and collectors1.
Here’s what you need to know: So, while your guitar was made in Memphis and not in the Nashville Custom Shop, it’s still a high-quality instrument. The “Custom Shop” label on the certificate likely refers to the level of craftsmanship and attention to detail that went into making your guitar, rather than the specific location where it was made1. I hope this clears up any confusion! 
 
TRADUZIONE: 
Ottima domanda! Le chitarre Gibson Memphis, incluso il tuo modello del 2010, sono effettivamente prodotte nella fabbrica di Memphis.
Tuttavia, in determinati periodi, Gibson ha rilasciato certificati di autenticità (COA) con queste chitarre, e alcune di esse erano etichettate come "Custom Shop".
Questo ha creato una certa confusione tra gli appassionati di chitarre e i collezionisti.

Ecco cosa devi sapere:
Il termine "Custom Shop" è spesso associato alla fabbrica Gibson di Nashville, dove vengono prodotte le loro chitarre personalizzate di fascia alta.
Tuttavia, in determinati periodi, Gibson ha anche utilizzato il termine "Custom Shop" per alcune delle sue chitarre prodotte a Memphis. Questo include la tua chitarra Gibson Memphis del 2010, che era dotata di un certificato "Custom Shop".
Nonostante l'etichetta "Custom Shop", queste chitarre sono state realizzate interamente a Memphis. La qualità delle chitarre prodotte a Memphis non era sensibilmente diversa da quella del Custom Shop.
Infatti, tutte le vere chitarre ES del Custom Shop prodotte quando Memphis era ancora aperta sono state assemblate a Memphis e finite a Nashville.
Quindi, anche se la tua chitarra è stata realizzata a Memphis e non nel Custom Shop di Nashville, è comunque uno strumento di alta qualità. L'etichetta "Custom Shop" sul certificato si riferisce probabilmente al livello di artigianalità e attenzione ai dettagli impiegati per realizzare la tua chitarra, piuttosto che al luogo specifico in cui è stata realizzata. Spero che questo chiarisca ogni dubbio!

In buona sostanza, Gibson sostiene che ciò che conta è la qualità dello strumento, la manifattura e il Certificato che ne attesta l'appartenenza alla porduzione Custom Shop, non il Codice Aavviamento Postale dove è stato prodotto!
Personalmente ho potuto constatare che queste Custom Shop dei primi anni sono molto più artigianali di quelle attuali, tanto che secondo alcuni collezionisti dovrebbero costare molto di più, se paragonate ai costi di manodopera odierni.

Per i "San Tommaso" allego il link del sito Gibson di quei tempi navigabile: Gibson Custom 2010/2011
Per i più "pigri" allego alcuni screenshot.
Buona visione a tutti gli amici.

Gibson Custom Shop: Memphis o Nashville?

Gibson Custom Shop: Memphis o Nashville?

Gibson Custom Shop: Memphis o Nashville?
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di Tubes [user #15838]
commento del 15/04/2025 ore 17:06:41
Ciao,
perdonami, la mia non vuole essere una polemica, sono strasicuro che la tua chitarra ha un livello qualitativo pari al Custom Shop e che possa fregiarsi del titolo che la stessa Gibson le riconosce. Tuttavia se hai fatto tutte ricerche è perché qualcosa non ti torna o semplicemente perché avevi supposto che ci fosse un Custom Shop di serie A e uno di serie B... e la risposta di Gibson laddove dichiara che la qualità delle chitarre prodotte a Memphis non era sensibilmente diversa da quelle di Nashville agli occhi di un collezionista ortodosso ahimè fa tutta la differenza del mondo. Perciò non è questione di essere dei San Tommaso o meno, purtroppo nell'effimero mondo degli strumenti di alta fascia, piccoli dettagli come questo possono far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. La qualità se siamo in grado di capirla non ha bisogno di certificati (d'altronde le meravigliose chitarre di liuteria artigianale non ne hanno se non il nome di chi le realizza) , il nostro volatile senso di appagamento nel possedere il brand nella sua accezione più alta purtroppo sì. Anche il discorso della qualità degli strumenti di Memphis rispetto a Nashville credo non abbia molto senso in una sessione di appassionati o in un'ottica di rivendibilità . La mia esperienza Gibson al momento è ferma su una CS Les Paul R9, strumento eccellente. Ho una 335 prodotta da Heritage in America negli stabilimenti di Kalamazoo dove, come saprai, Gibson nacque e poi decise di lasciare per ingrandire la fabbrica. Una parte delle maestranze rimase sul posto, si licenziò e acquistò lo stabilimento. Fatto sta che la mia Heritage è uno strumento meraviglioso, anche qui circolano correnti di pensiero che celebrano lo stabilimento di Kalamazoo come l'originale Gibson e quindi le chitarre uscite da qui sarebbero le "vere" Gibson. Non saprei, io personalmente ho ancora voglia di una 335 del CS di Gibson, nonostante tutte queste speculazioni su Heritage siano reali e le tocco con mano qualitativamente parlando ogni volta che la suono. Ma l'hype generato dall'originalità del brand, che si compone di mille sfaccettature tra le quali probabilmente anche la provenienza geografica dello strumento, è una bestia difficile da domare, molto spesso più dentro la nostra stessa percezione che in quella degli altri.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 15/04/2025 ore 17:55:43
Premetto che per me le Heritage sono delle chitarre così buone da rendere ingiustificato il prezzo di una Gibson degli anni 60. Gibson 60's ne ho avute e ne ho.
Per rispondere alla prima domanda: no, non avevo dubbi e mi tornava tutto, perchè comprai quella chitarra nel 2010 dopo averla scelta sul sito Custom Shop.
Sono stati altri a disquisire, per cui ho deciso di scrivere quello che avevo appreso.
Molti collezionisti sono realmente esperti ma la la maggior parte no e guarda le cose molto più commercialmente e superficialmente.
Il fatto in questione, a me suona come dire: "si, è vero che hai un diploma di Laurea, però non è del tutto valido perchè è stato conseguito quando la Facoltà si trovava nella città A, mentre oggi l'Università è nella città B per cui la tua laurea vale meno".
In questo ci leggo un po' di presunzione da parte dei tanti esperti con cui ho parlato, in quanto il Produttore certifica con un "COA" l'autenticità del prodotto ma in molti non lo riconoscono al 100% disattendendo le indicazioni di Gibson.
Ho posseduto e possiedo tuttora chitarre comprate da me personalmente negli anni 60 quando ero un ragazzino, ho alcune Gibson delle varie decadi, senza il certificato Custom Shop che allora non esisteva. Esisteva la (mia) Les Paul Custom ma "custom" era il modello non il posto dove la producevano.
Alcune di queste chitarre erano scarse, alcune buone. Anche qui -per me- ha poco senso stabilire un prezzo di mercato in base all'annata, perchè bisogna vedere come va lo strumento.
La mia idea è che ormai si guarda più al "codice di avviamento postale" del luogo di produzione e all'anno, quando invece bisognerebbe guardare allo strumento in quanto tale.
Resto fermamente convinto che le chitarre certificate dal produttore "Custom Shop" lo siano.
Così come d'altronde ha ribadito la stessa Gibson.
In un'altra email mi avevano scritto: "le Custom Shop degli anni 2000-2010 sono come quelle di oggi? No, ma questo non vuol dire che le une o le altre siano migliori, solo fatte con criteri diversi".
E allora, mi chiedo, quale vale di più commercialmente? Sembra che valgano di più le nuove, ma è un controsenso quasi paradossale, visto che vedo quotare a prezzi incredibili dei pezzi di legno a forma di chitarra solo perchè sono del 1950 o 60.
Per cui mi associo a quello che dici: "la provenienza geografica dello strumento, è una bestia difficile da domare, molto spesso più dentro la nostra stessa percezione che in quella degli altri"
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 15/04/2025 ore 20:02:02
C'è un post di un paio d'anni fa, di un utente che aveva i tuoi stessi dubbi su una sua chitarra, potrebbe esserti utile
vai al link
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 15/04/2025 ore 21:27:49
Grazie, si lo conoscevo. In effetti ho scritto sperando di chiarire, personalmente non avevo dubbi, ma molte persone hanno sollevato il problema.
Grazie ancora
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 16/04/2025 ore 01:36:37
Parto da questo presupposto, ho una Memphis 335 del 2017 e concordo che sono strumenti eccellenti. Un mio caro amico ha una 355 fatta sempre Memphis nel 2018 e con lui abbiamo spesso ragionato sul discorso di quello che significava Custom applicato a Memphis. Ad esempio la sua è una edizione limitata che praticamente è una riedizione di una 335 degli anni 70. Così per curiosità ho cercato spesso informazioni sugli strumenti Memphis.

Come scrivi tu, da molte fonti le chitarre fatte a Memphis non sono considerati delle vere Custom Shop. Da quello che mi pare di capire, Gibson ha utilizzato, in effetti, con una certa disivoltura la dicitura Memphis Custom, per alcuni anni, su strumenti che effettivamente non erano, ad esempio, della serie Historic. Ci sono invece altre serie di strumenti prodotti a Memphis che hanno più le caratteristiche di riedizioni. Comunque secondo me alla fine fa fede il certificato. Se dice Gibson Custom è una Custom Shop. Più cauto sarei sugli strumenti, come scrivevo sopra, che hanno la dicitura Memphis Custom perché secondo me vanno considerati cosa diversa dalla produzione della divisione Custom vera e propria.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 16/04/2025 ore 03:29:30
Aggiungo una piccola testimonianza personale. Ho visitato la fabbrica di Memphis nel 2006 o 2007. Non c'era una spazio riservato alla divisione Custom (come invece a Nashville) nella fabbrica. Gli strumenti uscivano tutti dalle stesse linee di produzione.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 16/04/2025 ore 08:30:03
Come ho riportato all'inizio, in effetti loro scrivono che in quegli anni le macchine per fabbricare le semiacustiche si trovavano soltanto a Memphis. L'etichetta viene apposta all'interno, durante la fase di produzione del corpo. Poi venivano selezionate e inviate a Nashville per la rifinitura.
Inizialmente Gibson non differenziava il luogo di produzione anzi, come si può vedere dal sito web dell'epoca allegato all'inizio (che è tuttora funzionante), la sezione dedicata al catalogo Custom Shop riportava la spiegazione che le chitarre erano fatte nel Memphis Custom Shop.
La mia ES-335 Custom Shop è del 2010 e, almeno fino al 2016, la pressa e le forme per le serie 335 si trovavano soltanto a Memphis, insieme a quelle per le ES-175 e le semiacustiche/hollowbody in genere.
Invece per le solid body già esistevano gli impianti a Nashville, visto che si tratta di frese a controllo numerico. Per le Semiacustiche e Hollowbody invece furono costruite delle macchine apposite.
Per cui non credo che si trattasse di un problema di "disinvoltura" ma di una precisa scelta produttiva aziendale
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 17/04/2025 ore 02:06:23
Io credo invece che sono state cronologicamente fasi diverse nel modo in cui Gibson ha concepito/pubblicizzato i prodotti usciti da Memphis. Come scrivevo sopra ho perplessità a considerare (pur se di eccellente qualità) gli strumenti marchiati "Memphis Custom Shop" o "Memphis Custom" come appartenenti alla stessa produzione della divisone Custom. Non si tratta tanto di una questione del luogo di produzione, ma anche di nome riportato sul certificato (diverso dal Gibson Custom), specifiche e anche consequenzialità dei numeri seriali che per i modelli Gibson Custom seguono un ordine proprio. Anche il prezzo originario di queste "Memphis Custom" ricordo era molto vicino a quello della produzione regolare. Probabilmente in alcuni anni Gibson ha voluto sfruttare l'etichetta Custom su alcuni prodotti di Memphis o realmente c'era forse il progetto di creare un polo di produzione di strumenti "Custom" per le chitarre semiacustiche, progetto poi evidentemente rientrato.

Diverso il discorso per la tua chitarra che sembra sia a tutti gli effetti una "vera" Gibson della divisione Custom. Immagino dovrebbe essere simile a questa: vai al link Nell'esempio del link il certificato parla chiaro. Trovo anche interessante che si tratti di un modello che sembra di base una riedizione, ma non riporta nel nome un anno specifico di riferimento. Nel catalogo attuale di Gibson Custom ci sono solo riedizioni per la 335 e una manciata di versione particolari per atri modelli.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 17/04/2025 ore 09:33:22
Diciamo che se la sigla sul retro paletta inizia con CS, c'è il logo del Custom Shop tra paletta e manico e c'è il certificato Gibson Custom (come la chitarra che hai linkato)...si va al di là di ogni ragionevole dubbio 😀
Diversamente, se non ci sono questi elementi, la vedo difficile.
Per esperienza personale, ho avuto una 355 che aveva il seriale CS, documenti e logo Custom Shop. Nessun dubbio che lo fosse.
Ho avuto una 335 Memphis Custom ed io personalmente non l'ho mai ritenuta una Custom Shop.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 17/04/2025 ore 10:19:23
Si la mia chitarra ha tutte le carte in regola e quello che sostieni è assolutamente vero riguardo al fatto che non si tratta tanto di una questione del luogo di produzione, ma che gli strumenti marchiati "Memphis Custom Shop" o "Memphis Custom", come appartenenti alla stessa produzione della divisone Custom, sono diversi.
Tuttavia io penso che queste serie prima del 2015 "migliori" perchè più artigianali e meno perfette, senza passare dal Murphy Lab. Insomma le considero più genuine secondo lo standard classico. Però sono gusti personali.
Leggi quello che ha scritto Gibson al riguardo:
vai al link
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 16/04/2025 ore 12:08:25
Per me niente di nuovo. Se una Gibson ha il certificato custom shop, allora è una custom shop. Che poi piaccia a chi la prova, è un altro paio di maniche. E soprattutto quello di contestare può essere un pretesto per abbassare un po' il prezzo quando non si ha il budget, oppure può essere una contestazione dettata da mera ignoranza.
Detto ciò, parlando di semiacustiche, ho avuto una Memphis 339 limited edition walnut 2018 e non era una custom shop. Aveva sì il libretto ma non c'era scritto "Gibson custom". Era comunque un'ottima chitarra e lo posso testimoniare soprattutto perché ho poi preso, e ho tuttora, una 335 CS'64 e devo dire che, proprio a confronto, la mia ex 339 non custom shop non sfigurava affatto.
Rispondi
di Tex Mex [user #62079]
commento del 21/04/2025 ore 06:44:54
Per me ha senso parlare di Custom Shop solo per le riedizioni historic di determinate annate, ‘59 ‘64 ecc.
Rispondi
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