Un motore dentro un pedale. Non una metafora, ma un vero motore, che gira, forte.
Gamechanger Audio ha deciso che i chip e i DSP non bastavano più: per il suo nuovo , ha preso un motore elettromagnetico e lo ha trasformato nel cuore pulsante di un pedale synth. Il risultato? Un effetto che sembra uscito da un laboratorio di fisica applicata più che da uno studio di progettazione per chitarristi. E se tutto questo può suonare assurdo, aspettate di vedere il “pedale del gas”: una mini leva d’espressione che controlla parametri come accelerazione, frenata o distorsione. Sembra uno scherzo, ma è tutto vero.
Con cinque motori sonori a bordo, un’estetica da destruction derby, e una filosofia che unisce meccanica e sintesi, il Motor Pedal è l’ennesima trovata di un brand che ha fatto dell’improbabile il suo marchio di fabbrica. Eppure, sotto l’aspetto bizzarro, si nasconde un oggetto ricco di potenzialità espressive. Ma per capire se siamo di fronte a un nuovo classico o a una macchina rumorosa e basta, serve guardarlo (e ascoltarlo) più da vicino.
Come funziona?
Gamechanger Audio ci ha abituati a invenzioni eccentriche e il nuovo Motor Pedal prosegue su questa traiettoria. A prima vista sembra un comune pedale synth, ma al suo interno non c’è un chip digitale, bensì un motore elettromagnetico. Sì, fisico, reale, che ruota a 146 giri al secondo quando alimentato da un'onda sinusoidale a 440 Hz. Un induttore calibrato rileva le vibrazioni del motore in modo simile a un pickup, l’idea riprende quella già esplorata dal marchio con il Motor Synth.
Un motore elettromagnetico funziona convertendo energia elettrica in energia meccanica rotativa, grazie all'interazione tra un campo magnetico e una corrente elettrica. Lo statore, ovvero la parte fissa, genera un campo magnetico (tramite magneti permanenti o elettromagneti), il rotore, la parte mobile, è collegata a un circuito di rame attraverso il quale passa una corrente elettrica. Quando la corrente attraversa il rotore, si crea un'interazione con il campo magnetico dello statore. La forza esercitata sui diversi punti del rotore non è uniforme, ma bilanciata in modo da generare una coppia (una forza che fa girare), facendo ruotare il rotore. La velocità di rotazione dipende dalla frequenza e dall’intensità del segnale elettrico applicato. Per esempio, se si invia un’onda sinusoidale a 440 Hz, il motore può ruotare a 146 giri al secondo, come nel caso del Motor Pedal di Gamechanger Audio.
In sintesi, un motore elettromagnetico è una macchina che gira perché l’elettricità "spinge" i suoi componenti mobili attraverso campi magnetici. In un pedale come il Motor Pedal, questo movimento fisico diventa la fonte sonora, trasformando vibrazioni meccaniche in segnale audio tramite un induttore, in modo analogo a come funziona un pickup per chitarra.
Cinque motori sonori
Il cuore del Motor Pedal è rappresentato da , veri e propri motori sonori che ridefiniscono il concetto di sintesi applicata alla chitarra. La prima, chiamata semplicemente Motor, richiama direttamente il Motor Synth da cui deriva e propone un suono grezzo, glitchato, quasi meccanico. Con MXD le cose si fanno più estreme: il motore viene modulato da una forma d’onda digitale, generando suoni taglienti e metallici, ideali per chi ama suoni stranianti e perforanti.
La modalità M-Wave introduce invece funzioni di hard-sync e pitch-lock, che incatenano il motore a una logica più sintetica, creando suoni elettronici molto scolpiti. La modalità Coil si presta alla generazione di droni profondi e stratificati, utili per atmosfere noise. Infine, Vocoder fa letteralmente parlare il motore, utilizzandolo per modulare la voce o qualsiasi altro segnale esterno su un massimo di 24 bande: un effetto che oscilla pericolosamente tra sonorità che sembrano a metà fra il mondo dei Kraftwerk e quello dei Daft Punk.
Dieci controlli e un pedale acceleratore
Per gestire tutto questo arsenale timbrico, Gamechanger Audio ha dotato il Motor Pedal di ben dieci controlli dedicati. La manopola Engine consente di passare tra i cinque motori sonori, mentre Mod e Shift modulano rispettivamente l’intensità e l’intonazione dell’effetto. Il controllo Vibr/Glide aggiunge un vibrato o uno scivolamento tra le note, mentre Release agisce sull’inviluppo del segnale, determinando quanto lentamente o rapidamente si spegne. Clean serve per dosare la quantità di segnale dry in uscita, fondamentale per mantenere intelligibilità.
Sul lato destro del pannello troviamo Motor, Tone e Drive, che regolano rispettivamente il volume dell’effetto, l’equalizzazione e la saturazione. Ma il dettaglio più curioso è il controllo Pedal, legato a un piccolo pedale d’espressione integrato — ribattezzato non a caso gas pedal (pedale dell'acceleratore). Questo può essere assegnato a parametri come Accelerate, Brake, Pitch, Volume o Dirt, offrendo la possibilità di manipolare l’effetto in tempo reale con un gesto del piede, in modo simile a un Whammy o a un pedale d'espressione.
Prezzo e disponibilità
Il Motor Pedal è in preordine a €247,00 fino al 30 aprile 2025. Dopo tale data, il prezzo salirà a €320,00. Le colorazioni blu e rossa, in aggiunta alla classica nera, saranno disponibili solo durante la fase di prevendita. Le spedizioni sono previste per giugno 2025.
Per maggior informazioni riguardo alla reperibilità è possibile consultare il distributore italiano Backline: |
VINTAGE VAULT
- Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964