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Reverb riconquista l'indipendenza: nuovi investitori e nuove prospettive
Reverb riconquista l'indipendenza: nuovi investitori e nuove prospettive
di [user #116] - pubblicato il

Reverb.com torna indipendente grazie all’acquisizione da parte di Creator Partners e Servco, rilanciandosi come punto di riferimento globale per strumenti musicali usati e vintage. Nessuna fusione all'orizzonte: il marketplace promette continuità, nuove funzioni e una community ancora più al centro. In un mercato scosso dai dazi, Reverb si prepara a cavalcare la nuova ondata di cambiamento.
Una nuova era per il marketplace della strumentazione musicale usata
Reverb.com, marketplace online di riferimento per strumenti musicali usati e vintage, annuncia il ritorno alla propria indipendenza. Dopo l'esperienza come parte del gruppo Etsy, iniziata nel 2019, Reverb è stata acquisita da due nuovi partner: Creator Partners e Servco, segnando così l'inizio di un nuovo capitolo. Creator Partners vanta già investimenti nel settore musicale e dei creator, con partecipazioni in realtà come BMI e SoundCloud. Servco, dal canto suo, ha una lunga tradizione nell'industria musicale, con un legame storico con Fender risalente al 1937. Entrambi gli investitori portano a Reverb una solida esperienza e una visione focalizzata sulla crescita della community musicale.

Reverb riconquista l'indipendenza: nuovi investitori e nuove prospettive

Continuità e nuove prospettive: le dichiarazioni di David Mandelbrot
David Mandelbrot, CEO di Reverb, ha sottolineato l’importanza di questo passaggio per la piattaforma: "I musicisti, i negozi e i brand che utilizzano Reverb sono sempre stati al centro della nostra attività. Con Creator Partners e Servco al nostro fianco, potremo supportare la nostra community in modi nuovi e migliori." Mandelbrot ha anche ribadito che Reverb continuerà a operare come entità indipendente, senza fusioni con altre aziende dell'ecosistema degli investitori. Nonostante il coinvolgimento di Servco, storico partner di Fender, è stato chiarito che il rapporto con il celebre marchio di strumenti rimarrà immutato. Programmi come il Fender Certified Pre-Owned proseguiranno senza alcuna forma di favoritismo.

Nuove iniziative in arrivo per la community
Guardando al futuro, Mandelbrot ha anticipato alcune delle iniziative in cantiere: l'espansione dell'accesso a software dedicati alla creazione musicale sulla piattaforma e l'introduzione di una nuova modalità di vendita pensata per velocizzare i pagamenti agli utenti e semplificare le operazioni di inserzione e spedizione.
"In definitiva, c'è molto da attendersi da Reverb. Siamo entusiasti di ciò che ci aspetta ora che siamo di nuovo un'azienda indipendente", ha concluso Mandelbrot.

Il contesto economico: tra tariffe doganali e mercato dell’usato
Il ritorno all'indipendenza arriva in un momento delicato per il mercato degli strumenti musicali. I dazi imposti dall’amministrazione Trump su molti prodotti d’importazione, specialmente quelli provenienti dall'Asia, stanno aumentando sensibilmente i costi dei nuovi strumenti. Questo scenario potrebbe favorire ulteriormente il mercato dell’usato, spingendo sempre più musicisti verso piattaforme come Reverb, alla ricerca di soluzioni economicamente più accessibili.
Con un mercato in trasformazione e due nuovi partner strategici, Reverb sembra posizionata per rafforzare il proprio ruolo di leader globale nella compravendita di strumenti musicali.

Per maggiori informazioni: www.reverb.com

Reverb riconquista l'indipendenza: nuovi investitori e nuove prospettive
reverb reverb.com
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di Massiblues84 [user #66245]
commento del 27/04/2025 ore 14:55:19
+25% sul reale valore dell usato non è che sia un grande affare..
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di zabu [user #2321]
commento del 28/04/2025 ore 02:11:55
Scusate, ma scrivere che Reverb riconquisti l'indipendenza mi pare un pochino... azzardato, ad essere gentili. I gruppi che lo hanno acquistato sono appunto quelli che controllano Fender. Come diceva ieri Phillip McKnight in un episodio del suo podcastil "Know your gear" hanno comprato Reverb per un paio di ragioni. La prima è che ci sono sempre meno negozi fisici (Guitar Center, per fare un esempio, negli USA sta sull'orlo del fallimento) e controllare Reverb significa avere uno strumento formidabile per le vendite dirette dei prodotti Fender. Molte aziende si stanno muovendo nella direzione della vendita diretta. Fender ha già alcune offre la possibilità di acquisto diretto dei prodotti, Gibson su Reverb ha il Demo Shop etc. ed è una tendenza chiaramente che si sta diffondendo. La seconda ragione è che gli strumenti usati sono i maggiori concorrenti di quelli nuovi. Prendere quindi una fetta importante dei proventi del mercato dell'usato (Reverb è il leader mondiale del settore) è un ottima strategia per chi già controlla uno dei marchi musicali più importanti. Altro secondo me che piattaforma indipendente.
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 28/04/2025 ore 03:38:18
Leader mondiale? L'ultima volta che ho fatto una ricerca per uno strumento su tutta reverb mondiale ce n'erano meno che su mercatino in Italia.
Chi ha comprato reverb adesso è lo stesso che si è comprato soundcloud sull'orlo del fallimento pochi anni fa. Collezione di società decotte.
Penso che in Italia playsound abbia fatto un vero miracolo di lungimiranza con mercatino, villaggio musicale, con il loro store online che funziona alla grande e poi con l'apertura super mirata di negozi veri. Si sono presi tutto il mercato ma lo hanno fatto dando alla gente servizi gratuiti e di livello .
Il modello di Reverb è identico a Subito.it . Ho venduto oggi uno strumento su subito: inserzione alle 18, ritirato a casa alle 2130
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di zabu [user #2321]
commento del 28/04/2025 ore 14:45:12
Si, confermo che Reverb è la piattaforma online leader mondiale nella vendita di strumenti musicali: domina assolutamente il mercato USA (decisamente più importante di quello italiano), mentre il secondo mercato in cui genera più profitti è quello inglese.

Sono poi d'accordo con te che in Italia non ha senso utilizzare Reverb (che ha per altro delle commissioni folli), a meno che uno non sia alla ricerca di uno strumento introvabile e per questo sia costretto a rivolgersi al mercato americano o cercare in altri paesi europei. Da quel punto di vista Reverb rimane secondo me una vetrina molto valida. D'altro canto (per fare giusto un esempio) in Italia siamo quasi 59 milioni su una superficie che è appena due volte e mezza la superficie di New York State. Tutto sommato le distanze sono tali che, per acquisti importanti, si può -con un po' di sforzo- pianificare volendo anche di andare a prendere uno strumento in un'altra città, seppur fuori regione, soprattutto se ci si muove nella stessa area geografica (intendo Nord, Centro o Sud).

Non so quale strumento tu abbia riscontrato fosse più presente su Mercatino che su Reverb mondiale,
però devo dire che mi pare un po' l'eccezione che confermi la regola. Non credo che su Mercatino troverai (esempi a caso tanto per dire) più Fender pre-CBS o le edizioni limitate Gibson o Fender fatte in esclusiva per i dealers americani, rispetto a Reverb.


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di JoeManganese [user #43736]
commento del 28/04/2025 ore 15:21:02
Beh se vado in cerca di un usato, lo cerco usato da privato, venduto da un privato, perchè lo sanno anche i sassi che i negozi ricaricano di un botto il prezzo. Potrei comperare anche dal negozio l'usato, direttamente, e senza Reverb di mezzo. Ma guardando le inserzioni su reverb, quelle italiane sono tutte a prezzi folli fatte da speculatori di professione o da pseudonegozi. Guarda per esempio le Martin D28 o le OM28. La mia OM28e su mercatino l'ho pagata 2400, guardati i prezzi su Reverb: un usato "mint" (come la mia) 4150 dall'italia, e non c'è su mercatino. Perchè non c'è? Perchè si vuole vendere ad un prezzo assurdo ed evidentemente l'unica speranza è di trovare un pollo sul pianeta, non in un territorio limitarto. Non parliamo poi delle truffe, quasi sempre ai danni di chi ha venduto se non è un negozio.. Hai ragione è un mercato americano, e l'errore è stato quello di cercare di espandersi in altri paesi, dove il gioco non può funzionare. Si perdono tanti soldi, e si rischia il fallimento, Un po' come Satispay..
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di zabu [user #2321]
commento del 28/04/2025 ore 16:35:26
Ma guarda io (sono residente per la maggior parte dell'anno proprio in USA) Reverb l'ho usato, con successo, i primi anni che era uscito per vendere un po' di strumenti. All'inizio le tariffe erano più competitive di eBay, poi le hanno alzate quando hanno capito che aveva conquistato il mercato. L'ultimo strumento che ho venduto su Reverb è stato un paio di anni fa, visto che localmente (negli USA c'è Craigslist per le vendite locali) non ci riuscivo e avevo fretta. Non è stato un buon affare per me, ma almeno ho ripreso i soldi che avevo pagato, visto che per fortuna lo strumento lo avevo preso usato da un privato.

Reverb ormai lo uso personalmente solo per identificare gli strumenti e poi acquisto direttamente dai negozi, che sono ben disposti a farti uno sconto suppletivo se li contatti direttamente. Forse però per vendite di effetti o cose piccole rimane una piattaforma utile per i venditori. Comunque non credo che in generale siano in crisi, anzi mi sembra che Reverb sia stia espandendo.

Comunque il senso del mio commento originario all'articolo era di dire che l'acquisto da parte dei nuovi proprietari è tutt' altro che innocente e si inserisce in una possibile strategia, volta a fornire a Fender uno strumento in più per le vendite online. Il modello dei negozi indipendenti purtroppo sta in crisi e il futuro è sempre più nelle vendite online.
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di fraz666 [user #43257]
commento del 12/05/2025 ore 12:10:42
Sì il titolo sembra tradotto direttamente da un comunicato stampa o da altro perchè di indipendente sembra ci sia poco.
poco male, rimarrà una piattaforma utile
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