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€1400,00 per una Epiphone sono un buon investimento? Ci sono motivi per acquistare una
€1400,00 per una Epiphone sono un buon investimento? Ci sono motivi per acquistare una "Inspired by Gibson Custom"?
di [user #65794] - pubblicato il

Epiphone rilancia i suoi modelli Inspired by Gibson Custom con nuove repliche anni ’60 per Les Paul e Les Paul Jr, SG e Firebird con Vibrola e ES-335 del 1962. Una nuova infornata di grandi classici rivisitati per tutte le tasche... ma proprio tutte?
Epiphone continua a spingere sulla gamma Inspired by Gibson, ampliandola ora con una nuova collezione "Custom" che guarda con decisione agli anni ’60. L’obiettivo? Offrire strumenti con specifiche e look da Gibson Custom Shop, ma a un prezzo più accessibile.

Il compromesso? Non è da poco, perché si resta comunque su cifre che superano facilmente i quattro zeri. La nuova selezione include sei modelli che spaziano tra i grandi classici della produzione Gibson: Firebird, SG, Les Paul e ES-335.

Vale davvero la pena?
Ma quanto vale davvero una Epiphone da €1.400? La domanda non è retorica, soprattutto oggi, in un mercato dove il prezzo medio degli strumenti mid-level continua a salire, spesso superando i confini di quella che un tempo era la fascia "intermedia". Spendere una cifra del genere per una chitarra con scritto Epiphone sulla paletta solleva alcune riflessioni legittime: quanto di quel prezzo è giustificato dalle reali specifiche tecniche e costruttive, e quanto invece si paga per il marchio, per la narrazione "Inspired by Gibson Custom" o per l’appeal estetico? 

A fronte di un esborso simile, la svalutazione può essere significativa: basta dare un’occhiata al mercato dell’usato per notare quanto rapidamente queste repliche perdano valore, spesso scendendo sotto i 900 euro già dopo pochi mesi. Per un fan della Les Paul, ad esempio, vale quindi la pena investire in una Epiphone "Inspired by GIbson Custom", o è più sensato mettere da parte qualche centinaio di euro in più per puntare a una Gibson Les Paul Standard usata, magari meno fedele alle specifiche vintage ma più stabile nel tempo sul fronte del valore e della percezione del mercato?



1963 Firebird
Disponibile in due finiture – Cardinal Red e Pearl White – la nuova Firebird Inspired by Gibson Custom monta pickup Gibson USA Firebird con magneti Alnico 5, manico neck-thru in mogano e noce, tastiera in palissandro e inlay trapezoidali. La versione Pearl White è dotata di sistema Vibrola Maestro e costa €1.777,00, contro i €1.359,00 del modello standard in Cardinal Red. Le meccaniche sono le storiche Kluson "banjo style", fedeli all’estetica vintage originale della Firebird.

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1964 SG Standard Vibrola
La SG Inspired by Gibson Custom è equipaggiata con due humbucker Custombucker, sistema Vibrola Maestro e finitura Cherry Red. Il manico è in mogano con profilo slim taper anni ’60, tastiera in palissandro con radius da 305 mm. A completare la dotazione, meccaniche Epiphone Deluxe. Il tutto al prezzo di €1.399,00

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1959 e 1960 Les Paul Standard Reissue
Per gli amanti della Les Paul, la proposta Inspired by Gibson Custom prevede anche una reissue dei modelli anni '60, con un corpo in mogano con top in acero figurato AAA, binding color crema, pickup Custombucker e meccaniche Deluxe. Il ponte è il classico ABR-1 Tune-O-Matic. Le finiture disponibili includono Iced Tea Burst e Washed Cherry Sunburst.

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Nel programma Inspired by Gibson Custom, non poteva mancare, però, anche un ritorno al 1957, con una Goldtop che va a riprendere uno fra i tanti desideri dei chitarristi di tutto il mondo. Questo modello adotta un manico con profilo rounded ’50s C, tastiera in palissandro, capotasto in Graph Tech da 42,9 mm e 22 tasti su scala 629 mm. Il corpo in mogano massello con top Goldtop e i due humbucker Custombucker replicano fedelmente le specifiche storiche. Anche in questo caso ritroviamo meccaniche Deluxe e hardware nickel.

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Anche in questo caso i nuovi modelli di Les Paul sono venduti a €1399,00.

1960 Les Paul Special TV Yellow

Una delle versioni più "caratterizzate" visivamente nella storia di casa Gibson è sicuramente la Les Paul Special in finitura TV Yellow. Epiphone la ripropone con due P-90 Soapbar Gibson Custom USA e ponte wraparound in alluminio. Manico in mogano con tastiera in palissandro, 22 tasti medium jumbo e scala da 629 mm. Come vuole la ricetta originale: un approccio timbrico decisamente più "crudo" rispetto agli altri modelli della linea. Il prezzo di vendita è di €1.199,00

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1962 ES-335 Reissue
Chiude la rassegna la riedizione della 1962 ES-335, disponibile nelle colorazioni Sixties Cherry e Vintage Burst. Corpo semi-hollow in acero/mogano 5-ply, pickup Custombucker, manico slim taper anni ’60 e tastiera in palissandro. Il prezzo indicativo si attesta su *£1.125. Una proposta interessante per chi cerca la timbrica ES senza salire troppo di fascia.

€1400,00 per una Epiphone sono un buon investimento? Ci sono motivi per acquistare una "Inspired by Gibson Custom"?

In conclusione
La proposta Epiphone Inspired by Gibson Custom solleva più di un dubbio sul reale valore che queste chitarre rappresentano per il musicista medio. Si rivolgono a un pubblico affascinato dal look e dalla storia degli strumenti Gibson, ma che non vuole, o non può, affrontare la spesa per un modello Custom Shop. Tuttavia, con un prezzo che si aggira sui €1.400,00 euro, ci si avvicina pericolosamente alla fascia "professionale" del mercato, o comunque a delle alternative con specifiche simili e magari dalla qualità costruttiva superiore.

Anche soltanto pensando al catalogo di casa Gibson, si ragioni sul fatto che una Les Paul Studio della generazione più recente, e pertanto con il tanto agognato binding sul manico, è venduta a circa €1.550,00, offrendo però quella famosa qualità che Gibson continua a rimarcare come propria.
È evidente che Epiphone gioca la carta di un design che solo lei, in quanto sotto-marchio ufficiale, può replicare con assoluta fedeltà estetica e autorizzazione formale. Ma è innegabile che il rischio di finire in una terra di mezzo c'è: troppo costose per il principiante, troppo "di passaggio" per il professionista. 
chitarra elettrica chitarre elettriche epiphone es-335 firebird gibson les paul sg
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di lazydaniel [user #28418]
commento del 30/04/2025 ore 09:02:19
A proposito della paletta, almeno ha la forma Gibson e non quella Epiphone che a me non piace affatto :-)
Personalmente non credo che valga la pena spendere una cifra del genere per una Epiphone; potrebbe essere una mossa di marketing per differenziarsi da altre marche che propongono imitazioni a basso costo. Può essere che stiano provando a fare percepire un valore più alto semplicemente alzando il prezzo. In mercati di beni non strettamente necessari (per esempio il vino) c'è chi acquista solo in base al prezzo per distinguersi da chi non si può permettere di farlo. Resta il fatto che per quelle cifre si trovano strumenti usati Gibson.
Rispondi
di Simo6891 [user #61984]
commento del 30/04/2025 ore 14:16:58
Chitarre Gibson usate a 1400 euro? E dove?
Rispondi
di AlexEP [user #35862]
commento del 30/04/2025 ore 14:40:29
Ho appena preso una LP Studio 2017 con custodia Gibson USA con Burstbucker pro a 900 euro. Si trovano
Rispondi
di Simo6891 [user #61984]
commento del 30/04/2025 ore 14:44:38
Bene ma non è l'omologo originale degli strumenti oggetto dell'articolo.
Rispondi
di AlexEP [user #35862]
commento del 30/04/2025 ore 18:45:45
Ma è ovvio che a 900 euro non trovi una standard :D
Magari!
Rispondi
di lazydaniel [user #28418]
commento del 30/04/2025 ore 14:43:48
il confronto proposto dal redattore e tra queste nuove Epiphone e le Gibson usate.
la Les Paul Special si trova usata sul mercatino a 900-1100 euro
Les Paul Studio usate si trovano a 700-900 euro
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 30/04/2025 ore 17:35:03
Il confronto va però fatto su modelli paragonabili, quindi non con special o studio ma con Standard.
E lì per un usato si viaggia dai 2.200 in su
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 05/05/2025 ore 17:26:19
io ho preso recentemente una Special Original Collection del 2022 a meno della Special qui sopra...
Rispondi
di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 30/04/2025 ore 09:07:33
Provo a lasciare una mia:
Qualche anno fa scrissi un commento sotto un altro post nel quale sostanzialmente ipotizzavo un futuro prossimo nel quale Gibson (e Fender ma in maniera forse più marginale) avrebbero destinato la produzione USA solo ed esclusivamente per produzioni CUSTOM SHOP. E questa ultima mossa di Gibson con Epiphone credo che vada proprio in questa direzione.
Cominciare a rendere il mercato consapevole che le produzioni "base" del brand, GIBSON nel caso specifico, saranno orientali punto.
Questo è solo il primo passo: legni "selezionati" (è tornato anche il palissandro), hardware ed elettronica come controparte USA, headstock open book (ma con logo Epiphone) e ovviamente produzione ed assemblaggio orientale.
Il prossimo step sarà avere la produzione GIBSON "entry-level" made in oriente.
Basterà cambiare il logo sulla paletta ed utilizzare un vero top di acero al posto del veneer che è utilizzato sulle Ephipone.
Del resto stanno sperimentando con queste produzioni Epiphone la fattibilità anche in termini di qualità per l'assemblaggio e il controllo generale della produzione.
Del resto non dimentichiamoci che anche Fender sta sperimentando la produzione orientale con il proprio marchio con le recenti Standard.

Al netto di questa considerazione le chitarre sono proprio belle, niente da dire.
La mia preferita: la SG con la vibrola, e subito dietro la double cut.
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 30/04/2025 ore 09:44:32
Sono totalmente d'accordo con il tuo commento....la produzione ha fatto talmente passi da gigante che a volte ha oscurato le produzioni americane.
Anni fa da Baldacci, a San Marino, vidi degli esemplari di Les Custom Black Beauty americane assemblate veramente da cani.
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 30/04/2025 ore 11:18:46
Ipotesi interessante e fondata, sono d'accordo. Oramai le chitarre prodotte in Asia hanno la stessa qualità costruttiva di quelle americane, bisogna solo farlo accettare ai compratori. Fender ha già messo il marchio principale su produzione indonesiana, PRS lo fa da anni con le SE, Gibson probabilmente ci arriverà con le Studio o con qualche altra categoria.
Del resto se i legni e l'elettronica sono quelli ormai le fabbriche asiatiche hanno macchinari e controlli di qualità allo stesso livello di quelli americani se lo si vuole.
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 30/04/2025 ore 13:56:42
Il tuo ragionamento è plausibile ma potrebbe scontrarsi con la politica di Trump, che vuole riportare le produzioni negli USA. Quando capiremo cosa vuol fare con i dazi (cambia idea ogni mezz'ora...), potremo avere le idee più chiare sul futuro.
Rispondi
di elguitarron [user #8109]
commento del 30/04/2025 ore 15:14:2
Quanto dici è assolutamente verosimile, ma mi chiedo quanto successo potrà sortire, sia perché vanno a contendere mercato alle asiatiche sul loro terreno, e adesso queste escono con livelli qualitativi notevoli e con equipaggiamenti tipo tasti in acciaio a molto meno di 1000€, sia perché si sta parlando di Squier o Epiphone, quindi non c'è il peso del marchio a compensare. Personalmente, piuttosto che un Epiphone, prenderei una Tokai giapponese con qualche centinaio di € in più...
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 01/05/2025 ore 16:39:3
Se la Gibson facesse quello che prevedi tu, perderebbe una montagna di soldi. Se una Gibson Les Paul Custom Shop 59 VOS non costa meno di 6000 euro, una 58 sui 5000 euro e una 57 sui 4600, la distanza con una Epiphone da 1400 euro è abissale. Quindi che cosa fa un management poco poco intelligente? Cerca di riempire tutto quello che c'è in mezzo. E in mezzo solo una produzione USA ci puoi mettere, tra standard, supreme e compagnia. Anche perché c'è tutta una fascia di utenza che lo strumento asiatico non lo vuole ma non ha il potere d'acquisto per raggiungere una custom, neanche usata.
Ad oggi ci sono almeno 15 modelli nella produzione Gibson USA. Prima di cancellarli tutti ci vuole una rivoluzione, che fortunatamente ancora non è avvenuta.
Rispondi
di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 01/05/2025 ore 19:16:09
Quello che prevedo io, magari sbaglio, è che Gibson sposti proprio la produzione Standard in oriente. Con prezzi ovviamente allineati a quella specifica categoria di prodotti, ossia ben superiore a questi prezzi Epiphone.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 02/05/2025 ore 14:22:41
Le produzione USA costa in genere sui 2500 (a salire fino 3500 circa). Spostarla in Asia attualmente farebbe sganasciare il pubblico, perché chi comprerebbe una standard asiatica a quei prezzi... E se le facessero a prezzi inferiori rimarrebbe un inspiegabile voragine di offerta tra quelle economiche e le CS.
Farlo in prospettiva? Dovrebbero verificarsi alcuni presupposti: ad esempio una nuova ondata di megainflazione mondiale pari a quella degli ultimi cinque anni e l'impossibilità dei governi a farvi fronte. Questo porterebbe a una caduta a picco della domanda di Gibson USA. A quel punto un'azienda può fare alcune cose: o trovare modi di risparmiare per mantenere la qualità e quantità di USA inalterata, o tagliare costi e mantenere inalterata la qualità di USA con una produzione più ridotta, o trasferire la produzione altrove, con tutta l'incertezza che un'operazione del genere comporterebbe.
Al momento solo l'Italia è messa così, cioè a fronte di un'inflazione altissima il Governo non è stato in grado di farvi fronte. Negli altri paesi hanno saputo tamponare il problema (perché non hanno il nostro debito e non hanno il nero e l'evasione che abbiamo noi).
Quindi, fino a quando non si verificheranno questi eventi catastrofici, quindi finché ci sarà domanda, la produzione USA è salva. D'altra parte, un management cosa fa se non cercare di rendere più appetibile un prodotto? Ed è quello che ha fatto bene Gibson USA, realizzando le standard più recenti che hanno fatto un buon salto di qualità rispetto alle precedenti generazioni di standard (uguali per la serie Classic) e buone vendite.
Se non fosse intervenuta l'ultima ondata inflattiva (che in Italia ha fatto un massacro) si respirerebbe un altro clima anche tra gli appassionati italiani. Ma per il management USA mantenere la produzione lì è ancora vitale. Passare da una standard (50s e 60s) USA a una standard made in Asia per l'azienda sarebbe un bel passo indietro. E sarebbe solo la conseguenza di cause evidentemente ben più catastrofiche per tutto il mondo della musica e oltre.
Rispondi
di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 02/05/2025 ore 15:59:20
Vedremo!!!
Rispondi
di Kitarraman [user #23442]
commento del 02/05/2025 ore 13:04:32
Come hanno già detto in altri commenti, sta andando come hai detto tu.
Fender ha già spostato da anni la produzione degli strumenti economici in oriente, facendo salire la gamma delle Made In Mexico a prezzi a cui, anni fa, acquistavi una Special Made in USA con i Texas Special; PRS ha sostituito sulla paletta il monogramma in stampatello con la firma di Paul per la linea SE, proprio per non far "sfigurare" i professionisti e gli studenti che vorrebbero una PRS Made in USA, ma che non possono permettersela.
Con Gibson penso sia solo questione di tempo, perché penso che anche loro sanno che il blasone dietro al marchio Epiphone è inferiore rispetto a quello di Gibson (almeno, negli occhi di chi compra la chitarra per avere il marchio e non per suonarla).
Detto questo, io magari sono uno che canterà fuori dal coro, ma con il design tradizionale di casa Gibson/Epiphone non ho lo stesso comfort che ho con altri marchi (ad es, ho dato via la Les Paul Standard Epiphone per una LTD EC1000 con i Fluence, scelta che rifarei altre mille volte perché la chitarra è molto più comoda da suonare). E così come ho fatto questa scelta per la Les Paul, mi orienterei volentieri su altri marchi dove sono anche "a posto con la coscienza" se poi vado ad apportare modifiche allo strumento
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 30/04/2025 ore 12:37:1
e poi non mi prendo una SIRE?questi stanno fuori
Rispondi
di mauro67 [user #62493]
commento del 01/05/2025 ore 15:43:44
io ho la L7 ed è fantastica. canta e grugnisce da stella.
Rispondi
di armi [user #46864]
commento del 02/05/2025 ore 01:09:4
Assolutamente d'accordo.
Se tolgono anche il brand dalla paletta allora si può tranquillamente acquistare su altre basi come il famoso rapporto qualità prezzo.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 30/04/2025 ore 12:44:59
Non credo abbia molto senso un paragone tra una Epi nuova ed una Gibson usata; avrebbe più senso paragonare la Gibson usata alla Epi usata da 900 Euro di cui pure si parla di sfuggita nell’articolo….ma questo confronto smentirebbe la tesi dell’autore, che è che la Epi è troppo cara. La scelta tra nuovo ed usato ha ripercussioni sul prezzo di cui tutti siamo consapevoli ma è qualcosa di personale che va oltre il prezzo…de gustibus, diciamo.
E comunque ci lamentiamo se Gibson è cara e diciamo che ci fanno pagare solo il marchio…poi però da Epiphone ci aspettiamo che, non avendo il marchio Gibson, debba essere prezzata a molto meno anche se la componentistica e i materiali non sono inferiori - decidiamoci.

Io credo che semplicemente questi siano i costi per mandare avanti la baracca al giorno d’oggi a condizioni decenti e senza far lavorare bambini in fabbriche derelitte da qualche parte in Oriente.
Sono beni di lusso, che durano più della nostra vita se tenute bene (o anche male, chiedete alla Strato di Rory Gallagher) e di cui esiste uno sterminato mercato dell’usato. Basta evitare gli acquisti compulsivi e quasi qualsiasi prezzo sarà sopportabile nel lungo termine. E se guardo all’industria della chitarra non mi sovviene un singolo CEO che abbia fatto soldi come il CEO della banca più scalcagnata del mondo, a conferma che tanti margini ulteriori non ci sono.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 30/04/2025 ore 14:06:16
Diciamo che la domanda del titolo non è se suona bene come una Gibson o se è fatta bene esteticamente come una Gibson.
La domanda praticamente equivale a: terrà il prezzo come una Gibson, che usata la trovi a 50 euro in meno del nuovo?
Io immagino di no, potrei sbagliare, certo, ma per sicurezza non le compro.
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 30/04/2025 ore 14:09:18
Fortunatamente non sono prezzi a quattro zeri (pessima traduzione di “four figures”), ma tre; è rimasto anche il refuso del prezzo in sterline.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 30/04/2025 ore 14:53:48
Credo che bisogna riflettere sul fatto che ci sono già un gran numero di prodotti di importazione che viaggiano sulle cifre di queste Epiphone. Mi vengono in mente alcuni modelli Guild elettrici, tipo la Strafire III e IV, ma anche molti modelli Eastman. Credo che fosse gioco forza che Gibson a un certo punto offrisse dei prodotti Epiphone tra i 1000 e poco sotto i 2000 Euro/Dollari, con specifiche alte.

Le Gibson americane ormai viaggiano stabilmente (per i modelli medio/alti) tra i $ 2000 e i $ 4000. Quei prezzi sono giustificati? Secondo me no, al netto dei costi di produzione più alti negli USA. È proprio il modello di business di Gibson che ha portato a quei prezzi, ovvero il puntare sulla esclusività del prodotto, far pagare il valore aggiunto del marchio etc.

Comunque queste Epi nuove sono veramente belline. Alcuni modelli hanno un prezzo tutto sommato anche ragionevole a confronto degli omologhi Gibson (tipo la 335 62), altri un po' meno. Potrebbero diventare definitivamente interessanti se acquistate usate.
Rispondi
di zioeric [user #17254]
commento del 30/04/2025 ore 16:31:30
A quei prezzi penso solo un inesperto aspirante chitarrista potrebbe decidersi x l'acquisto di una Epiphone (made in Cina), quando potrebbe acquistare, semmai aggiungendo poche centinaia di Euro una buona Gibson U.S.A. (ad es.una Victory), o anche (risparmiando qualche centinaia di Euro) un'ottima vecchia Victory MV (ancor meglio una MVX), o una eccellente giapponese Les Paul (Edwards J.Page/135, Tokai LS142/150 ecc, Yamaha SG 1000/1500, giusto x citarne qualcuna che proprio nulla ha da invidiare ad una Gibson LP). seria). Insomma, non consiglierei mai l'acquisto di una Epiphone made in China ai prezzi folli proposti da mamma Gibson🎸
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 01/05/2025 ore 21:36:03
E se fossero fatte bene? Suonassero bene? Io consiglierei l'acquisto di una chitarra che vale il suo prezzo indipendentemente dal marchio e dalla provenienza. Certo che queste Epiphone devono vedersela con modelli di PRS Se, Eastman e Yamaha che a quei prezzi (o anche meno) sono più che competitivi.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 30/04/2025 ore 16:52:47
Ricordo che 1000 euro per una chitarra asiatica è un prezzo folle per il mercato italiano, dove gli stipendi sono fermi da vent'anni, mentre per i mercati di altri paesi con stipendi medi più dignitosi 1000 euro sono una cifra accettabile.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 30/04/2025 ore 16:55:4
In pratica, cambia solo la verniciatura.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 30/04/2025 ore 17:19:56
Non credo proprio che sia un buon investimento.
Tra l'altro ho pagato più o meno (forse meno) la stessa cifra per farmi fare questa
vai al link
e sono certo che sia molto meglio.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 30/04/2025 ore 18:01:06
La migliore come rapporto per il prezzo è la Epiphone 1962 ES-335 Reissue: Euro 1199 da Thomann. Per le altre concordo. Però la 335, considerando che viene con i Custombuckers (da soli un bel valore) e custodia rigida, non sembra un affare terribile. Ovvero, se si vuole quell’estetica e quelle specifiche, con pickups buoni etc. non mi vengono in mente molte alternative di altri marchi che non costino comunque quella cifra o di più.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 30/04/2025 ore 18:01:43
Detto che dovrebbero suonare molto bene, non credo possano tenere il prezzo così bene come una chitarra identica ma con il nome "Gibson" sulla paletta.
Ho pagato la stessa cifra per una Ibanez e ne sono contentissimo, li vale tutti e sono più che convinto che anche queste chitarre valgano ogni singolo centesimo del loro prezzo. Come non ho comprato la mia Ibanez per rivenderla e usare il ricavato per una Ibanez giapponese, così chi compra queste chitarre lo farà, secondo me, perché convinto della loro bontà e soddisfatto del suono, magari dopo un confronto con le chitarre americane a cui queste Epiphone si ispirano fortemente.
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 30/04/2025 ore 18:39:36
Secondo me la Epiphone aveva fatto centro con i modelli "Ispired by Gibson" modello LP 59precedenti, paletta open book un po' diversa, pickups Gibson Burstbucker, tutto il resto identico a queste versioni custom. A mio avviso le Epi suonano meglio con i Burstbucker, e il prezzo era di 780 euro, con un ottimo rapporto Q/P. La produzione attuale avrebbe avuto il giusto rapporto se la tastiera fosse realizzata in palissandro, e non in alloro indiano, come altre chitarre in quella fascia di prezzo (vedi le PRS SE)
Saluti a tutti
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 30/04/2025 ore 18:41:58
Boh, qualcuno mi spiegherà cosa si intende investimento acquistando una chitarra comune, sicuramente io non ne capisco in materia, ma che si parli di una Epi o una comunissima Gibson, che non siano di tirature limitate o roba da collezione, io fatico a credere che si possa parlare di investimento, poi se parliamo di chitarre acquistate per essere suonate e consumate, sia nei tasti sia in altre parti, la mia Gibson SG che ha 33 anni sul groppone, con i tasti completamente piatti dall'usura, forse se la vendo sotto Natale 2 pandori e un torrone in cambio me li doneranno, altro che investimento;)
I migliori investimenti che ho fatto io nella mia vita, sono stati dei vecchissimi buoni del tesoro fatti nel 2008, che ho ritirato quest'anno, da 17000€ ne ho ripresi 25000€, 8000€ di interessi guadagnati, altro che investimento con una chitarra!
Rispondi
di ninetta82 [user #29198]
commento del 30/04/2025 ore 20:45:30
Bhe a saperlo quando una r8( per esempio) costava poco più di 2000 euro l'avrei comprate a decine!
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 30/04/2025 ore 21:11:31
Si ma quelle non sono chitarre comuni, sono delle CS ed erano altri tempi, la mia SG standard del 92 non vale una mazza, ed è sempre una Gibson..
qui si parla di Epi da 1500€ cadauna, e che dovrebbero essere un investimento, se qualcuno riesce a convincermi che veramente acquistare queste chitarre sia un investimento sicuro ne vado a prendere anche io una decina;)
Rispondi
di ninetta82 [user #29198]
commento del 30/04/2025 ore 21:33:53
Su questo hai ragione, non credo assolutamente che questa epi siano un investimento!ciò non toglie che magari potrebbero suonare bene come una gibson anche custom shop!
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 30/04/2025 ore 22:32:49
Parliamoci chiaro: nessuna chitarra che non sia davvero rara e’ un investimento…non lo sono le Gibson CS, figuriamoci le altre a cascata. Gli unici strumenti che possono alle volte rivalutarsi in modo decente sono quelli che hanno una connessione con un suono famoso (che so, si scopre che Van Halen usava un pedale segreto ormai non più in commercio) e quelli che sono pezzi unici di pregio - ma in entrambi i casi si tratta di un investimento solo se poi trovi chi ti compra quell’oggetto perché i prezzi alti valgono solo per pochi potenziali acquirenti che stanno cercando proprio quella cosa lì.
Per il resto, l’articolo confronta due serie di chitarre (Gibson e Epiphone costruite in numeri comunque importanti) che non saranno mai un investimento. Magari la Gibson perderà meno valore, ma apprezzarsi sensibilmente? Solo se il nuovo improvvisamente costasse tanto di più di ora e nessuno mettesse l’usato sul mercato.
Dire che le Epi sono un cattivo investimento è dire meta’ della verità perché anche le Gibson lo sono.
Sono state un investimento le Flying V Korina del 1958, ma non perché Gibson; semplicemente, ne hanno fatte una manciata e sono un pezzo di storia. Che non si ripete per repliche odierne, a prescindere dal marchio.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 01/05/2025 ore 19:50:23
In realtà, considerando la svalutazione (1000€ del 2008 corrispondono a circa 1130€ odierni, in base ai coefficienti istat), per cui gli interessi effettivi diventano circa 5123€: comunque un ottimo risultato. Per quanto riguarda le chitarre, invece… mai pensato di guadagnarci: me le godo e basta :). E se rivendendole ci perdo qualcosa… beh, le ho usate, e mi ci sono divertito, quindi ne vale la pena
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 01/05/2025 ore 21:01:58
Idem, infatti non ho mai acquistato strumentazione musicale con l'idea di investimento, ma solo con idea di suonare e godermele certe. chitarre, però trovo certi titoli un po' fuorvianti soprattutto per chi non ne mastica tanto e potrebbe davvero credere che acquistando una comunissima chitarra possa essere un vero investimento, per quanto riguarda invece i buoni da me acquistati come detto sopra, io mi sono portato a casa 8000€ netti, che poi svalutazione o meno non abbiano lo stesso valore di 17 anni fa per me poco importa, nel senso che un bel guadagno c'è stato, soprattutto guardandomi in giro cosa ti offrono come interessi da qualche anno a sta parte, le uniche offerte interessanti sul guadagno con buoni interessi a breve termine, secondo me lo ha fatto poste italiane con l'offerta supersmart dello scorso anno e anche in quello prima, dove per accantonamento in 360 giorni davano lordi il 2,5%, e l'ultimo anno il 2%, anche qui ci ho fatto un guadagno non indifferente, senza entrare nel dettaglio di quanto ho lasciato fermo, comunque tra lo scorso dicembre e il prossimo che arriverà, sommando i 2 accantonamenti ci viene fuori una chitarra superiore come prezzo, di gran lunga rispetto a queste dell'articolo, chiaramente chi investe denaro in titoli azionari o con capitale non garantito con rischi di vario livello, si porta a casa, se gli va bene, somme molto più importanti, io mi accontento e preferisco non osare;)
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di BizBaz [user #48536]
commento del 30/04/2025 ore 19:02:29
A mio personalissimo giudizio il logo sulla paletta conta molto poco, così come la provenienza dello strumento. Faccio fatica a credere che gente che produce la grandissima parte di strumenti tecnologici che utilizziamo tutti i giorni non sia poi in grado di produrre bene strumenti musicali progettati 70 anni fa.
Così come faccio fatica a credere che nelle fabbriche e nelle mani degli operai americani ci sia un know how non replicabile altrove.
L'unico criterio che conta per me è come suona lo strumento e il rapporto qualità/prezzo (sempre considererando che i prezzi medi di mercato sono cresciuti a dismisura negli ultimi anni, per vari fattori ben noti e anche a causa della politica di Gibson che qualcuno ha già citato).
Mi piace la special DC che si trova solo nel CS Gibson
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di GigioBigio [user #60117]
commento del 01/05/2025 ore 08:43:02
Sto finendo una chitarra che tra prezzi venduti e acquistati mi costerà 750/800 euro. Ho aspettato varie occasioni tra black Friday e amici che tornavano dagli States con cambio agevolato dal genio Trump a 0,88 euro per 1 dollaro.

Manico Fender Roasted Maple Messicano con intarsi in madreperla. Coppia di Lollar Jazzmaster 58. Meccaniche Gotoh Staggered. Ponte e sistema tremolo Staytrem. Il corpo, la cosa economica, è di una Squier Jazzmaster Vintage Modified (tiglio). Liuteria fatta da me, elettronica totalmente rifatta da un amico che ha un noto brand di chitarre.

Ho avuto 2 Epiphone in passato, sfido chiunque a dire che siano chitarre migliori di quella descritta sopra.
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di MTB70 [user #26791]
commento del 01/05/2025 ore 09:57:36
Sulla qualità hai ragione, sul prezzo bisogna vedere. Se tu valuti gli attrezzi che hanno usato, il tempo che ci hanno lavorato, gli intermediari che hanno distribuito la chitarra come dei parametri da retribuire zero perché non vale la pena pagarli, allora hai ragione.
Ma anche loro hanno dovuto imparare un mestiere, comprare apparecchi e attrezzi, acquisire una manualità e usare del tempo - davvero tutto questo vale zero ed il costo della chitarra è solo la somma dei componenti usati? E le tasse, non le devono forse pagare? E non devono affittare un capannone da qualche parte? Assicurazioni non ne hanno?
Chiedo perché io ad esempio faccio parte di quella che potremmo dire economia immateriale - produciamo dati, informazioni, analisi. Nulla di fisico, neanche lontanamente. Quanto dovremmo far pagare i nostri servizi? Il costo dell’elettricità usata per accendere il computer?
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di Shoreline [user #20926]
commento del 01/05/2025 ore 11:53:53
Ti compravi una player Messico cambiavi pickup facevi prima e ti manteneva più valore del tempo, poi ovviamente assemblare per puro gusto e piacere personale è bello
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di Oliver [user #910]
commento del 01/05/2025 ore 21:28:46
Non discuto sulla qualità e sul risultato, e non mi interessa affatto considerare l'eventuale rivendibilità di uno strumento assemblato (ci si perde tantissimo anche quando sono prodotti di liuteria): se lo strumento ti soddisfa hai centrato completamente il risultato e non serve aggiungere altro.
Però non puoi paragonare una chitarra strato-style a una LesPaul (o, peggio, a una 335): una strato è quanto di più semplice e spartano si possa concepire -Leo era un genio- mentre una Lespaul è una specie di opera d'arte che prevede una lavorazione molto più lunga e complessa: i costi dei materiali e della manodopera sono incomparabili.
Premesso questo, quanto alle Epiphone la pensavo anch'io come te, ma le ultime produzioni "Inspired" (quelle standard, non quelle di cui parla l'articolo) mi hanno fatto totalmente ricredere.
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di Darden [user #11692]
commento del 01/05/2025 ore 11:13:14
Forse in Gibson hanno ragionato così: Perché Eastman produce in Cina copie delle nostre chitarre con prezzi sopra i 1000€ (e anche sopra i 2000€) e non possiamo farlo noi con il nostro brand Epiphone (che peraltro ha 150 anni di storia) e specifiche ufficiali?
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di Shoreline [user #20926]
commento del 01/05/2025 ore 11:50:01
La risposta è una e semplice. NO. Poi che suonano bene è un altro discorso. Mi tengo stretto la mia Gibson Les paul standard del 2007 coi Seymour Duncan 59,camerata leggera risonante e abbastanza vissuta perché suona e suona bene con un manico fantastico. Negli anni l unica che gli ho affiancato ed è all altezza (tutta originale)è una custom shop 58 del 2013 e me le tengo strette
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 01/05/2025 ore 21:19:44
Mi sembra che non abbia senso chiedersi se sia o no un buon investimento, ma se sia o no una buona chitarra. In una recente intervista Paul Reed Smith, uno che deve la sua fortuna a strumenti di alta qualità e prezzo per pochi, ha spiegato che conta sempre meno il luogo di provenienza di una chitarra e sempre di più la qualità del controllo di qualità (scusate il bisticcio). Le Epiphone, come le Gibson di fascia bassa, sono fatte prevalentemente da macchine CNC, probabilmente gestite dallo stesso programma. Se i legni sono scelti con la stessa cura (o mancanza di cura), i componenti elettronici sono gli stessi e l'hardware differisce di poco gli strumenti saranno molto simili, e la differenza di prezzo sarà solo relativa allo stipendio da pagare alle maestranze che hanno rifinito, verniciato e assemblato il tutto, mentre la qualità dipenderà dalla cura messa nell'assemblaggio e nelle regolazioni (attività nelle quali gli orientali sono notoriamente più affidabili del lavoratore americano medio). Se a questo punto abbia senso comprare una copia ufficiale (Epiphone) con i pick up "veri", un' originale americana che costa un po di più (e magari è meno curata) sapendo che quelle vere davvero si chiamano Custom Shop e se anche te le puoi permettere hai paura a portarle in giro, o un'orientale simile, copia o non, che costa meno della copia ufficiale, ha pickup così così ma puoi montare cose migliori di quelli veri della copia ufficiale, e che come la copia ufficiale è priva della magica griffe è una decisione non difficilissima, se si tiene conto delle proprie esigenze o al contrario, dei propri sogni. In ogni caso si tratta di scegliere uno strumento per fare musica, non di valutare un investimento.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 02/05/2025 ore 04:43:27
Ci sono un paio di considerazioni da fare. Le macchine CNC aiutano parecchio a snellire la produzione delle parti in legno e a garantire consistenza nella produzione. Quelle parti (manici, tastiere e corpi) vanno poi assemblate. Non esiste una macchina in grado (almeno per ora) di assemblare una chitarra elettrica, soprattutto poi nel caso delle chitarre con manico incollato. Le chitarre sono strumenti ancora costruiti con un alto contributo manuale proprio per questo motivo.

L'altro aspetto è che su Epi come quelle oggetto dell'articolo, non avranno (al netto delle elettroniche di qualità) gli stessi materiali delle Gibson americane. Ad esempio le semi-acustiche usano un laminato a 5 strati, mentre le Gibson hanno un laminato in 3 strati. Allo stesso modo il mogano utilizzato non è quello delle Gibson (tradizionalmente del tipo sudamericano) , ma appartiene a varietà orientali che sono solo nominalmente considerate mogano (un termine utilizzato in modo molto ampio per descrivere essenze di specie in realtà diverse). Stesso discorso si potrebbe fare per le verniciature (poliuretanica contro nitro).

Tutto questo discorso è solo per dire che alla Gibson non sono certo ingenui, nel senso che le fasce di prezzo comunque riflettono strumenti che hanno caratteristiche e specifiche diverse. Poi la valutazione della resa del suono può essere un altro paio di maniche, ma tra Euro 1200 e 1700 fanno ben attenzione a non darti lo stesso prodotto come materiali e specifiche di uno americano da 2500/3000.

Diverso il discorso di altri marchi come Eastman, dove effettivamente la concorrenza con i prodotti americani s fa più serrata, proprio perché c’è più attenzione nella scelta dei materiali, seppure con alcune differenze rispetto a Gibson. Però una Eastman di fascia alta (tipo la SB59) ha prezzi che si avvicinano parecchio a quelli di una Gibson.
Rispondi
di Tex Mex [user #62079]
commento del 02/05/2025 ore 07:16:54
No. Queste vie di mezzo non hanno alcun valore. O compro la Gibson oppure una copia orientale da quattro soldi e poi la butto.
Rispondi
di skitzato [user #57192]
commento del 02/05/2025 ore 07:34:26
Buongiorno a tutti,
ho letto quasi tutti i commenti e ho scoperto di essere un pivello.
3 anni fa, giunto in eta' pensionabile, ho acquistato una Epiphone LP '59 special Edition con i burstbucker firmati da Gibson. Tra le chitarre che ho provato, di quella fascia di prezzo, l'ho trovata la migliore. Ora, se dicessi che suona come una Gibson, mi crescerebbe il naso all'istante, ma è stato amore a prima vista e continua a piacermi.
Comunque, questa mattina, mi hanno pagato la pensione, ed è di pochi centesimi sopra i 1000 euro, va da se che una Gibson che sia degna di portare quel nome, non mi è permesso nemmeno di sognarla, quindi, ben vengano le imitazioni autorizzate dalla casa madre, purché suonino bene. Buona giornata.
Rispondi
di vilorenz [user #2546]
commento del 02/05/2025 ore 09:11:06
Appena ho visto la double cut ho provato un tonfo al cuore. Bellissima. Il secondo tonfo alla visione del prezzo. Ma come? La single cut con i p90, che dicono essere chitarra ottima, costa 500 euro e questa 1200? Poi, ripensandoci. Pick up Gibson, tastiera in palissandro, custodia rigida inclusa, solo qui ci sono 3/400 euro. Auspichiamo anche legni migliori. Vorrei tanto provarla, se suona bene e mi restituisce un buon feeling in mano, quasi quasi..... Il deprezzamento eventuale non mi spaventa. Non ho mai venduto una chitarra.....
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 02/05/2025 ore 12:20:19
Ma infatti…neanche io ho mai venduto chitarre. La chitarra deve piacere a me perché altrimenti non la suono e quelli si’ che sono soldi che si deprezzano. Ma alla fine della fiera se compro qualcosa e lo rivendo dopo vent’anni perdendoci 500 euro vuol dire che il “noleggio a lungo termine” mi è costato 25 euro/anno, praticamente una pizza da solo all’anno.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 02/05/2025 ore 19:33:59
Che lo vedremo è certo. Quello che non ho capito è perché. Vorrei capire in conseguenza di cosa dovrebbe accadere questo trasferimento.
Io non sono né pro né contro, però mi piace sempre analizzare cause e conseguenze dei fenomeni. E una previsione dovrebbe basarsi su qualcosa, che potrebbe tranquillamente sfuggirmi perché non sono mica un esperto.
Rispondi
di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 02/05/2025 ore 22:51:01
Se avessi la sfera di cristallo non starei qui a commentare su Accordo.
E onestamente la cosa mi lascia anche abbastanza indifferente per dirla tutta.
La mia è solo una supposizione che si basa su quanto sta succedendo negli ultimi anni non solo a Gibson ma anche ad altri brand del settore.
Non sarà così e Gibson produrrà solo ed esclusivamente in USA per il suo brand principale? Amen!!!
Saremmo più contenti tutti noi chitarristi un po "talebani".
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 03/05/2025 ore 13:56:45
mi pare che quelle di fascia bassa di costo, come la LP special non convengano per nulla, Gibson ha appena rimesso le SG special a 200 euro in piuà di queste epiphone. Altre mano a mano che si sale vanno a costare anche metà, forse meno delle controparti Gibson. Certo che una firebird a 1800 euro e' proprio difficile da capire.
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di zabu [user #2321]
commento del 04/05/2025 ore 04:54:38
Forse sbaglio, ma io ho vistoche la Epi LP special sta a € 1000 la Gibson SG special con uno solo pickup € 1500. Sono comunque d'accordo che è un margine meno conveniente rispetto agli altri modelli, ma € 500 possono comunque fare la differenza. La Firebird è interessante, ma certo il prezzo è veramente alto.
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di zabu [user #2321]
commento del 05/05/2025 ore 01:32:53
La questione è un pochino più complicata e mi sono confuso io tra prezzi europei e americani. In realtà la Epi Special costa $ 999 negli USA e € 1.199,00 in Europa. Credo dipenda dal fatto che i prezzi Europei incorporano l'IVA (o l'equivalente), mentre nel prezzo USA le tasse statali (di media 8%) non sono mai indicate a priori.

La cosa strana però è che la SG Junior sta a € 1.499,00 In Italia e $ 1,499.00 negli Stati Uniti. Quindi sembra che, considerando l'IVA, Gibson voglia tenere più competitivi i prodotti USA in Europa che in patria.
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di bulgi81 [user #45146]
commento del 03/05/2025 ore 21:38:50
Belle, era ora. Ma costano troppo dai. Una Epiphone non può costare più di 1000€, cioè dove si iniziano a trovare le Gibson usate.
Rispondi
di marcoguitar [user #15320]
commento del 04/05/2025 ore 23:00:27
… basta con le Epiphone a questi prezzi… ci compriamo quasi tre Sire che sono meglio in tutto (legni, pickup, tastiera e manico). Si paga la marca che… non c’è. Si paga il … by Gibson. Non valgono il prezzo. Meglio guardare altrove
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