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Khruangbin Collection: Fender dedica due strumenti a Mark Speer e Laura Lee
Khruangbin Collection: Fender dedica due strumenti a Mark Speer e Laura Lee
di [user #116] - pubblicato il

Fender celebra il sound cosmopolita dei Khruangbin con una doppia release in edizione limitata: per la prima volta nella storia del marchio, arrivano in contemporanea due signature model dedicati a chitarrista e bassista della band texana. La Khruangbin Collection entra nel catalogo Fender il 10 giugno 2025.
Una doppia prima volta
Fender presenta la Khruangbin Collection, ovvero una nuova serie che (al momento) comprende due strumenti signature in edizione limitata: la Mark Speer Stratocaster® e la Laura Lee Jazz Bass®. È la prima volta che il marchio di Fullerton lancia simultaneamente una chitarra e un basso signature dedicati ai membri della stessa band.



L'ascesa dei Khruangbin
Nel panorama musicale degli ultimi anni, pochi gruppi hanno saputo fondere in modo così originale culture, suoni e suggestioni come i texani Khruangbin. Il trio composto da Mark Speer (chitarra), Laura Lee (basso) e Donald “DJ” Johnson (batteria) ha costruito la propria identità su una miscela ipnotica di funk, dub, rock psichedelico e world music, riuscendo a evocare atmosfere lontane e cinematiche senza mai perdere una pulsazione soul profondamente radicata nel proprio groove.

Il loro debutto discografico arriva nel 2015 con The Universe Smiles Upon You, un album ispirato alle colonne sonore del cinema thailandese anni ’60 e alla musica del Sud-est asiatico. L’approccio minimalista, l’uso degli effetti in punta di dita e l’estetica lo-fi conquistano subito un pubblico trasversale. Tre anni dopo, Con Todo El Mundo amplia la tavolozza sonora, guardando al Medio Oriente e all’America Latina: è il disco della consacrazione internazionale, con il singolo Maria También che si impone come manifesto del loro stile.
Il 2020 è l’anno di Mordechai, un lavoro più ambizioso e accessibile, che vede per la prima volta la band utilizzare con decisione la voce. Il funk rallentato e il gusto per progressioni armoniche imprevedibili si sposano con linee vocali eteree, rendendo brani come Time (You and I) e So We Won’t Forget delle piccole hit alternative.

Khruangbin Collection: Fender dedica due strumenti a Mark Speer e Laura Lee

Nello stesso anno, la band pubblica Texas Sun, un EP collaborativo con Leon Bridges, seguito da Texas Moon nel 2022: due lavori che esplorano con successo l’anima R&B e desertica del loro stato natale. Parallelamente, i Khruangbin hanno anche firmato una serie di Live at Radio City, Live at Stubbs e altri concerti pubblicati in vinile in collaborazione con Dead Oceans, documentando il magnetismo del loro suono dal vivo. A La Sala del 2024, è la più recente produzione discografica della band, album che si è confermato come una tappa coerente di un viaggio musicale apparentemente senza confini, in cui la chitarra di Mark Speer disegna arabeschi melodici ispirati tanto al surf rock quanto alla musica etiope, e il basso di Laura Lee mantiene sempre forte il cuore del groove. 

Mark Speer Stratocaster: dettagli e caratteristiche
La signature Stratocaster di Mark Speer è una riproduzione fedele dello strumento che il chitarrista dei Khruangbin ha utilizzato e modificato fin dall’uscita del primo album della band, ovvero una Stratocaster degli anni '70 con pickup DiMarzio in posizione al ponte e al manico. La chitarra si distingue da molte altre Stratocaster della stessa decade per i seguenti elementi:
  • Finitura: Aged Natural, con corpo in frassino con un contour molto enfatizzato
  • Pickup: DiMarzio® Pro Track™ al manico e al ponte, con un single coil 70s Strat® in posizione centrale
  • Manico: profilo custom “C”, radius 7.25”, 21 tasti jumbo
  • Ponte: vintage-style tremolo con sellette e string tree Graph Tech®
Una Stratocaster in pieno stile anni '70, che sicuramente non stravolge molto della formula originale, ma che riporta in catalogo uno strumento che ha sempre affascinato molti grazie a quel suo look naturale così prominente. Sul piano dell'unicità dello strumento, però, si tratta più di un'edizione pensata per i fan sfegatati della band. Sembra che Fender abbia ascoltato la richiesta di molti appassionati (soprattutto negli Stati Uniti), i quali - dall'ascesa globale della band - si erano cimentati con modifiche apportate alle proprie Classic Player '70 di inizio anni 2000.

Khruangbin Collection: Fender dedica due strumenti a Mark Speer e Laura Lee

Laura Lee Jazz Bass: classe vintage e versatilità timbrica
Anche il basso di Laura Lee si presenta come una replica esatta di quello impiegato dalla bassista sul palco e in studio. Un' estetica raffinata e componentistica moderna si incontrano in un progetto che punta - più che sull'unicità - sulla semplicità:
  • Finitura: Vintage White con dettagli cromati
  • Pickup: DiMarzio® Ultra Jazz™ per una gamma sonora il più ampia e dinamica possibile
  • Controlli: potenziometri in stile vintage
  • Manico: profilo custom “U”, tastiera in palissandro con radius da 9.5” e 21 tasti jumbo
Uno strumento pensato per offrire al tempo stesso precisione e musicalità, coerente con il groove elegante e minimale che caratterizza il basso dei Khruangbin. All'infuori del pickup DiMarzio, si tratta di un Jazz Bass in piena regola, trasformato in strumento signature dalle doti e dalla personalità musicale della Lee all'interno del progetto dei Khruangbin.

Una collezione dal DNA radicato nella musica
I Khruangbin sono noti per aver creato un linguaggio musicale che fonde funk tailandese, dub, soul psichedelico e world music. La loro identità estetica e sonora è oggi racchiusa in due strumenti signature che riflettono alla perfezione i due strumenti suonati da Mark Speer e Laura Lee, ma bisogna ammettere che questa nuova Collection non va a introdurre una serie così radicalmente diversa da quanto già offerto dal brand.

Se avvicinarsi al mondo della band texana è quanto di più importante si possa pensare all'interno della propria ricerca sonora, allora sembra proprio che Fender abbia presentato la soluzione definitiva. Ciò non vieta, a questi strumenti di guadagnare consensi anche fra coloro che cercano un look e delle scelte di pickup che prima non erano più così facili da reperire nel catalogo Fender. Considerando che si tratta di edizioni limitate, il prezzo dei due strumenti non è esagerato: €1649,00 per la Stratocaster e €1699,00 per il Jazz Bass.

Per ulteriori informazioni: www.fender.com

Khruangbin Collection: Fender dedica due strumenti a Mark Speer e Laura Lee
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di Guycho [user #2802]
commento del 11/06/2025 ore 09:36:41
Danno anche la parrucca
Rispondi
di Francesco Sicheri [user #65794]
commento del 11/06/2025 ore 09:56:31
Chiedendola magari si
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di dariothery [user #12896]
commento del 11/06/2025 ore 11:14:40
"vi stiamo vendendo l'ennesima stratocaster"
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di Repsol [user #30201]
commento del 11/06/2025 ore 17:20:41
Oggi ho deciso di ascoltarlo su Spotify....non male ma non mi fanno impazzire.
Hanno un suono molto riconoscibile, in tutte le canzoni. La Strato spicca, bella pulita, accordi semplici e passaggi di buon gusto, un suono piuttosto semplice.
Non so se era necessaria una chitarra dedicata...😀
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 11/06/2025 ore 20:43:58
Certo che è necessaria. E sai perché? Perché non va a sostituire nulla, ma ad aggiungersi. E tutto ciò che si aggiunge è sempre una ricchezza, un'opzione in più. Farà felice qualcuno, renderà curioso qualcun altro, e non togliere nessun modello di chitarra a chi vorrà comprare altro.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 11/06/2025 ore 23:39:40
Certo....ma si può vederla anche in un altro modo, ovvero che il tempo speso e le risorse utilizzate per realizzare questa chitarra che non comprerá nessuno, potevano essere impiegate per sviluppare e creare modelli più interessanti che invece qualcuno comprerá.
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di Francescod [user #48583]
commento del 11/06/2025 ore 23:44:53
Quindi dici che mancano modelli interessanti nel catalogo Fender? Inoltre, non mi sembra che la Fender si faccia mancare nulla, quindi accanto a questa convivono una molteplicità di modelli. Infine, dubito che questa non la comprerà nessuno, se non altro perché Fender è un'azienda che prima di produrre farà delle riunioni del management per capire cosa potrebbe funzionare e cosa no, mentre noi parliamo per conto del nostro esclusivo gusto personale.
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di MM [user #34535]
commento del 12/06/2025 ore 17:31:29
Anch'io sono abbastanza d'accordo.
Credo che Fender abbia una scelta molto vasta, per tutti i gusti, e non mi disturbano queste signature, non la comprerei e non credo che in tanti la compreranno, ma giustamente è una opzione in più, ed ha un prezzo accessibile.
E comunque Fender ha delle signature che comprerei, eccome.
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di Repsol [user #30201]
commento del 13/06/2025 ore 14:14:59
No non ho assolutamente detto che mancano modelli interessanti nel catalogo Fender.
E non ho neppure detto che non ci sono signature interessanti.
Ho semplicemente detto che questa chitarra non ha nulla di particolare, è una signature di un chitarrista semisconosciuto di una band non molto conosciuta e che come molte altre signature finirá nel dimenticatoio. Sicuramente Fender farà le riunioni prima di mettere sul mercato un prodotto, non per questo significa che il prodotto sarà per forza un successo.
Per me possono produrre nuovi modelli che non venderanno mai, la situazione di certo non mi disturba.
La mia era una considerazione semplice sull'opportunità di fare "questa" signature, che ripeto è una chitarra normalissima di un chitarrista sconosciuto. Del resto l'articolo dice esattamente quello che ho scritto io:
"Una Stratocaster in pieno stile anni '70, che sicuramente non stravolge molto della formula originale, ma che riporta in catalogo uno strumento che ha sempre affascinato molti grazie a quel suo look naturale così prominente. Sul piano dell'unicità dello strumento, però, si tratta più di un'edizione pensata per i fan sfegatati della band."
Considero signature molto più interessanti, in quanto strumenti davvero modificati dall'artista e personalizzati, chitarre come la Root, la Malmsteen,la White, la Morello, DeLonge, John 5 e così via.
Ma alla fine è solo un parere personale che non necessita di grandi discussioni 😉
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di fraz666 [user #43257]
commento del 18/06/2025 ore 15:04:25
"non comprerá nessuno". e non li conosci. ok.
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di frankpoogy [user #45097]
commento del 13/06/2025 ore 08:47:20
Concordo pienamente. Penso che i chitarristi siano, nell'ambito della propria passione, dei nerd sempre attentissimi a particolari minuti e che se esistono sul mercato modelli che differiscono solo per tali particolari... Beh troveranno sicuramente chi li apprezzerà. Alla fine il rischio è sulle spalle del produttore, l'acquirente non può che godere, di fronte a un'ampia scelta.
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di mauro67 [user #62493]
commento del 18/06/2025 ore 19:56:40
credo che per queste signature qui l'idea sia un po' farle al posto di una col colore strano. ogni anno devo buttar fuori una decina di varianti e una invece che al tizio del marketing la faccio inventare a cicciopolenta che ci mette il nome e magari un paio di preferenze.
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di MTB70 [user #26791]
commento del 11/06/2025 ore 18:00:50
Due cose: ma questi non erano uno degli esempi di band che suonavano con strumenti poco costosi? Vabbè, lasciamo stare.
L’altro aspetto è che Fender mi risulta stia a Corona da una quarantina di anni, Fullerton ha chiuso a metà anni Ottanta o sbaglio?
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di frankpoogy [user #45097]
commento del 11/06/2025 ore 18:01:01
"All'infuori del pickup DiMarzio, si tratta di un Jazz Bass in piena regola, trasformato in strumento signature dalle doti e dalla personalità musicale della Lee all'interno del progetto dei Khruangbin". Troppo forte.
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di zabu [user #2321]
commento del 11/06/2025 ore 22:16:30
E si sembra un po' del tipo "come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina? Come antifurto, per esempio?" (Ovvia citazione dal personaggio del conte Mascetti in Amici miei).
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di frankpoogy [user #45097]
commento del 12/06/2025 ore 18:05:00
Un po' supercazzole e un po' contorsioni verbali :-)
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 11/06/2025 ore 22:29:51
pare il figlio segreto di Michael Angelo Batio 😁 stessi capelli..
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di spillo91 [user #17528]
commento del 12/06/2025 ore 21:03:24
L'utente medio di accordo impazzisce se per una volta si parla di musica (e di strumenti ad essa correlati) che non abbia almeno 40 anni suonati... Quella chitarra non ha (quasi) nulla di originale, ma neanche molte altre signature, che però sono ben accette solamente in quanto dedicate all'ennesima rockstar attempata.
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di oscar1965 [user #19484]
commento del 12/06/2025 ore 22:31:21
Mark aveva detto che le parrucche inizialmente se le mettevano sul palco per poi togliersele e non farsi riconoscere quando all’uscita erano al banchetto a vendere i CD (non mi sembra molto credibile), cmq secondo me sono meglio dal vivo che non in studio, per esempio:
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anche questa versione acustica del 2013
vai al link
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di geps [user #37612]
commento del 13/06/2025 ore 08:28:05
Fender copia Sx che copia Fender. Tutto ciò è meraviglioso!
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di zabu [user #2321]
commento del 13/06/2025 ore 22:06:14
Dico la mia. Secondo me sono due strumenti simpatici, forse un po' costosetti per essere fatti in Messico, ma tant’è: è la nuova realtà. Perché comprarli eventualmente? Dubito che i due musicisti, per quanto bravi, abbiano orde di fan vogliosi di emulare la loro strumentazione, ma qualcuno di interessato ci sarà pure. La Strato è carina e vedo magari che qualcuno potrebbe essere interessato a sperimentare con il set ibrido con i DiMarzio® Pro Track™ al manico e ponte. Il Jazz mi piace molto esteticamente. Le comprerei? Boh, come tutte le cose dipende dalla situazione, nel senso che magari a prezzo pieno no, ma in presenza di qualche sconto interessante o un esemplare usato d'occasione perché no.
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di lollofunky [user #15563]
commento del 15/06/2025 ore 10:42:04
scusatemi ma quello che scrivete voi nell'articolo non è corretto, che Mark Speer suona "ovvero una Stratocaster degli anni '70"
siccome lo stesso Mark in un interivsta nel famoso Rig Roundown con Premier Guitar dice che suona una Fender Claasic Series made in Mexico del 2001 >> Mark Speer tours with a single guitar: his 2001 Fender Classic Series ’70s Stratocaster.
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