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A meno di €300 NUX sfida Kemper e Neural DSP con l'Amp Academy Stomp
A meno di €300 NUX sfida Kemper e Neural DSP con l'Amp Academy Stomp
di [user #116] - pubblicato il

Un nuovo stompbox compatto ma ambizioso: NUX lancia Amp Academy Stomp, amp modeler con algoritmo fisico TSAC-4K, 19 amplificatori tra i più famosi, IR stereo, MIDI e connettività USB. Il tutto, a 269 euro. Una minaccia concreta per i mostri sacri del modeling compatto.
NUX amplia la sua famiglia di pedali con il nuovo Amp Academy Stomp, una versione avanzata del suo apprezzato simulatore di preamp e sezioni finali. Basato sull’algoritmo TSAC-4K White-Box, già visto in prodotti come MG-400, questo nuovo stompbox offre una modellazione fisica indipendente di preamp e finale, promettendo una risposta dinamica più vicina a quella di un vero amplificatore.

A meno di €300 NUX sfida Kemper e Neural DSP con l'Amp Academy Stomp

Il cuore del pedale è il sistema di simulazione amp/cab con supporto stereo e IR a 1024 sample, che permette di caricare fino a 100 slot di IR (60 di fabbrica e 40 user). La catena effetti include noise gate, compressore, equalizzatore, delay e riverbero, tutti configurabili dal display a colori da 2,86”, con una gestione del routing estremamente flessibile e intuitiva.

Sul fronte dei modelli disponibili, il nuovo Stomp amplia il ventaglio offerto dall’Amp Academy originale portando da sei a diciannove modelli di amplificatori, includendo classici ispirati a Fender Princeton, Roland Jazz Chorus e vari stack British-style. Le valvole virtuali disponibili spaziano da EL84 e EL34 a 6V6, 6L6 e sono persino incluse delle opzioni solid state. È disponibile anche un profiler proprietario con supporto ai formati NAM.

A meno di €300 NUX sfida Kemper e Neural DSP con l'Amp Academy Stomp

Pensato per un uso estensivo dal vivo, lo Stomp offre 27 preset con 3 scene ciascuno, controllabili dai tre footswitch programmabili. C’è anche un looper integrato da 30 secondi, un equalizzatore globale, un accordatore rapido e il modulo NBT-1 Bluetooth, che permette la gestione remota via app.

La latenza si attesta sotto i 2 ms, rendendo il passaggio tra preset estremamente reattivo. Collegato al computer via USB, il pedale si trasforma in una interfaccia audio 24 bit / 48 kHz con supporto MIDI, perfetta per la registrazione diretta.

Completa la dotazione un’ampia connettività: FX loop, uscite stereo, ingresso AUX, MIDI In/Out (mini jack), ingresso per pedale d’espressione e uscita cuffie. Il tutto racchiuso in uno chassis robusto e compatto.
Prezzo di listino: 269,00 €

Ulteriori informazioni: www.frenexport.it

A meno di €300 NUX sfida Kemper e Neural DSP con l'Amp Academy Stomp
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di Sykk [user #21196]
commento del 26/10/2025 ore 07:04:55
Mi piace che abbia oltre alle simulazioni di ampli i tipici effetti che si mettono in "post".
Crei 3 preset e lo piazzi in una pedaliera con di fronte un overdrive, un phaser/chorus e un wah, e ci copri un repertorio vastissimo.
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di claude77 [user #35724]
commento del 26/10/2025 ore 07:57:41
CONTROL C: "promettendo una risposta dinamica più vicina a quella di un vero amplificatore"

CONTROL V: "promettendo una risposta dinamica più vicina a quella di un vero amplificatore"
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 26/10/2025 ore 15:14:29
...pur comprendendo il senso ed il motivo di quello che hai scritto, non posso che considerare quanto siano fortunati i neofiti di oggi che possono disporre di queste macchine senza svenarsi , avere armadi che pesano millemila chili o zanzare inascoltabili....
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di Sykk [user #21196]
commento del 26/10/2025 ore 20:54:17
La risposta dinamica di un vero amplificatore ci è sempre piaciuto ammazzarla con tube screamer e compressori, quindi...
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di wespaul [user #36426]
commento del 27/10/2025 ore 09:07:18
questo è un commento molto sensato.
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di MM [user #34535]
commento del 27/10/2025 ore 08:41:43
Pienamente d'accordo.
Ai nostri tempi era impensabile.
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di claude77 [user #35724]
commento del 27/10/2025 ore 12:52:34
Purtroppo devo dissentire. Forse sarò un pò avanti con l'età, ma questi prodotti rispecchiano un pò i nostri tempi del "tutto e subito" hai mille ampli, mille effetti e tutto il resto, ma sai veramente usarli? Sai veramente cosa si può fare con un delay? Sai cosa significa suonare un AC 15? Oppure un Tweed? No sai solo che ne puoi avere uno che ci assomiglia e che ti fa pensare di avere il comando del suono, ma purtroppo non è così. Anche Marco Fantom che sul suo canale fa molta informazione sul digitale dice sempre che puoi comprare la macchina più potente della terra, ma poi ci devi sbattere la testa affichè tu capisca veramente cosa ci puoi fare.
La mia non è una critica, ognuno faccia e compri quello che vuole, ma io uno degli scatti più importanti che ho fatto come chitarrista è stato quando ho comprato un Tweed deluxe, imparare a gestire quel mostro di suono, quella botta e tutta quella distorsione mi ha insegnato tanto sul tocco, sul valore dei potenziometri della mia chitarra e sul fatto che un mondo di suoni è già nelle mie dita.
Ripeto non critico nessuno, ma al di la del mio primo commento scherzoso questo è quello che davvero penso. :) (con il sorriso ovviamente)
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di Sykk [user #21196]
commento del 27/10/2025 ore 16:56:57
Secondo me è bello avere sia un valvolare che una macchina digitale, Marshall DSL e Boss GX nel mio caso.
Passo da uno all'altro senza stancarmi, dal vivo di solito li uso insieme.

Nei locali microscopici vado in diretta col Boss e mi sento in cuffia.
Per noi che abbiamo abbastanza anni è più immediato gestire il digitale come se fosse l'analogico.

Qualche volta alle prove o a casa attacco la chitarra diretta all'ampli ed è rilassante oltre a fare bene alla tecnica del playing visto che non hai distrazioni.

I pedalini analogici invece prendono polvere, qualche volta ne riprovo uno ma non ci sento nessun plus rispetto alle simulazioni.
Con l'ampli sarà sempre diverso, è una questione di spostamento d'aria.
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 27/10/2025 ore 17:39:49
Off topic: è così per ogni competenza: ogni volta che si sono creati strumenti per effettuare processi il livello di conoscenza, competenza e abilità crolla: dopo le calcolatrici la gente ha disimparato a fare i conti, dopo Windows Word la gente ha disimparato a scrivere etc. Con questi apparati digitali si può avere un ottimo suono senza possedere le competenze per crearselo da sé.
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di redfive [user #41826]
commento del 27/10/2025 ore 19:58:56
Ma questo discorso, che ripeto condivido, lo puoi fare tu che hai l' esperienza e sai cosa serve per ottenere quello che hai in testa e come farlo..
Poi so anche io che bastano tre accordi con un ampli vero a volume giusto che è tutta un altra esperienza, ma devi avere le condizioni.
Io ho la sala prove in cantina, posso alzare il volume senza rompere le balle ai vicini, ma uno che inizia nemmeno ha idea di quanto volume sparano anche solo 15 w valvolari..
Prendere un ampli per tenerlo a 1 di volume non ha senso... E nemmeno spendere migliaia di euro in una testata figa per poi spendere altri soldi in una reactive box e finire comunque in scheda audio del computer ha senso solo se sei professionista o realmente appassionato.
Per le situazioni "da cameretta" non le vedo tanto sbagliate queste macchine, sempre meglio di quello che avevamo a disposizione vent' anni fa, anche a livello di suoni preimpostati, che una volta erano inascoltabili.
Se le si approccia ragionando sulla catena degli effetti , cercando di capire perché il programmatore ha inserito determinati " blocchi" e cosa questi fanno, senza partire a mettere tutto a "palla" subito, magari si riesce anche a capire quali pedali possono incontrare il nostro gusto prima di fare acquisti a caso...
E ne ho presa anche io di pedalanza inutile da giovane su consiglio di gente " più esperta" per poi capire mi serviva tutt' altro.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 27/10/2025 ore 20:33:23
Condivido il tuo ragionamento e credo che per arrivare ad una determinata consapevolezza sia necessario un percorso dove trova posto anche l’errore e l’acquisto inutile per poi acquisire la padronanza e il controllo di quello che abbiamo e soprattutto che vogliamo.
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 27/10/2025 ore 22:35:0
io invece il controllo della dinamica la sto imparando da un digitale, dopo averli bistrattati per anni; qualcosa che solo dopo ho imparato sull'analogico o comunque sull'ampli vero. Come mai? 1)oggi il digitale è diventato più che decente anche negli aggeggi e negli algoritmi a buon mercato; 2) se scegli quello che più somiglia ad un vero ampli anche nell'interfaccia, il processo di apprendimento avanza di pari passo. ad esempio io ho l'amp academy prima versione. Non mi piacciono i suoni, ma l'approccio primario è proprio quello che ho descritto: meno home-studio e più esprienza realistica, con pomelli fisici, niente display e niente gestione per menu e sotto-menu. Il line6 pod esxpress? ancora meglio: più essenziale, suoni migliori e immediatamente gestibili. E non si tratta di pappa bella e pronta, io li uso quasi del tutto in manuale, senza pre-set. Mi esercito a ottenere bei suoni a partire da zero, come farei con l'ampli fisico.
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di elguitarron [user #8109]
commento del 28/10/2025 ore 08:45:52
Se proprio gli devo trovare un difetto, ha pochi ampli hi-gain. Potevano aggiungere una Slo100 e una Bogner e sarebbe stato perfetto.
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di MM [user #34535]
commento del 28/10/2025 ore 09:25:10
È vero, ci potevano stare bene.
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di dariothery [user #12896]
commento del 28/10/2025 ore 12:09:2
posseggo un Quad Cortex ed ho posseduto una Helix per anni, ultimamente mi sono ricomprato un Fender Hot Rod Deluxe da pochi spicci, non c'è proprio storia se ti vuoi divertire e dare carattere al tuo suono. Per tutto il resto c'è il digitale. Alla fine questi prodotti fanno tutti la stessa cosa
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di claude77 [user #35724]
commento del 28/10/2025 ore 12:35:10
Io continuo a non capire quelli che dicono che sono uguali. Io proprio sotto le dite sento altro. Quando ho le valvole sento di essere padrone del suono sento il calore e la dinamica del mio strumento. Quello che hai scritto è una testimonianza importante e lo hai detto da possessore di strumenti top di gamma. Forse ho visto troppe puntate di That pedal show🙂

L’unica cosa che negli anni mi ha stupito è stato il Dream 65, ma poi dopo un intenso uso delle lacune sono venute fuori, ma soprattutto quando mi presentavo in sala prove con pedaliera e cassa frfr mi sono detto” a sto punto porto ampli vero!
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di MM [user #34535]
commento del 28/10/2025 ore 14:22:1
Ci ho pensato un po' prima di intervenire, perché ormai sto dualismo tra digitale e valvolare ha sfibrato gli zebedei.
Mi permetto di dirti la mia.
Premessa: ho vari ampli valvolari che uso con piacere abbinati a pedaliera analogica, mentre uso il Kemper per suonare con la mia band, ho anche un NUX MG30 che tengo come backup.
Intanto, sono pochi quelli che dicono che "sono uguali", perché uguali non lo saranno mai. Lo dice chi ha poca esperienza e sensibilità nel percepire i suoni e le sensazioni.
Di certo sono uguali per chi ascolta, anzi, a volte è meglio il digitale.
Però ti dico anche questo: ho fatto provare il mio Kemper a un mio parente, chitarrista di professione, giovane molto bravo, che ha sempre usato ampli valvolari. Lo ha provato a lungo, con suoni puliti, crunch, distorti, tanti tipi di profilazioni di ampli blasonati, e mi ha detto: guarda, sento una leggerissima enfasi nelle alte frequenze che il mio ampli non ha, ma sono incredibilmente stupito dalle sensazioni che ho sotto le dita, perché non mi aspettavo una roba del genere.... quindi.... non saranno uguali, ma....
Il kemper, e simili, sono stracomodi per chi suona generi diversi, che richiedono sonorità diverse, e da quando ce l'ho non mi è mai balenata l'idea di tornare indietro.
Poi, bisogna sempre distinguere il digitale che costa meno di 300 euro, da quello che costa le 5 volte, perché la differenza è tanta... anche se la forbice si sta piano piano stringendo.
Io sono molto contento di poter scegliere tra uno o l'altro.
E ripeto, ai miei tempi ce la sognavamo sta roba.
.... dimenticavo.... con le profilazioni che uso io, ho tutta la dinamica che voglio.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 28/10/2025 ore 15:07:56
Io non me faccio una questione di diatriba, a me interessa poco. Però converrai con me che portarsi appresso cassa frfr e pedaliera non mi pare un così semplificarsi la vita. Per ottenere cosa? Cito testualmente: “una risposta più fedele ad un vero amplificatore “ bah
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di MM [user #34535]
commento del 28/10/2025 ore 15:34:10
Ma anche per me il dualismo/diatriba non esiste proprio.
Però, permettimi, mi hai spostato la discussione su un altro campo.
Per me, lo "stracomodo" non è il fatto di portarsi cassa FRFR e pedaliera, al posto di ampli valvolare e pedaliera.
Lo "stracomodo" è avere a disposizione un banco per ogni canzone, che contiene i suoni che mi servono per quella canzone, fino a 5 suoni per ogni banco.
E se faccio un pezzo che mi serve il pulito di un Twin, con tutti gli effetti che mi servono ce l'ho.
Mentre se faccio un pezzo degli U2 (ad esempio) e mi serve un crunch da VOX AC30, ce l'ho.
Oppure se faccio un pezzo dove mi serve una Plexi tirata, o un JCM800, oppure un SLO100, ce li ho.
Io sono sempre andato in giro con l'ampli a valvole e una signora pedaliera, e non mi sono mai lamentato; la comodità è su un altro fronte.
Poi se vogliamo proprio dirla tutta, se sommo il peso del Kemper a quello della mia FRFR, e lo confronto con quello del mio Twin (ma anche Hot Rod Deluxe) + quello della pedaliera analogica...
la mia schiena ringrazia molto, e ti assicuro, che la risposta piuttosto fedele, ce l'ho.
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di claude77 [user #35724]
commento del 28/10/2025 ore 15:58:46
Probabilmente il fatto che io non necessito si mille suoni diversi sia alla base del problema. Anzi lo trovo un surplus che mette a disagio in realtà. Comunque tutte le tue argomentazioni sono assolutamente valide e condivisibili
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di MM [user #34535]
commento del 28/10/2025 ore 16:13:24
Ma infatti ho sempre sostenuto che chi ha un genere ben definito, per il quale usa sempre pochi suoni, può fare tranquillamente a meno del digitale. Gli può essere utile solo in casi di spazi veramente molto ristretti.
Se facessi Blues, o un genere unico, o musica mia, quasi certamente non userei il digitale.
Tanti professionisti lo usano quando vanno in luoghi dove arrivano lì, e in tempo zero, o quasi, devono collegarsi e suonare; in questo caso avere tue profilazioni e tuoi suoni già pronti, è nuovamente stracomodo, indipendentemente dall'impianto e dal fonico che ti trovi, che magari manco sai chi è.
Oppure lo usano come backup, e ti assicuro che lo scatolino a volte ti salva il sedere.
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di Guiduz [user #51218]
commento del 29/10/2025 ore 07:17:57
Verissimo. Flessibilità estrema. Attenzione però che tutti questi suoni devono essere bilanciati, sia a livello di volume che di eq, altrimenti in fonico impazzisce. Perché la chitarra deve suonare bene nel mix (e non da sola). Io suono in formazioni differenti ed effettivamente uso il digitale per comodità (con in ear, perché la FRFR non la capisco proprio): ho però un set limitato di suoni (2 clean, 2 crunch e 2 lead) proprio per non far impazzire il fonico e limitare il soundcheck al minimo.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 29/10/2025 ore 08:22:51
Beh ma è chiaro che devono essere bilanciati, ma questo vale anche se usi ampli e pedali, e questo è un "problema" tuo, non del fonico.
Quando il fonico mi chiede di fargli sentire i miei suoni, solitamente dopo circa due minuti mi guarda, sorride, e mi dice: a posto così.
Rispondi
di FedeNord [user #65788]
commento del 05/11/2025 ore 13:36:07
Speriamo arrivi una tempesta magnetica così da spazzare via tutta sta porcheria digitale.
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