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Nashville è una città che non si può semplicemente visitare: la si respira, la si ascolta, la si vive come una canzone che non finisce mai. È il fruscio delle corde che risuona tra i mattoni rossi dei vecchi studi, il profumo di legno e polvere nelle botteghe dei liutai, la voce che s’alza dal portico di una casa al tramonto. È qui che Anita Camarella e Davide Facchini tornano per ritrovare la loro “seconda casa”, raccontando — con la sensibilità di chi la musica la vive davvero — l’anima viva e pulsante di questa città leggendaria. |
«Nashville non è solo una città: è un suono che vibra nell’aria, una storia che si racconta in ogni strada, una melodia che non smette mai di cambiare ritmo. Dalle luci dei locali di Broadway ai vicoli silenziosi dove nascono le canzoni, ogni angolo porta con sé un frammento dell’anima musicale che da sempre la contraddistingue.»
Scrivono così Anita Camarella e Davide Facchini, magnifici musicisti e amici storici della comunità di Accordo, nelle note al primo di una serie di video registrati a Nashville. E aggiungono:
«Per noi, Nashville è una seconda casa. Qui abbiamo trovato non solo la musica, ma anche tanti amici e un modo di vivere, un’energia che accoglie e ispira. Ogni incontro, ogni voce, ogni nota ci ha ricordato che la musica non è soltanto suono: è appartenenza, condivisione, identità.
In questa serie di interviste abbiamo raccolto le storie di chi fa vibrare ogni giorno questa città — musicisti, liutai, esperti di strumenti musicali, cantautori e veri Nashvilliani che ne custodiscono lo spirito. Attraverso le loro parole emerge il ritratto di una Nashville viva, orgogliosa delle proprie radici ma capace di reinventarsi continuamente.
Questo progetto è un viaggio nell’anima musicale della “Città della Musica”, ma anche un omaggio a chi la vive, la suona e la rende casa — per chi, come noi, ha imparato ad amarla fino a sentirla propria.»
Ed ecco George Gruhn - altro amico storico della comunità di Accordo - in una lunga intervista che apre il video, che continua poi con Andy Reiss e Mike Voltz. Imperdibile.
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