Nuovo Trace Acoustic Clarity, filtro attivo per suoni più naturali e dinamici
di redazione [user #116] - pubblicato il 05 novembre 2025 ore 07:23
Trace Acoustic, marchio del gruppo Elliot (Peavey), presenta Clarity, un pedale progettato per migliorare la resa delle chitarre acustiche-elettriche. Grazie a un doppio filtro variabile e a un’alimentazione interna a 18V, il Clarity promette maggiore dinamica e naturalezza timbrica in ogni contesto, dal palco al recording.
Trace Acoustic, storico marchio legato al mondo dell’amplificazione per strumenti acustici, amplia il proprio catalogo presentando il Clarity, un nuovo pedale progettato per esaltare le qualità sonore degli strumenti acustici-elettrici una volta collegati a un sistema di amplificazione o a un PA. Il pedale è già disponibile a livello globale presso rivenditori online e negozi specializzati.
Frequenze espanse, suono più ricco
Il Trace Acoustic Clarity agisce come un frequency expansion device, cioè un dispositivo in grado di ampliare e valorizzare il contenuto armonico dello strumento. È dotato di due filtri variabili proprietari, controllati da potenziometri dedicati denominati LOW e HIGH. Questi consentono di enfatizzare, rispettivamente, le componenti più profonde e quelle più brillanti del segnale, rendendo il suono complessivamente più naturale, arioso e tridimensionale.
Alimentazione e connessioni
Il circuito lavora con input e output a livello di unità, mantenendo una risposta lineare e coerente con il segnale originale. All’interno, il Clarity sfrutta un trasformatore a 18V alimentato da una comune sorgente da 9V DC (alimentatore o batteria), soluzione che assicura una maggiore headroom e una risposta dinamica più ampia.
Il pedale è pensato per essere inserito in linea, tra lo strumento e un sistema PA, un amplificatore per acustica o una pedaliera già esistente, garantendo così flessibilità in ogni tipo di setup.
Una nuova opzione per i chitarristi acustici
Con Clarity, Trace Acoustic offre ai chitarristi acustici un pedale capace di migliorare la resa sonora senza snaturare il timbro dello strumento. Non un effetto invasivo, ma un alleato per restituire, anche in amplificazione, la stessa sensazione di profondità e naturalezza che si ha suonando unplugged.