Seconda Puntata: la compagnia dell'Avellano.
Continuavano le prove musicali del nostro primo musical, mentre i ballerini
in separata sede provavano le scene ed i balli.
Anche gli attori studiavano la parte per il momento in separata sede.
Per poter mettere insieme questa "impresa" si erano fusi insieme diversi gruppi che avevano
lavorato in modo scollegato fino ad allora.
Uno era quello teatrale: "I Matai Zartai" che nel nostro dialetto significa ragazzi sprecati, ma la parola
"zartai" è ricca di altri simboli nel dialetto di Cameri...
Il gruppo Crazy Rock: ballerini di rock acrobatico,il gruppo 45/4 e i Nuovi Falchi.
Proprio quest'ultimo gruppo fece a Cameri una specie di Woodstock paesana negli anni '70 più una serie di spettacoli musicali e commedie con il tutto esaurito compresi i posti in piedi!
Se non ci fossero stati loro non mi sarebbe mai venuta la voglia di formare il mio primo gruppo e di
cominciare a suonare la chitarra elettrica.
Il Gigi,che mi telefonò quella sera, fu un componente del gruppo dei"Nuovi Falchi",
Continuavano le prove della parte musicale:
nonostante lo sguardo sconsolato della mia Stratocaster, che essendo "strato" non era abituata a volare in basso e il distinto "vaffanculo" che andava in loop nell'ampli, resistetti.
Non fu cosa facile, io e Paolo pensammo che per tener fermo un ampli recalcitrante ci volevano almeno due jack!
I ragni che avevano abitato nella cassa per qualche anno decisero di far su fagotto e si trasferirono tra le assi tarlate del palco.
Poveri ragni non sapevano che poi sarebbero arrivati i ballerini a spezzargli le gambette ! !
L'ampli soffriva e soffriggeva in silenzio e la smise finalmente di apostrofarci con quel "... ma vaffan..".
Si era arreso.
La nostra tastierista cominciò ad essere presente più spesso alle prove, non mancava di certo
il panorama della sua stupenda balconata (che si sa tira sù tutta la band !).
Dovetti togliere un paio di molle dal tremolo della Strato perchè mi si irrigidiva un po' nel vibrato!
Per il manico invece nessun problema: rimaneva bello diritto.
Il nostro drummer, Alessandro non perse tempo e ci fece capire subito che il suo tocco non era ovattato e mise a serio rischio la risposta audiometrica delle nostre orecchie.
I nostri sguardi criminali lo fissavano implacabili, ma lui per nulla preoccupato, picchiava ancora più forte.
Al basso c'era il mio caro amico Antonio, lui era il più professionale di noi tutti,per lui quella era una sera in più da spendere fuori di casa.
Aveva suonato e suonava con diverse orchestre in sala; per lui quello era un divertimento.
Alle due chitarre il buon "Moonlite" e il qui scrivente "Tanatore" che cercavano in qualche modo di cucire gli strappi e di inventarsi un po' gli arrangiamenti senza sovvrapporsi.
Ancora non avevo idea di come fosse strutturato lo spettacolo, dato che mi ero unito al gruppo in una fase già avanzata.
Conobbi anche la nostra regista e gli altri attori, cantanti ecc. ecc.
Considerato che era la mia prima esperienza di questo tipo, credo che ci sia voluto qualche mese per capire cosa avesse in testa la regista ! ( E qui la battutaccia ci cascherebbe ad hoc!)
Questo perchè man mano che si procedeva, capivo com'era strutturato il musical.
Nel coro si inserirono altre persone, piano piano stavamo crescendo; sia in numero che
in quel che non solo io definisco "good feeling".
La maestra Marzia teneva imbrigliato quel miscuglio di voci e li educava nel difficile compito
di farli andare "tutti a tempo".
Avevo una seconda chitarra in quel famoso armadio, una elettroacustica, comprata ai "bei tempi" di quando suonavo il liscio nelle balere. (Si dai, di quei tempi là sarà meglio non raccontare)
Anche lei voleva partecipare, ma le dovetti dire che non c'era posto per lei al momento.
Però patteggiammo con un "... qualche volta ti porto alle prove, così vedi che aria tira..."
Non so se anche voi parlate con le vostre chitarre, io sì.
Sulla loro tastiera abbiamo scritto le nostre storie o abbiamo "letto" quelle di altri facendole nostre.
Parlategli ogni tanto e forse loro vi guideranno la mano a toccare le note che avete solo immaginato,
ma che non avete mai suonato.
Bene mi fermerei qui, per ora, prima delle prove generali del primo tempo.
Devo un po' sistemare i ricordi.
Per chi ci vuole conoscere meglio ora abbiamo anche un sito:
www.compagniadellavellano.org
Saluti a tutti e "Forza venite gente!", perchè questo fu il nostro primo musical!
Paolo.