di locke [user #10208] - pubblicato il 01 agosto 2007 ore 11:23
Mi cimenterò oggi in un trattato di psicologia e antropologia.
Ho notato che la Gas ha spesso forti affinità con il comportamento antropologico sessuale.
In particolare vorrei trattare oggi del concetto di ‘disponibilità’.
Un collega qualche mese fa mi ha raccontato che rimaneva turbato dalla presenza di alcune prostitute sulla strada che faceva la sera per tornare a casa. Lungi da lui l’intenzione di arrivare a casa un po’ più tardi una sera fermandosi, mi diceva che però qualcosa lo attraeva. “Non è come quando vedo una ragazza, magari anche più bella, che cammina per la strada: queste mi intrigano” (è il loro lavoro infondo, sono professioniste o no).
Io, forte dei miei studi di psicologia e antropologia (reali ma approssimativi), gli ho risposto: “E’ normale, la prostituta dimostra la sua disponibilità e tu sai che, volendo, avresti la possibilità di andarci, questo ha come feedback (termine psicologico non acustico) che il tuo corpo e cervello rilevano una disponibilità e un’occasione”. La stessa cosa capita con la Gas.
Chi di voi ha una Gas irrefrenabile per una PRS Santana II o III?
Penso solo pochi miliardari. Gli altri, me compreso, pur ammirandola e sognandola non la fanno oggetto della propria Gas perché è al di fuori della portata; in una parola manca la ‘disponibilità’.
Al contrario una chitarra di valore medio in offerta scatena la Gas di molti.
Sul mio articolo sulla loop station ho già raccontato di come la Gas sia cresciuta dopo aver visto e risposto ad un annuncio della loop station scontata.In questi giorni (ed è questo il motivo che mi ha spinto a scrivere questa pagina) mi è capitato di vedere e provare un ampli a modelli fisici Yamaha DG60, usato ma ben tenuto. Ovviamente mi servirebbe poco, ma suona abbastanza bene e… costa 150 ¤.
Ecco il punto: se costasse 250 o 300 non ci penserei neanche, invece, a questo prezzo, mi richiama continuamente e mi scopro a cercare motivazioni o giustificazioni per prenderlo.
Avevo deciso di temporeggiare sperando che qualcun altro se lo comprasse ma, dopo una settimana, è ancora lì.
Forse alla fine non lo comprerò, in questo caso per qualche mese mi ritroverò a rimuginare sulla ipotetica occasione perduta.P.S. Ovviamente sono ancora lontano dalla saggezza di alcuni di voi che hanno già capito che, piuttosto che mille cretinate, è meglio spendere i soldi per poche cose serie.Dimenticavo: il DG60 l'ho provato con una American Deluxe Stratocaster HSS, meno male che alla Fender non sanno più fare il loro lavoro, questa è veramente una buona chitarra. I pick up single Samarian sono molto buoni, l'humb senza infamia e senza lode; regolazione ok, intonazione ok, unico neo lo switch S-1 a pulsante sul volume molto deboluccio e si incastra. Anzi non unico neo, costo: 1374 ¤, non rischia di innescarmi la Gas.Ciao.
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Mi cimenterò oggi in un trattato di psicologia e antropologia.
Ho notato che la Gas ha spesso forti affinità con il comportamento antropologico sessuale.
In particolare vorrei trattare oggi del concetto di ‘disponibilità’.
Un collega qualche mese fa mi ha raccontato che rimaneva turbato dalla presenza di alcune prostitute sulla strada che faceva la sera per tornare a casa. Lungi da lui l’intenzione di arrivare a casa un po’ più tardi una sera fermandosi, mi diceva che però qualcosa lo attraeva. “Non è come quando vedo una ragazza, magari anche più bella, che cammina per la strada: queste mi intrigano” (è il loro lavoro infondo, sono professioniste o no).
Io, forte dei miei studi di psicologia e antropologia (reali ma approssimativi), gli ho risposto: “E’ normale, la prostituta dimostra la sua disponibilità e tu sai che, volendo, avresti la possibilità di andarci, questo ha come feedback (termine psicologico non acustico) che il tuo corpo e cervello rilevano una disponibilità e un’occasione”.
La stessa cosa capita con la Gas.
Chi di voi ha una Gas irrefrenabile per una PRS Santana II o III?
Penso solo pochi miliardari. Gli altri, me compreso, pur ammirandola e sognandola non la fanno oggetto della propria Gas perché è al di fuori della portata; in una parola manca la ‘disponibilità’.
Al contrario una chitarra di valore medio in offerta scatena la Gas di molti.
Sul mio articolo sulla loop station ho già raccontato di come la Gas sia cresciuta dopo aver visto e risposto ad un annuncio della loop station scontata.
In questi giorni (ed è questo il motivo che mi ha spinto a scrivere questa pagina) mi è capitato di vedere e provare un ampli a modelli fisici Yamaha DG60, usato ma ben tenuto. Ovviamente mi servirebbe poco, ma suona abbastanza bene e… costa 150 ¤.
Ecco il punto: se costasse 250 o 300 non ci penserei neanche, invece, a questo prezzo, mi richiama continuamente e mi scopro a cercare motivazioni o giustificazioni per prenderlo.
Avevo deciso di temporeggiare sperando che qualcun altro se lo comprasse ma, dopo una settimana, è ancora lì.
Forse alla fine non lo comprerò, in questo caso per qualche mese mi ritroverò a rimuginare sulla ipotetica occasione perduta.
P.S. Ovviamente sono ancora lontano dalla saggezza di alcuni di voi che hanno già capito che, piuttosto che mille cretinate, è meglio spendere i soldi per poche cose serie.
Dimenticavo: il DG60 l'ho provato con una American Deluxe Stratocaster HSS, meno male che alla Fender non sanno più fare il loro lavoro, questa è veramente una buona chitarra. I pick up single Samarian sono molto buoni, l'humb senza infamia e senza lode; regolazione ok, intonazione ok, unico neo lo switch S-1 a pulsante sul volume molto deboluccio e si incastra. Anzi non unico neo, costo: 1374 ¤, non rischia di innescarmi la Gas.