di arcadio4 [user #9059] - pubblicato il 12 aprile 2008 ore 13:37
E' difficile descrivere con parole semplici cosa si prova a suonare. Qualsiasi sia l'esito di una serata. Esistono serate ben riuscite e altre meno. Non è questo il punto secondo me. Quello che voglio tentare di scrivere oggi è una banale descrizione del nostro rapporto con il nostro strumento. Che ci succede quando suoniamo? Cosa cambia in noi? Complicato da spiegare ma non impossibile secondo me. Ci proverò. Ripercorrerò la serata di ieri e tenterò. Iniziamo dal principio. Si inizia. Sembra quasi tutto normale. Il rapporto con la chitarra è normale, ti sembra di conoscerla da sempre. E' quasi come una discussione pacata. Lei ti dice "è un piacere suonare, ci divertiremo stasera". Poi arriva il primo assolo. Giusto qualche battuta prima lei ti augura un affettuoso "mi raccomando". Ed io rispondo con un altrettanto affettuoso "don't worry". L'assolo va, cammina tranquillo per la sua strada. Poi a un certo punto finisce. E la chitarra lo saluta tranquillo. La serata nel frattempo scorre. Arrivano i pezzi più potenti. I discorsi si fanno più complicati. Lei mi dice "sii forte", e io ridendo rispondo "certo!!!". Assoli a volte violenti si susseguono. Accompagnamenti scatenati grooveggiano all'orizzonte! Errori scandalosi (ovviamente) ogni tanto capitano. E la chitarra che ti dice "non lo fare più scemo!". E così a poco si conclude come era iniziata un'esperienza a mio giudizio quasi mistica.
Spero di non avervi annoiato con questo racconto assurdo!
Un saluto a tutti.
E' difficile descrivere con parole semplici cosa si prova a suonare. Qualsiasi sia l'esito di una serata. Esistono serate ben riuscite e altre meno. Non è questo il punto secondo me. Quello che voglio tentare di scrivere oggi è una banale descrizione del nostro rapporto con il nostro strumento. Che ci succede quando suoniamo? Cosa cambia in noi? Complicato da spiegare ma non impossibile secondo me. Ci proverò. Ripercorrerò la serata di ieri e tenterò. Iniziamo dal principio. Si inizia. Sembra quasi tutto normale. Il rapporto con la chitarra è normale, ti sembra di conoscerla da sempre. E' quasi come una discussione pacata. Lei ti dice "è un piacere suonare, ci divertiremo stasera". Poi arriva il primo assolo. Giusto qualche battuta prima lei ti augura un affettuoso "mi raccomando". Ed io rispondo con un altrettanto affettuoso "don't worry". L'assolo va, cammina tranquillo per la sua strada. Poi a un certo punto finisce. E la chitarra lo saluta tranquillo. La serata nel frattempo scorre. Arrivano i pezzi più potenti. I discorsi si fanno più complicati. Lei mi dice "sii forte", e io ridendo rispondo "certo!!!". Assoli a volte violenti si susseguono. Accompagnamenti scatenati grooveggiano all'orizzonte! Errori scandalosi (ovviamente) ogni tanto capitano. E la chitarra che ti dice "non lo fare più scemo!". E così a poco si conclude come era iniziata un'esperienza a mio giudizio quasi mistica.
Spero di non avervi annoiato con questo racconto assurdo!
Un saluto a tutti.